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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 8 Giugno 2020 ore 13,00
Paragrafo n. 23

Comunicazioni della Sindaca su “Manifestazione di sabato 30 maggio dei gilet arancioni”.
Interventi
APPENDINO Chiara (Sindaca)
Sì, grazie Presidente. In realtà molto brevemente, nel senso che scinderei i due aspetti, il
primo è il giudizio politico che ho già, come dire, espresso pubblicamente rispetto a
comportamenti di singole persone che sono in netto contrasto rispetto a quanto previsto
dal DPCM, in qualche modo anche in netto contrasto rispetto ai sacrifici che le persone
hanno fatto e stanno facendo per evitare il contagio, ma su questo mi sono già espressa
pubblicamente; ho chiesto una nota anche lato Questura - Prefettura per dare invece una
risposta tecnica rispetto a qualche informazione su quanto sia avvenuto il 30 maggio.
Intanto, è importante fare una premessa, ma questo vale in generale, vale per questa
manifestazione ma vale per il periodo che stiamo vivendo, e cioè che le manifestazioni
non sono soggette ad autorizzazione, ma i promotori devono comunicare il programma
dell’iniziativa alla Questura che poi, a sua volta, nel momento in cui riceve, come dire,
l’informazione rispetto alla volontà di procedere con una manifestazione, può dare o
meno prescrizioni circa la modalità di svolgimento dell’evento, ovviamente questo
avviene sempre - ancora di più in questo momento - le prescrizioni sono eventuali
aggiunte rispetto a quanto già previsto dal DPCM.
Come sappiamo, in contemporanea ad altre città italiane, il 30 maggio scorso a partire
dalle 10.00 fino alle 12.30 si è svolta in piazza Statuto un’iniziativa, che è quella
oggetto delle comunicazioni, a cura dei gilet arancioni Movimento Piemonte preceduta
da un invito sulla pagina Facebook del citato movimento a partecipare ad un’assemblea
popolare con allestimento di un punto di raccolta firme relative alla petizione nazionale
contro l’attuale Governo, volta ad istituire un’asserita assemblea costituente, iniziativa
era denominata “Uniti con il generale Pappalardo”. La Questura, nel momento in cui
ovviamente è venuta a conoscenza, ha richiamato l’attenzione del coordinatore torinese
dell’iniziativa sulle disposizioni in vigore in materia di distanziamento sociale e di
svolgimento di manifestazioni esclusivamente in forma statica, quindi cos’è accaduto?
Come avviene normalmente, la Questura, a cui viene comunicata l’iniziativa - questo,
ripeto, vale per tutte le manifestazioni - ha preso contatti con il soggetto organizzatore
richiamando l’attenzione rispetto alle disposizioni in vigore, senza aggiunta di ulteriori
prescrizioni; ovviamente le disposizioni in vigore in materia, in questo particolare
momento, sono in materia di distanziamento sociale in modo tale da tutelare la sicurezza
e la salute nostra, della nostra comunità e di chi in qualche modo ha deciso allora di
andare a manifestare.
Evidentemente, non c’è stato da parte, come è risultato anche dalle immagini, il rispetto
di queste disposizioni in vigore nell’ambito del decreto, in seguito anche, come dire, ad
una ricerca da parte nostra di informazioni, ma questo anche alla luce di quanto poi è
avvenuto dopo... e delle immagini che si sono viste, che sono girate a mezzo stampa o
sui social, siamo venuti a conoscenza del fatto, ovviamente ho chiesto a Questura e
Prefettura, che è stata sporta denuncia contro i partecipanti di tali assemblee dallo stesso
Presidente del partito politico, Movimento Sociale Italiano - Destra Nazionale, per il
mancato utilizzo di dispositivi di autoprotezione, nonché per vilipendio alle istituzioni
della Repubblica Italiana.
Sostanzialmente farei solo tre riflessioni: la prima più generale, e che vale per le tante
manifestazioni che ci sono in corso in questo momento, in questo periodo, e che stiamo
vedendo anche nelle piazze auliche della nostra città, è evidente che si passi da una non
richiesta di autorizzazione ma ad una comunicazione. È altrettanto evidente che la
Questura sta facendo il possibile per eventuali prescrizioni aggiuntive e ponendo, per
quanto riguarda gli organizzatori delle manifestazioni, l’attenzione su una serie di
norme che devono essere in qualche modo rispettate; è altrettanto evidente che nel caso
citato questo non è avvenuto e il fatto che non sia avvenuto, dal mio punto di vista,
come ho già detto pubblicamente, è stata una mancanza di rispetto nei confronti della
città e della nostra comunità. È già partita, appunto, questa denuncia contro i
partecipanti, ovviamente sono in contatto col signor Prefetto anche per valutare quali
saranno le possibili e future azioni; in generale, ripeto, credo che valga per chiunque
decida di partecipare ad una manifestazione, al di là che si condivida o non si condivida
il contenuto politico, ovviamente io non condivido il contenuto politico e, come dire, i
toni e anche evidentemente la modalità di manifestazione dell’altro giorno - mi riferisco
ai gilet di cui stiamo parlando - ma al di là di questo, è evidente che come istituzioni
non possiamo che fare appello che qualvolta si intenda manifestare, e questo può
avvenire legittimamente, anche alla luce del particolare momento che stiamo vivendo,
penso alle tante manifestazioni che stiamo vedendo nelle piazze auliche della nostra
città per porre l’attenzione su alcune tematiche sociali - economiche, è assolutamente
importante che queste avvengano nel corretto distanziamento sociale, nel corretto
rispetto delle norme a tutela della nostra salute. Grazie.

