Città di Torino

Consiglio Comunale

Città di Torino > Consiglio Comunale > VERBALI > Torna indietro

Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 15 Giugno 2020 ore 13,00
Paragrafo n. 12
INTERPELLANZA 2020-01233
"DOPO L'ALLOGGIO A SPESE DELL'AZIENDA, GLI INCARICHI RETRIBUITI ANCHE LE PARCELLE DEGLI AVVOCATI PER L'AMMINISTRATORE DELEGATO G.T.T.: APPENDINO DI NUOVO NON SAPEVA? MOLTO STRANO" PRESENTATA IN DATA 3 GIUGNO 2020 - PRIMO FIRMATARIO LO RUSSO.
Interventi
SICARI Francesco (Presidente)
Proseguiamo adesso con l’interpellanza generale meccanografico n. 202001233/002:
presentata dal Capogruppo Lo Russo:

“Dopo l'alloggio a spese dell'azienda, gli incarichi retribuiti,
anche le parcelle degli avvocati per l'Amministratore Delegato GTT:
Appendino di nuovo non sapeva? Molto strano”

SICARI Francesco (Presidente)
Risponde per la Giunta l’Assessora Lapietra, alla quale lascio subito la parola. Prego.

LAPIETRA Maria (Assessore)
Sì, grazie. Buonasera a tutti. Alle interpellanze generali mi vengono fatte più domande,
cercherò di rispondere in modo puntuale. Nella prima domanda mi si chiede… Si sente?

SICARI Francesco (Presidente)
Sì, sì, sì, la sento, la sento.

LAPIETRA Maria (Assessore)
Nella prima domanda mi si chiede chi ha indicato l'architetto Foti quale candidato per
ricoprire la carica di Vicepresidente in Bus Company. La designazione non riservata
dallo Statuto sociale dell'assemblea è avvenuta con deliberazione del CdA di GTT con
l'attenzione dell'interessato in conformità al regolamento nomine e allo Statuto di Bus
Company, che attribuisce al socio di minoranza la designazione di un competente
dell'organo di Amministrazione. GTT, infatti, in virtù di una partecipazione del 30% in
Bus Company deteneva da Statuto già nella precedente gestione, prima dell’arrivo
dell’architetto Foti, la Vicepresidenza remunerata nella stessa misura. Al punto 2) mi
viene chiesto, viene chiesto alla Giunta se erano al corrente la Sindaca e la Giunta
dell'alloggio di servizio per Foti. Io rispondo sempre in base al testo elaborato dalla
Segreteria Generale del Comune e vi leggo la nota, quindi: “Dall'articolo 11 del Decreto
Legislativo 175 del 2016 che regola i compensi degli amministratori di società in
controllo pubblico, questo articolo non prevede un limite diretto ai rimborsi delle spese
da essi sostenute per esigenze istituzionali, ferma la necessita affermata dalla Corte dei
Conti di rispetto del canone di congruità e della conformità ad un preventivo
regolamento generale ed astratto che disciplini i casi e le modalità di rimborso, ciò a
prescindere dall’onerosità o gratuità della carica, essendo il rimborso spese
ontologicamente distinto dal compenso. Tale regolamento può anche provvedere al
rimborso delle spese di alloggio per l’amministratore non residente che abbia esigenza
di recarsi presso la sede sociale, sempre che la spesa sia necessaria per lo svolgimento
delle funzioni proprie della carica, la soluzione adottata sia quella più conveniente
economicamente, la spesa sia congrua rispetto ai valori di mercato, siano previste
adeguate forme di controllo. Quindi in data 31 ottobre del 2018 l’Assemblea di GTT ha
approvato il regolamento per il rimborso delle spese sostenute dai componenti degli
organi sociali per l'esercizio delle loro funzioni, di cui all’articolo 3 dispone: “Ai
componenti del CdA possono essere rimborsate spese per vitto e alloggio in forma
alberghiero residenziale nel caso in cui comprovate necessità gestionali richiedono il
protrarsi dell'attività oltre l'ordinario orario degli uffici della sede”. Oltre, questo
articolo dice anche che: “Sarà selezionata la forma che residenziale ove
economicamente più conveniente previa approvazione del CdA. In tal caso il contratto
potrà essere stipulato da GTT ferma la congruenza con il budget”. Quindi di
conseguenza è noto sin dal 31 ottobre 2018 che GTT può assumere in carico l'onere per
l'alloggio anche in forma residenziale e anche mediante stipulazione diretta del contratto
di locazione nel caso in cui comprovate necessità gestionali richiedono il protrarsi
dell’attività oltre l'orario ordinario degli uffici della sede. Al terzo punto mi si chiede se
la Sindaca Appendino, anche vista la sua delega alle società partecipate, ritenga corretta
la messa in disponibilità di un alloggio di servizio pagato da GTT a favore di un
amministratore che risieda a Rivalta Torinese. Si ritiene che la messa a disposizione
dell'alloggio di servizio sia conforme al regolamento approvato dall'Assemblea, in
quanto incorre evidentemente l'esigenza a fronte dell'ampiezza delle deleghe della
straordinaria e nota complessità della gestione e dei gravosi impegni correlati
all’attuazione del Piano industriale di GTT di continua presenza presso la sede sociale.
L'Amministratore Delegato, a fronte della protrazione dell'orario, aveva diritto a porre a
carico dell'azienda la spesa alberghiera. In ragione della continuatività dell'esigenza la
soluzione presidenziale risulta più conveniente di quella alberghiera. La stessa
continuativa estensione oraria può giustificare inoltre l'onere, pur essendo la residenza
dell'Amministratore Delegato in Comune limitrofo. Resta naturalmente fermo l'onere di
puntuale e continua verifica dell'effettiva permanente necessità. Sul punto l'azienda ha
chiesto l'inserimento nel contratto di locazione di clausola di disdetta con preavviso di
soli due mesi. Questa soluzione ha permesso all’Amministratore Delegato di essere
presente in servizio tutti i giorni anche prima delle 8 e dopo le 19. Ad ulteriore
conferma, in occasione dell'emergenza Covid, la soluzione ha permesso di garantire un
presidio continuativo in azienda anche tutti i sabati e le domeniche. Al quarto punto mi
viene chiesto se la Sindaca Appendino è al corrente che il conferimento delle nomine in
capo all'architetto Foti prevedessero una remunerazione monetaria per l'incarico
ricoperto. Ferma naturalmente la necessaria legittimità, e a tale proposito vorrei leggervi
l'articolo 5, comma 9 del Decreto Legislativo 95 del 2012, convertito in Legge 135 del
2012, nel testo vigente si vieta alle Pubbliche Amministrazioni di attribuire ai lavoratori
pubblici o privati, collocati in quiescenza, incarichi di studio e consulenza, incarichi
dirigenziali o direttivi, cariche in organi di governo delle Amministrazioni e degli enti e
società da essi controllati. Incarichi e cariche sono tuttavia consentiti a titolo gratuito,
salvo il rimborso di spese documentate. Solo per gli incarichi dirigenziali e direttivi è
inoltre stabilito il limite temporale di un anno, limite temporale non previsto per gli
amministratori. Con circolari numero 4 del 2015 e 6 del 2014 il Ministro per la
Semplificazione ha precisato che, quanto alle cariche in organi di governo di enti e
società controllate in assenza del requisito del controllo divieto non opera, la disciplina
in esame pone puntuali divieti, in relazione ai quali, trattandosi di normativa derogatoria
dei principi generali, è dovuto il criterio di stretta interpretazione, esclusa o
interpretazione estensiva o analogica. Quindi quanto ad ASSTRA, Associazione di
categoria e non in Ente in controllo pubblico, lo Statuto non riserva a GTT la
designazione e nomina del Vicepresidente e del tesoriere, cariche a cui è commesso
l'emolumento. Non si tratta quindi di cariche oggetto di comunicazione, né quanto alla
nomina, né quanto all’emolumento, ferma naturalmente anche questo caso la necessaria
legittimità. Dell’adesione ad ASSTRA a GTT spetta un posto nel Consiglio direttivo e
nella Giunta dell'Associazione. A nessuna società associata ad ASSTRA spettano di
diritto posti nell'ufficio di Presidenza, tanto è vero che GTT non ha prima ricoperto
posti nell'ufficio di Presidenza sin dalla fondazione di ASSTRA, che risale al 2001. Si
tratta pertanto nel caso dell'architetto Foti di incarichi di prestigio conferiti a titolo
personale. La nomina fu proposta del Presidente di ASSTRA e votata dal direttivo
composto da più di 80 membri che rappresentano le aziende italiane di trasporto
pubblico locale. Al quinto punto mi si chiede per quale ragione l'architetto Foti non ha
lasciato in azienda i compensi degli incarichi ricevuti, in quanto Amministratore
Delegato di GTT, se invece li ha incassati personalmente e se questa procedura è stata
autorizzata dalla Sindaca. Allora, sulle norme regolamentari della Città e di GTT in
ordine alle nomine e designazioni di competenza, indirizzi per le nomine di competenza
della Città sono contenuti nel Regolamento. Scusate, adesso vi leggo il Regolamento. Il
Regolamento 347 e si rinvia in particolare all'articolo 3.2 dove si dice che la stessa
persona può essere nominata o designata al massimo in due enti che riconoscono un
emolumento per la carica e all'accettazione del secondo incarico l'interessato deve
sceglierne uno, rinunciando all'altro e l'articolo 6.6 che impone a GTT di applicare a sua
volta i medesimi principi nelle nomine di propria competenza. GTT, in conformità, si è
dotata del proprio Regolamento nomine. Quindi il Regolamento nomine di GTT
adottato con delibera del 6 maggio 2014 prevede che i rappresentanti di GTT negli
organi di amministrazione degli enti saranno scelti tra funzionari quadri e dirigenti di
GTT che abbiano competenze qualificate sull'oggetto dell'attività degli enti per creare
presenze qualificate nella gestione attiva dell'ente medesimo, i consiglieri di GTT per
assicurare uno stretto legame tra gli organi di Amministrazione. Per l’articolo 4, che
cito, “E in caso di nomina a Consigliere di persona che sia al contempo dipendente di
GTT il compenso relativo alla carica sociale è assorbito nella retribuzione percepita da
GTT, pertanto GTT emette fattura all’ente di riferimento, senza che il dipendente
percepisca alcunché. In caso di nomina a Consigliere di persona che sia al contempo
Consigliere di GTT, questi, in conformità all’articolo 3.2 del Regolamento nomine del
Comune è tenuto all'atto dell'accettazione a dichiarare la scelta di uno solo degli
emolumenti previsti in ragione delle cariche, rinunciando espressamente a tutti gli altri.
Ai fini della verifica di conformità è stato eseguito apposito approfondimento sia in via
informale, che con richiesta di chiarimenti da parte del Segretario Generale, con note
protocollate sia del 13 maggio, che del 9 aprile del 2020. In riscontro GTT ha trasmesso
il parere del 13 maggio di cui si condividono le risultanze, rese sul punto dal proprio
legale di riferimento che sono già disponibile all’interpellante a seguito di istanza di
accesso. La designazione in Bus Company dell'architetto Foti, la società si ribadisce non
in controllo pubblico, è avvenuto in assenza di precedenti incarichi remunerati, essendo
la carica in GTT gratuita. La nomina a tesoriere e Vicepresidente in ASSTRA, incarichi
remunerati, non è ascrivibile né alla Città, né a GTT, ma a soggetti diversi. L'ultimo
punto ci viene chiesto per quale ragione le parcelle per il rilascio dei pareri legali del
2018 e del 2019 che lo riguardavano personalmente non siano state pagate
dall'interessato, architetto Foti, ma sono stati invece pagate dall'azienda, non essendo
tali pareri inclusi nella lista delle prestazioni oggetto dell'affidamento allo studio legale
da parte di GTT. I due pareri citati attengono all'ambito di applicabilità dell'articolo 9
del Decreto Legislativo 95 del 2012, alla verifica di conformità delle norme in Bus
Company e ASSTRA rispetto al Regolamento nomine della Città e di GTT. L’incarico
al legale che li ha redatti è stato conferito all'esito di procedura ad evidenza pubblica,
avente ad oggetto: “Servizi di assistenza stragiudiziale e consulenza in diversi settori,
tra cui il diritto amministrativo”. L'incarico atteneva, dunque, all'intero settore
amministrativo, essendo l'elenco meramente ed espressamente solo esemplificativo e
indicativo delle materie maggiormente ricorrenti, oltre al fatto che l'oggetto dei pareri
resi pare, in ogni caso, specificatamente attinente all’attuazione della disciplina della
prevenzione della corruzione nell’ampia accezione intesa dall'ANAC. Si osserva, infine,
che i pareri sono stati chiesti nella doverosa verifica di legalità ad esso assegnata dal
responsabile della funzione legale GTT e Segretario del Consiglio di Amministrazione
ad esso resi. Grazie.

