Interventi |
VERSACI Fabio Grazie, Presidente. Io mi ricollego un po’ a quello che diceva il collega Napolitano, visto che ne abbiamo anche discusso anche in Commissione. Come al solito, purtroppo, c’è qualcuno che confonde, confonde i momenti e le situazioni, confonde anche gli atti, perché in questo atto si parla precisamente di una situazione, di una situazione, come ha detto il Presidente Napolitano, di estrema emergenza. Non si sta parlando di piccola o media …, non è un atto che parla in generale di piccola e media distribuzione, si parla di un atto legato ai buoni spesa, com’è stato già detto prima, che erano stati dati alle persone che non avevano nulla. Non so se i miei colleghi di Maggioranza hanno parlato con qualcuno che ha ricevuto questi buoni e gli hanno provato a fare questi discorsi, perché va bene tutto, possiamo anche prenderci in giro. Io ho vissuto 25 anni in un quartiere dove di negozi di prossimità non ne avevo, quindi è inutile fare gli ipocriti e raccontare cose non vere e cose che non c’entrano niente l’una con l’altra. Fare il discorso sul piccolo commercio, di aiutare il piccolo commercio lo si può fare, ma non in questo modo, non su questo argomento, perché andatelo a raccontare a quelle persone che hanno preso 300 euro di buono, che avevano 3 o 4 figli - io qualcuno lo conosco - andateglielo a raccontare voi, voi andateglielo a raccontare a quelle persone lì, che dovevano spendere i soldi nel negozio di prossimità, che magari, per ovvi motivi, magari costava giusto un pochettino, un po’ di più di un discount che c’è nel proprio quartiere e, come ha detto giustamente il collega Napolitano prima, è facile parlare con la pancia piena, perché troppo facile. Quindi si stanno mischiando le due cose: si sta mischiando un discorso politico sull’aiutare i negozi di prossimità, con un altro, che c’erano persone che non avevano da mangiare, c’erano persone che non avevano da mangiare, che non avevano più niente, alcuni hanno perso il lavoro, non avevano più entrate. Noi stiamo qui a disquisire su un atto fatto in emergenza, più velocemente possibile, dopo 10 giorni, mi ricordo, o forse anche meno, sono stati distribuiti, le persone hanno potuto prendere questi buoni, andare a fare la spesa e mangiare e noi stiamo disquisendo sulla grande distribuzione o sulla piccola distribuzione, perché poi io vorrei vedere, io personalmente, io cerco in tutti i modi, il più possibile di andare ad aiutare il piccolo commerciante, ma non sempre riesco, perché io non sono un ipocrita, non racconto bugie. Ad esempio, nel periodo del lockdown molti negozi erano anche chiusi, mi sono trovato anche io ad andare nel piccolo Pam o andare in un altro posto, quindi non sono qui a fare la filippica filosofica in una situazione drammatica che non c’entra niente con la questione politica che è stata posta anche dalla Consigliera Ferrero prima di me, che non c’entra assolutamente niente. Stiamo parlando di un fatto che sono stati dati dei buoni per aiutare le persone in difficoltà. Che poi questi buoni siano stati più usati nella grande distribuzione mi può anche dispiacere a me, però non mischierei le cose, perché si fa confusione, si fa cattiva informazione. Quindi, per questo motivo, io personalmente voterò contro questa mozione. |