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SICARI Francesco (Presidente) Proseguiamo adesso con l’interpellanza generale meccanografico n. 202001233/002: presentata dal Capogruppo Lo Russo: “Dopo l'alloggio a spese dell'azienda, gli incarichi retribuiti, anche le parcelle degli avvocati per l'Amministratore Delegato GTT: Appendino di nuovo non sapeva? Molto strano” SICARI Francesco (Presidente) Risponde per la Giunta l’Assessora Lapietra, alla quale lascio subito la parola. Prego. LAPIETRA Maria (Assessore) Sì, grazie. Buonasera a tutti. Alle interpellanze generali mi vengono fatte più domande, cercherò di rispondere in modo puntuale. Nella prima domanda mi si chiede… Si sente? SICARI Francesco (Presidente) Sì, sì, sì, la sento, la sento. LAPIETRA Maria (Assessore) Nella prima domanda mi si chiede chi ha indicato l'architetto Foti quale candidato per ricoprire la carica di Vicepresidente in Bus Company. La designazione non riservata dallo Statuto sociale dell'assemblea è avvenuta con deliberazione del CdA di GTT con l'attenzione dell'interessato in conformità al regolamento nomine e allo Statuto di Bus Company, che attribuisce al socio di minoranza la designazione di un competente dell'organo di Amministrazione. GTT, infatti, in virtù di una partecipazione del 30% in Bus Company deteneva da Statuto già nella precedente gestione, prima dell’arrivo dell’architetto Foti, la Vicepresidenza remunerata nella stessa misura. Al punto 2) mi viene chiesto, viene chiesto alla Giunta se erano al corrente la Sindaca e la Giunta dell'alloggio di servizio per Foti. Io rispondo sempre in base al testo elaborato dalla Segreteria Generale del Comune e vi leggo la nota, quindi: “Dall'articolo 11 del Decreto Legislativo 175 del 2016 che regola i compensi degli amministratori di società in controllo pubblico, questo articolo non prevede un limite diretto ai rimborsi delle spese da essi sostenute per esigenze istituzionali, ferma la necessita affermata dalla Corte dei Conti di rispetto del canone di congruità e della conformità ad un preventivo regolamento generale ed astratto che disciplini i casi e le modalità di rimborso, ciò a prescindere dall’onerosità o gratuità della carica, essendo il rimborso spese ontologicamente distinto dal compenso. Tale regolamento può anche provvedere al rimborso delle spese di alloggio per l’amministratore non residente che abbia esigenza di recarsi presso la sede sociale, sempre che la spesa sia necessaria per lo svolgimento delle funzioni proprie della carica, la soluzione adottata sia quella più conveniente economicamente, la spesa sia congrua rispetto ai valori di mercato, siano previste adeguate forme di controllo. Quindi in data 31 ottobre del 2018 l’Assemblea di GTT ha approvato il regolamento per il rimborso delle spese sostenute dai componenti degli organi sociali per l'esercizio delle loro funzioni, di cui all’articolo 3 dispone: “Ai componenti del CdA possono essere rimborsate spese per vitto e alloggio in forma alberghiero residenziale nel caso in cui comprovate necessità gestionali richiedono il protrarsi dell'attività oltre l'ordinario orario degli uffici della sede”. Oltre, questo articolo dice anche che: “Sarà selezionata la forma che residenziale ove economicamente più conveniente previa approvazione del CdA. In tal caso il contratto potrà essere stipulato da GTT ferma la congruenza con il budget”. Quindi di conseguenza è noto sin dal 31 ottobre 2018 che GTT può assumere in carico l'onere per l'alloggio anche in forma residenziale e anche mediante stipulazione diretta del contratto di locazione nel caso in cui comprovate necessità gestionali richiedono il protrarsi dell’attività oltre l'orario ordinario degli uffici della sede. Al terzo punto mi si chiede se la Sindaca Appendino, anche vista la sua delega alle società partecipate, ritenga corretta la messa in disponibilità di un alloggio di servizio pagato da GTT a favore di un amministratore che risieda a Rivalta Torinese. Si ritiene che la messa a disposizione dell'alloggio di servizio sia conforme al regolamento approvato dall'Assemblea, in quanto incorre evidentemente l'esigenza a fronte dell'ampiezza delle deleghe della straordinaria e nota complessità della gestione e dei gravosi impegni correlati all’attuazione del Piano industriale di GTT di continua presenza presso la sede sociale. L'Amministratore Delegato, a fronte della protrazione dell'orario, aveva diritto a porre a carico dell'azienda la spesa alberghiera. In ragione della continuatività dell'esigenza la soluzione presidenziale risulta più conveniente di quella alberghiera. La stessa continuativa estensione oraria può giustificare inoltre l'onere, pur essendo la residenza dell'Amministratore Delegato in Comune limitrofo. Resta naturalmente fermo l'onere di puntuale e continua verifica dell'effettiva permanente necessità. Sul punto l'azienda ha chiesto l'inserimento nel contratto di locazione di clausola di disdetta con preavviso di soli due mesi. Questa soluzione ha permesso all’Amministratore Delegato di essere presente in servizio tutti i giorni anche prima delle 8 e dopo le 19. Ad ulteriore conferma, in occasione dell'emergenza Covid, la soluzione ha permesso di garantire un presidio continuativo in azienda anche tutti i sabati e le domeniche. Al quarto punto mi viene chiesto se la Sindaca Appendino è al corrente che il conferimento delle nomine in capo all'architetto Foti prevedessero una remunerazione monetaria per l'incarico ricoperto. Ferma naturalmente la necessaria legittimità, e a tale proposito vorrei leggervi l'articolo 5, comma 9 del Decreto Legislativo 95 del 2012, convertito in Legge 135 del 2012, nel testo vigente si vieta alle Pubbliche Amministrazioni di attribuire ai lavoratori pubblici o privati, collocati in quiescenza, incarichi di studio e consulenza, incarichi dirigenziali o direttivi, cariche in organi di governo delle Amministrazioni e degli enti e società da essi controllati. Incarichi e cariche sono tuttavia consentiti a titolo gratuito, salvo il rimborso di spese documentate. Solo per gli incarichi dirigenziali e direttivi è inoltre stabilito il limite temporale di un anno, limite temporale non previsto per gli amministratori. Con circolari numero 4 del 2015 e 6 del 2014 il Ministro per la Semplificazione ha precisato che, quanto alle cariche in organi di governo di enti e società controllate in assenza del requisito del controllo divieto non opera, la disciplina in esame pone puntuali divieti, in relazione ai quali, trattandosi di normativa derogatoria dei principi generali, è dovuto il criterio di stretta interpretazione, esclusa o interpretazione estensiva o analogica. Quindi quanto ad ASSTRA, Associazione di categoria e non in Ente in controllo pubblico, lo Statuto non riserva a GTT la designazione e nomina del Vicepresidente e del tesoriere, cariche a cui è commesso l'emolumento. Non si tratta quindi di cariche oggetto di comunicazione, né quanto alla nomina, né quanto all’emolumento, ferma naturalmente anche questo caso la necessaria legittimità. Dell’adesione ad ASSTRA a GTT spetta un posto nel Consiglio direttivo e nella Giunta dell'Associazione. A nessuna società associata ad ASSTRA spettano di diritto posti nell'ufficio di Presidenza, tanto è vero che GTT non ha prima ricoperto posti nell'ufficio di Presidenza sin dalla fondazione di ASSTRA, che risale al 2001. Si tratta pertanto nel caso dell'architetto Foti di incarichi di prestigio conferiti a titolo personale. La nomina fu proposta del Presidente di ASSTRA e votata dal direttivo composto da più di 80 membri che rappresentano le aziende italiane di trasporto pubblico locale. Al quinto punto mi si chiede per quale ragione l'architetto Foti non ha lasciato in azienda i compensi degli incarichi ricevuti, in quanto Amministratore Delegato di GTT, se invece li ha incassati personalmente e se questa procedura è stata autorizzata dalla Sindaca. Allora, sulle