SICARI Francesco (Presidente)
Grazie a lei, Assessora Lapietra. Procediamo adesso con le richieste di intervento. Il
primo ad essersi segnato è il Capogruppo Lo Russo. Prego, ne ha una facoltà per cinque
minuti.

LO RUSSO Stefano
Grazie. Dovessi dare un titolo a questa risposta, la definirei senza pudore, senza pudore
politico e senza neanche pudore amministrativo. Noi abbiamo sottoposto all'attenzione
della Sindaca, che ovviamente ben si guarda dal venire in Aula a difendere la sua
creatura, Foti, dopo aver difeso Pasquaretta e aver difeso Graziosi, adesso è il turno di
Foti e manda l’Assessora Lapietra a leggerci i pareri, che peraltro non avevamo bisogno
di sentirci leggere, in quanto sono contenuti esattamente, pedissequamente nell’oggetto
dell’interpellanza. È surreale la difesa che fa l’Assessora Lapietra di una modalità di
gestione del potere del Movimento 5 Stelle che grida vendetta di fronte a qualunque
persona che ogni giorno sale sul bus di GTT, a qualunque lavoratrice o lavoratore che in
queste settimane e mesi si è fatto la cassa integrazione e in generale a tutte le persone
che, come dire, hanno un pochino a cuore la cosa pubblica. L'episodio è piuttosto
significativo e purtroppo per noi, da cosa apprendiamo adesso, non solo a conoscenza di
Appendino e della sua Assessora Lapietra, ma anche difeso in Aula. L'episodio è quello
di un alloggio che costa al contribuente 1.900 euro al mese e che serve al buon Foti, che,
poveraccio, è stanco, effettivamente non può tornarsene a casa la sera o arrivare presto
al mattino al lavoro, come peraltro, come dire, credo facciano centinaia di migliaia di
persone e soprattutto migliaia e migliaia di dipendenti dell'azienda che è chiamato ad
amministrare, e quindi, poveraccio, avrà bisogno di un alloggio e quale migliore
soluzione di un bell’alloggio alla Crocetta da 1.900 euro al mese pagato da Pantalone,
cioè dall’azienda? E uno giustamente dice: “Beh, abbiamo preso il manager che arriva
da 500 km di distanza, è corretto”. E no, perché la cosa davvero divertente è che questo
signore abita a Rivalta Torinese, cioè questo signore, che è in pensione, quindi ha già
una pensione e che voi avete in qualche modo individuato a guidare questa azienda
sbandierando in quest'Aula che non sarebbe costato nulla proprio perché in pensione,
beh, diciamo così, che, poveraccio, probabilmente è un po’ stanco la sera e
correttamente ha bisogno di avere un alloggio da 1.900 euro al mese di affitto, pagato
ovviamente dal contribuente, da GTT, da azienda che, diciamo così, non è propriamente
in condizioni super floride. La questione relativa a come viene aggirata la Madia, che
ricordiamolo, è bene ricordarlo, impedirebbe a persone che hanno incarichi di questo
tipo, che sono già pensionate, di percepire compensi, è anche qui abbastanza suggestiva.
Anche qui apprendiamo oggi che Appendino ha voluto che Foti prendesse i soldi,
Lapietra ha voluto che Foti prendesse i soldi e questi soldi Foti li prende in quanto
Vicepresidente di Bus Company, che è la società partecipata, in cui lui rappresenta
GTT, autodesignandosi come Consiglio di Amministrazione e quindi,
fondamentalmente, si autodesigna, poi magari è anche uscito dalla stanza quando si è
autodesignato e sostanzialmente, ma non perché è Foti, perché è l'Amministratore
Delegato di GTT e comunque qualche migliaio di euro se lo porta a casa. Poi in
ASSTRA, non pago, se ne porta a casa altri 27.000, mal contati. Quindi, in realtà,
questa operazione, assolutamente legittima, eh, Sindaca Appendino, noi siamo
assolutamente convinti, esattamente come capitato per Pasquaretta, ed esattamente
come capitato per Graziosi, anche in questo senso è assolutamente legittima. Per farsi
legittimare da questo punto di vista, ed è qui la terza chicca di questa modalità con cui
voi gestire la cosa pubblica, da quattro anni a questa parte direi che non avete imparato
niente neanche dalle cronache di questi anni, purtroppo, perché poi ovviamente le cose
le tiriamo fuori, voi venite qua e difendete le situazioni e poi di colpo succedono delle
robe e di colpo le persone vengono scaricate. Non avete capito la lezione, non l'avete
capita neanche questa volta, non importa, perché questo signore per farsi legittimare i
pareri un po’ di coda di paglia ce l'aveva quando si prendeva i soldi e quindi cosa fa, si
fa dare dei pareri legali a difesa di se stesso, nel senso che i pareri legali riguardano lui,
non è che riguardano genericamente l'Amministratore Delegato di GTT. Si fa dare dei
pareri legali che difendono e legittimano in qualche modo il fatto che lui si prenda dei
soldi. Ebbene e questi pareri legali ma perché se li deve pagare lui? Facciamoli pagare a
GTT, tanto c'è già un contratto di consulenza, peraltro più e più volte prorogato. Un
contratto di consulenza, giustamente, che GTT ha in corso e ha in carico con uno studio
legale, tra l'altro molto qualificato dal punto di vista amministrativo, che ovviamente
mai era stato pensato per legittimare i pareri personali dell'Amministratore Delegato. È
un po’ come quel signore che, come dire, visto che c'è l'azienda che sta dando il bianco
nella ditta e visto che c'è nel contatto magari “Se hai voglia di dare una mano anche a
quel muro lì di colore, giacché i siamo”, uguale, preciso, preciso. Ora, al di là di quelli
che poi saranno eventualmente rilievi, controlli di altri enti che evidentemente, come
capitato per altre vicende, non escludo che possa occuparsi anche di questa, la cosa
grave è la naturalezza e la spudoratezza con cui voi venite qui a difendere
l’indifendibile. L’indifendibile, guardate bene, politico, cioè l’onorabilità politica di
questo Ente, l’onorabilità politica di quell’azienda e a nostro modo di vedere il signor
Foti dovrebbe andare via, si dovrebbe dimettere, per tante ragioni, compreso il fatto che
non ha dimostrato, come dire, direi che, ribadisco, avere un alloggio a 1.900 euro al
mese alla Crocetta perché non c'hai voglia di tornarsene a Rivalta la sera, basterebbe
quello, ma banalmente perché questo signore è già fuori da quelle che sono le strette
osservanze dei parametri, doveva starci un anno, doveva starci gratis.

