Interventi |
PETRARULO Raffaele Grazie. Bisogna un po’ scindere le due cose, ci mancherebbe che non si va ad aiutare chi è veramente povero o chi ha avuto delle incombenze o delle disgrazie, perché, vedete, bisogna anche un po’, non me ne voglia la collega Artesio, io non è che per aiutare qualcuno debbo andare poi a danneggiare gli altri che hanno bisogno poi di fare delle notifiche per poter far valere i propri diritti, perché di questo si parla. La cancellazione del (incomprensibile) anagrafica avviene per dei controlli, che debbono essere fatti in maniera repentina. Non faccio nomi e non faccio citazioni. Voi pensate che c’era una badante, questo lo so perché ho avuto notizia e ho fatto degli approfondimenti che, morta la mamma di questa persona che fa di professione il medico, aveva chiesto più volte di poterla cancellare dagli elenchi dell’anagrafe. Questa risiede ancora lì dopo un anno, un anno e mezzo, 18 mesi e non ha quelle questioni che diceva qualcuno prima pocanzi di difficoltà economiche o altro, tutt’altro. Cioè, naturalmente le notifiche arrivano direttamente a quell’indirizzo, non parlo legalmente, ma sapete benissimo che la notifica di alcuni atti per essere perfezionata ai sensi del Codice Civile, ci sono due notifiche: uno è il 140, l’altro 140 (incomprensibile) in cui una riguarda l’irreperibilità, l’altra riguarda la compiuta giacenza quando c’è una gestione di residenza anagrafica. In questo caso risulta anagraficamente, risiede in quel luogo, ma di fatto, essendo morta la mamma 18 mesi fa, questa persona non dovrebbe più risiedere lì, ci dovrebbe essere una cancellazione d’ufficio. Perché dico questo, perché sono d’accordo nel non andare a punire coloro che sono quelli che sono, quelle persone che vivono in mezzo alla strada, quelle persone che non hanno fatto artatamente i furbi per non pagare le tasse, per non pagare dei debiti o fare altro, quelle vanno aiutate, quelle vanno incentivate, nel senso non devono pagare le sanzioni; ma delle due io non sono di quello che, per aiutare tutti, danneggio tutti. Io voglio aiutare quelli che sono in quelle condizioni, se no che ci stanno a fare i Servizi Sociali? Che si stanno a fare i servizi che debbono andare a verificare se queste persone sono in quella maniera? Che ci stanno a fare i vigili che devono fare i controlli e non dopo 18 mesi o con tanti passati i 16 mesi, e questo me l’hanno detto e poi ho fatto le opportune ricerche, risulta ancora risiedere anagraficamente in un luogo in cui non c’è da tanto tempo? Si cancelli. Perché questo. Perché mentre le persone che sono a posto, quelle che, poverine, risiedono, le vedi dormire sotto delle fermate del pullman, andate a vedere in corso (incomprensibile), naturalmente poi, di fronte all’aiuto che viene prospettato vogliono stare lì e non vogliono andare nei dormitori o altri posti, e quindi poi vengono cancellate, perché le notifiche partono a raffica e naturalmente i 143 (incomprensibile) irreperibilità. Per quello mi vede abbastanza, non Ponzio Pilato, in quello che dice non ha ragione uno o ha torto qualcuno, ma non mi vede così contento nel poter dare a tutti quella liceità di poter fare quello che si vuole, perché se no a questo punto veramente la liceità di questo non è un diritto, coì come però è un diritto per coloro che soffrono, per coloro che hanno dei debiti, per coloro che sono in mezzo alla strada, essere naturalmente tutelati da quello che è il Comune di Torino, da quello che è la Regione Piemonte, da quello che è il Governo nazionale, che tanto se ne parla dei buoni spesa. Ha fatto bene a dare i buoni spesa a chi era in difficoltà, ma è altrettanto giusto che chi prende in giro o fa delle dichiarazioni mendaci non può essere dato solamente il buffetto. La sanzione amministrativa non viene pagata da chi oggi è al di fuori della legge. Cioè, incominciamo a capire bene le cose, perché qui tutti quanti siamo tutti buoni per parlare. La sanzione amministrativa, molti reati penali vengono depenalizzati e passano in sanzione amministrativa. Mettiamo quelli che usano (incomprensibile) o il bene pubblico per cento volte, diventa poi insolvenza fraudolenza, vai a fare il reato penale, ma poi diventa amministrativo. Allora, a questo punto dobbiamo capirci bene cosa dobbiamo andare a (incomprensibile). Allora se naturalmente qui, siccome non sono di quelli che vado contro a quello che è l’aiuto in generale, mi vedrà astenuto, lo dico subito così non perdiamo tempo dopo, astenuto, che non è Ponzio Pilato, nei confronti sia della mozione di Carretta, che quella dell’Imbesi, per questi motivi, perché se fosse delimitato a coloro che, qualcuno ha detto pocanzi, quelle persone che hanno avuto difficoltà, ma sono reperibili per quello che riguarda il discorso, io sono d’accordo e sono concorde, ma siccome non sarà così, perché il mondo è fatto di molti furbi, non di pochi furbi, non è per tanti buoni ne passano pochi furbi, è tutt’altro, basta andare a vedere quanti sono quelli che grazie all’irreperibilità non ritirano più i documenti e poi è difficile andarli a stanare per quello che siano le liberazioni, perché la diversità è tra coloro che hanno bisogno e tra coloro che, invece, lo fanno artatamente. Allora, siccome non è facile andare a distinguere, li vedo, l’esperienza di tutti i giorni nel lavoro ti fa capire chi lo fa artatamente o no, ma siccome non siamo giudici, nessuno di noi può fare il giudice, almeno di questi qua che sono i 40 Consiglieri Comunali, nessuno è giudice di questi, noi dobbiamo attenerci ai fatti e i fatti spesso e volentieri. PETRARULO Raffaele I fatti spesso e volentieri non sono quelli che sono la parvenza. Non è il vestito che fa il monaco spesso e volentieri, è la persona che diventa monaco, se lo è veramente. Per questi motivi mi asterrò sia sulla mozione di Carretta, sia sulla mozione dell’ordine del giorno di Imbesi, sull’ordine del giorno di Carretta e sull’ordine del giorno di Imbesi. Grazie. |