norme regolamentari della Città e di GTT in ordine alle nomine e designazioni di competenza, indirizzi per le nomine di competenza della Città sono contenuti nel Regolamento. Scusate, adesso vi leggo il Regolamento. Il Regolamento 347 e si rinvia in particolare all'articolo 3.2 dove si dice che la stessa persona può essere nominata o designata al massimo in due enti che riconoscono un emolumento per la carica e all'accettazione del secondo incarico l'interessato deve sceglierne uno, rinunciando all'altro e l'articolo 6.6 che impone a GTT di applicare a sua volta i medesimi principi nelle nomine di propria competenza. GTT, in conformità, si è dotata del proprio Regolamento nomine. Quindi il Regolamento nomine di GTT adottato con delibera del 6 maggio 2014 prevede che i rappresentanti di GTT negli organi di amministrazione degli enti saranno scelti tra funzionari quadri e dirigenti di GTT che abbiano competenze qualificate sull'oggetto dell'attività degli enti per creare presenze qualificate nella gestione attiva dell'ente medesimo, i consiglieri di GTT per assicurare uno stretto legame tra gli organi di Amministrazione. Per l’articolo 4, che cito, “E in caso di nomina a Consigliere di persona che sia al contempo dipendente di GTT il compenso relativo alla carica sociale è assorbito nella retribuzione percepita da GTT, pertanto GTT emette fattura all’ente di riferimento, senza che il dipendente percepisca alcunché. In caso di nomina a Consigliere di persona che sia al contempo Consigliere di GTT, questi, in conformità all’articolo 3.2 del Regolamento nomine del Comune è tenuto all'atto dell'accettazione a dichiarare la scelta di uno solo degli emolumenti previsti in ragione delle cariche, rinunciando espressamente a tutti gli altri. Ai fini della verifica di conformità è stato eseguito apposito approfondimento sia in via informale, che con richiesta di chiarimenti da parte del Segretario Generale, con note protocollate sia del 13 maggio, che del 9 aprile del 2020. In riscontro GTT ha trasmesso il parere del 13 maggio di cui si condividono le risultanze, rese sul punto dal proprio legale di riferimento che sono già disponibile all’interpellante a seguito di istanza di accesso. La designazione in Bus Company dell'architetto Foti, la società si ribadisce non in controllo pubblico, è avvenuto in assenza di precedenti incarichi remunerati, essendo la carica in GTT gratuita. La nomina a tesoriere e Vicepresidente in ASSTRA, incarichi remunerati, non è ascrivibile né alla Città, né a GTT, ma a soggetti diversi. L'ultimo punto ci viene chiesto per quale ragione le parcelle per il rilascio dei pareri legali del 2018 e del 2019 che lo riguardavano personalmente non siano state pagate dall'interessato, architetto Foti, ma sono stati invece pagate dall'azienda, non essendo tali pareri inclusi nella lista delle prestazioni oggetto dell'affidamento allo studio legale da parte di GTT. I due pareri citati attengono all'ambito di applicabilità dell'articolo 9 del Decreto Legislativo 95 del 2012, alla verifica di conformità delle norme in Bus Company e ASSTRA rispetto al Regolamento nomine della Città e di GTT. L’incarico al legale che li ha redatti è stato conferito all'esito di procedura ad evidenza pubblica, avente ad oggetto: “Servizi di assistenza stragiudiziale e consulenza in diversi settori, tra cui il diritto amministrativo”. L'incarico atteneva, dunque, all'intero settore amministrativo, essendo l'elenco meramente ed espressamente solo esemplificativo e indicativo delle materie maggiormente ricorrenti, oltre al fatto che l'oggetto dei pareri resi pare, in ogni caso, specificatamente attinente all’attuazione della disciplina della prevenzione della corruzione nell’ampia accezione intesa dall'ANAC. Si osserva, infine, che i pareri sono stati chiesti nella doverosa verifica di legalità ad esso assegnata dal responsabile della funzione legale GTT e Segretario del Consiglio di Amministrazione ad esso resi. Grazie. SICARI Francesco (Presidente) Grazie a lei, Assessora Lapietra. Procediamo adesso con le richieste di intervento. Il primo ad essersi segnato è il Capogruppo Lo Russo. Prego, ne ha una facoltà per cinque minuti. LO RUSSO Stefano Grazie. Dovessi dare un titolo a questa risposta, la definirei senza pudore, senza pudore politico e senza neanche pudore amministrativo. Noi abbiamo sottoposto all'attenzione della Sindaca, che ovviamente ben si guarda dal venire in Aula a difendere la sua creatura, Foti, dopo aver difeso Pasquaretta e aver difeso Graziosi, adesso è il turno di Foti e manda l’Assessora Lapietra a leggerci i pareri, che peraltro non avevamo bisogno di sentirci leggere, in quanto sono contenuti esattamente, pedissequamente nell’oggetto dell’interpellanza. È surreale la difesa che fa l’Assessora Lapietra di una modalità di gestione del potere del Movimento 5 Stelle che grida vendetta di fronte a qualunque persona che ogni giorno sale sul bus di GTT, a qualunque lavoratrice o lavoratore che in queste settimane e mesi si è fatto la cassa integrazione e in generale a tutte le persone che, come dire, hanno un pochino a cuore la cosa pubblica. L'episodio è piuttosto significativo e purtroppo per noi, da cosa apprendiamo adesso, non solo a conoscenza di Appendino e della sua Assessora Lapietra, ma anche difeso in Aula. L'episodio è quello di un alloggio che costa al contribuente 1.900 euro al mese e che serve al buon Foti, che, poveraccio, è stanco, effettivamente non può tornarsene a casa la sera o arrivare presto al mattino al lavoro, come peraltro, come dire, credo facciano centinaia di migliaia di persone e soprattutto migliaia e migliaia di dipendenti dell'azienda che è chiamato ad amministrare, e quindi, poveraccio, avrà bisogno di un alloggio e quale migliore soluzione di un bell’alloggio alla Crocetta da 1.900 euro al mese pagato da Pantalone, cioè dall’azienda? E uno giustamente dice: “Beh, abbiamo preso il manager che arriva da 500 km di distanza, è corretto”. E no, perché la cosa davvero divertente è che questo signore abita a Rivalta Torinese, cioè questo signore, che è in pensione, quindi ha già una pensione e che voi avete in qualche modo individuato a guidare questa azienda sbandierando in quest'Aula che non sarebbe costato nulla proprio perché in pensione, beh, diciamo così, che, poveraccio, probabilmente è un po’ stanco la sera e correttamente ha bisogno di avere un alloggio da 1.900 euro al mese di affitto, pagato ovviamente dal contribuente, da GTT, da azienda che, diciamo così, non è propriamente in condizioni super floride. La questione relativa a come viene aggirata la Madia, che ricordiamolo, è bene ricordarlo, impedirebbe a persone che hanno incarichi di questo tipo, che sono già pensionate, di percepire compensi, è anche qui abbastanza suggestiva. Anche qui apprendiamo oggi che Appendino ha voluto che Foti prendesse i soldi, Lapietra ha voluto che Foti prendesse i soldi e questi soldi Foti li prende in quanto Vicepresidente di Bus Company, che è la società partecipata, in cui lui rappresenta GTT, autodesignandosi come Consiglio di Amministrazione e quindi, fondamentalmente, si autodesigna, poi magari è anche uscito dalla stanza quando si è autodesignato e sostanzialmente, ma non perché è Foti, perché è l'Amministratore Delegato di GTT e comunque qualche migliaio di euro se lo porta a casa. Poi in ASSTRA, non pago, se ne porta a casa altri 27.000, mal contati. Quindi, in realtà, questa operazione, assolutamente legittima, eh, Sindaca Appendino, noi siamo assolutamente convinti, esattamente come capitato per Pasquaretta, ed esattamente come capitato per Graziosi, anche in questo senso è assolutamente legittima. Per farsi legittimare da questo punto di vista, ed è qui la terza chicca di questa modalità con cui voi gestire la cosa pubblica, da quattro anni a questa parte direi che non avete imparato niente neanche dalle cronache di questi anni, purtroppo, perché poi ovviamente