SICARI Francesco (Presidente)
La invito a concludere.

LO RUSSO Stefano
Si prende dei soldi, che a nostro modo di vedere non dovrebbe prendersi, costa soldi
all'azienda, in più usa pure gli avvocati di GTT per legittimare i soldi che si prende. Se
questo signore, come dire, non è ancora andato via, la responsabilità politica, come è
stato per Pasquetta e per Graziosi, è tutta vostra.

SICARI Francesco (Presidente)
La ringrazio. Adesso ho la Capogruppo Artesio. Prego, ne ha facoltà. Artesio?

ARTESIO Eleonora
Mi sente, Presidente, adesso?

SICARI Francesco (Presidente)
Sì, la sento, prego.

ARTESIO Eleonora
Grazie. Io ho scritto (incomprensibile) e intervengo in questa discussione
particolarmente sotto un profilo, prima di quello della legittimità, sul quale ci saranno
gli strumenti necessari per appurare e ci sono state date dall’Assessora Lapietra delle
prime interpretazioni, sotto il profilo della opportunità. Dal mio punto di vista, le
questioni che sono state richiamate nella risposta all’interpellanza sono discutibili sul
versante dell’opportunità, mi soffermo sul primo punto: mi è parso particolarmente
stridente il riferimento alla necessità di avere una residenza nella Città di Torino in
ragione anche delle condizioni specifiche dell’emergenza Covid-19, perché dico
“stridente”? Perché abbiamo assistito a condizioni estreme di operatori sanitari
sottoposti a turni ospedalieri per i quali non abbiamo avanzato come Città di Torino
alcuna proposta di ospitalità attraverso le diverse reti di cui la Città dispone o attraverso
le relazioni con le organizzazioni alberghiere, per consentire a medici, infermieri,
operatori sanitari di non rientrare a casa dopo turni e pregherei quindi di non giustificare
l’accesso alla residenza in Torino dell’Amministratore delegato in relazione
all’emergenza Covid, se poi dopo lo si vuole fare in ragione di opportunità generale
rispetto alla distanza Rivalta - Torino e i carichi di lavoro GTT, lo faranno coloro che
ritengono che sia motivata. La seconda questione sotto il profilo della opportunità è la
questione degli emolumenti. Noi siamo di fronte ad un’azienda che ha adottato
particolari misure relative a contenere le minori entrate conseguenti alla riduzione del
trasporto pubblico locale per l’emergenza Covid, e queste drastiche misure adottate si
sono particolarmente riversate sul personale operativo, che è stato collocato in cassa
integrazione, che è stato collocato in cassa integrazione ed è stato prorogato fino alla
fine di luglio in cassa integrazione, e chiunque di noi conosca le condizioni di
trattamento ed inquadramento salariale dei lavoratori dipendenti sa quanto la cassa
integrazione - ancorché copertura di tutela - sia comunque un sacrificio per coloro che
vi si trovano coinvolti. Di fronte all’adozione di queste misure, l’azienda - e ne ha fatto
anche comunicazione pubblica - ha richiesto a tutti i quadri organici di alta dirigenza di
intervenire con comportamenti di solidarietà. A me appare, questa questione della
possibilità di ricevere più emolumenti per diversi incarichi, una questione
particolarmente stridente con l’immagine di solidarietà interna, che si è voluto
rappresentare della GTT, con la straordinaria eccezionalità della situazione e con la
necessaria comprensione delle condizioni di tutti i soggetti coinvolti nella conduzione di
un’azienda che rappresenta una delle principali missioni delle politiche pubbliche della
Città. Quindi, al di là degli approfondimenti di carattere giuridico che non mi
competono e di cui non sono competente, a me pare che qui ci sia una grave questione
di opportunità, e mi dispiace che sia sottovalutata da parte dell’Amministrazione
comunale; sempre credo che le competenze e le esperienze debbano essere valorizzate.
Quindi sono ben lontana da qualunque cultura di rimozione o di epurazione di persone
che per raggiunti i limiti d’età non possano più essere chiamati a condividere la
responsabilità, il coinvolgimento in ordine all’interesse generale, ma proprio per questa
ragione le leggi prevedono che possano farlo a titolo non oneroso per la collettività.
Quindi credo che di fronte ad una norma di questo tipo, di fronte ad un valore che se si
ritiene di attribuire, e io non metto in discussione, alla persona interessata ma debba
essere svolto in condizione di gratuità, queste modalità di cui parliamo
nell’interpellanza e di cui stiamo discutendo siano oggettivamente stridenti e
inopportune. Ho finito.

SICARI Francesco (Presidente)
Grazie, Capogruppo Artesio. Adesso ho iscritto il Capogruppo Morano. Prego, ne ha
facoltà per cinque minuti.

MORANO Alberto
Io credo che esistano anche in politica i conflitti di interesse, esiste un concetto di buona
Amministrazione, esiste un concetto di buonsenso, esiste l’etica del comportamento ed
esiste il pudore. poi esiste il Movimento 5 Stelle che è l’antitesi, per lo meno nei
comportamenti che noi vediamo qui a Torino di tutto questo, dov’è il pudore
dell’Assessora Lapietra nel venirci a giustificare comportamenti, e prescinde da me ogni
valutazione della legittimità giuridica, ma dal punto di vista del buonsenso sono
ingiustificabili; dov’è l’etica degli Amministratori che chiedono 1.900 euro al mese per
vivere a Torino, 16 chilometri di distanza è la sua residenza, ci sono persone che ogni
giorno fanno 40, 50 chilometri (incomprensibile); e dov’è la buona Amministrazione e
dov’è la gestione dei conflitti di interesse se un Amministratore si fa fare un parere che
legittima pagamenti borderline e poi questo parere lo fa pagare alla società? Questo io
mi chiedo, questo non è amministrare in modo serio una partecipata pubblica, questa è
una gestione spudorata del potere per fini privati e io non credo che una società pubblica
debba dare questo esempio. Per cui io mi chiedo, e chiedo alla Città di Torino, ma ve ne
rendete conto che state andando oltre quello che è il limite del moralmente lecito? Io mi
auguro che l’Amministratore delegato di GTT porti risultati sorprendenti e ci stupisca
con effetti speciali quando leggeremo il prossimo Bilancio, perché se così non fosse ci
dovremmo fare veramente (incomprensibile).

