Città di Torino

Consiglio Comunale

Città di Torino > Consiglio Comunale > VERBALI > Torna indietro

Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 15 Giugno 2020 ore 13,00
Paragrafo n. 33
MOZIONE 2019-02805
"CONDIZIONE DI IRREPERIBILIT? E COSTI" PRESENTATA IN DATA 9 LUGLIO 2019 - PRIMO FIRMATARIO CARRETTA.
Interventi
IMBESI Serena
Grazie, Presidente. Contrariamente al tono della voce che ho sentito dal Consigliere
Carretta, io lo ringrazio per avere riportato un’altra volta quest’argomento all’ordine del
giorno di questo Consiglio Comunale, perché, come avevo già avuto occasione di dire
già durante la trattazione della mozione in Commissione, l’argomento lo abbiamo già
attenzionato, l’ha attenzionato la Maggioranza e quest’Amministrazione già nei primi
mesi del 2016. All’epoca era pervenuta una lettera, all’attenzione dell’allora Assessora
Pisano ai Servizi Demografici, di un’associazione, Avvocato di Strada, nella quale
veniva evidenziato un disservizio dell’Anagrafe centrale, disservizio che poi, appunto,
non è stato riscontrato nella risposta ad una mia interpellanza in Aula. Era, appunto,
stato segnalato un modus operandi, veniva detto che la richiesta di reinserimento negli
elenchi anagrafici veniva posta come condizione il pagamento di questa sanzione di cui
stiamo parlando e di cui anche ci parlava il Consigliere che è intervenuto prima di me.
Appunto, noi abbiamo riscontrato che non è un modus operandi che i nostri uffici
utilizzavano e questa sanzione, sanzione statale regolata dalla Legge di cui parla il mio
ordine del giorno non veniva richiesto necessariamente il pagamento all’atto della
reiscrizione a ruolo, ma appunto a ruolo, come qualsiasi sanzione viene pagata. Detto
questo, nell’istruttoria della sanzione, ed è questa la cosa più importante da dire, è stato
riscontrato, e l’abbiamo riscontrato nel tempo anche noi, che sono spesso le persone più
fragili ad essere sanzionate, proprio perché vengono cancellate da questi elenchi e sono
proprio le associazioni, il terzo settore che si fanno carico del pagamento della sanzione.
All’epoca, quando nel 2016 abbiamo iniziato a parlare di quest’argomento, l’Assessora
Pisano aveva anche incontrato alcune di queste associazioni con gli Avvocati di Strada
che le aveva giustamente scritto e ci diceva che il caso di Torino non era quello poi
annoverato e denunciato. Probabilmente magari si è all’epoca trattato di una questione,
di una svista, ma comunque la nostra Città iscrive a ruolo le sanzioni. Però, come anche
ha detto chi mi ha preceduto, molto spesso non sono solamente le persone più fragili ad
essere cancellate, quindi a subire questa sanzione, ma anche chi decide di non farsi
trovare, per svariati motivi, probabilmente anche di tipo fiscale. Ed è il motivo per cui
io voterò contrariamente alla mozione del Consigliere Carretta, sono due: intanto perché
la mozione va a cancellare, a chiedere l’azzeramento della sanzione per chiunque
incorre in questa sanzione, quindi sia chi è fragile e quindi non ha la possibilità di
pagarlo, ma anche chi furbescamente non vuole farsi più trovare e quindi viene in
qualche modo tutelato dal non pagare qualsiasi tipo di sanzione o di debito di tipo
fiscale, e quindi questo è il motivo per cui nell’ordine del giorno che ho presentato, e
ringrazio chi ha voluto sottoscriverlo, dico, appunto, di porre particolare attenzione a
quelle che sono le fasce più deboli e quindi di non fare di tutta l’erba un fascio, ma di
andare politicamente a dire quali sono - da Amministratori pubblici, che hanno questa
sanzione e che la governano su delega e quindi non direttamente - a dire quali sono le
fasce più deboli che hanno necessità di essere in qualche modo sgravate da questa
sanzione. E poi, appunto, come stavo dicendo, perché non si tratta di una tassa
comunale; noi ottemperiamo ad una legge, e quindi non è la responsabilità del Comune,
è un servizio in delega. Io già nel primo anno in cui abbiamo fatto il primo bilancio
dell’Amministrazione Appendino, mi sono informata per sapere se questa tassa fosse
comunale oppure no e quanto cubasse, quello che mi fu risposto, non abbiamo avuto
risposta durante la Commissione che citava il Consigliere Carretta, perché non erano
presenti gli uffici dell’Assessore Rolando, ma quello che mi fu risposto è appunto che
era un servizio in delega, com’è un servizio in delega quello del rifacimento del costo
della carta d’identità, per la quale il Comune trattiene per sé solo una minima parte. A
me dispiace, io ho cercato addirittura di anticipare il documento che ho fatto, l’ordine
del giorno che ho fatto al Consigliere Carretta, proprio perché, vista l’importanza del
documento, io speravo che si trovasse una convergenza su questo tema, proprio perché
credo che stia a cuore a lui, quanto stia a cuore a me e a questa Maggioranza, quindi ho
cercato di trovare la più ampia convergenza possibile, cercando di anticiparglielo molto
prima di quando l’ho protocollata, proprio con la speranza anche di trovare dei punti in
comune magari in seguito alla discussione che poi ha visto liberarlo per l’Aula e
chiedere che venisse discusso in Aula, però purtroppo non ci sono riuscita, alle volte
posso capire che capiti. Non abbiamo neanche avuto l’occasione di un secondo
momento in Commissione per sentire gli uffici dell’Assessore Rolando, quindi penso
che l’atto, io abbia provato in qualche modo a trovare una mediazione con altri Gruppi
Consiliari, l’ho portato avanti proprio perché, a seguito di tutte le interlocuzioni che
sono state fatte, di tutte le istruttorie che sono state fatte, che non hanno riguardato solo
un tempo di questi mesi, da quando ha presentato l’atto il Consigliere Carretta, ma che
sono in atto dal 2016, essendo una sanzione, diciamo, abbastanza datata, i tempi sono
cambiati, le esigenze sono cambiate e sono cambiate e stanno cambiando in questo
momento storico. Io cito, per esempio la necessità di avere la residenza nel Comune in
maniera continuativa proprio per accedere al bando ATC, per accedere al reddito di
cittadinanza e tutte le misure che sono già urgenti e probabilmente saranno ancora più
urgenti nei prossimi mesi e nei prossimi anni. Grazie, Presidente.

