Interventi |
IMBESI Serena Grazie, Presidente. Contrariamente al tono della voce che ho sentito dal Consigliere Carretta, io lo ringrazio per avere riportato un’altra volta quest’argomento all’ordine del giorno di questo Consiglio Comunale, perché, come avevo già avuto occasione di dire già durante la trattazione della mozione in Commissione, l’argomento lo abbiamo già attenzionato, l’ha attenzionato la Maggioranza e quest’Amministrazione già nei primi mesi del 2016. All’epoca era pervenuta una lettera, all’attenzione dell’allora Assessora Pisano ai Servizi Demografici, di un’associazione, Avvocato di Strada, nella quale veniva evidenziato un disservizio dell’Anagrafe centrale, disservizio che poi, appunto, non è stato riscontrato nella risposta ad una mia interpellanza in Aula. Era, appunto, stato segnalato un modus operandi, veniva detto che la richiesta di reinserimento negli elenchi anagrafici veniva posta come condizione il pagamento di questa sanzione di cui stiamo parlando e di cui anche ci parlava il Consigliere che è intervenuto prima di me. Appunto, noi abbiamo riscontrato che non è un modus operandi che i nostri uffici utilizzavano e questa sanzione, sanzione statale regolata dalla Legge di cui parla il mio ordine del giorno non veniva richiesto necessariamente il pagamento all’atto della reiscrizione a ruolo, ma appunto a ruolo, come qualsiasi sanzione viene pagata. Detto questo, nell’istruttoria della sanzione, ed è questa la cosa più importante da dire, è stato riscontrato, e l’abbiamo riscontrato nel tempo anche noi, che sono spesso le persone più fragili ad essere sanzionate, proprio perché vengono cancellate da questi elenchi e sono proprio le associazioni, il terzo settore che si fanno carico del pagamento della sanzione. All’epoca, quando nel 2016 abbiamo iniziato a parlare di quest’argomento, l’Assessora Pisano aveva anche incontrato alcune di queste associazioni con gli Avvocati di Strada che le aveva giustamente scritto e ci diceva che il caso di Torino non era quello poi annoverato e denunciato. Probabilmente magari si è all’epoca trattato di una questione, di una svista, ma comunque la nostra Città iscrive a ruolo le sanzioni. Però, come anche ha detto chi mi ha preceduto, molto spesso non sono solamente le persone più fragili ad essere cancellate, quindi a subire questa sanzione, ma anche chi decide di non farsi trovare, per svariati motivi, probabilmente anche di tipo fiscale. Ed è il motivo per cui io voterò contrariamente alla mozione del Consigliere Carretta, sono due: intanto perché la mozione va a cancellare, a chiedere l’azzeramento della sanzione per chiunque incorre in questa sanzione, quindi sia chi è fragile e quindi non ha la possibilità di pagarlo, ma anche chi furbescamente non vuole farsi più trovare e quindi viene in qualche modo tutelato dal non pagare qualsiasi tipo di sanzione o di debito di tipo fiscale, e quindi questo è il motivo per cui nell’ordine del giorno che ho presentato, e ringrazio chi ha voluto sottoscriverlo, dico, appunto, di porre particolare attenzione a quelle che sono le fasce più deboli e quindi di non fare di tutta l’erba un fascio, ma di andare politicamente a dire quali sono - da Amministratori pubblici, che hanno questa sanzione e che la governano su delega e quindi non direttamente - a dire quali sono le fasce più deboli che hanno necessità di essere in qualche modo sgravate da questa sanzione. E poi, appunto, come stavo dicendo, perché non si tratta di una tassa comunale; noi ottemperiamo ad una legge, e quindi non è la responsabilità del Comune, è un servizio in delega. Io già nel primo anno in cui abbiamo fatto il primo bilancio dell’Amministrazione Appendino, mi sono informata per sapere se questa tassa fosse comunale oppure no e quanto cubasse, quello che mi fu risposto, non abbiamo avuto risposta durante la Commissione che citava il Consigliere Carretta, perché non erano presenti gli uffici dell’Assessore Rolando, ma quello che mi fu risposto è appunto che era un servizio in delega, com’è un servizio in delega quello del rifacimento del costo della carta d’identità, per la quale il Comune trattiene per sé solo una minima parte. A me dispiace, io ho cercato addirittura di anticipare il documento che ho fatto, l’ordine del giorno che ho fatto al Consigliere Carretta, proprio perché, vista l’importanza del documento, io speravo che si trovasse una convergenza su questo tema, proprio perché credo che stia a cuore a lui, quanto stia a cuore a me e a questa Maggioranza, quindi ho cercato di trovare la più ampia convergenza possibile, cercando di anticiparglielo molto prima di quando l’ho protocollata, proprio con la speranza anche di trovare dei punti in comune magari in seguito alla discussione che poi ha visto liberarlo per l’Aula e chiedere che venisse discusso in Aula, però purtroppo non ci sono riuscita, alle volte posso capire che capiti. Non abbiamo neanche avuto l’occasione di un secondo momento in Commissione per sentire gli uffici dell’Assessore Rolando, quindi penso che l’atto, io abbia provato in qualche modo a trovare una mediazione con altri Gruppi Consiliari, l’ho portato avanti proprio perché, a seguito di tutte le interlocuzioni che sono state fatte, di tutte le istruttorie che sono state fatte, che non hanno riguardato solo un tempo di questi mesi, da quando ha presentato l’atto il Consigliere Carretta, ma che sono in atto dal 2016, essendo una sanzione, diciamo, abbastanza datata, i tempi sono cambiati, le esigenze sono cambiate e sono cambiate e stanno cambiando in questo momento storico. Io cito, per esempio la necessità di avere la residenza nel Comune in maniera continuativa proprio per accedere al bando ATC, per accedere al reddito di cittadinanza e tutte le misure che sono già urgenti e probabilmente saranno ancora più urgenti nei prossimi mesi e nei prossimi anni. Grazie, Presidente. IMBESI Serena Grazie, Presidente. Io non voglio giudicare i sentimenti del proponente della mozione, non è mio compito farlo e non lo farò. Io ho solo parlato di tono. Io ho deciso di presentare, di concerto con la Maggioranza quell’ordine del giorno, proprio perché io voglio aiutare chi è in una determinata situazione, mi avete insegnato sempre tutti che le mozioni sono degli indirizzi politici che alla fine la Giunta o le opinioni della Giunta valgono ben poco, perché bisogna esprimerci politicamente con gli atti e questi sono atti politici. Quindi, io rimarco il fatto che per la mia opinione personale nel documento del Consigliere Carretta non si facesse distinzione tra chi ne ha assolutamente necessità, e noi questo lo sappiamo da anni, non perché ci ha chiamato qualcuno, ma perché abbiamo conosciuto la situazione, l’abbiamo analizzata e abbiamo cercato di trovare delle situazioni ed abbiamo cercato di andare a fondo di determinate situazioni. Quindi, politicamente io non voglio aiutare, eliminando una sanzione, chi magari sta cercando di agire in maniera furbesca, voglio aiutare le persone che sono in difficoltà, questo sì. Non ci siamo riusciti, io all’epoca ebbi un’interlocuzione con una Parlamentare, all’epoca il Governo era giallo-verde, adesso siamo alleati con il PD, e quindi sicuramente, visto che tocca entrambe le sensibilità quest’argomento, sicuramente con i nostri alleati riusciremo a portare avanti quest’argomento ed a cambiare la legge. Io sono assolutamente fiduciosa rispetto a questo. Grazie. |