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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 15 Giugno 2020 ore 13,00
Paragrafo n. 12
INTERPELLANZA 2020-01233
"DOPO L'ALLOGGIO A SPESE DELL'AZIENDA, GLI INCARICHI RETRIBUITI ANCHE LE PARCELLE DEGLI AVVOCATI PER L'AMMINISTRATORE DELEGATO G.T.T.: APPENDINO DI NUOVO NON SAPEVA? MOLTO STRANO" PRESENTATA IN DATA 3 GIUGNO 2020 - PRIMO FIRMATARIO LO RUSSO.
Interventi
TRESSO Francesco
Sì, grazie Presidente. Mah, la risposta che ci ha fornito l’Assessora Lapietra è stata
molto fredda, asettica e unicamente mirata a dare delle indicazioni sotto il profilo
tecnico amministrativo, peraltro opinabili. Non ha minimamente dato una risposta di
tipo politico, ma ovviamente l’interpellanza che io ho sottoscritto e ringrazio chi l’ha
predisposta, il Capogruppo Lo Russo, chiedeva di dare delle risposte sotto il profilo,
come è stato detto, del pudore, dell’opportunità e quindi dare delle risposte di tipo
politico. Io credo che una rappresentante di un Movimento che ha sempre proclamato la
trasparenza, che ha sempre proclamato la volontà di decurtare situazioni in cui
emolumenti fossero sproporzionati e bisognasse invece ribadire con forza la volontà
della restituzione di certi servizi, di certe funzioni sulla cosa pubblica con la capacità di
adeguare anche i propri stipendi, i propri emolumenti, i propri benefit a quella che è una
situazione particolare, ma come è possibile che un esponente quale l’Assessora Lapietra
di questo Movimento non senta il dovere di dare chiarezza in merito a questi elementi?
In una società che, come è stato giustamente ricordato, ha attraversato un periodo di
grande crisi con 4.200 persone in cassa integrazione, io credo che uno stipendio di un
autista si aggiri sui 1.200/1.300 euro al mese e che viene decurtato anche di 250/300
euro in questa situazione, e noi - anche sotto il profilo dell’immagine non è certo quello
che salva le casse di GTT - ci permettiamo di pagare un alloggio di questo tipo a chi
non se la sente di fare in orari extra lavorativi dopo le 19.00 di sera e prima delle 8.00 di
mattina, per carità, 20 minuti di macchina per arrivare a raggiungere il proprio
domicilio. È una cosa che è talmente stridente, talmente vergognosa che non ha neanche
bisogno di essere discussa a lungo, io credo che questo signore avrebbe dovuto in prima
persona, se non rassegnare le dimissioni perché ritiene che quello che sta facendo sia
valevole, rinunciare a questo tipo di benefit, ma come è possibile che non ci si renda
conto, e come è possibile che ci sia questo assordante silenzio da parte dei Consiglieri di
Maggioranza che spesso ci richiamano l’esigenza addirittura nei requisiti curriculari che
andiamo a richiedere di poter inserire il limite dell’età, favorendo quelli più giovani.
Allora, laddove invece viene richiesta da parte di persone che hanno raggiungo l’età
pensionabile e che quindi già percepisco una pensione, di mettere a disposizione le
proprie competenze secondo davvero uno spirito autentico e genuino di civismo, di
lavorare a favore della Civitas, qui queste persone invece riescono ancora ad avere
questo tipo di benefit che sono assolutamente ingiustificabili. Io credo davvero che non
ci sia molto altro da aggiungere, se non lo stridore delle unghie sui vetri quando si vuole
arrivare a questo tipo di risposte e cercare di dare una delucidazione sotto il profilo di
quello che giuridicamente è consentito, questa questione anche poi di farsi pagare la
parcella dell’avvocato è ulteriormente un elemento che dovrebbe essere di imbarazzo
per chiunque, ma in situazioni in cui abbiamo una così grave situazione di carenza di
alloggi per persone che gravano in difficoltà economiche in Torino in questo momento,
come sappiamo, la difficoltà di trovare alloggi, con la difficoltà che stiamo
attraversando e con la cassa integrazione che, vi ripeto, è imposta a 4.200 persone o
comunque data per 4.200 persone, e noi ci permettiamo di avere sotto il profilo anche
solo della visibilità e dell’immagine questo tipo di situazione. Io in situazioni molto,
molto meno gravi mi sono trovato come Amministratore di società private a fare scelte
in cui abbiamo rinunciato tutti gli Amministratori agli emolumenti perché ci sembrava
assolutamente un atto dovuto e necessario nei confronti dei dipendenti che viceversa
stavano attraversando dei momenti di difficoltà e quindi abbiamo voluto dare un gesto
per primi. Ecco, quest’idea di riuscire a dare un gesto per primi forse manca proprio
nello spirito e nella dignità di persone che si trovano a ricoprire cariche di una certa
rilevanza. Spiace che un Movimento che ha sempre promulgato questo tipo di valori
oggi sia silente e non riesca a dare u benché minimo straccio di giustificazione. Grazie.

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