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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 15 Giugno 2020 ore 13,00
Paragrafo n. 23
MOZIONE 2020-01156
(MOZIONE N. 29/2020) "UTILIZZO DEI MINORI COSTI DI SMALTIMENTO PER INCENERIMENTO DEGLI RSU, A SEGUITO RIDUZIONE DEI QUANTITATIVI DI RIFIUTI INDIFFERENZIATI DURANTE L'EMERGENZA COVID-19, PER AGEVOLAZIONI TARI" PRESENTATA IN DATA 22 MAGGIO 2020 - PRIMO FIRMATARIO MENSIO.
Interventi
SICARI Francesco (Presidente)
Procediamo adesso con il nostro Ordine dei Lavori con il punto n. 11, la proposta di
mozione n. mecc. 202001156/002, presentata dal Consigliere Mensio e sottoscritta da
altri Consiglieri, che ha come oggetto:

“Utilizzo dei minori costi di smaltimento per incenerimento degli RSU,
a seguito riduzione dei quantitativi di rifiuti indifferenziati
durante l’emergenza Covid-19, per agevolazioni TARI”

SICARI Francesco (Presidente)
Sono stati presentati un subemendamento all’emendamento 1 da parte della Consigliera
Scanderebech e due emendamenti da parte del Consigliere Mensio.
Lascio ora la parola all’illustratore. Prego.