le cose le tiriamo fuori, voi venite qua e difendete le situazioni e poi di colpo succedono delle robe e di colpo le persone vengono scaricate. Non avete capito la lezione, non l'avete capita neanche questa volta, non importa, perché questo signore per farsi legittimare i pareri un po’ di coda di paglia ce l'aveva quando si prendeva i soldi e quindi cosa fa, si fa dare dei pareri legali a difesa di se stesso, nel senso che i pareri legali riguardano lui, non è che riguardano genericamente l'Amministratore Delegato di GTT. Si fa dare dei pareri legali che difendono e legittimano in qualche modo il fatto che lui si prenda dei soldi. Ebbene e questi pareri legali ma perché se li deve pagare lui? Facciamoli pagare a GTT, tanto c'è già un contratto di consulenza, peraltro più e più volte prorogato. Un contratto di consulenza, giustamente, che GTT ha in corso e ha in carico con uno studio legale, tra l'altro molto qualificato dal punto di vista amministrativo, che ovviamente mai era stato pensato per legittimare i pareri personali dell'Amministratore Delegato. È un po’ come quel signore che, come dire, visto che c'è l'azienda che sta dando il bianco nella ditta e visto che c'è nel contatto magari “Se hai voglia di dare una mano anche a quel muro lì di colore, giacché i siamo”, uguale, preciso, preciso. Ora, al di là di quelli che poi saranno eventualmente rilievi, controlli di altri enti che evidentemente, come capitato per altre vicende, non escludo che possa occuparsi anche di questa, la cosa grave è la naturalezza e la spudoratezza con cui voi venite qui a difendere l’indifendibile. L’indifendibile, guardate bene, politico, cioè l’onorabilità politica di questo Ente, l’onorabilità politica di quell’azienda e a nostro modo di vedere il signor Foti dovrebbe andare via, si dovrebbe dimettere, per tante ragioni, compreso il fatto che non ha dimostrato, come dire, direi che, ribadisco, avere un alloggio a 1.900 euro al mese alla Crocetta perché non c'hai voglia di tornarsene a Rivalta la sera, basterebbe quello, ma banalmente perché questo signore è già fuori da quelle che sono le strette osservanze dei parametri, doveva starci un anno, doveva starci gratis. SICARI Francesco (Presidente) La invito a concludere. LO RUSSO Stefano Si prende dei soldi, che a nostro modo di vedere non dovrebbe prendersi, costa soldi all'azienda, in più usa pure gli avvocati di GTT per legittimare i soldi che si prende. Se questo signore, come dire, non è ancora andato via, la responsabilità politica, come è stato per Pasquetta e per Graziosi, è tutta vostra. SICARI Francesco (Presidente) La ringrazio. Adesso ho la Capogruppo Artesio. Prego, ne ha facoltà. Artesio? ARTESIO Eleonora Mi sente, Presidente, adesso? SICARI Francesco (Presidente) Sì, la sento, prego. ARTESIO Eleonora Grazie. Io ho scritto (incomprensibile) e intervengo in questa discussione particolarmente sotto un profilo, prima di quello della legittimità, sul quale ci saranno gli strumenti necessari per appurare e ci sono state date dall’Assessora Lapietra delle prime interpretazioni, sotto il profilo della opportunità. Dal mio punto di vista, le questioni che sono state richiamate nella risposta all’interpellanza sono discutibili sul versante dell’opportunità, mi soffermo sul primo punto: mi è parso particolarmente stridente il riferimento alla necessità di avere una residenza nella Città di Torino in ragione anche delle condizioni specifiche dell’emergenza Covid-19, perché dico “stridente”? Perché abbiamo assistito a condizioni estreme di operatori sanitari sottoposti a turni ospedalieri per i quali non abbiamo avanzato come Città di Torino alcuna proposta di ospitalità attraverso le diverse reti di cui la Città dispone o attraverso le relazioni con le organizzazioni alberghiere, per consentire a medici, infermieri, operatori sanitari di non rientrare a casa dopo turni e pregherei quindi di non giustificare l’accesso alla residenza in Torino dell’Amministratore delegato in relazione all’emergenza Covid, se poi dopo lo si vuole fare in ragione di opportunità generale rispetto alla distanza Rivalta - Torino e i carichi di lavoro GTT, lo faranno coloro che ritengono che sia motivata. La seconda questione sotto il profilo della opportunità è la questione degli emolumenti. Noi siamo di fronte ad un’azienda che ha adottato particolari misure relative a contenere le minori entrate conseguenti alla riduzione del trasporto pubblico locale per l’emergenza Covid, e queste drastiche misure adottate si sono particolarmente riversate sul personale operativo, che è stato collocato in cassa integrazione, che è stato collocato in cassa integrazione ed è stato prorogato fino alla fine di luglio in cassa integrazione, e chiunque di noi conosca le condizioni di trattamento ed inquadramento salariale dei lavoratori dipendenti sa quanto la cassa integrazione - ancorché copertura di tutela - sia comunque un sacrificio per coloro che vi si trovano coinvolti. Di fronte all’adozione di queste misure, l’azienda - e ne ha fatto anche comunicazione pubblica - ha richiesto a tutti i quadri organici di alta dirigenza di intervenire con comportamenti di solidarietà. A me appare, questa questione della possibilità di ricevere più emolumenti per diversi incarichi, una questione particolarmente stridente con l’immagine di solidarietà interna, che si è voluto rappresentare della GTT, con la straordinaria eccezionalità della situazione e con la necessaria comprensione delle condizioni di tutti i soggetti coinvolti nella conduzione di un’azienda che rappresenta una delle principali missioni delle politiche pubbliche della Città. Quindi, al di là degli approfondimenti di carattere giuridico che non mi competono e di cui non sono competente, a me pare che qui ci sia una grave questione di opportunità, e mi dispiace che sia sottovalutata da parte dell’Amministrazione comunale; sempre credo che le competenze e le esperienze debbano essere valorizzate. Quindi sono ben lontana da qualunque cultura di rimozione o di epurazione di persone che per raggiunti i limiti d’età non possano più essere chiamati a condividere la responsabilità, il coinvolgimento in ordine all’interesse generale, ma proprio per questa ragione le leggi prevedono che possano farlo a titolo non oneroso per la collettività. Quindi credo che di fronte ad una norma di questo tipo, di fronte ad un valore che se si ritiene di attribuire, e io non metto in discussione, alla persona interessata ma debba essere svolto in condizione di gratuità, queste modalità di cui parliamo nell’interpellanza e di cui stiamo discutendo siano oggettivamente stridenti e inopportune. Ho finito. SICARI Francesco (Presidente) Grazie, Capogruppo Artesio. Adesso ho iscritto il Capogruppo Morano. Prego, ne ha facoltà per cinque minuti. MORANO Alberto Io credo che esistano anche in politica i conflitti di interesse, esiste un concetto di buona Amministrazione, esiste un concetto di buonsenso, esiste l’etica del comportamento ed esiste il pudore. poi esiste il Movimento 5 Stelle che è l’antitesi, per lo meno nei comportamenti che noi vediamo qui a Torino di tutto questo, dov’è il pudore dell’Assessora Lapietra nel venirci a giustificare comportamenti, e prescinde da me ogni valutazione della legittimità giuridica, ma dal punto di vista del buonsenso sono ingiustificabili; dov’è l’etica degli Amministratori che chiedono 1.900 euro al mese per vivere a Torino, 16 chilometri di distanza è la sua residenza, ci sono persone che ogni giorno fanno 40, 50 chilometri (incomprensibile); e dov’è la buona Amministrazione e dov’è la gestione dei conflitti di interesse se un Amministratore si fa fare un parere che legittima pagamenti borderline e poi questo parere lo fa pagare alla società? Questo io mi chiedo, questo non è amministrare in modo serio una partecipata pubblica, questa è una gestione spudorata del potere per fini privati e io non credo che una società pubblica