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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 15 Giugno 2020 ore 13,00
Paragrafo n. 28
MOZIONE 2020-00930
"RIMBORSO PER I PICCOLI COMMERCIANTI DELLE SPESE SOSTENUTE PER I BUONI SPESA EROGATI PER L'EMERGENZA COVID-19" PRESENTATA IN DATA 9 APRILE 2020 - PRIMO FIRMATARIO CARRETTO.
Interventi
NAPOLITANO Vincenzo
Grazie, Presidente. dunque, io intervengo con un po’ di tristezza, con un po’ di
imbarazzo. La tristezza è dovuta al fatto che quest’argomento è stato trattato più volte in
Commissione, chiarito più volte, tra l’altro, da parte del nostro Assessore che si ritrova
di nuovo oggi qui a ripetere dei dati precisi su come si sono svolte le cose, credo per la
sesta, settima o forse addirittura l’ottava volta. Quindi, questo è l’imbarazzo. La
tristezza un po’ perché questa discussione mi riporta, ci riporta a dei giorni piuttosto bui
e tristi. Direi che i punti fondamentali di questa discussione diventano due: la lotta alla
grande distribuzione, senza se e senza ma, e la povertà, la cosa di cui mi sembra che,
poco si sia, o forse niente, si sia tenuto conto in quest’atto purtroppo. Perché, vede,
Presidente, ovviamente, noi del Movimento 5 Stelle siamo tutti a favore del piccolo
commercio, del commercio di prossimità; alla campagna elettorale ho partecipato
anch’io e la sostengo tuttora. Ci sono dei periodi storici da tenere in considerazione e
quello che stiamo vivendo è sicuramente particolare ed inedito, quindi va bene tutto, ma
fare una guerra di religione adesso forse è sbagliato. Cioè, fare una crociata sulla grande
distribuzione, benché tra l’altro i dati che ci sono stati più volte esposti dicono che quei
soldi sono finiti comunque in gran parte nell’arco di pochissimi chilometri da chi ha
ricevuto questi buoni. E poi c’è da dire che la questione del commercio di prossimità è
da pensare in maniera totale. Qui stiamo parlando degli unici commercianti che hanno
potuto lavorare in quella situazione. Molti non hanno potuto lavorare, hanno riaperto da
pochissimo, molti non potranno neanche riaprire e quelli che hanno riaperto hanno
dovuto riaprire con enormi limitazioni, che andranno avanti per un sacco di tempo.
Quindi, diventa forse ancora più imbarazzante dire che chi è stato forse più fortunato
degli altri debba ancora ricevere dei rimborsi per dei soldi che fondamentalmente non
ha mai tirato fuori, ma ha avuto semplicemente dei minori ricavi. Quindi, anzi, devo
dire, con molto, o poco, o niente, si è buttato, si è potuto buttare in un piatto molto ricco
di 4.250.000 euro. Quindi, non so, io farei attenzione in questo momento a fare delle
guerre di religione, anche perché spesso le guerre di religione uccidono. Quindi, in un
momento dove bisognerebbe pensare alla povertà, soprattutto alla povertà delle persone,
perché comunque i buoni spesa sono nati per poter sfamare delle famiglie che erano già
in difficoltà o che di colpo si sono ritrovati nel buio totale. Quindi, stiamo parlando di
qualcosa, che tra l’altro ha funzionato benissimo, una cosa per il quale io mi
complimento ancora con l’Assessorato, perché dovevano arrivare in maniera urgente
questi soldi e così è successo, se n’è potuto usufruire, ne hanno usufruito nel miglior
modo che hanno potuto, perché comunque quando sei in enorme difficoltà i soldi cerchi
di spenderli nel modo più utile per poter sfamare magari una famiglia numerosa, e
quindi forse non è questo il momento di pensare se li hai spesi nel piccolo negozio o nel
franchising o nel discount. Questo non per difendere la grande distribuzione, ma per
difendere chi ha la pancia vuota e che noi con la pancia piena non riusciamo
assolutamente a comprendere. Io il primo giorno che ho messo i piedi in Sala Rossa ho
detto che il cittadino per me avrebbe avuto la priorità sempre e comunque, prima ancora
dei miei principi. Ecco, questa è una delle situazioni dove i miei principi li metto da
parte e penso alla povertà e a chi ha dovuto affrontare un terribile momento che, spero
ed auguro, abbia potuto superare anche grazie a quest’intervento. Ho concluso. Grazie,
Presidente.

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