| Interventi |
| CARRETTO Damiano Sì, solo (incomprensibile) ha detto la Consigliera Albano. Sì, è vero che forse sono importi irrisori, più o meno, perché comunque sia poi, nel momento in cui un piccolo commerciante fornisce 100 euro di beni e comunque sia non incassa 100 euro, ha comunque una perdita, quindi è comunque un dato che, sommato, a seconda di quanto ha cubato tutta la spesa dei buoni spesa, può essere un valore irrisorio o può valere anche di più. Detto questo, io contino ad insistere con l’Assessore Pironti che il discorso sulla grande distribuzione non è quello, perché se noi avessimo fatto in campagna elettorale il discorso che fa l’Assessore Pironti, i piccoli commercianti ci avrebbero presi a schiaffi ed avrebbero fatto bene, perché la grande distribuzione a marchio o di gestione diretta è la grande distribuzione, punto. Chi ha un CRAI, chi ha dei vantaggi in termini di approvvigionamento, quantità, eccetera, eccetera, che un piccolo alimentari non ha. Quindi, dal punto di vista dell’impatto sul commercio, la guerra che noi abbiamo fatto alla grande distribuzione, come Movimento 5 Stelle, forse l’Assessore Pironti in campagna elettorale non c’era, negli anni prima delle elezioni non c’era, e forse è un problema che non ha seguito, la guerra alla grande distribuzione, che poi adesso si estende anche all’E-Commerce e via dicendo, nel favorire, nel cercare di proteggere il piccolo commercio, è un discorso che non si può derubricare anche a qualche piccolo supermercatino a gestione familiare, no, perché sono così piccoli i supermercatini, qualcuno fa bene magari al quartiere, ma altri i quartieri li ammazzano. Quindi è un discorso che non si può affrontare con questa faciloneria, con questa superficialità, anche banalmente per rispetto di chi ci ha messo la faccia in campagna elettorale. L’Assessore Pironti in campagna elettorale non era neanche probabilmente nei suoi può reconditi sogni quello di essere un Assessore della Città di Torino, ma c’è chi quei discorsi li ha fatti, li ha affrontati, chi è andato sul territorio a parlare con i commercianti e chi negli anni ha fatto battaglie contro anche i piccoli supermercati di quartiere, contro l’invasione dei Pam Local, piuttosto che dei Carrefour Express e via dicendo e non possiamo arrivare adesso nel 2020 a dire: scusate, ci siamo sbagliati, alla fine quello è un buon commercio, meno male che c’è, almeno per rispetto di chi ci ha messo la faccia. Quindi, io lo dico alla Consigliera Albano, così, le perdite per un piccolo commerciante possono essere più o meno alte. Ritengo anche che, evidentemente, chi ha avuto problemi con DAY, l’abbiamo conosciuto solo noi o contattato solo noi. Chi, magari città come Milano, che hanno usato Satispay e che hanno avuto costi molto minori o comunque sia una gestione diversa, non lo so come hanno fatto, ma probabilmente in qualche modo ci sono riusciti. Aggiungo anche che, ultimo aspetto, il fatto che non si possa fare, io continuo a sostenere che non è vero, perché a seconda di come si costruisce, tutto il percorso è fattibile, anche la questione del mancato guadagno e/o perdita è una questione che può essere analizzata e io credo in questi anni di avere visto molta capacità dal punto di vista degli uffici di analizzare i problemi e di trovare soluzioni, quindi non ho visto nero su bianco, nessun documento, nessuno studio su questo testo. CARRETTO Damiano Do atto ed apprezzo il tentativo dell’Assessore Pironti di difendere il proprio operato, secondo me si poteva fare meglio, secondo me si poteva differenziare o lavorare subito su una difesa del piccolo commercio rispetto a tutta la grande distribuzione, e quindi ritengo che quest’atto sia un atto che può essere votato ed approvato ed eventualmente valutato poi in sede di verifica con il lavoro degli uffici, che ci diranno se e come sono riusciti a portare avanti queste indicazioni e, se non ci sono riusciti, perché e per come. Grazie. |