debba dare questo esempio. Per cui io mi chiedo, e chiedo alla Città di Torino, ma ve ne rendete conto che state andando oltre quello che è il limite del moralmente lecito? Io mi auguro che l’Amministratore delegato di GTT porti risultati sorprendenti e ci stupisca con effetti speciali quando leggeremo il prossimo Bilancio, perché se così non fosse ci dovremmo fare veramente (incomprensibile). SICARI Francesco (Presidente) La ringrazio, Capogruppo Morano. Adesso ho iscritto il Capogruppo Tresso. Prego, ne ha facoltà. TRESSO Francesco Sì, grazie Presidente. Mah, la risposta che ci ha fornito l’Assessora Lapietra è stata molto fredda, asettica e unicamente mirata a dare delle indicazioni sotto il profilo tecnico amministrativo, peraltro opinabili. Non ha minimamente dato una risposta di tipo politico, ma ovviamente l’interpellanza che io ho sottoscritto e ringrazio chi l’ha predisposta, il Capogruppo Lo Russo, chiedeva di dare delle risposte sotto il profilo, come è stato detto, del pudore, dell’opportunità e quindi dare delle risposte di tipo politico. Io credo che una rappresentante di un Movimento che ha sempre proclamato la trasparenza, che ha sempre proclamato la volontà di decurtare situazioni in cui emolumenti fossero sproporzionati e bisognasse invece ribadire con forza la volontà della restituzione di certi servizi, di certe funzioni sulla cosa pubblica con la capacità di adeguare anche i propri stipendi, i propri emolumenti, i propri benefit a quella che è una situazione particolare, ma come è possibile che un esponente quale l’Assessora Lapietra di questo Movimento non senta il dovere di dare chiarezza in merito a questi elementi? In una società che, come è stato giustamente ricordato, ha attraversato un periodo di grande crisi con 4.200 persone in cassa integrazione, io credo che uno stipendio di un autista si aggiri sui 1.200/1.300 euro al mese e che viene decurtato anche di 250/300 euro in questa situazione, e noi - anche sotto il profilo dell’immagine non è certo quello che salva le casse di GTT - ci permettiamo di pagare un alloggio di questo tipo a chi non se la sente di fare in orari extra lavorativi dopo le 19.00 di sera e prima delle 8.00 di mattina, per carità, 20 minuti di macchina per arrivare a raggiungere il proprio domicilio. È una cosa che è talmente stridente, talmente vergognosa che non ha neanche bisogno di essere discussa a lungo, io credo che questo signore avrebbe dovuto in prima persona, se non rassegnare le dimissioni perché ritiene che quello che sta facendo sia valevole, rinunciare a questo tipo di benefit, ma come è possibile che non ci si renda conto, e come è possibile che ci sia questo assordante silenzio da parte dei Consiglieri di Maggioranza che spesso ci richiamano l’esigenza addirittura nei requisiti curriculari che andiamo a richiedere di poter inserire il limite dell’età, favorendo quelli più giovani. Allora, laddove invece viene richiesta da parte di persone che hanno raggiungo l’età pensionabile e che quindi già percepisco una pensione, di mettere a disposizione le proprie competenze secondo davvero uno spirito autentico e genuino di civismo, di lavorare a favore della Civitas, qui queste persone invece riescono ancora ad avere questo tipo di benefit che sono assolutamente ingiustificabili. Io credo davvero che non ci sia molto altro da aggiungere, se non lo stridore delle unghie sui vetri quando si vuole arrivare a questo tipo di risposte e cercare di dare una delucidazione sotto il profilo di quello che giuridicamente è consentito, questa questione anche poi di farsi pagare la parcella dell’avvocato è ulteriormente un elemento che dovrebbe essere di imbarazzo per chiunque, ma in situazioni in cui abbiamo una così grave situazione di carenza di alloggi per persone che gravano in difficoltà economiche in Torino in questo momento, come sappiamo, la difficoltà di trovare alloggi, con la difficoltà che stiamo attraversando e con la cassa integrazione che, vi ripeto, è imposta a 4.200 persone o comunque data per 4.200 persone, e noi ci permettiamo di avere sotto il profilo anche solo della visibilità e dell’immagine questo tipo di situazione. Io in situazioni molto, molto meno gravi mi sono trovato come Amministratore di società private a fare scelte in cui abbiamo rinunciato tutti gli Amministratori agli emolumenti perché ci sembrava assolutamente un atto dovuto e necessario nei confronti dei dipendenti che viceversa stavano attraversando dei momenti di difficoltà e quindi abbiamo voluto dare un gesto per primi. Ecco, quest’idea di riuscire a dare un gesto per primi forse manca proprio nello spirito e nella dignità di persone che si trovano a ricoprire cariche di una certa rilevanza. Spiace che un Movimento che ha sempre promulgato questo tipo di valori oggi sia silente e non riesca a dare u benché minimo straccio di giustificazione. Grazie. SICARI Francesco (Presidente) Grazie a lei, Capogruppo Tresso. Adesso è iscritto a parlare il Capogruppo Petrarulo. Ne ha facoltà per cinque minuti, prego. PETRARULO Raffaele Grazie, Presidente. Non ho preso parte a tutta la discussione dell’interpellanza per motivi di connessione e per motivi personali, però (incomprensibile) l’ho letta, ho ascoltato alcuni passaggi che sicuramente quello che ha scritto il Capogruppo Lo Russo è chiaro, nel senso ci sono delle argomentazioni supportate (incomprensibile) dice Lo Russo e chi ha firmato l’interpellanza, io non l’ho firmata per altri motivi, non ce l’ho fatta a firmarla, però sinceramente mi interessa invece andare oltre in questo senso. Ha detto, mi riaggancio un attimo al collega Tresso, Capogruppo Tresso, quando parla che ci sono alcuni Amministratori che rinunciano ai compensi e via discorrendo, io lo dico pubblicamente, il Testo Unico quando c’era il Consiglio provinciale, così come in altre assisi, permetteva a chi risiedeva fuori Torino di avere il rimborso auto per poter presenziare alle Commissioni, ai Consigli comunali e provinciali, quindi in dieci anni non ho mai scelto niente, sono rimasto sempre a Torino, anzi un giornale online che ci sta sentendo aveva anche adombrato alcune cose per quanto riguarda i compensi che (incomprensibile) del Comune di Torino, l’ho portato Tribunale, ho vinto e l’ho fatto condannare. Quindi chi è a posto non deve avere nessun timore. A me dei 16 chilometri, 18, 20 e 24 è un’opportunità che io, questa qui, la si valuta all’interno di un’azienda, però sicuramente una cosa bisogna espletare, questo anche per correttezza perché la politica può anche criticare certi comportamenti ed è giusto dire se in tempi di crisi convenga che abbiamo, scusi il termine, mille parlamentari invece che cinquecento come sono in America, se occorre che alcuni dirigenti o alcuni presidenti di società percepiscono più del compenso del Sindaco per la quale sono nominati, cioè tutte queste cose sono tante cose belle che vengono dette, se i vitalizi possono essere erogati. In questo caso no, in questo caso occorre capire, perché c’è una denuncia scritta n questa interpellanza, (incomprensibile) chi l’ha fatta, che cosa è successo, non la giustificazione se c’era il Covid o non il Covid, o altro che sia, ci sono dei soldi che sono stati spesi, io mi riguardo il punto 6, le parcelle per rilasciare il parere, per quale motivo l’ha pagata GTT? E cosa hanno detto il Collegio Sindacale e il Collegio dei Revisori dei Conti in base a questo? Per quale motivo c’è stata una remunerazione di questo tipo? Allora quindi chiedo naturalmente, se non lo faranno i sottoscrittori, mi stupisce che non l’hanno fatto, una Commissione di controllo in cui chiameremo il Collegio dei Revisori e il Collegio Sindacale per capire se sono state fatte delle osservazioni a questi punti o alcuni di questi punti e che cosa intendono fare in merito a questi punti, perché una cosa è la politica che si può criticare, ci mancherebbe, un’altra sono i soldi pubblici per i quali noi mettiamo, tutti