IMBESI Serena
Grazie, Presidente. Io non voglio giudicare i sentimenti del proponente della mozione,
non è mio compito farlo e non lo farò. Io ho solo parlato di tono. Io ho deciso di
presentare, di concerto con la Maggioranza quell’ordine del giorno, proprio perché io
voglio aiutare chi è in una determinata situazione, mi avete insegnato sempre tutti che le
mozioni sono degli indirizzi politici che alla fine la Giunta o le opinioni della Giunta
valgono ben poco, perché bisogna esprimerci politicamente con gli atti e questi sono atti
politici. Quindi, io rimarco il fatto che per la mia opinione personale nel documento del
Consigliere Carretta non si facesse distinzione tra chi ne ha assolutamente necessità, e
noi questo lo sappiamo da anni, non perché ci ha chiamato qualcuno, ma perché
abbiamo conosciuto la situazione, l’abbiamo analizzata e abbiamo cercato di trovare
delle situazioni ed abbiamo cercato di andare a fondo di determinate situazioni. Quindi,
politicamente io non voglio aiutare, eliminando una sanzione, chi magari sta cercando di
agire in maniera furbesca, voglio aiutare le persone che sono in difficoltà, questo sì.
Non ci siamo riusciti, io all’epoca ebbi un’interlocuzione con una Parlamentare,
all’epoca il Governo era giallo-verde, adesso siamo alleati con il PD, e quindi
sicuramente, visto che tocca entrambe le sensibilità quest’argomento, sicuramente con i
nostri alleati riusciremo a portare avanti quest’argomento ed a cambiare la legge. Io
sono assolutamente fiduciosa rispetto a questo. Grazie.

Copyright © Comune di Torino - accesso Intracom Comunale (riservato ai dipendenti)