Interventi |
ARTESIO Eleonora Mi sente, Presidente, adesso? ARTESIO Eleonora Grazie. Io ho scritto (incomprensibile) e intervengo in questa discussione particolarmente sotto un profilo, prima di quello della legittimità, sul quale ci saranno gli strumenti necessari per appurare e ci sono state date dall’Assessora Lapietra delle prime interpretazioni, sotto il profilo della opportunità. Dal mio punto di vista, le questioni che sono state richiamate nella risposta all’interpellanza sono discutibili sul versante dell’opportunità, mi soffermo sul primo punto: mi è parso particolarmente stridente il riferimento alla necessità di avere una residenza nella Città di Torino in ragione anche delle condizioni specifiche dell’emergenza Covid-19, perché dico “stridente”? Perché abbiamo assistito a condizioni estreme di operatori sanitari sottoposti a turni ospedalieri per i quali non abbiamo avanzato come Città di Torino alcuna proposta di ospitalità attraverso le diverse reti di cui la Città dispone o attraverso le relazioni con le organizzazioni alberghiere, per consentire a medici, infermieri, operatori sanitari di non rientrare a casa dopo turni e pregherei quindi di non giustificare l’accesso alla residenza in Torino dell’Amministratore delegato in relazione all’emergenza Covid, se poi dopo lo si vuole fare in ragione di opportunità generale rispetto alla distanza Rivalta - Torino e i carichi di lavoro GTT, lo faranno coloro che ritengono che sia motivata. La seconda questione sotto il profilo della opportunità è la questione degli emolumenti. Noi siamo di fronte ad un’azienda che ha adottato particolari misure relative a contenere le minori entrate conseguenti alla riduzione del trasporto pubblico locale per l’emergenza Covid, e queste drastiche misure adottate si sono particolarmente riversate sul personale operativo, che è stato collocato in cassa integrazione, che è stato collocato in cassa integrazione ed è stato prorogato fino alla fine di luglio in cassa integrazione, e chiunque di noi conosca le condizioni di trattamento ed inquadramento salariale dei lavoratori dipendenti sa quanto la cassa integrazione - ancorché copertura di tutela - sia comunque un sacrificio per coloro che vi si trovano coinvolti. Di fronte all’adozione di queste misure, l’azienda - e ne ha fatto anche comunicazione pubblica - ha richiesto a tutti i quadri organici di alta dirigenza di intervenire con comportamenti di solidarietà. A me appare, questa questione della possibilità di ricevere più emolumenti per diversi incarichi, una questione particolarmente stridente con l’immagine di solidarietà interna, che si è voluto rappresentare della GTT, con la straordinaria eccezionalità della situazione e con la necessaria comprensione delle condizioni di tutti i soggetti coinvolti nella conduzione di un’azienda che rappresenta una delle principali missioni delle politiche pubbliche della Città. Quindi, al di là degli approfondimenti di carattere giuridico che non mi competono e di cui non sono competente, a me pare che qui ci sia una grave questione di opportunità, e mi dispiace che sia sottovalutata da parte dell’Amministrazione comunale; sempre credo che le competenze e le esperienze debbano essere valorizzate. Quindi sono ben lontana da qualunque cultura di rimozione o di epurazione di persone che per raggiunti i limiti d’età non possano più essere chiamati a condividere la responsabilità, il coinvolgimento in ordine all’interesse generale, ma proprio per questa ragione le leggi prevedono che possano farlo a titolo non oneroso per la collettività. Quindi credo che di fronte ad una norma di questo tipo, di fronte ad un valore che se si ritiene di attribuire, e io non metto in discussione, alla persona interessata ma debba essere svolto in condizione di gratuità, queste modalità di cui parliamo nell’interpellanza e di cui stiamo discutendo siano oggettivamente stridenti e inopportune. Ho finito. |