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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 8 Giugno 2020 ore 13,00
Paragrafo n. 24

Comunicazioni della Sindaca su “Commissariamento Teatro Regio”.
Interventi
TRESSO Francesco
Grazie, Presidente.

TRESSO Francesco
Scusi, adesso mi sente?

TRESSO Francesco
Volevo fare la richiesta di avere la risposta scritta da parte della Sindaca, gentilmente,
grazie. Dunque, anche io rimango un attimino sorpreso da quelli che sono stati gli
eventi che si sono succeduti ed è per questo che poi ho presentato le richieste di
comunicazioni, perché al di là della strettissima connessione delle due situazioni, quella
giudiziaria, su cui ovviamente non mi posso esprimere, ma che sicuramente incute un
certo tipo di preoccupazione, proprio in merito a quella che sia l’immagine della Città,
anche perché le persone coinvolte sono quelle che hanno condotto direttamente la
Fondazione per un anno, a cui poi effettivamente già era risultato un po’ particolare che
la Sindaca non avesse rinnovato l’incarico, perché questo sistema di cambiare
frequentemente le persone intorno, la sta un po’ contraddicendo, Sindaca, io temo che
per delle Fondazioni, come quelle del Teatro Regio, in cui effettivamente la Città si
riconosce, ma non solo la Città, la Regione intera si deve riconoscere, proprio perché
sono il caposaldo di una fondazione culturale come questa, in cui i lavoratori sono la
parte integrante di questa Fondazione e la Città deve riconoscerci, ci aveva fortemente
preoccupato. Noi abbiamo più volte espresso delle riserve che avevamo in merito
all’operato del Sovrintendente. Certo, dal punto di vista anche della gestione, ci sembra
di capire che non è stato tutto così trasparente e cristallino. Lei stessa ci dice che il 367
riveste su dei parametri che possono essere la perdita, o il Bilancio in rosso per due anni
consecutivi, o sostanzialmente la perdita superiore al 30% del patrimonio, così ci ha
riferito, ma per due anni consecutivi. Quindi, se questo si registra nel 2019, vuol dire
che c’era già, però non si capisce bene se questo era già avvenuto per l’anno precedente,
ovvero, se viceversa i disavanzi non sono tali da avere dovuto arrivare a questo tipo di
scelta, che è una scelta veramente molto, molto difficile e che rende, diciamo, una
situazione di gravissima, mette la situazione del Regio in una situazione gravissima
anche dal punto di vista del disincentivare quelli che possono essere degli investimenti
da parte dei privati. Questo è particolarmente, diciamo così, elemento di sorpresa, anche
alla luce del fatto che lo stesso Sovrintendente aveva assicurato che invece si sarebbe
raggiunto il pareggio di Bilancio anche grazie all’intervento della fondazione. Quindi,
insomma è mancato un livello di interlocuzione sufficiente, perché non è possibile che
tutto arrivi così, un po’ come fulmine a ciel sereno la settimana scorsa o dieci giorni fa.
Quello che lei ci dice di voler garantire tra quelli che saranno le indicazioni date al
futuro commissario, anche l’aspetto legato alla continuità lavorativa e le condizioni
occupazionali, non sono elementi sufficienti a sanare, ad evadere il livello di
preoccupazione, perché le condizioni occupazionali sono tali, come sappiamo, come lei
stessa ha ricordato, anche nel riguardare un numero piuttosto ingente di lavoratori
precari, ma che sono dei precari piuttosto sui generis. Anche nell’audizione che
abbiamo avuto lunedì scorso con i rappresentanti dei lavoratori, c’è stato detto che si
tratta anche di una sessantina di precari che spesso hanno una situazione che si
ripropone da 10 - 15 - 20 anni, e quindi è un livello di precariato, ahimè, purtroppo
consolidato, e quindi questo ci pone veramente in una situazione di grande, grande
preoccupazione per queste persone. D’altronde è stato richiesto un accordo da
sottoscrivere ed ancora non è stato sottoscritto da parte del Comitato di Indirizzo, so che
ci sarà una riunione a breve e si spera che almeno quest’accordo, che è stato proposto
dalle parti, venga sottoscritto per dare qualche elemento di garanzia in più. Certo che
non si capisce anche la logica del commissariamento. Cioè, sfiduciare ulteriormente
Schwarz, perché sostanzialmente ad un po’ di mesi dalla sua nomina, peraltro
ricordiamo che la nomina è avvenuta a seguito di un concorso che chiedeva la messa in
atto di un Piano di sviluppo, quello che è stato sostanzialmente quello redatto da
Guerzoni. Ma allora, a pochi mesi ha avuto modo di attuarlo questo Piano di sviluppo
ed in che misure sono state attuate? Non ci sembra che siano state attuate molte di
quelle misure, probabilmente era un piano che aveva anche intrinseche delle valutazioni
non proprio così corrette, perché lei dice che si sono dimostrate minori le entrate
rispetto alle spese che sono elevate, però probabilmente anche tutta una serie di
iniziative, che già all’epoca, si fece notare, sembravano un po’ troppo ottimistiche in
termini di aumento della bigliettazione, di operazioni di marketing, forse non erano poi
così robuste, come infatti sono state. Mi risulta che anche le azioni di fatto messe in atto
sono ben ben limitate, poi se si è fatto qualcosa, ecco... Azioni che forse sono più di
immagine, ricordiamo il costo della mensa ed altro, ma quanto possono incidere rispetto
ai numeri che ci ha riportato, ben ben poco, sono ordini di grandezza inferiori rispetto a
quello che era necessario. Allora, mi sembra che tutta questa vicenda denoti una
gestione molto molto improvvisata che ahimè affossa…

TRESSO Francesco
Sì, vado in conclusione. Che affossa una delle istituzioni più significative, anche proprio
per il riconoscimento che la Città ha nei confronti del Teatro Regio. Ahimè la scelta
delle persone, di darla, non è stata felice e di questo lei se n’è presa in toto la
responsabilità e di questo la ringraziamo perché almeno è una responsabilità che si
prende e, ahimè, la persona che ha chiamato a riprendere in mano la situazione, di fatto
la esautora dopo poco tempo, in (incomprensibile) del commissariamento che vediamo
che è un grosso rischio, proprio in primis per i lavoratori e in secondo per tutto quella
che è la visibilità dell’istituzione stessa. Credo ci sia bisogno di una politica molto più
forte nei confronti di quest’istituzione. Grazie.

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