MENSIO Federico
Grazie Presidente, ma abbiamo già dibattuto ovviamente in Commissione di questa
mozione. La nascita di questa mozione è venuta dal fatto che con l’emergenza Covid-
19, in questi primi quattro mesi, diciamo, più due che quattro, però, di chiusura di molte
attività e del fatto che molte persone non si sono più spostate e hanno usufruito anche
meno di servizi di ristorazione piuttosto che di servizi di somministrazione, o altri
servizi che dopo andiamo a vedere, ha effettivamente ridotto la quantità di rifiuti
prodotti in città. Questo dato ci era stato parzialmente illustrato da AMIAT in una
Commissione, quando era stato, appunto, fatto il punto della situazione relativamente
alla gestione dei rifiuti durante il periodo emergenziale, intorno a metà del mese di
maggio. In quella data io chiesi... anzi, chiesi prima ai nostri uffici di avere il dato
relativo ai primi quattro mesi, quindi da gennaio ad aprile, mi fu dato dai nostri uffici
del Comune il dato fino a marzo e in quella sede AMIAT aveva dato un primo dato
riferibile... con l’aggiunta di aprile, che era un dato provvisorio, che però poi ho
ricevuto recentemente come dato definitivo. I dati ci dicono sostanzialmente che in
questi primi quattro mesi, anche se la realtà ovviamente è decisamente molto più
concentrata nel periodo marzo-aprile, con un deciso calo in aprile, un deciso calo di
11.000 tonnellate circa di rifiuti non differenziati; ovviamente anche il rifiuto
differenziato è calato. La percentuale, invece, di differenziazione sostanzialmente è
invece leggermente aumentata rispetto all’anno scorso; ecco, i dati sono riferiti, primo
quadrimestre 2020, sul primo quadrimestre 2019, ed è un riferimento importante perché
il Piano di lavoro previsto dal contratto di servizio stipulato tra Città e AMIAT, in modo
particolare il Piano di lavoro che però la Commissione non ha visto, ma credo sia
visionabile dietro richiesta, si riferisce ai quantitativi dell’anno precedente per, come
dire, andare a verificare e fare le tariffe dell’anno successivo, quindi il confronto 2019-
2020 è stato fatto per questo.
Dicevo, il confronto ci dice che nei primi quattro mesi, con ovviamente la stragrande
concentrazione in marzo, soprattutto aprile, della riduzione della raccolta
indifferenziata, quindi dei rifiuti solidi urbani che sono residui dalla raccolta
differenziata, è di circa 11.000 tonnellate; 11.000 tonnellate che sostanzialmente non
sono state portate all’impianto di TRM e quindi non sono state incenerite. Questo vuol
dire, conti alla mano, quello che io ho scritto nella mozione, che, come ho detto,
sbagliava relativamente di poco, di una cifra tendenzialmente intorno a
1.100.000/1.200.000. Questa è una cifra importante per la Città di Torino, cifra che, tra
l’altro, appunto, è inserita nel Piano di lavoro, e quindi previsto nel contratto di servizio,
che però sostanzialmente non è stata spesa da AMIAT per incenerire i rifiuti al Gerbido,
e quindi ho ritenuto opportuno presentare questa mozione per chiedere alla Città, e nello
specifico alla Giunta, di verificare con AMIAT la possibilità di rientro di questa cifra,
ovvero di stornarla nei prossimi mesi, piuttosto che eventualmente sul 2020, ,di stornare
questa cifra perché sostanzialmente sono soldi che non sono andati bruciati. Questo, tra
l’altro, devo dire, si inserisce perfettamente nella linearità anche del programma del
Movimento 5 Stelle di Torino, cioè la dimostrazione che la tariffa può scendere se si
producono meno rifiuti perché non vengono inceneriti, la dimostrazione è quella che
abbiamo tutti sotto gli occhi, che dovrebbe essere, tra l’altro, il primo punto di
qualunque Amministrazione Comunale l’Italia.
Anche la raccolta differenziata nel suo complesso è calata di quantitativi, quindi in
generale sono stati prodotti meno rifiuti, e questo è positivo, ma essendo salita la
percentuale di raccolta differenziata - seppur di poco -, ricordo che abbiamo anche i
corrispettivi che vengono forniti dai consorzi a titolo ulteriore di compensazione della
raccolta differenziata.
Stante questo, c’è poi l’aspetto relativo all’abrogazione di un articolo della Legge...
dell’articolo 16 della Legge Regionale del 2002, la n. 24, da parte della Legge 1/2018,
che prevedeva un contributo straordinario da parte di TRM ai Comuni sede di impianto,
che è stato cancellato e che non vale più a partire da metà del 2018; quindi da metà del
2018, tutto il 2019 e circa tutto il 2020 sono circa altri 1,4 milioni indicativi. A questo
ovviamente si dovrebbero aggiungere - ma non li ho ancora - i dati di maggio e
verificheremo sul minor conferimento TRM, insomma, cubiamo circa, tra tutto, 2
milioni e mezzo di euro, euro più, euro meno; soldi che, appunto, se recuperati,
potrebbero andare ad integrare delle agevolazioni che sono previste dalla legge,
agevolazioni che però devono stare al di fuori della tariffa; agevolazioni che, come ho
scritto nelle premesse dell’atto, dovrebbero andare a quelle attività che sono rimaste
effettivamente chiuse, ferme per questi due mesi, e nello specifico ho dato delle
indicazioni che non sono assolutamente esaustive, come ho scritto tra l’altro negli
emendamenti, cioè a titolo esemplificativo abbiamo i bar, i ristoranti, gli alberghi, le
pensioni, scuole di danza, gli spazi per attività sportive, le piccole attività culturali, gli
enti (incomprensibile) promozione sociale. Tra l’altro, io ringrazio di questo la
Consigliera Grippo, che era intervenuta in Commissione, quando presentai la mozione e
relativamente, appunto, ad alberghi, pensioni o attività similari, e accolgo anche
ovviamente il subemendamento della Consigliera Scanderebech, che fa riferimento a
discoteche, ne abbiamo discusso non più tardi della settimana scorsa proprio di questo
tema.
Ecco, se si riuscisse a dare anche indicazione alla Giunta di tener conto di queste
attività, è perché ovviamente quella cifra che si dovrebbe poter recuperare non andrebbe
a coprire tantissime agevolazioni, ma queste sono le attività che tra l’altro la stessa
ARERA in una delibera riconosce il fatto di avere delle agevolazioni in tal senso per
quelle attività che sono rimaste chiuse in toto o parzialmente, queste sono le attività
principali; poi io mi auguro che, appunto, la Giunta, quando intavolerà il discorso con
l’ente gestore del ciclo rifiuti, trovi poi effettivamente quali sono le attività da agevolare
in tal senso, perché attività chiuse che non hanno prodotto rifiuti, solo ovviamente sulla
parte variabile della tariffa, hanno il diritto di vedersi riconosciuto almeno un piccolo
storno da questo punto di vista. Aspettiamo i dati di maggio. Devo anche aggiungere
che però ARERA, nel frattempo, ha presentato anche una richiesta di pareri in merito ai
maggiori oneri che, secondo alcune società o in generale società di raccolta rifiuti,
hanno dovuto sostenere le stesse per la messa in sicurezza degli operatori e dei mezzi
durante il periodo di raccolta, che fortunatamente, ovviamente, non si è mai fermata.
Quindi, queste sono sostanzialmente le indicazioni. È importante che ci si attivi
abbastanza in fretta in tal senso, credo che ci sia il tempo per farlo, avendo la settimana
scorsa votato lo slittamento delle scadenze TARI; io credo che questo sarebbe
veramente un bel segnale ed è un segnale che secondo me è importante dare anche
proprio per quell’ottica che dicevo prima, cioè di riconoscere il fatto che si paga in base
a quello che si produce. Abbiamo prodotto tutti insieme di meno, cerchiamo di dare in
uno spirito solidaristico quest’agevolazione a chi effettivamente ha avuto meno
produzione o zero produzione, ma ha avuto anche zero o meno introiti, per andare
proprio su quella direzione di produrre meno rifiuti tutti quanti. Grazie.