SICARI Francesco (Presidente)
La ringrazio, Capogruppo Morano. Adesso ho iscritto il Capogruppo Tresso. Prego, ne
ha facoltà.

TRESSO Francesco
Sì, grazie Presidente. Mah, la risposta che ci ha fornito l’Assessora Lapietra è stata
molto fredda, asettica e unicamente mirata a dare delle indicazioni sotto il profilo
tecnico amministrativo, peraltro opinabili. Non ha minimamente dato una risposta di
tipo politico, ma ovviamente l’interpellanza che io ho sottoscritto e ringrazio chi l’ha
predisposta, il Capogruppo Lo Russo, chiedeva di dare delle risposte sotto il profilo,
come è stato detto, del pudore, dell’opportunità e quindi dare delle risposte di tipo
politico. Io credo che una rappresentante di un Movimento che ha sempre proclamato la
trasparenza, che ha sempre proclamato la volontà di decurtare situazioni in cui
emolumenti fossero sproporzionati e bisognasse invece ribadire con forza la volontà
della restituzione di certi servizi, di certe funzioni sulla cosa pubblica con la capacità di
adeguare anche i propri stipendi, i propri emolumenti, i propri benefit a quella che è una
situazione particolare, ma come è possibile che un esponente quale l’Assessora Lapietra
di questo Movimento non senta il dovere di dare chiarezza in merito a questi elementi?
In una società che, come è stato giustamente ricordato, ha attraversato un periodo di
grande crisi con 4.200 persone in cassa integrazione, io credo che uno stipendio di un
autista si aggiri sui 1.200/1.300 euro al mese e che viene decurtato anche di 250/300
euro in questa situazione, e noi - anche sotto il profilo dell’immagine non è certo quello
che salva le casse di GTT - ci permettiamo di pagare un alloggio di questo tipo a chi
non se la sente di fare in orari extra lavorativi dopo le 19.00 di sera e prima delle 8.00 di
mattina, per carità, 20 minuti di macchina per arrivare a raggiungere il proprio
domicilio. È una cosa che è talmente stridente, talmente vergognosa che non ha neanche
bisogno di essere discussa a lungo, io credo che questo signore avrebbe dovuto in prima
persona, se non rassegnare le dimissioni perché ritiene che quello che sta facendo sia
valevole, rinunciare a questo tipo di benefit, ma come è possibile che non ci si renda
conto, e come è possibile che ci sia questo assordante silenzio da parte dei Consiglieri di
Maggioranza che spesso ci richiamano l’esigenza addirittura nei requisiti curriculari che
andiamo a richiedere di poter inserire il limite dell’età, favorendo quelli più giovani.
Allora, laddove invece viene richiesta da parte di persone che hanno raggiungo l’età
pensionabile e che quindi già percepisco una pensione, di mettere a disposizione le
proprie competenze secondo davvero uno spirito autentico e genuino di civismo, di
lavorare a favore della Civitas, qui queste persone invece riescono ancora ad avere
questo tipo di benefit che sono assolutamente ingiustificabili. Io credo davvero che non
ci sia molto altro da aggiungere, se non lo stridore delle unghie sui vetri quando si vuole
arrivare a questo tipo di risposte e cercare di dare una delucidazione sotto il profilo di
quello che giuridicamente è consentito, questa questione anche poi di farsi pagare la
parcella dell’avvocato è ulteriormente un elemento che dovrebbe essere di imbarazzo
per chiunque, ma in situazioni in cui abbiamo una così grave situazione di carenza di
alloggi per persone che gravano in difficoltà economiche in Torino in questo momento,
come sappiamo, la difficoltà di trovare alloggi, con la difficoltà che stiamo
attraversando e con la cassa integrazione che, vi ripeto, è imposta a 4.200 persone o
comunque data per 4.200 persone, e noi ci permettiamo di avere sotto il profilo anche
solo della visibilità e dell’immagine questo tipo di situazione. Io in situazioni molto,
molto meno gravi mi sono trovato come Amministratore di società private a fare scelte
in cui abbiamo rinunciato tutti gli Amministratori agli emolumenti perché ci sembrava
assolutamente un atto dovuto e necessario nei confronti dei dipendenti che viceversa
stavano attraversando dei momenti di difficoltà e quindi abbiamo voluto dare un gesto
per primi. Ecco, quest’idea di riuscire a dare un gesto per primi forse manca proprio
nello spirito e nella dignità di persone che si trovano a ricoprire cariche di una certa
rilevanza. Spiace che un Movimento che ha sempre promulgato questo tipo di valori
oggi sia silente e non riesca a dare u benché minimo straccio di giustificazione. Grazie.

SICARI Francesco (Presidente)
Grazie a lei, Capogruppo Tresso. Adesso è iscritto a parlare il Capogruppo Petrarulo.
Ne ha facoltà per cinque minuti, prego.

PETRARULO Raffaele
Grazie, Presidente. Non ho preso parte a tutta la discussione dell’interpellanza per
motivi di connessione e per motivi personali, però (incomprensibile) l’ho letta, ho
ascoltato alcuni passaggi che sicuramente quello che ha scritto il Capogruppo Lo Russo
è chiaro, nel senso ci sono delle argomentazioni supportate (incomprensibile) dice Lo
Russo e chi ha firmato l’interpellanza, io non l’ho firmata per altri motivi, non ce l’ho
fatta a firmarla, però sinceramente mi interessa invece andare oltre in questo senso. Ha
detto, mi riaggancio un attimo al collega Tresso, Capogruppo Tresso, quando parla che
ci sono alcuni Amministratori che rinunciano ai compensi e via discorrendo, io lo dico
pubblicamente, il Testo Unico quando c’era il Consiglio provinciale, così come in altre
assisi, permetteva a chi risiedeva fuori Torino di avere il rimborso auto per poter
presenziare alle Commissioni, ai Consigli comunali e provinciali, quindi in dieci anni
non ho mai scelto niente, sono rimasto sempre a Torino, anzi un giornale online che ci
sta sentendo aveva anche adombrato alcune cose per quanto riguarda i compensi che
(incomprensibile) del Comune di Torino, l’ho portato Tribunale, ho vinto e l’ho fatto
condannare. Quindi chi è a posto non deve avere nessun timore. A me dei 16 chilometri,
18, 20 e 24 è un’opportunità che io, questa qui, la si valuta all’interno di un’azienda,
però sicuramente una cosa bisogna espletare, questo anche per correttezza perché la
politica può anche criticare certi comportamenti ed è giusto dire se in tempi di crisi
convenga che abbiamo, scusi il termine, mille parlamentari invece che cinquecento
come sono in America, se occorre che alcuni dirigenti o alcuni presidenti di società
percepiscono più del compenso del Sindaco per la quale sono nominati, cioè tutte queste
cose sono tante cose belle che vengono dette, se i vitalizi possono essere erogati. In
questo caso no, in questo caso occorre capire, perché c’è una denuncia scritta n questa
interpellanza, (incomprensibile) chi l’ha fatta, che cosa è successo, non la
giustificazione se c’era il Covid o non il Covid, o altro che sia, ci sono dei soldi che
sono stati spesi, io mi riguardo il punto 6, le parcelle per rilasciare il parere, per quale
motivo l’ha pagata GTT? E cosa hanno detto il Collegio Sindacale e il Collegio dei
Revisori dei Conti in base a questo? Per quale motivo c’è stata una remunerazione di
questo tipo? Allora quindi chiedo naturalmente, se non lo faranno i sottoscrittori, mi
stupisce che non l’hanno fatto, una Commissione di controllo in cui chiameremo il
Collegio dei Revisori e il Collegio Sindacale per capire se sono state fatte delle
osservazioni a questi punti o alcuni di questi punti e che cosa intendono fare in merito a
questi punti, perché una cosa è la politica che si può criticare, ci mancherebbe, un’altra
sono i soldi pubblici per i quali noi mettiamo, tutti i cittadini, me compreso, pagano le
tasse, e a questo punto naturalmente occorre capire se certi costi - naturalmente inerenti,
io parlo dell’affidamento delle parcelle (incomprensibile) dei pareri - se uno è sicuro
che poteva ottemperare, può fare la richiesta di parere, ci mancherebbe, faccio anche io
il Revisore dei Conti quindi penso che qualcosa un po’ ne capisco, spero, però
naturalmente non è che posso chiedere un parere per quello che riguarda me facendolo
pagare ad altri, ma questa è una mia opinione e che dovrà essere supportata dal Collegio
Sindacale e dal Collegio dei Revisori, perché se così fosse lo andremo ad appurare poi
nelle sedi competenti, perché quelli devono andare a domandare se è giusto o sbagliato,
siccome non voglio fare un processo prima di aver letto le carte e prima di vedere cosa
dicono gli altri, lo dico pubblicamente qui perché non l’ho visto richiesto qua
nell’interpellanza, e mi stupisce questo, che ci sia una Commissione di Controllo di
Gestione, quindi quanto prima, e dopo all’ordine del giorno ci sia la convocazione in
audizione del Collegio Sindacale e del Revisore dei Conti proprio in merito a questi
punti, per capire cosa hanno fatto, cosa ne pensano e quali sono state le osservazioni
effettuate all’interno del Bilancio, futuro Bilancio naturalmente, ma in questo caso nelle
verifiche trimestrali di legge che vengono (incomprensibile), e sono quelle di cassa per
chi ci sta sentendo, ma sono anche le verifiche su quelle che sono tutte naturalmente le
operazioni che avvengono all’interno dell’azienda, molta campionatura ma altre su
semplice richiesta, siccome qui c’è un’interpellanza scritta che chiede alcune cose,
queste cose si possono ribaltare sicuramente, direttamente a chi è preposto al controllo,
sia dei conti che al controllo di vigilanza su quelle che sono le società pubbliche
partecipate, in questo caso del Comune di Torino. Non aggiungo altro perché poi in
Commissione sicuramente avremo modo di andare a discuterne, grazie.