i cittadini, me compreso, pagano le tasse, e a questo punto naturalmente occorre capire se certi costi - naturalmente inerenti, io parlo dell’affidamento delle parcelle (incomprensibile) dei pareri - se uno è sicuro che poteva ottemperare, può fare la richiesta di parere, ci mancherebbe, faccio anche io il Revisore dei Conti quindi penso che qualcosa un po’ ne capisco, spero, però naturalmente non è che posso chiedere un parere per quello che riguarda me facendolo pagare ad altri, ma questa è una mia opinione e che dovrà essere supportata dal Collegio Sindacale e dal Collegio dei Revisori, perché se così fosse lo andremo ad appurare poi nelle sedi competenti, perché quelli devono andare a domandare se è giusto o sbagliato, siccome non voglio fare un processo prima di aver letto le carte e prima di vedere cosa dicono gli altri, lo dico pubblicamente qui perché non l’ho visto richiesto qua nell’interpellanza, e mi stupisce questo, che ci sia una Commissione di Controllo di Gestione, quindi quanto prima, e dopo all’ordine del giorno ci sia la convocazione in audizione del Collegio Sindacale e del Revisore dei Conti proprio in merito a questi punti, per capire cosa hanno fatto, cosa ne pensano e quali sono state le osservazioni effettuate all’interno del Bilancio, futuro Bilancio naturalmente, ma in questo caso nelle verifiche trimestrali di legge che vengono (incomprensibile), e sono quelle di cassa per chi ci sta sentendo, ma sono anche le verifiche su quelle che sono tutte naturalmente le operazioni che avvengono all’interno dell’azienda, molta campionatura ma altre su semplice richiesta, siccome qui c’è un’interpellanza scritta che chiede alcune cose, queste cose si possono ribaltare sicuramente, direttamente a chi è preposto al controllo, sia dei conti che al controllo di vigilanza su quelle che sono le società pubbliche partecipate, in questo caso del Comune di Torino. Non aggiungo altro perché poi in Commissione sicuramente avremo modo di andare a discuterne, grazie. SICARI Francesco (Presidente) Grazie a lei, Capogruppo Petrarulo. Adesso si è iscritto a parlare il Consigliere Mensio e ne ha facoltà per cinque minuti, prego. MENSIO Federico Grazie Presidente, sarò - mi auguro - molto più breve, ma io prendo atto di quanto hanno presentato i proponenti dell’interpellanza generale, però ritengo ovvio che tutto quello che abbiamo sentito deve valere per tutte le Amministrazioni pubbliche e tutti gli enti pubblici, anche che siano in forma consorziata o come azionisti di società perché, a prescindere dal colore politico, devono indicare dei nomi per incarichi dirigenziali o organi di Amministrazione, lo devono fare secondo le norme. Io non penso che nessuno di noi vorrebbe mai sentire, come dire, che qualcuno prende un... o meglio, che abbia un incarico da Amministratore o da dirigente di una società o di un ente, oppure addirittura un incarico specifico da parte di una società che è in quiescenza, quindi è in pensione, ma riceva comunque un emolumento. Non è questo il caso o per lo meno non all’interno della diretta... nomina, eppure diciamo appunto, come ho sentito qualcun altro, evidentemente tra virgolette qualcuno ha pensato di tra virgolette aggirare queste norme che non sono aggirabili, perché, ripeto, c’è l’espresso divieto degli Enti Locali di dare un compenso a chi è pensionato, anche se libero professionista. Nulla vieta, come ha detto invece qualcuno, che lo possano svolgere a titolo gratuito. In questo senso vale la pena ricordare il perché di questa ratio e lo ricorda la Corte Costituzionale alla sentenza 124/2017 che è proprio imperniata sulla constatazione a carattere limitato delle risorse pubbliche, e soprattutto, pur nell’interesse pubblico di ricorrere a professionalità particolarmente qualificate ma che già usufruiscono di un trattamento pensionistico, deve essere limitato e vietato. Sarebbe quindi, dal mio punto di vista credo, ma quello di tutti, che si facesse un’opportuna verifica su tutte le situazioni che ci sono in Italia o anche molto più vicino a noi delle nomine, degli incarichi da parte degli enti pubblici e negli enti pubblici o nelle società partecipate con l’assoluta speranza che questo non sia mai accaduto in Italia o non accada, ma che con la certezza da domani, anzi direi da oggi, tutte le Amministrazioni pubbliche e, ripeto, qualsiasi sia l’appartenenza politica degli Amministratori, si attengano alle norme previste. È stata ricordata la Legge Madia, c’è anche una circolare del Ministero la 4/2015, che ricorda questo divieto di conferire incarichi a chi è in quiescenza a titolo oneroso. Sul resto credo che i Consiglieri di Maggioranza, i miei colleghi avranno anche molto da dire. Grazie. SICARI Francesco (Presidente) Grazie a lei, Consigliere Mensio. Adesso ho iscritto il Capogruppo Magliano, ne ha facoltà per cinque minuti. MAGLIANO Silvio Sì, grazie Presidente, grazie di avermi dato la parola, mi sente Presidente? SICARI Francesco (Presidente) Sì, la sento anche molto bene, prego. MAGLIANO Silvio Perfetto. Beh, io ringrazio il Capogruppo Lo Russo per aver portato in Aula questa problematica, questo tema; sono d’accordo, devo dire, con il collega che mi ha preceduto, andiamo a fare chiarezza ovunque, proprio come il Movimento 5 Stelle ha sempre voluto fare, non oso immaginare cosa sarebbe successo a parti invertite o cosa è successo a parti invertite nella scorsa Consiliatura quando i colleghi del Gruppo Movimento 5 Stelle andavano a fare appunto un controllo preciso su come gli Amministratori venivano retribuiti, quando spendevano, i rimborsi spese, i rimborsi a piè di lista. Quindi io sono convinto che sia arrivato il momento di fare chiarezza, Presidente, come diceva il Presidente Mensio; certo è, lo dico per una questione di stile all’Assessora Lapietra, visto che questa tipologia di benefit che noi stiamo dando all’Amministratore, all’ingegner Foti, a parte che i fringe benefit in qualche modo sono considerabili come parte integrante dello stipendio, però abbia un minimo di correttezza istituzionale, non citi il Covid perché sembra, io non so chi le ha scritto questa nota, però dire che con il problema del Covid questa scelta di pagargli 1.900 euro di affitto al mese è stata una scelta lungimirante i casi sono due: o Foti sapeva, e voi sapevate, che sarebbe arrivata una pandemia e quindi il nostro buon Foti doveva stare vicino vicino al posto di lavoro, oppure è veramente una pochezza istituzionale, veramente è qualcosa che pensavo di non aver sentito, ho chiesto conferma ai colleghi in chat se veramente avete provato ad usare l’emergenza Covid per giustificare questi 1.900 euro, perché questo è disgustoso, primo dato. Secondo dato: vede, 16 chilometri, Rivalta, ma sa quanta gente, quanti Amministratori delegati nelle aziende private non hanno questo tipo di trattamento e i chilometri sono molto di più? Soprattutto dopo la crisi c’è gente che per mantenere la propria famiglia si fa 100 chilometri al giorno per andare a presiedere o a dirigere un’azienda. Per cui, io penso che da questo punto di vista si sia toccato veramente il peggior livello di risposta istituzionale che si poteva dare in quest’Aula su una cosa di questo tipo, soprattutto un’azienda che ogni due per tre ha un problema rispetto al pagamento dei propri dipendenti, che non naviga in buone acque. Detto questo, usare anche i propri avvocati per giustificare il prendere denaro personalmente per incarichi collegati alla nomina che voi avete dato a questo professionista è ulteriormente grave. Io mi auguro che le parole del Consigliere Mensio dicano di fatto che farete chiarezza su questa figura e la farete su tante altre situazioni e che questa persona venga allontanata o che decidiate di cambiare, perché vi ricordo che è sempre la stessa persona che quando uscì il problema del padre che si prese in braccio la ragazza disabile, riuscì a dire: “No, no, ma tanto la manutenzione era