SICARI Francesco (Presidente)
Grazie a lei, Consigliere Mensio. Quindi eventualmente dopo, accogliendo il
subemendamento, possiamo mettere in votazione il testo coordinato.

MENSIO Federico
(Incomprensibile).

SICARI Francesco (Presidente)
Perfetto, la ringrazio. Lascio ora la parola al Vicepresidente Lavolta. Prego, ne ha
facoltà.

LAVOLTA Enzo (Vicepresidente Vicario)
Molto velocemente, semplicemente per condividere il fatto che questo atto di sfiducia
nei confronti dell’Assessore Unia è un atto che entra nel merito di alcuni aspetti tecnici
che fanno riferimento al contratto di servizio per il ciclo integrato dei rifiuti del nostro
territorio. È un atto di sfiducia evidente, perché lo scrive lo stesso Consigliere Mensio
nel suo documento che il contratto di servizio prevede una revisione del Piano almeno
triennale, in realtà l’Assessore avrebbe potuto farlo annualmente. Dopo quattro anni
dall’inizio di questo mandato, in cui niente è stato fatto per aumentare la raccolta
differenziata, irrisorie sono le percentuali di incremento, sono dello “zero virgola” le
percentuali di incremento di differenziazione di rifiuti, ma una cosa invece è stata fatta
in modo molto chiaro, cioè si è aumentata la capacità di rifiuti conferiti al
termovalorizzatore, dopo quattro anni giustamente il collega Mensio dice: “Non
abbiamo fatto niente, l’Assessore non ha neanche approfittato di quanto è scritto nel
contratto di servizio, non ha neanche rivisto il Piano”, mai, non l’ha mai fatto, cioè non
l’ha fatto in una situazione ordinaria e non l’ha fatto in una situazione straordinaria
come questa, il collega Mensio dice: “La Giunta Appendino e l’Assessore Unia non
hanno fatto niente in questi quattro anni” e adesso, in modo un po’ più soft, ci dice:
“Approfittiamo della riduzione dei rifiuti conferiti al termovalorizzatore nell’emergenza
Covid per entrare nel merito del contratto di servizio”. È un atto di sfiducia a tutti gli
effetti. Io sono un po’ in imbarazzo, sinceramente non ho ancora capito come dovrei
comportarmi, perché un atto di sfiducia così violento nei confronti di un Assessore
all’Ambiente credo che abbia... forse l’ultimo è del 2012-2013, insomma, erano anni
che non si vedeva un documento così particolarmente critico nei confronti di un
Assessore, rispetto al quale il collega Mensio denuncia un totale immobilismo, ma
anche, leggendo alcuni punti dell’impegnativa, un’incapacità nell’affrontare il tema
della gestione dei rifiuti nel nostro territorio e aggiungo, però, che il Consigliere Mensio
avrebbe dovuto integrare quest’impegnativa con il coinvolgimento almeno dei Comuni
contermini o comunque quelli interessati dal conferimento in TRM, piuttosto che dalla
gestione di AMIAT, perché? Perché a tutte le critiche che giustamente il collega Mensio
fa, ne manca una, che per me è più rilevante tra tutte, e cioè che manca una condivisione
delle scelte strategiche su Area Metropolitana da parte della Giunta Appendino,
condivisione con i Comuni contermini, perché il ciclo integrato dei rifiuti nel nostro
territorio per definizione è un ciclo sovracomunale, è un ciclo che vede la
caratterizzazione e l’azione di aziende importanti. A TRM non conferiamo solo noi,
AMIAT non riguarda... IREN non riguarda solo il nostro territorio. Quindi, tutte le
implicazioni che una corretta gestione del ciclo integrato dei rifiuti su area vasta
avrebbe potuto segnalare il collega Mensio non ha voluto farle, probabilmente perché
voleva concentrale il suo fuoco sull’Assessore Unia e da questo punto di vista rimane
solo l’imbarazzo di chi dalla Minoranza assiste ad una minoranza che denuncia
l’immobilismo della sua Giunta e che adesso dovrà decidere se accodarsi a questa
denuncia accorata del collega Mensio, oppure astenersi e guardare sostanzialmente il
fatto che il Movimento 5 Stelle lamenta a se stesso di essere stato immobile sulla
gestione dei rifiuti. Ci prendiamo qualche altro secondo e minuto per valutare come
esprimerci su questa importante mozione. Grazie.

