Interventi |
MENSIO Federico Grazie Presidente, sarò - mi auguro - molto più breve, ma io prendo atto di quanto hanno presentato i proponenti dell’interpellanza generale, però ritengo ovvio che tutto quello che abbiamo sentito deve valere per tutte le Amministrazioni pubbliche e tutti gli enti pubblici, anche che siano in forma consorziata o come azionisti di società perché, a prescindere dal colore politico, devono indicare dei nomi per incarichi dirigenziali o organi di Amministrazione, lo devono fare secondo le norme. Io non penso che nessuno di noi vorrebbe mai sentire, come dire, che qualcuno prende un... o meglio, che abbia un incarico da Amministratore o da dirigente di una società o di un ente, oppure addirittura un incarico specifico da parte di una società che è in quiescenza, quindi è in pensione, ma riceva comunque un emolumento. Non è questo il caso o per lo meno non all’interno della diretta... nomina, eppure diciamo appunto, come ho sentito qualcun altro, evidentemente tra virgolette qualcuno ha pensato di tra virgolette aggirare queste norme che non sono aggirabili, perché, ripeto, c’è l’espresso divieto degli Enti Locali di dare un compenso a chi è pensionato, anche se libero professionista. Nulla vieta, come ha detto invece qualcuno, che lo possano svolgere a titolo gratuito. In questo senso vale la pena ricordare il perché di questa ratio e lo ricorda la Corte Costituzionale alla sentenza 124/2017 che è proprio imperniata sulla constatazione a carattere limitato delle risorse pubbliche, e soprattutto, pur nell’interesse pubblico di ricorrere a professionalità particolarmente qualificate ma che già usufruiscono di un trattamento pensionistico, deve essere limitato e vietato. Sarebbe quindi, dal mio punto di vista credo, ma quello di tutti, che si facesse un’opportuna verifica su tutte le situazioni che ci sono in Italia o anche molto più vicino a noi delle nomine, degli incarichi da parte degli enti pubblici e negli enti pubblici o nelle società partecipate con l’assoluta speranza che questo non sia mai accaduto in Italia o non accada, ma che con la certezza da domani, anzi direi da oggi, tutte le Amministrazioni pubbliche e, ripeto, qualsiasi sia l’appartenenza politica degli Amministratori, si attengano alle norme previste. È stata ricordata la Legge Madia, c’è anche una circolare del Ministero la 4/2015, che ricorda questo divieto di conferire incarichi a chi è in quiescenza a titolo oneroso. Sul resto credo che i Consiglieri di Maggioranza, i miei colleghi avranno anche molto da dire. Grazie. |