SICARI Francesco (Presidente)
Grazie a lei, Capogruppo Petrarulo. Adesso si è iscritto a parlare il Consigliere Mensio e
ne ha facoltà per cinque minuti, prego.

MENSIO Federico
Grazie Presidente, sarò - mi auguro - molto più breve, ma io prendo atto di quanto
hanno presentato i proponenti dell’interpellanza generale, però ritengo ovvio che tutto
quello che abbiamo sentito deve valere per tutte le Amministrazioni pubbliche e tutti gli
enti pubblici, anche che siano in forma consorziata o come azionisti di società perché, a
prescindere dal colore politico, devono indicare dei nomi per incarichi dirigenziali o
organi di Amministrazione, lo devono fare secondo le norme. Io non penso che nessuno
di noi vorrebbe mai sentire, come dire, che qualcuno prende un... o meglio, che abbia un
incarico da Amministratore o da dirigente di una società o di un ente, oppure addirittura
un incarico specifico da parte di una società che è in quiescenza, quindi è in pensione,
ma riceva comunque un emolumento. Non è questo il caso o per lo meno non all’interno
della diretta... nomina, eppure diciamo appunto, come ho sentito qualcun altro,
evidentemente tra virgolette qualcuno ha pensato di tra virgolette aggirare queste norme
che non sono aggirabili, perché, ripeto, c’è l’espresso divieto degli Enti Locali di dare
un compenso a chi è pensionato, anche se libero professionista. Nulla vieta, come ha
detto invece qualcuno, che lo possano svolgere a titolo gratuito. In questo senso vale la
pena ricordare il perché di questa ratio e lo ricorda la Corte Costituzionale alla sentenza
124/2017 che è proprio imperniata sulla constatazione a carattere limitato delle risorse
pubbliche, e soprattutto, pur nell’interesse pubblico di ricorrere a professionalità
particolarmente qualificate ma che già usufruiscono di un trattamento pensionistico,
deve essere limitato e vietato. Sarebbe quindi, dal mio punto di vista credo, ma quello di
tutti, che si facesse un’opportuna verifica su tutte le situazioni che ci sono in Italia o
anche molto più vicino a noi delle nomine, degli incarichi da parte degli enti pubblici e
negli enti pubblici o nelle società partecipate con l’assoluta speranza che questo non sia
mai accaduto in Italia o non accada, ma che con la certezza da domani, anzi direi da
oggi, tutte le Amministrazioni pubbliche e, ripeto, qualsiasi sia l’appartenenza politica
degli Amministratori, si attengano alle norme previste. È stata ricordata la Legge Madia,
c’è anche una circolare del Ministero la 4/2015, che ricorda questo divieto di conferire
incarichi a chi è in quiescenza a titolo oneroso. Sul resto credo che i Consiglieri di
Maggioranza, i miei colleghi avranno anche molto da dire. Grazie.

SICARI Francesco (Presidente)
Grazie a lei, Consigliere Mensio. Adesso ho iscritto il Capogruppo Magliano, ne ha
facoltà per cinque minuti.

MAGLIANO Silvio
Sì, grazie Presidente, grazie di avermi dato la parola, mi sente Presidente?

SICARI Francesco (Presidente)
Sì, la sento anche molto bene, prego.

MAGLIANO Silvio
Perfetto. Beh, io ringrazio il Capogruppo Lo Russo per aver portato in Aula questa
problematica, questo tema; sono d’accordo, devo dire, con il collega che mi ha
preceduto, andiamo a fare chiarezza ovunque, proprio come il Movimento 5 Stelle ha
sempre voluto fare, non oso immaginare cosa sarebbe successo a parti invertite o cosa è
successo a parti invertite nella scorsa Consiliatura quando i colleghi del Gruppo
Movimento 5 Stelle andavano a fare appunto un controllo preciso su come gli
Amministratori venivano retribuiti, quando spendevano, i rimborsi spese, i rimborsi a
piè di lista. Quindi io sono convinto che sia arrivato il momento di fare chiarezza,
Presidente, come diceva il Presidente Mensio; certo è, lo dico per una questione di stile
all’Assessora Lapietra, visto che questa tipologia di benefit che noi stiamo dando
all’Amministratore, all’ingegner Foti, a parte che i fringe benefit in qualche modo sono
considerabili come parte integrante dello stipendio, però abbia un minimo di correttezza
istituzionale, non citi il Covid perché sembra, io non so chi le ha scritto questa nota,
però dire che con il problema del Covid questa scelta di pagargli 1.900 euro di affitto al
mese è stata una scelta lungimirante i casi sono due: o Foti sapeva, e voi sapevate, che
sarebbe arrivata una pandemia e quindi il nostro buon Foti doveva stare vicino vicino al
posto di lavoro, oppure è veramente una pochezza istituzionale, veramente è qualcosa
che pensavo di non aver sentito, ho chiesto conferma ai colleghi in chat se veramente
avete provato ad usare l’emergenza Covid per giustificare questi 1.900 euro, perché
questo è disgustoso, primo dato. Secondo dato: vede, 16 chilometri, Rivalta, ma sa
quanta gente, quanti Amministratori delegati nelle aziende private non hanno questo
tipo di trattamento e i chilometri sono molto di più? Soprattutto dopo la crisi c’è gente
che per mantenere la propria famiglia si fa 100 chilometri al giorno per andare a
presiedere o a dirigere un’azienda. Per cui, io penso che da questo punto di vista si sia
toccato veramente il peggior livello di risposta istituzionale che si poteva dare in
quest’Aula su una cosa di questo tipo, soprattutto un’azienda che ogni due per tre ha un
problema rispetto al pagamento dei propri dipendenti, che non naviga in buone acque.
Detto questo, usare anche i propri avvocati per giustificare il prendere denaro
personalmente per incarichi collegati alla nomina che voi avete dato a questo
professionista è ulteriormente grave. Io mi auguro che le parole del Consigliere Mensio
dicano di fatto che farete chiarezza su questa figura e la farete su tante altre situazioni e
che questa persona venga allontanata o che decidiate di cambiare, perché vi ricordo che
è sempre la stessa persona che quando uscì il problema del padre che si prese in braccio
la ragazza disabile, riuscì a dire: “No, no, ma tanto la manutenzione era prevista il
giorno dopo”, e allora visto che sanno tutti che non andò così, ecco io vorrei che si
facesse chiarezza perché un’immagine di questo tipo in questo momento di crisi, un
fatto portato alla luce in questo modo di fatto necessita di una presa di posizione forte
proprio da parte del Movimento 5 Stelle che su queste cose ci ha fatto una campagna
elettorale e ha vinto le elezioni. Siate coerenti almeno su questo, la gente a casa ascolta
quello che stiamo dicendo, ha letto di questa questione, forse è arrivato il momento di
dire con chiarezza che chi vuol fare questo tipo di incarichi, lo faccia gratuitamente e
non infili dalla finestra prebende o fringe benefit di questo tipo che sono uno schiaffo ai
dipendenti GTT, uno schiaffo a chi ha lavorato veramente sul problema del Covid e
quindi che non merita di sentire una risposta di questa tipo. Io ho concluso, Presidente.