SICARI Francesco (Presidente)
Grazie a lei, Vicepresidente Lavolta. Adesso ho iscritta a parlare la Consigliera Grippo,
prego, ne ha facoltà.

GRIPPO Maria Grazia
Grazie, Presidente. Solo qualche considerazione, alcune delle quali avevo già fatto
quando si è trattato di votare la volta scorsa il rinvio delle rate della TARI per le utenze
non domestiche e anche per quelle domestiche. Ho detto che mi trovava particolarmente
sensibile ogni iniziativa che andasse nella direzione di uscire da un approccio
ragionieristico della gestione della crisi economica, che sta facendo seguito
all’emergenza sanitaria portata dal Covid. L’approccio di ragionamento del collega
Mensio che, come il collega Lavolta, è decisamente più esperto di me nella materia che
riguarda la raccolta e il ciclo dei rifiuti, però l’approccio è l’approccio che io ho cercato
di spronare sin dall’inizio dell’emergenza, perché era facilmente intuibile, secondo
quello che stava succedendo, che il tessuto economico sarebbe andato incontro ad un
tipo di tracollo che non poteva vederci solamente spettatori, e quando uso il plurale
intendo tanto la Giunta, quanto il Consiglio Comunale.
Sono piuttosto d’accordo con il collega Lavolta per la parte che riguarda un tipo di
immobilismo in termini di iniziativa, mentre invece mi sembra che l’atto in questione
cominci dei ragionamenti di più ampio respiro e vada a recuperare un principio che
sacrosanto è per me, ma ancor più sacrosanto è stato nel tempo, nella narrazione della
Maggioranza e cioè: chi inquina, paga. Quindi, chi non inquina, per forza o per amore e
per necessità, deve vedere comunque un ritorno in termini di agevolazione, di
scontistica, di, come dire, riconoscimento da parte dell’Amministrazione Pubblica.
Inoltre, accolgo con favore il fatto che la mia sollecitazione di andare a dettagliare
almeno qualcuna delle categorie che sono state effettivamente ferme e che quindi
maggiormente chiederebbero di vedere riconosciuto loro, comunque, un percorso di
agevolazioni, io mi sono resa conto che è stata accolta con favore da parte del collega
Mensio, che ha inserito le indicazioni che io ho dato in Commissione, e questo... -
vorrei spiegare la ragione - questo perché, non per fare la classifica dei più colpiti,
perché francamente no, però io avevo comunque fatto un ragionamento sugli alberghi e
sulle strutture ricettive di tipo squisitamente commerciale, rispetto alle quali ancora non
è stata messa in campo nessun tipo di iniziativa espressamente dedicata al sostegno in
termini di perdite subite durante questo periodo.
Per queste ragioni io voterò favorevolmente all’atto e spero che questo sia l’inizio per
affrontare poi, come ci ha promesso l’Assessore Rolando nel corso della Commissione
che ha trattato anche questo atto, che sia l’inizio di un percorso che poi porti
effettivamente a rivedere anche le tariffe TARI, proprio sulla base dei ragionamenti che
abbiamo fatto. Grazie.

SICARI Francesco (Presidente)
Grazie a lei, Consigliera Grippo. Adesso non ho altri interventi.
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