Interventi |
CARRETTO Damiano Grazie. Mi sentite? CARRETTO Damiano Grazie. Questa mozione è già stata, appunto, discussa ampiamente in Commissione, però in quella sede diciamo che secondo me sono state date delle informazioni sbagliate, che ci terrei a correggere. Allora, noi sappiamo che per i buoni spesa si è fatto riferimento al gestore DAY, che ha applicato una quota di trattenuta ai commercianti che hanno aderito al circuito pari al 4%. Inoltre, alcuni commercianti hanno trovato alcune difficoltà nell’associarsi, nell’affiliarsi a questo circuito, dovendosi sobbarcare delle spese non previste, nello specifico i 24 euro di iscrizione, chiamiamola così. Ci sono state anche delle difficoltà con la stessa azienda sui contratti con la quota del 4%, che su alcuni contratti inviati era in realtà del 5% e via dicendo. Quindi, a parte questi piccoli disguidi che in Commissione erano stati negati, in realtà ci sono stati, appunto, qualcuno è stato risolto e altri no. Detto questo, sul tema specifico la questione era abbastanza semplice. La suddivisione della spesa, quindi dei buoni spesa, è andata di fatto a favore della grande distribuzione, con una ripartizione molto evidente verso... meno, se vogliamo, i grandi centri commerciali, anche perché credo che nel momento della crisi più grande del Covid i centri commerciali fossero chiusi, ma, al di là di quello, sulla grande distribuzione di quartiere, grande distribuzione di quartiere che sono in piccolissima parte può essere, se vogliamo, associata a imprese di stampo familiare, ma comunque sono strutture commerciali che hanno, comunque sia, un marchio legato alla grande distribuzione e quindi, diciamo, si può dire tranquillamente che la maggior parte dei buoni spesa erogati dal Comune di Torino sono stati assorbiti dalla grande distribuzione. Ricordiamo che, appunto, un supermercato di quartiere, una media struttura è comunque grande distribuzione, non possiamo associare un supermercato al negozio al dettaglio, al piccolo negozio di quartiere. Detto questo, la mia mozione voleva essere semplicemente un piccolo segnale, un piccolo riconoscimento a tutti quei commercianti che hanno aperto e hanno offerto dei servizi di prossimità ai cittadini e di fatto (audio disturbato)... Scusi un secondo. Mi sentite adesso? CARRETTO Damiano Okay. Dicevo, appunto, voleva essere un piccolo segnale nello studiare dei sistemi di rimborso, non diretti, perché sappiamo che i rimborsi diretti in questo caso non sono possibili, ma dei rimborsi indiretti, che possono passare attraverso dei bandi, piuttosto che degli sconti, piuttosto che altre soluzioni da studiare, che vadano a compensare quel 4% trattenuto dal gestore a quelle piccole strutture commerciali sotto i 250 metri quadri, quindi quelle che vengono definite strutture di prossimità di dettaglio, e che vanno a coprire questi costi. Inoltre, appunto, andrebbe verificata la questione dei costi di attivazione, che per qualcuno pare che siano stati richiesti, poi magari chi è già stato risolto, in un modo o nell’altro, però anche questo chiede la mozione, quindi di rimborsare in qualche modo questi piccoli commercianti che hanno offerto il loro supporto per le persone che avevano necessità di spendere questi buoni spesa. Detto questo, ripeto, è un piccolo segnale, è un piccolo segnale che va nella direzione di offrire un sostegno al piccolo commercio, rispetto alla grande distribuzione organizzata, che anche i dati hanno dimostrato di essere quasi stati avvantaggiati, ovviamente incolpevolmente, dalla situazione sanitaria nazionale, però, siccome anche nel nostro programma c’era una volontà chiara di sostenere il piccolo commercio nei confronti della grande distribuzione organizzata, credo che questa mozione sia semplicemente un piccolo segnale di vicinanza e credo che politicamente sia importante che questi segnali l’Amministrazione li dia. Grazie. |