SICARI Francesco (Presidente)
Grazie, Capogruppo Magliano. Adesso ho l’intervento del Consigliere Malanca, prego
ne ha facoltà.

MALANCA Roberto
Grazie, Presidente. Il mio sarà un intervento estremamente pacato, ho voluto aspettare la
maggioranza degli interventi per capire un pochino qual era la questione che veniva
imputata a questa Amministrazione, in particolar modo con l’interpellanza dai singoli
Consiglieri delle Forze di Minoranza. Io ringrazio tutte le Forze di Minoranza per
richiamarci ai nostri principi di coerenza, di onestà, a ricordare che cosa sarebbe
successo a parti invertite, ma io li invito anche alla riflessione su questo. I fatti descritti
nell’interpellanza non sono di ieri, neanche dell’altro ieri e né della settimana scorsa,
sono fatti che sono usciti sui giornali un anno fa/un anno e mezzo fa, non ricordo
nemmeno esattamente la data, non è un caso, secondo me, se le Minoranze in questo
preciso momento, quando ci sono effettivamente le sofferenze legate al Covid che son
state ricordate, la gente in cassa integrazione, difficoltà da parte delle aziende, che si
ritirino fuori questioni vecchie anche di un anno o di due anni pur di alzare gli scudi,
pur di fare scandalo, pur di fare una politica becera e populistica nei confronti di
quest’Amministrazione, del resto ci stiamo avvicinando a quella che è una campagna
elettorale che si preannuncia particolarmente poco signorile e questo mi sembra che sia
il primo episodio, forse neanche più il primo, ma ci andiamo, devo dire, verso un
ambiente poco piacevole per tutti. Nel merito, entriamo un pochino nel merito: è stata
fatta confusione tra coloro che sono lavoratori dipendenti che si fanno chilometri, che
vengono comandati a fare servizi disagevoli tra quelli che sono i dirigenti che hanno
delle responsabilità ma che comunque ricadono anche loro sotto l’egida di un
Amministratore delegato e di un Direttore generale in tutte le varie aziende, che quindi
in fine ultimo rispondono solo della propria fetta di competenze, e poi ci sono gli
Amministratori in genere, gli Amministratori delegati, questi non hanno normalmente
un compito semplice, non hanno un orario, non gli vengono pagati gli straordinari. Il
caso in questione, l’Amministratore delegato in questione, io ricordo che... forse
qualcuno di voi se lo ricorderà che uscì un bando ancora con la vecchia gestione in
ricerca di una figura che facesse da Direttore generale per GTT e che sostanzialmente
non diede alcun esito, forse perché non c’era nessuno allora in grado o che avesse la
voglia, il coraggio e la capacità di prendere in mano quest’azienda da quasi 5.000
persone con la situazione finanziaria ed economica che aveva tre anni fa e dire: “Va
bene, io ci provo, ci metto il coraggio, ci metto la capacità e provo questa scommessa di
applicare questo Piano industriale e farlo seguire”, Piano industriale che, ricordo, non è
stato un Piano industriale leggero, fu definito “un Piano industriale lacrime e sangue”,
ed è un Piano industriale grazie al quale io ho visto no per il Covid, come dice qualche
Consigliere cercando di giustificare... cercando di dirci che stiamo giustificando adesso
le cose per il Covid, cose che son successe come dicevo un anno/un anno e mezzo fa e
adesso proseguono ma non c’è nulla di nuovo rispetto ad allora. Ovviamente, non ho
nessuna difficoltà a dire che sono tutte perfettamente legali, perfettamente corrette
eccetera, ma esiste quello che è il criterio di discrezionalità nel dotare una persona che
fa spesso orari fino alle 11.00 di sera-mezzanotte, che al mattino alle 7.00 è già in
ufficio, anche di quello che è previsto per molti Amministratori delegati, quello che in
GTT è sempre stato, che è quello di una foresteria vicino alla sede di lavoro, non per
dargli il lusso ma per facilitargli quello che è un compito già di per sé gravoso. Detto
ciò, io veramente capisco che da parte di alcuni Consiglieri che non hanno mai fatto
Amministratori in situazioni critiche, in situazioni estremamente critiche ed esplosive
non sia comprensibile un impegno di questo genere e che cosa comporta in termini
proprio di rinuncia alla vita personale, di rinuncia a tante altre cose; credo che ci sia
proprio una piccineria nell’andare a contestare i 1.900 euro di fronte a quello che è
l’impegno su un’azienda (voci sovrapposte).

SICARI Francesco (Presidente)
La invito a concludere.

MALANCA Roberto
... e soprattutto, vedo un livore, un livore veramente incredibile da parte di queste
persone nei confronti dell’Amministrazione di quest’azienda e da chi la sta guidando
fuori dal pantano in cui noi l’abbiamo trovata, e forse sarà questo. Quindi siccome
questo signore ha fatto delle cose che magari sono anche positive per l’azienda, adesso
che siamo in sede Covid si deve mettere il cilicio e deve essere frustato perché le cose
che fa purtroppo non sono morali. Grazie Presidente, ho finito.

SICARI Francesco (Presidente)
Grazie a lei. Adesso ho il Consigliere Carretta. Prego, ne ha facoltà per cinque minuti.

CARRETTA Domenico
Grazie, Presidente. Allora, nessun livore, solo una necessità da parte dei Consiglieri di
chiedere informazioni, di chiedere spiegazioni su alcuni comportamenti che crediamo
moralmente discutibili, e moralmente discutibili lo sono perché, guardi, non è una
foresteria un appartamento da 1.900 euro, e piacerebbe a tutti avere una foresteria da
1.900 euro, anche io non ho mai fatto l’Amministratore, anche io abito fuori Torino, ben
più lontano di Rivalta, e nessuno mi ha mai offerto una foresteria; però va bene, cioè va
bene tutto, rispetto anche al mio ruolo è chiaro che io non possa pretendere una roba del
genere, ma riascoltando e le prometto Presidente che riascolterò con attenzione due o tre
volte quello che è l’intervento dell’Assessora, mi è venuto in mente sempre
quell’immagine delle scatolette di tonno ed è un’immagine che non riesco a togliermi
dalla testa, e c’è quest’immagine di queste scatolette di tonno che non solo non vengono
aperte ma vengono chiuse ermeticamente da tutti, vengono chiuse dall’Assessore,
vengono chiuse dalla Sindaca che rivendica la scelta e conosceva quindi tutto ciò che è
indicato e richiesto nella mozione, ma vengono soprattutto chiuse, inscatolate in altre...
nel piombo dai Consiglieri che mi hanno preceduto; e allora in attesa che si compia
l’indagine conoscitiva che è stata annunciata su tutti gli Amministratori d’Italia e del
Regno da parte di un Consigliere, mi soffermo solo su un dato: non me n’ero accorto,
effettivamente questa storia già si conosceva da un anno, e allora deve essere la
Minoranza ad evidenziare a stimolare in voi questa difesa d’ufficio, o ci poteva essere
anche un intervento, una levata di scudi che insomma vi riportava a quello che era
l’originale spirito che vi aveva supportati a buttare già i cancelli di Palazzo di Città? Ma
lo chiedo solo perché non dovrete rispondere sicuramente a me, non dovrete rispondere
in Consiglio, ma dovrete rispondere ai cittadini, a quelli che vi hanno chiesto una
condotta diversa. Io predo atto di questa difesa d’ufficio, non ho gli elementi per dire se
questa difesa d’ufficio sia stata in un certo senso... se è obbligatoria o meno, io
moralmente trovo alcune considerazioni che sono state espresse prima quantomeno
discutibili; dopodiché, il Covid non è stato richiamato, mi dispiace, dal Consigliere
Magliano, è stato richiamato a parziale giustificazione di alcuni espedienti che sono stati
utilizzati per rendere più agevole quello che era il compito di un Amministratore. E
allora, quella scatoletta di tonno che ormai avete riposto nei cassetti, che non avete tra
l’altro mai svuotato e non avete mai controllato con la giusta attenzione, quella
scatoletta di tonno diventerà davvero l’emblema di quello che state diventando, di
quello che la gente ascolta, di quella che è la condotta di questa Amministrazione:
Sindaca, Assessori e Consiglieri a giustificare tutto, anche quello che fino all’altro
giorno avrebbe fatto saltare sui banchi della Sala Rossa, una Sala Rossa che chissà
quando riaprirà, quella che era una Consigliera d’Opposizione abbastanza guerrigliera,
me la ricordo ancora lì sui banchi, beh vabbè dai, funziona così, insomma ce l’ha
insegnato Machiavelli, ce lo insegnano un po’ tutti, poi basta ricoprire certi incarichi per
cambiare in un solo momento nel giro di una mattinata quelle che erano convinzioni e
intendimenti che ne avevano caratterizzato l’agire politico di tutti. Grazie.