prevista il giorno dopo”, e allora visto che sanno tutti che non andò così, ecco io vorrei che si facesse chiarezza perché un’immagine di questo tipo in questo momento di crisi, un fatto portato alla luce in questo modo di fatto necessita di una presa di posizione forte proprio da parte del Movimento 5 Stelle che su queste cose ci ha fatto una campagna elettorale e ha vinto le elezioni. Siate coerenti almeno su questo, la gente a casa ascolta quello che stiamo dicendo, ha letto di questa questione, forse è arrivato il momento di dire con chiarezza che chi vuol fare questo tipo di incarichi, lo faccia gratuitamente e non infili dalla finestra prebende o fringe benefit di questo tipo che sono uno schiaffo ai dipendenti GTT, uno schiaffo a chi ha lavorato veramente sul problema del Covid e quindi che non merita di sentire una risposta di questa tipo. Io ho concluso, Presidente. SICARI Francesco (Presidente) Grazie, Capogruppo Magliano. Adesso ho l’intervento del Consigliere Malanca, prego ne ha facoltà. MALANCA Roberto Grazie, Presidente. Il mio sarà un intervento estremamente pacato, ho voluto aspettare la maggioranza degli interventi per capire un pochino qual era la questione che veniva imputata a questa Amministrazione, in particolar modo con l’interpellanza dai singoli Consiglieri delle Forze di Minoranza. Io ringrazio tutte le Forze di Minoranza per richiamarci ai nostri principi di coerenza, di onestà, a ricordare che cosa sarebbe successo a parti invertite, ma io li invito anche alla riflessione su questo. I fatti descritti nell’interpellanza non sono di ieri, neanche dell’altro ieri e né della settimana scorsa, sono fatti che sono usciti sui giornali un anno fa/un anno e mezzo fa, non ricordo nemmeno esattamente la data, non è un caso, secondo me, se le Minoranze in questo preciso momento, quando ci sono effettivamente le sofferenze legate al Covid che son state ricordate, la gente in cassa integrazione, difficoltà da parte delle aziende, che si ritirino fuori questioni vecchie anche di un anno o di due anni pur di alzare gli scudi, pur di fare scandalo, pur di fare una politica becera e populistica nei confronti di quest’Amministrazione, del resto ci stiamo avvicinando a quella che è una campagna elettorale che si preannuncia particolarmente poco signorile e questo mi sembra che sia il primo episodio, forse neanche più il primo, ma ci andiamo, devo dire, verso un ambiente poco piacevole per tutti. Nel merito, entriamo un pochino nel merito: è stata fatta confusione tra coloro che sono lavoratori dipendenti che si fanno chilometri, che vengono comandati a fare servizi disagevoli tra quelli che sono i dirigenti che hanno delle responsabilità ma che comunque ricadono anche loro sotto l’egida di un Amministratore delegato e di un Direttore generale in tutte le varie aziende, che quindi in fine ultimo rispondono solo della propria fetta di competenze, e poi ci sono gli Amministratori in genere, gli Amministratori delegati, questi non hanno normalmente un compito semplice, non hanno un orario, non gli vengono pagati gli straordinari. Il caso in questione, l’Amministratore delegato in questione, io ricordo che... forse qualcuno di voi se lo ricorderà che uscì un bando ancora con la vecchia gestione in ricerca di una figura che facesse da Direttore generale per GTT e che sostanzialmente non diede alcun esito, forse perché non c’era nessuno allora in grado o che avesse la voglia, il coraggio e la capacità di prendere in mano quest’azienda da quasi 5.000 persone con la situazione finanziaria ed economica che aveva tre anni fa e dire: “Va bene, io ci provo, ci metto il coraggio, ci metto la capacità e provo questa scommessa di applicare questo Piano industriale e farlo seguire”, Piano industriale che, ricordo, non è stato un Piano industriale leggero, fu definito “un Piano industriale lacrime e sangue”, ed è un Piano industriale grazie al quale io ho visto no per il Covid, come dice qualche Consigliere cercando di giustificare... cercando di dirci che stiamo giustificando adesso le cose per il Covid, cose che son successe come dicevo un anno/un anno e mezzo fa e adesso proseguono ma non c’è nulla di nuovo rispetto ad allora. Ovviamente, non ho nessuna difficoltà a dire che sono tutte perfettamente legali, perfettamente corrette eccetera, ma esiste quello che è il criterio di discrezionalità nel dotare una persona che fa spesso orari fino alle 11.00 di sera-mezzanotte, che al mattino alle 7.00 è già in ufficio, anche di quello che è previsto per molti Amministratori delegati, quello che in GTT è sempre stato, che è quello di una foresteria vicino alla sede di lavoro, non per dargli il lusso ma per facilitargli quello che è un compito già di per sé gravoso. Detto ciò, io veramente capisco che da parte di alcuni Consiglieri che non hanno mai fatto Amministratori in situazioni critiche, in situazioni estremamente critiche ed esplosive non sia comprensibile un impegno di questo genere e che cosa comporta in termini proprio di rinuncia alla vita personale, di rinuncia a tante altre cose; credo che ci sia proprio una piccineria nell’andare a contestare i 1.900 euro di fronte a quello che è l’impegno su un’azienda (voci sovrapposte). SICARI Francesco (Presidente) La invito a concludere. MALANCA Roberto ... e soprattutto, vedo un livore, un livore veramente incredibile da parte di queste persone nei confronti dell’Amministrazione di quest’azienda e da chi la sta guidando fuori dal pantano in cui noi l’abbiamo trovata, e forse sarà questo. Quindi siccome questo signore ha fatto delle cose che magari sono anche positive per l’azienda, adesso che siamo in sede Covid si deve mettere il cilicio e deve essere frustato perché le cose che fa purtroppo non sono morali. Grazie Presidente, ho finito. SICARI Francesco (Presidente) Grazie a lei. Adesso ho il Consigliere Carretta. Prego, ne ha facoltà per cinque minuti. CARRETTA Domenico Grazie, Presidente. Allora, nessun livore, solo una necessità da parte dei Consiglieri di chiedere informazioni, di chiedere spiegazioni su alcuni comportamenti che crediamo moralmente discutibili, e moralmente discutibili lo sono perché, guardi, non è una foresteria un appartamento da 1.900 euro, e piacerebbe a tutti avere una foresteria da 1.900 euro, anche io non ho mai fatto l’Amministratore, anche io abito fuori Torino, ben più lontano di Rivalta, e nessuno mi ha mai offerto una foresteria; però va bene, cioè va bene tutto, rispetto anche al mio ruolo è chiaro che io non possa pretendere una roba del genere, ma riascoltando e le prometto Presidente che riascolterò con attenzione due o tre volte quello che è l’intervento dell’Assessora, mi è venuto in mente sempre quell’immagine delle scatolette di tonno ed è un’immagine che non riesco a togliermi dalla testa, e c’è quest’immagine di queste scatolette di tonno che non solo non vengono aperte ma vengono chiuse ermeticamente da tutti, vengono chiuse dall’Assessore, vengono chiuse dalla Sindaca che rivendica la scelta e conosceva quindi tutto ciò che è indicato e richiesto nella mozione, ma vengono soprattutto chiuse, inscatolate in altre... nel piombo dai Consiglieri che mi hanno preceduto; e allora in attesa che si compia l’indagine conoscitiva che è stata annunciata su tutti gli Amministratori d’Italia e del Regno da parte di un Consigliere, mi soffermo solo su un dato: non me n’ero accorto, effettivamente questa storia già si conosceva da un anno, e allora deve essere la Minoranza ad evidenziare a stimolare in voi questa difesa d’ufficio, o ci poteva essere anche un intervento, una levata di scudi che insomma vi riportava a quello che era l’originale spirito che vi aveva supportati a buttare già i cancelli di Palazzo di Città? Ma lo chiedo solo perché non dovrete rispondere sicuramente a me, non dovrete rispondere in Consiglio, ma dovrete rispondere ai cittadini, a quelli che vi hanno chiesto una condotta diversa. Io predo atto di