Interventi |
LAVOLTA Enzo (Vicepresidente Vicario) Grazie, Presidente. Io volevo ringraziare le colleghe che ci hanno dato la possibilità durante la fase emergenziale di affrontare un tema importante qual è quello della mobilità, ci siamo posti molte domande io credo che la più importante sia come evitare che il distanziamento sociale diventi anche divario sociale e la mobilità è sicuramente una rappresentazione non solo estetica di che cosa succede dal punto di vista sociale in una città. Abbiamo avuto anche modo di immaginare il futuro, abbiamo provato a riflettere su che cosa avremmo potuto prevedere per il futuro della nostra Città, abbiamo immagino che le strade vuote, l’aria pure dei giorni di quarantena sarebbero stati un triste ricordo probabilmente in un ancor più triste futuro di traffico e aria irrespirabile se non ci fosse stato coraggio. Il rischio è fortissimo di immaginare che autobus, tram, metro semivuoti a causa delle norme di distanziamento sociale con dentro, tra l’altro, gli strati più poveri della nostra società sembrino inutili e allora qualcuno probabilmente comincerà anche a riflettere sull’ipotesi di smantellare quel servizio apparentemente inutile, si incentiveranno le auto a bassa emissione probabilmente le auto elettriche per garantire a tutti la possibilità di muoversi in sicurezza, però si dovrà consentire, qualcuno ce lo chiederà, la circolazione anche dei modelli più vecchi. I collegamenti con le periferie, con le aree periurbane saranno probabilmente più difficili, non avranno più senso le forme di pedonalizzazione sia che siano sperimentali, piuttosto che no, qualche esempio in questa direzione ce l’ha dato chi è intervenuto prima, in poco tempo insomma ci troveremo, questo è il rischio che abbiamo paventato, seduti ciascuno al sicuro dentro la propria auto probabilmente paralizzato nel traffico, in un traffico forse mai visto in una società, io penso e di questo ho paura, sempre più divisa. Se poi qualcuno arrivasse anche a dimostrare, attraverso i suoi studi, una correlazione tra coronavirus e inquinamento ecco questo futuro sarebbe addirittura grottesco ed è per quello io penso che serve coraggio, serve il coraggio di investire nelle innovazioni dei sistemi di trasporto pubblico, serve il coraggio nell’investire nell’accessibilità, serve coraggio nell’affrontare la mobilità pubblica e sostenibile e più che come semplice esperienza o come semplice equazione fra domanda e offerta, come una delle sfide reali delle nostre città per garantire una qualità della vita accettabile nelle nostre città. Ed è per quello che io volevo ringraziare chi ha sottoposto alla nostra discussione questi documenti in particolare la collega Foglietta che ha, secondo me, ben declinato tra l’altro facendo riferimento ad esempi concreti già di altre città e Capitali Europee, quale può essere una traiettoria o una direzione di marcia, mi sono permesso di presentare un emendamento alla mozione della collega Albano semplicemente per sottolineare un aspetto, noi abbiamo già di per sé come Amministrazione una responsabilità particolarmente evidente, fa riferimento all’esempio che diamo, allora dato che abbiamo 8.000 dipendenti è probabile che una buona parte di questi dipendenti attraverso una semplice riorganizzazione possano essere, non dico incentivati, ma magari a loro può essere richiesto se possono… LAVOLTA Enzo (Vicepresidente Vicario) … Se possono, se vogliono svolgere la propria attività in una sede decentrata dell’Amministrazione più prossima alla propria abitazione. Sicuramente un pezzettino del ragionamento che può aiutare a ridurre il carico di traffico nella nostra Città e metterci nelle condizioni magari anche di migliorare la qualità della vita e la conciliazione dei tempi e gli orari di questi nostri dipendenti. Grazie. |