SICARI Francesco (Presidente)
Grazie a lei. Prego Consigliere Fornari, ne ha facoltà per cinque minuti.

FORNARI Antonio
Sì, grazie Presidente. Mah, questa interpellanza diciamo è sulla lunga scia di altre
interpellanze che sono state presentate in passato e di attacchi alla persona, al singolo
caso, in questo caso tocca all’architetto Foti che, ricordiamo, nella situazione in cui
rilevò, o meglio, fu nominato in GTT in una società che aveva 5.000 dipendenti, sul
lastrico a rischio fallimento, ebbe comunque il coraggio di prendere in mano
quest’azienda di 5.000 dipendenti a titolo gratuito, quindi senza alcun compenso e con
un’indennità, un rimborso di, da quanto ho capito, 1.900 euro, per 12 mesi sono 22.800
euro all’anno, quindi io non so quanto prende un autista di GTT, forse prende più o
meno questa cifra o qualcosina in più; quindi l’Amministratore delegato di GTT riceve
dalla società questo rimborso spese di 1.900. Qualcuno si scandalizza, io non so quanto
sono gli affitti medi a Torino per un immobile, un alloggio ammobiliato, probabilmente
1.900 è tanto, doveva rivolgersi a un’altra agenzia, magari fa pagare 1.400/1.500, lo
lascio un po’ a tutti gli agenti immobiliari che sono intervenuti prima, quello che però
effettivamente è inaccettabile è che qua si fanno gli attacchi alla persona ma non si fa un
discorso sulla norma generale come diceva prima il Consigliere Mensio, perché poi
andiamo a vedere altre partecipate del Comune di Torino, come SMAT, dove ci sono
pensionati che ricevono invece proprio l’indennità, quindi vanno proprio addirittura
contro la norma e i Comuni dell’hinterland torinese probabilmente riproporranno di
nuovo questa persona all’interno di SMAT. Quindi..., prima è intervenuto il Segretario
cittadino, il Segretario provinciale del Partito Democratico, se vogliamo fare una
battaglia di rispetto delle norme, perché non la facciamo con tutti i Sindaci dell’area
metropolitana torinese, visto che lui è Segretario provinciale del Partito Democratico e
la maggior parte dei Sindaci dell’area metropolitana sono del Partito Democratico,
allora facciamo questa battaglia di trasparenza, iniziamo dalla prossima nomina che
faranno i Sindaci di tutta l’area metropolitana contro i pensionati all’interno delle
partecipate che prendono l’indennità, così non li nominiamo più, almeno facciamo delle
battaglie in cui possiamo dire: “Sì, vale questo discorso, vale per tutti, non nominiamo
più pensionati all’interno di partecipate”, ma deve valere per tutti eh, non che perché
siccome per GTT, che era una società sull’orlo che aveva già dei processi in corso e
nessuno voleva andare ad amministrare, lì bisogna attaccarlo sulla persona? E ripeto,
1.900 euro per 12 mesi sono 22.800 all’anno, più o meno forse uno stipendio di un
autista di GTT, e invece su altri casi come SMAT, lì no, lì va bene perché si può fare,
anzi in quei casi lì addirittura viene riconosciuta un’indennità che va contro la norma
generale. Quindi, se effettivamente bisogna fare delle battaglie per rispettare delle
regole, allora facciamole a 360°, perché sennò altrimenti viene fuori l’ipocrisia di chi fa
queste interpellanze che guarda diciamo la pagliuzza e poi non guarda la trave. Grazie.

SICARI Francesco (Presidente)
Grazie a lei, Consigliere Fornari. Adesso ho la Consigliera Albano. Prego, ne ha facoltà
per cinque minuti.

ALBANO Daniela
Grazie, Presidente. Mah, io sono d’accordo con quello che ha detto adesso il collega
Fornari, quindi sono d’accordo sul fatto che bisogna fare un’analisi su tutti quelli che
sono gli incarichi dati alle partecipate, alle aziende gestite comunque in qualche modo
dalla Città, però non sopporto comunque il benaltrismo, cioè questo non vuol dire che
se noi vogliamo andare a vedere quello che hanno fatto altri, quegli incarichi che son
stati dati ad altri, non si possa discutere sul merito della situazione attuale su cui stiamo
discutendo. Io credo di dover ringraziare comunque Foti per quello che ha fatto e per
essersi messo al servizio di GTT per la gestione dell’azienda in una situazione di crisi e
di difficoltà; ciò non toglie che comunque credo che sia importante comunque che chi
ha incarichi di questo genere abbia un punto di appoggio in Città per poter svolgere al
meglio il propri lavoro e per poter consentire gli orari di riposo che gli sono dovuti,
anche in situazioni di difficoltà e di emergenza, questo non toglie comunque che...
insomma, un appartamento di tale portata sia secondo me un pochettino fuori luogo
rispetto ad un alloggio che dovrebbe essere un appoggio in Città per permettere di....
insomma, di avere uno spazio dove potersi riposare durante lo svolgimento del proprio
lavoro; quindi secondo me è giusto andare a visionare e a valutare tutte le situazioni che
ci sono nelle partecipate e nelle aziende gestire dal Comune di Torino, ma questo non
toglie che comunque va fatta una riflessione anche su quest’appartamento e
soprattutto... non sull’appartamento perché, ripeto, secondo me è, diciamo, propedeutico
allo svolgimento del proprio lavoro avere un appartamento in Città che gli consenta di
raggiungere agevolmente e in fretta il luogo di lavoro anche in situazioni di emergenza,
ma sull’opportunità di avere appunto un alloggio di questo tipo. Grazie.

SICARI Francesco (Presidente)
Grazie a lei, Consigliera Albano. Adesso è iscritta la Vicecapogruppo Foglietta. Prego,
ne ha facoltà per cinque minuti.

FOGLIETTA Chiara
Sì, grazie Presidente, io ci metterò molto meno. Faccio un appello a tutti, io chiedo dove
siano finiti i Consiglieri della Maggioranza, quelli dell’onestà, della trasparenza, del
risparmio, degli incarichi non a titolo retributivo, dove siete finiti? Perché, vede, qui
innanzitutto nessuno ha fatto attacchi personali, perché si sta parlando di una questione
legata ad alcune incongruenze rispetto a quanto da voi sempre sbandierato; io a coloro i
quali ritengano una foresteria o un piccolo alloggio - un piccolo appoggio, non alloggio,
scusate - un appartamento da 1.900 euro al mese... chiedo dove vivano? Se conoscano
veramente la Città che indegnamente da quattro anni stanno amministrando, male, la
stanno amministrando? Ai Consiglieri di Maggioranza che adesso vogliono fare
l’elenco per poi, non so, evidentemente fare delle tabelle Excel, va bene, non va bene,
chiedo dov’erano quando la Sindaca confermava Profumo, quando la Sindaca
confermava Peveraro, quando tutte le cose andavano bene e soprattutto si parla di
SMAT quando non mi pare che il Comune di Torino e la Sindaca Appendino non abbia
voce in capitolo sulle nomine, sui compensi e via dicendo. Quindi invece di venire qui a
fare la voce grossa e poi stare zitti nei Consigli di Indirizzo e nei CdA, date mandato
alla Sindaca di revisionare tutto davvero, e per me, per quanto mi riguarda, è
indifendibile ed è incomprensibile la vostra difesa d’ufficio rispetto a 1.900 euro di un
appoggio. Il Consigliere Fornari fa: “1.900 per 12, è quasi come uno stipendio di un
dipendente GTT”, ma cosa vuol dire? Un’indennità da 1.900 per un alloggio? Proprio
voi? Proprio voi che avete contato i poveri in campagna elettorale, che ne avete fatto
una bandiera della campagna elettorale? Fate una riflessione e tornate in voi stessi,
perché noi saremmo già in campagna elettorale, ma voi non avete ancora capito cosa
state facendo.

