Interventi |
MENSIO Federico Grazie, Presidente. Ma io ogni tanto mi immagino quello che abbiamo vissuto con dei provvedimenti presi per contrastare un’emergenza, provvedimenti duri, provvedimenti necessari, provvedimenti che ci hanno costretto a non usare il mezzo pubblico perché o anche il mezzo privato perché gli assembramenti o anche il solo spostarsi per andare a lavoro poteva rischiare di compromettere la salute di tutti e con provvedimenti anche recenti riguardanti l’utilizzo di dispositivi per evitare, come dire, di utilizzare, di respirare l’aria magari anche stando vicino ad altre persone. Ecco, se tutti questi provvedimenti fossero stati presi negli ultimi vent’anni per l’inquinamento dello smog io sarei stato più felice. Sarei stato più felice perché gli stessi provvedimenti per vent’anni non sono stati presi eppure in questi vent’anni ogni anno abbiamo circa 80.000 morti prematuri in Italia per inquinamento. È questa la realtà, è la triste realtà che noi ci siamo trovati ad affrontare negli ultimi vent’anni e che l’emergenza sanitaria, invece, del Covid ci ha messo di fronte a un fatto compiuto, a un fatto compiuto che evidentemente qualcosa nel sistema del trasporto, non solo italiano, ma in modo particolare quello italiano e di Torino non funzionava. Non funzionava, recenti studi hanno anche probabilmente dimostrato che l’emergenza Covid è data anche dal maggior inquinamento di alcune zone d’Italia e quindi è necessario ripensare, ripensare alle proprie abitudini, ripensare al modo di lavorare, ripensare al modo di spostarsi. È inutile dirsi e nascondersi che un cambiamento ci vuole, se non ci sarà questo cambiamento non solo ricadremo negli stessi errori fatti in precedenza sia per quanto riguarda la mobilità, sia per quanto riguarda l’emergenza sanitaria che abbiamo vissuto, ma soprattutto non saremo in grado di essere resilienti, cioè di adattarci a un cambiamento. In tal senso la mozione della collega Albano che ho sottoscritto molto volentieri e che in parte ho aiutato a redigere dà queste indicazioni, indicazioni che vanno proprio verso un nuovo tipo di mobilità anche condizionata o da farsi condizionare da uno stile di vita diverso. È chiaro che ci sono delle fortissime resistenze in tutto questo, lo capisco, non lo metto in dubbio specialmente per una Città che ha sempre vissuto all’ombra di una fabbrica di auto, all’ombra di una fabbrica che ha creato un indotto importante, ma che negli ultimi anni ha visto una crisi forte, come l’hanno visti tutte le crisi, tutte le Nazioni che avevano un forte industria automobilistica (audio disturbato). Stante questo quello che… MENSIO Federico Sì. Ribadisco la bontà della mozione sui controviali già oggi è necessario utilizzare per svoltare a destra. Sui monopattini inutile che dica che siamo la Città con più monopattini, ma molto è dovuto anche alla disattenzione dei mezzi che circolano e che non sono monopattini. Grazie. |