questa difesa d’ufficio, non ho gli elementi per dire se questa difesa d’ufficio sia stata in un certo senso... se è obbligatoria o meno, io moralmente trovo alcune considerazioni che sono state espresse prima quantomeno discutibili; dopodiché, il Covid non è stato richiamato, mi dispiace, dal Consigliere Magliano, è stato richiamato a parziale giustificazione di alcuni espedienti che sono stati utilizzati per rendere più agevole quello che era il compito di un Amministratore. E allora, quella scatoletta di tonno che ormai avete riposto nei cassetti, che non avete tra l’altro mai svuotato e non avete mai controllato con la giusta attenzione, quella scatoletta di tonno diventerà davvero l’emblema di quello che state diventando, di quello che la gente ascolta, di quella che è la condotta di questa Amministrazione: Sindaca, Assessori e Consiglieri a giustificare tutto, anche quello che fino all’altro giorno avrebbe fatto saltare sui banchi della Sala Rossa, una Sala Rossa che chissà quando riaprirà, quella che era una Consigliera d’Opposizione abbastanza guerrigliera, me la ricordo ancora lì sui banchi, beh vabbè dai, funziona così, insomma ce l’ha insegnato Machiavelli, ce lo insegnano un po’ tutti, poi basta ricoprire certi incarichi per cambiare in un solo momento nel giro di una mattinata quelle che erano convinzioni e intendimenti che ne avevano caratterizzato l’agire politico di tutti. Grazie. SICARI Francesco (Presidente) Grazie a lei. Prego Consigliere Fornari, ne ha facoltà per cinque minuti. FORNARI Antonio Sì, grazie Presidente. Mah, questa interpellanza diciamo è sulla lunga scia di altre interpellanze che sono state presentate in passato e di attacchi alla persona, al singolo caso, in questo caso tocca all’architetto Foti che, ricordiamo, nella situazione in cui rilevò, o meglio, fu nominato in GTT in una società che aveva 5.000 dipendenti, sul lastrico a rischio fallimento, ebbe comunque il coraggio di prendere in mano quest’azienda di 5.000 dipendenti a titolo gratuito, quindi senza alcun compenso e con un’indennità, un rimborso di, da quanto ho capito, 1.900 euro, per 12 mesi sono 22.800 euro all’anno, quindi io non so quanto prende un autista di GTT, forse prende più o meno questa cifra o qualcosina in più; quindi l’Amministratore delegato di GTT riceve dalla società questo rimborso spese di 1.900. Qualcuno si scandalizza, io non so quanto sono gli affitti medi a Torino per un immobile, un alloggio ammobiliato, probabilmente 1.900 è tanto, doveva rivolgersi a un’altra agenzia, magari fa pagare 1.400/1.500, lo lascio un po’ a tutti gli agenti immobiliari che sono intervenuti prima, quello che però effettivamente è inaccettabile è che qua si fanno gli attacchi alla persona ma non si fa un discorso sulla norma generale come diceva prima il Consigliere Mensio, perché poi andiamo a vedere altre partecipate del Comune di Torino, come SMAT, dove ci sono pensionati che ricevono invece proprio l’indennità, quindi vanno proprio addirittura contro la norma e i Comuni dell’hinterland torinese probabilmente riproporranno di nuovo questa persona all’interno di SMAT. Quindi..., prima è intervenuto il Segretario cittadino, il Segretario provinciale del Partito Democratico, se vogliamo fare una battaglia di rispetto delle norme, perché non la facciamo con tutti i Sindaci dell’area metropolitana torinese, visto che lui è Segretario provinciale del Partito Democratico e la maggior parte dei Sindaci dell’area metropolitana sono del Partito Democratico, allora facciamo questa battaglia di trasparenza, iniziamo dalla prossima nomina che faranno i Sindaci di tutta l’area metropolitana contro i pensionati all’interno delle partecipate che prendono l’indennità, così non li nominiamo più, almeno facciamo delle battaglie in cui possiamo dire: “Sì, vale questo discorso, vale per tutti, non nominiamo più pensionati all’interno di partecipate”, ma deve valere per tutti eh, non che perché siccome per GTT, che era una società sull’orlo che aveva già dei processi in corso e nessuno voleva andare ad amministrare, lì bisogna attaccarlo sulla persona? E ripeto, 1.900 euro per 12 mesi sono 22.800 all’anno, più o meno forse uno stipendio di un autista di GTT, e invece su altri casi come SMAT, lì no, lì va bene perché si può fare, anzi in quei casi lì addirittura viene riconosciuta un’indennità che va contro la norma generale. Quindi, se effettivamente bisogna fare delle battaglie per rispettare delle regole, allora facciamole a 360°, perché sennò altrimenti viene fuori l’ipocrisia di chi fa queste interpellanze che guarda diciamo la pagliuzza e poi non guarda la trave. Grazie. SICARI Francesco (Presidente) Grazie a lei, Consigliere Fornari. Adesso ho la Consigliera Albano. Prego, ne ha facoltà per cinque minuti. ALBANO Daniela Grazie, Presidente. Mah, io sono d’accordo con quello che ha detto adesso il collega Fornari, quindi sono d’accordo sul fatto che bisogna fare un’analisi su tutti quelli che sono gli incarichi dati alle partecipate, alle aziende gestite comunque in qualche modo dalla Città, però non sopporto comunque il benaltrismo, cioè questo non vuol dire che se noi vogliamo andare a vedere quello che hanno fatto altri, quegli incarichi che son stati dati ad altri, non si possa discutere sul merito della situazione attuale su cui stiamo discutendo. Io credo di dover ringraziare comunque Foti per quello che ha fatto e per essersi messo al servizio di GTT per la gestione dell’azienda in una situazione di crisi e di difficoltà; ciò non toglie che comunque credo che sia importante comunque che chi ha incarichi di questo genere abbia un punto di appoggio in Città per poter svolgere al meglio il propri lavoro e per poter consentire gli orari di riposo che gli sono dovuti, anche in situazioni di difficoltà e di emergenza, questo non toglie comunque che... insomma, un appartamento di tale portata sia secondo me un pochettino fuori luogo rispetto ad un alloggio che dovrebbe essere un appoggio in Città per permettere di.... insomma, di avere uno spazio dove potersi riposare durante lo svolgimento del proprio lavoro; quindi secondo me è giusto andare a visionare e a valutare tutte le situazioni che ci sono nelle partecipate e nelle aziende gestire dal Comune di Torino, ma questo non toglie che comunque va fatta una riflessione anche su quest’appartamento e soprattutto... non sull’appartamento perché, ripeto, secondo me è, diciamo, propedeutico allo svolgimento del proprio lavoro avere un appartamento in Città che gli consenta di raggiungere agevolmente e in fretta il luogo di lavoro anche in situazioni di emergenza, ma sull’opportunità di avere appunto un alloggio di questo tipo. Grazie. SICARI Francesco (Presidente) Grazie a lei, Consigliera Albano. Adesso è iscritta la Vicecapogruppo Foglietta. Prego, ne ha facoltà per cinque minuti. FOGLIETTA Chiara Sì, grazie Presidente, io ci metterò molto meno. Faccio un appello a tutti, io chiedo dove siano finiti i Consiglieri della Maggioranza, quelli dell’onestà, della trasparenza, del risparmio, degli incarichi non a titolo retributivo, dove siete finiti? Perché, vede, qui innanzitutto nessuno ha fatto attacchi personali, perché si sta parlando di una questione legata ad alcune incongruenze rispetto a quanto da voi sempre sbandierato; io a coloro i quali ritengano una foresteria o un piccolo alloggio - un piccolo appoggio, non alloggio, scusate - un appartamento da 1.900 euro al mese... chiedo dove vivano? Se conoscano veramente la Città che indegnamente da quattro anni stanno amministrando, male, la stanno amministrando? Ai Consiglieri di Maggioranza che adesso vogliono fare l’elenco per poi, non so, evidentemente fare delle tabelle Excel, va bene, non va bene, chiedo dov’erano quando la Sindaca confermava Profumo, quando la Sindaca confermava Peveraro, quando tutte le cose andavano bene e soprattutto si parla di SMAT quando non mi pare che il Comune di Torino e la Sindaca