SICARI Francesco (Presidente)
Ringrazio. Adesso ho... con ordine, il Capogruppo Napoli.

NAPOLI Osvaldo
Presidente, io devo dire la verità, sono un po’ un ragazzo fuori dal coro, nel senso che vi
sono delle situazioni, guardate, io parlo con un concetto un po’ diverso, io credo che
nella nostra disgrazia del Covid questo Paese ha una grande possibilità di ricominciare
da capo, da zero, e di rilanciarsi. È un’opportunità, è un controsenso sotto un certo
aspetto, però dal male può iniziare il bene, e io credo che il nostro Paese abbia dei
grandi problemi, fra cui uno di quelli che dibattiamo in questo momento. Vede, io sono
uno che la legge Bassanini, in piena Tangentopoli quando tutti applaudivano di dare
tutte le pratiche ai tecnici dei Comuni e il resto, io avevo capito - con tutti gli errori che
posso fare - che era un errore; oggi per superare la legge Bassanini, perché non
riusciamo a cambiarla, nominiamo commissari su commissari su commissari e
nominiamo i Sindaci commissari che non hanno nemmeno i soldi per mettere a posto le
scuole. Allora vede, ho fatto un ragionamento sulla legge Bassanini ma lo rifaccio tale e
uguale sulla Legge Madia, io credo che la Legge Madia sia un errore, io credo che gli
Amministratori delle società pensionati o non pensionati, gli Amministratori - e lì do la
responsabilità al Ministro Tremonti che era vicino a me in termini politici, quando ha
diminuito i compensi agli Amministratori locali non capendo che gli Amministratori
locali tutti i giorni sono davanti alle problematiche della gente - io dico che la Legge
Madia è uno sbaglio, dico che è uno sbaglio perché agli Amministratori che
amministrano, pensionati o meno, soltanto per le responsabilità che hanno devono avere
per forza di riflesso una contropartita. Ma voi pensate soltanto cosa rischia tutti i giorni
per una firma, abbiate pazienza... cioè quindi siamo in un Paese in cui siamo perversi, è
ovvio che è una perversione che porta all’instabilità totale. Io ho finito dicendo soltanto
una cosa: io al posto di Foti avrei fatto soltanto una cosa sola, mi sarei autosospeso dal
momento in cui il Covid è iniziato, avrei detto: “Da questo momento per quattro mesi,
per cinque mesi mi autosospendo l’alloggio, mi autosospendo quello che c’è da
autosospendersi”, avrei fatto quello, avrei mandato un messaggio notevole, forte, non
quello di dire: “Bah, questo e quest’altro”, però avrei autosospeso, almeno l’alloggio
l’avrei autosospeso; avesse fatto questo, io credo che ne sarebbe uscita bene sia la
Maggioranza, che non ha responsabilità sotto un certo senso, sotto questo aspetto perché
è un problema personale e giustamente i colleghi che mi hanno preceduto hanno detto:
“Noi non abbiamo fatto un attacco personale”, hanno ragione, e nemmeno io desidero
fare un attacco personale, dico soltanto che al posto suo mi sarei comportato in questa
maniera, avrei fatto un passo indietro dicendo: “Per tre mesi, per cinque mesi da quel
punto di vista lì non faccio più nulla, non voglio nulla”. Avrebbe fatto un figurone la
Maggioranza e avrebbe fatto un figurone il presidente Foti. Grazie.

SICARI Francesco (Presidente)
Grazie a lei, Capogruppo Napoli. Ho iscritta ora la Vicepresidente Ferrero, prego ne ha
facoltà, cinque minuti.

FERRERO Viviana (Vicepresidente)
Grazie, Presidente. Io non credo che qui si stia andando a valutare quello che è il valore
dell’Amministrazione e del dottor Foti sull’azienda molto in difficoltà, come è quella di
GTT, ma si stia orientando un po’ il pensiero su quelle che invece sono delle modalità
di azione anche della nostra Amministrazione sulla nomina e poi, in seconda battuta,
sull’opportunità oppure no dell’appartamento. Allora, io prenderei l’argomento per
pezzi: allora, l’utilizzo dei pensionati io credo che sia nel momento in cui è consentito
dalle regole un modo per traghettare delle competenze - e non ci trovo nulla di male - e
devo dire che anche su SMAT con il dottor Paolo Romano siamo più o meno nella
stessa situazione e non è una nomina esclusiva del Comune di Torino, quindi direi che
in questo c’è poco da... poco diciamo da recriminare perché siamo più o meno nelle
stesse situazioni. Sulla questione invece dell’opportunità dell’appartamento, io credo
che ci sia da svolgere una piccola riflessione sul fatto che sia necessario per un
Presidente avere un punto di appoggio oppure un punto di trasferimento familiare. Ecco,
questo sulla normativa le modalità in cui si va ad intercettare questo argomento
potremmo effettivamente fare anche un atto dell’Amministrazione in cui il punto di
appoggio è un punto con delle caratteristiche diverse, perché se un punto di appoggio è
un punto dove si va a dormire, un appartamento in Crocetta di 40 metri quadri vale dai
500 ai 600 euro in un posto bellissimo, un appartamento in cui si sposta la famiglia è un
appartamento più grande che ha delle necessità diverse. Quindi io credo che questo sia
un argomento che non va, come dico, ad intaccare quello che è il lavoro del dottor Foti,
ma sulle modalità che permettiamo noi, ai nostri Presidenti, di prendere un
appartamento e con quali caratteristiche, cioè se il punto d’appoggio è un punto singolo,
non di trasferimento familiare, se invece è un punto di trasferimento familiare, cioè che
l’Amministratore delega... il Presidente sposta tutta la famiglia, certo ha bisogno
rispetto anche alla propria famiglia, perché se è single non avrà bisogno di nuovo di
metrature, è una questione diversa. Il punto d’appoggio è sicuramente un ambito più
limitato, è un ambito appunto che sicuramente costa di meno un appartamento che non
una permanenza in albergo, e quindi era già questa di fatto una soluzione di risparmio.
Se vogliamo andare ad intercettare altri risparmi, allora diamo delle regole più stringenti
su questo, io credo che nel momento in cui non abbiamo né come Maggioranza, né
come Minoranza verificato la possibilità di modificare quella che è la normativa, cioè
non siamo intervenuti in quattro anni a modificare questo tipo di possibilità, in fondo ci
dobbiamo assumere un pochettino tutti la responsabilità di questa cosa, ma io dico non è
mai tardi per poter intervenire, per trovare le modalità per intervenire e non basarci solo
sull’opportunità o inopportunità della scelta della persona appunto che interviene in
questo caso. Dico di più, che è sbagliato fortemente affidarsi alla persona che deve
decidere di fare oppure no una certa cosa nel momento in cui vogliamo invece dare una
direzione politica in un momento di grandissima crisi, grandissima crisi in cui - lo dico -
le persone sentendo di questa cosa dei 1.900 non saranno molto liete di questa
situazione, non lo saranno affatto perché ci sono delle situazioni di disagio anche della
Città di Torino molto forti e quindi sono quelle cose che fanno tanto scandalo, irritano
ma se non riusciamo a trovare una soluzione che, come dico, metta nelle condizioni di
trovare la soluzione tutti insieme, mi sembra una polemica che alza la polvere ma di
fatto la fa ricadere a terra e finisce di nuovo sotto il tappeto. Grazie.

SICARI Francesco (Presidente)
Non ho altri interventi al momento.
Copyright © Comune di Torino - accesso Intracom Comunale (riservato ai dipendenti)