Interventi |
FOGLIETTA Chiara Grazie, Presidente. Mi rendo conto che andare ad approvare adesso un atto che comunque era stato liberto per l’Aula tempo fa possa suonare strano, però abbiamo pensato di dare comunque il nostro contributo in merito ai tempi della Città e le strategie per la mobilità in quella che viene definita la cosiddetta Fase 2, nonostante, appunto, come ho detto prima, si sia già in questa Fase 2. Alcuni pensano di essere già nella Fase 3, come hanno dimostrato alcune manifestazioni di questi giorni, ma siamo ancora in Fase 2. Abbiamo discusso quest’atto nella Commissione consiliare competente, alla presenza dell’Assessora Lapietra, che prima aveva già illustrato le strategie di mobilità rispetto alla Fase 2. Per una questione di tempistica la discussione di questi atti non è stata calendarizzata in un momento opportuno, ma solo successivamente, se no credo e reputo che i nostri atti, parlo per il mio, ma anche in parte per quello della collega Albano, avrebbero potuto dare uno spunto di riflessione, quell’indirizzo politico che a noi compete anche all’Assessora alla Mobilità. Io non mi vorrei dilungare troppo, perché la questione è ormai nota a tutti. Mi concentrerei semplicemente sui tre punti dell’impegna della mozione di cui sono prima firmataria, in cui nel primo si chiede di ridiscutere e ridefinire, laddove possibile, quello che viene definito il tempo della Città. Ricordo a tutti i colleghi che la delega (incomprensibile) dei tempi e orari della Città, qualità della vita in realtà è in capo all’Assessore Giusta, che io immagino abbia fatto una riflessione sul punto. Ridefinizione, quindi, dei tempi della città da attivarsi in sinergia con gli altri attori territoriali, penso alla Regione, penso ai sindacati, alle associazioni, ai rappresentanti del settore commerciale, economico, turistico, che chiaramente stanno soffrendo molto dopo la Fase 1, e chiaramente anche le scuole e le università. Per quanto concerne, invece, la parte più relativa alla mobilità, incentivare la mobilità dolce con azioni concrete, che possano rendere maggiormente fruibile lo spazio urbano, quali, chiaramente, penso alla mobilità pedonale ed alla mobilità ciclistica; e il punto tre, che è riprogrammare la fruizione del servizio di trasporto pubblico in sinergia con GTT, questo perché, perché chiaramente, dovendo mantenere il distanziamento sociale all’interno dei nostri mezzi di trasporto, quindi nel nostro trasporto pubblico locale, è necessario che le corse vengano aumentate, onde evitare il classico fenomeno che noi tutti conosciamo e conoscono anche i nostri cittadini, che nell’ora di punta, i mezzi di trasporto siano assolutamente sovraffollati e che quindi il distanziamento sociale, per i motivi che chiaramente sono in capo ai singoli, non possa essere rispettato. Io, per scrivere questa mozione mi sono ispirata alla famosa “città del quarto d’ora”, secondo me questa, e mi avvio alla conclusione, Presidente, spero sia l’unica occasione e spero anche l’ultima, dal punto di vista sanitario, sociale ed economico, situazione in cui possiamo tentare di ridefinire, riorganizzare ed anche, permettetemi, di reimmaginare, le nostre città, lo sta facendo Milano, che ha chiaramente una capacità economica molto differente dalla nostra, ma per non rimanere in coda, lo può fare anche Torino e quindi chiedo che la mia mozione venga approvata dall’Aula. Grazie, Presidente. |