Appendino non abbia voce in capitolo sulle nomine, sui compensi e via dicendo. Quindi invece di venire qui a fare la voce grossa e poi stare zitti nei Consigli di Indirizzo e nei CdA, date mandato alla Sindaca di revisionare tutto davvero, e per me, per quanto mi riguarda, è indifendibile ed è incomprensibile la vostra difesa d’ufficio rispetto a 1.900 euro di un appoggio. Il Consigliere Fornari fa: “1.900 per 12, è quasi come uno stipendio di un dipendente GTT”, ma cosa vuol dire? Un’indennità da 1.900 per un alloggio? Proprio voi? Proprio voi che avete contato i poveri in campagna elettorale, che ne avete fatto una bandiera della campagna elettorale? Fate una riflessione e tornate in voi stessi, perché noi saremmo già in campagna elettorale, ma voi non avete ancora capito cosa state facendo. SICARI Francesco (Presidente) Ringrazio. Adesso ho... con ordine, il Capogruppo Napoli. NAPOLI Osvaldo Presidente, io devo dire la verità, sono un po’ un ragazzo fuori dal coro, nel senso che vi sono delle situazioni, guardate, io parlo con un concetto un po’ diverso, io credo che nella nostra disgrazia del Covid questo Paese ha una grande possibilità di ricominciare da capo, da zero, e di rilanciarsi. È un’opportunità, è un controsenso sotto un certo aspetto, però dal male può iniziare il bene, e io credo che il nostro Paese abbia dei grandi problemi, fra cui uno di quelli che dibattiamo in questo momento. Vede, io sono uno che la legge Bassanini, in piena Tangentopoli quando tutti applaudivano di dare tutte le pratiche ai tecnici dei Comuni e il resto, io avevo capito - con tutti gli errori che posso fare - che era un errore; oggi per superare la legge Bassanini, perché non riusciamo a cambiarla, nominiamo commissari su commissari su commissari e nominiamo i Sindaci commissari che non hanno nemmeno i soldi per mettere a posto le scuole. Allora vede, ho fatto un ragionamento sulla legge Bassanini ma lo rifaccio tale e uguale sulla Legge Madia, io credo che la Legge Madia sia un errore, io credo che gli Amministratori delle società pensionati o non pensionati, gli Amministratori - e lì do la responsabilità al Ministro Tremonti che era vicino a me in termini politici, quando ha diminuito i compensi agli Amministratori locali non capendo che gli Amministratori locali tutti i giorni sono davanti alle problematiche della gente - io dico che la Legge Madia è uno sbaglio, dico che è uno sbaglio perché agli Amministratori che amministrano, pensionati o meno, soltanto per le responsabilità che hanno devono avere per forza di riflesso una contropartita. Ma voi pensate soltanto cosa rischia tutti i giorni per una firma, abbiate pazienza... cioè quindi siamo in un Paese in cui siamo perversi, è ovvio che è una perversione che porta all’instabilità totale. Io ho finito dicendo soltanto una cosa: io al posto di Foti avrei fatto soltanto una cosa sola, mi sarei autosospeso dal momento in cui il Covid è iniziato, avrei detto: “Da questo momento per quattro mesi, per cinque mesi mi autosospendo l’alloggio, mi autosospendo quello che c’è da autosospendersi”, avrei fatto quello, avrei mandato un messaggio notevole, forte, non quello di dire: “Bah, questo e quest’altro”, però avrei autosospeso, almeno l’alloggio l’avrei autosospeso; avesse fatto questo, io credo che ne sarebbe uscita bene sia la Maggioranza, che non ha responsabilità sotto un certo senso, sotto questo aspetto perché è un problema personale e giustamente i colleghi che mi hanno preceduto hanno detto: “Noi non abbiamo fatto un attacco personale”, hanno ragione, e nemmeno io desidero fare un attacco personale, dico soltanto che al posto suo mi sarei comportato in questa maniera, avrei fatto un passo indietro dicendo: “Per tre mesi, per cinque mesi da quel punto di vista lì non faccio più nulla, non voglio nulla”. Avrebbe fatto un figurone la Maggioranza e avrebbe fatto un figurone il presidente Foti. Grazie. SICARI Francesco (Presidente) Grazie a lei, Capogruppo Napoli. Ho iscritta ora la Vicepresidente Ferrero, prego ne ha facoltà, cinque minuti. FERRERO Viviana (Vicepresidente) Grazie, Presidente. Io non credo che qui si stia andando a valutare quello che è il valore dell’Amministrazione e del dottor Foti sull’azienda molto in difficoltà, come è quella di GTT, ma si stia orientando un po’ il pensiero su quelle che invece sono delle modalità di azione anche della nostra Amministrazione sulla nomina e poi, in seconda battuta, sull’opportunità oppure no dell’appartamento. Allora, io prenderei l’argomento per pezzi: allora, l’utilizzo dei pensionati io credo che sia nel momento in cui è consentito dalle regole un modo per traghettare delle competenze - e non ci trovo nulla di male - e devo dire che anche su SMAT con il dottor Paolo Romano siamo più o meno nella stessa situazione e non è una nomina esclusiva del Comune di Torino, quindi direi che in questo c’è poco da... poco diciamo da recriminare perché siamo più o meno nelle stesse situazioni. Sulla questione invece dell’opportunità dell’appartamento, io credo che ci sia da svolgere una piccola riflessione sul fatto che sia necessario per un Presidente avere un punto di appoggio oppure un punto di trasferimento familiare. Ecco, questo sulla normativa le modalità in cui si va ad intercettare questo argomento potremmo effettivamente fare anche un atto dell’Amministrazione in cui il punto di appoggio è un punto con delle caratteristiche diverse, perché se un punto di appoggio è un punto dove si va a dormire, un appartamento in Crocetta di 40 metri quadri vale dai 500 ai 600 euro in un posto bellissimo, un appartamento in cui si sposta la famiglia è un appartamento più grande che ha delle necessità diverse. Quindi io credo che questo sia un argomento che non va, come dico, ad intaccare quello che è il lavoro del dottor Foti, ma sulle modalità che permettiamo noi, ai nostri Presidenti, di prendere un appartamento e con quali caratteristiche, cioè se il punto d’appoggio è un punto singolo, non di trasferimento familiare, se invece è un punto di trasferimento familiare, cioè che l’Amministratore delega... il Presidente sposta tutta la famiglia, certo ha bisogno rispetto anche alla propria famiglia, perché se è single non avrà bisogno di nuovo di metrature, è una questione diversa. Il punto d’appoggio è sicuramente un ambito più limitato, è un ambito appunto che sicuramente costa di meno un appartamento che non una permanenza in albergo, e quindi era già questa di fatto una soluzione di risparmio. Se vogliamo andare ad intercettare altri risparmi, allora diamo delle regole più stringenti su questo, io credo che nel momento in cui non abbiamo né come Maggioranza, né come Minoranza verificato la possibilità di modificare quella che è la normativa, cioè non siamo intervenuti in quattro anni a modificare questo tipo di possibilità, in fondo ci dobbiamo assumere un pochettino tutti la responsabilità di questa cosa, ma io dico non è mai tardi per poter intervenire, per trovare le modalità per intervenire e non basarci solo sull’opportunità o inopportunità della scelta della persona appunto che interviene in questo caso. Dico di più, che è sbagliato fortemente affidarsi alla persona che deve decidere di fare oppure no una certa cosa nel momento in cui vogliamo invece dare una direzione politica in un momento di grandissima crisi, grandissima crisi in cui - lo dico - le persone sentendo di questa cosa dei 1.900 non saranno molto liete di questa situazione, non lo saranno affatto perché ci sono delle situazioni di disagio anche della Città di Torino molto forti e quindi sono quelle cose che fanno tanto scandalo, irritano ma se non riusciamo a trovare una soluzione che, come dico, metta nelle condizioni di trovare la soluzione tutti insieme, mi sembra una polemica che alza la polvere ma di fatto la fa ricadere a terra e finisce di nuovo sotto il tappeto. Grazie. SICARI Francesco (Presidente) Non ho altri interventi al momento. |