APPENDINO Chiara (Sindaca)
Grazie, Presidente. Spiego solo meglio perché probabilmente in alcuni passaggi non
sono stata chiara. Allora, il riferimento al tema delle manifestazioni è come dire,
generico, perché per il contesto in cui siamo oggi, adesso stiamo parlando ripeto, dei
gilet, ma è indiscutibile che ogni giorno abbiamo una, magari anche due manifestazioni
in alcune piazze auliche della nostra Città ed è corretto, come dicevano i Consiglieri,
sento di dire, di Minoranza e di Maggioranza, e ringrazio anche per questo dibattito che,
dal mio punto di vista è stato costruttivo, è evidente che dobbiamo garantire il diritto a
manifestare e che questo però deve essere coniugato nell’ambito di alcune, io mi
riferivo nello specifico, regole che valgono per tutti, vale per chi decide di manifestare e
vale per chi non decide di manifestare e, ogni qual volta quelle regole, come ad esempio
l’utilizzo della mascherina se non c’è il distanziamento di un metro o in generale il
distanziamento sociale, ma ce ne sono anche altre, faccio riferimento a queste, perché
sono quelle che sono state maggiormente oggetto di dibattito in questo periodo, è
evidente che ogni qual volta un soggetto che partecipa ad una manifestazione, che si
può condividere o non condividere politicamente, nel momento in cui non rispetta
quelle regole, dal mio punto di vista sta in qualche modo mettendo, non è rispettoso
dell’intera comunità che ha fatto sforzi straordinari per essere nella situazione in cui
siamo oggi. Secondo tema, ma che voglio ribadire, il mio giudizio politico sulla
manifestazione è quello che ho espresso pubblicamente, quindi ribadisco assolutamente
non condivido, è evidente che dal mio punto di vista sia incondivisibile, ma le
manifestazioni e voglio ritornare su questo punto anche per rispondere alla domanda
specifica, come ha comunicato la Questura, ed io ho portato la loro voce in Consiglio
Comunale, le manifestazioni politiche non sono soggette ad autorizzazione da parte
della parte politica, cioè della Città. Cioè, per rispondere alla domanda specifica, a noi
non è stato comunicato né chiesto nulla. Noi non autorizziamo il suolo pubblico per una
manifestazione in piazza Castello per gli infermieri, come non autorizziamo il suolo
pubblico, piazza Castello, zona aulica, non autorizziamo il suolo pubblico per
manifestazioni di questo tipo. Diverso è se ci chiedono, ad esempio l’utilizzo del palco,
allora, o una strumentazione di cui dispone la Città, allora, in quel caso noi
interveniamo e peraltro, come giustamente è stato anche ricordato, si è fatto un lavoro,
secondo me, condiviso, e sono contenta di avere sentito che anche Roma sta andando
nella nostra direzione, rispetto alla tutela di alcuni valori che sono dal mio punto di
vista, ma credo dal punto di vista di tutto il Consiglio Comunale, assolutamente
indiscutibili, perché fanno parte dei valori della nostra Città, della nostra Regione e del
nostro Paese. Ora, nel caso specifico, non è pervenuto nulla alla Città, ma non doveva
pervenire nulla alla Città. Quindi, come dire, non è una mancanza formale da parte di
chi ha organizzato. La mancanza da parte di chi ha partecipato a quella manifestazione è
stata nel non rispetto delle regole. Quindi, è importante. Volevo solo scindere, perché
vale per le tante manifestazioni, qualche manifestazione, la stragrande maggioranza, mi
sento di dire, anche alla luce di quello che stiamo vivendo, ad esempio in piazza
Castello oggi ce n’è stata un’altra, rispetta le regole di distanziamento e manifesta
legittimamente le proprie preoccupazioni sociali, economiche, il proprio sentimento
politico e, ci mancherebbe, questo noi dobbiamo tutelarlo; dall’altra parte, è evidente
che si richiede e questo è anche in capo alla responsabilità dei singoli che partecipano
alla manifestazione, soprattutto in capo ai singoli, di mantenere, come dire, il rispetto di
quelle regole che valgono per tutti, che si manifesti o non si manifesti, che si sia in una
piazza di una città per una manifestazione, che si sia in quella piazza della città per
andare a fare una passeggiata. Allora, è chiaro che il divieto di assembramento, nello
specifico il distanziamento, ci accompagnerà anche nei prossimi mesi e ci
accompagnerà anche nelle prossime manifestazioni. Per quanto riguarda il tema
specifico, cioè se sia possibile intervenire con un’azione da parte della Città, è una cosa
che stiamo valutando, tra l’altro ne ho parlato con il comandante e quindi si sta
valutando se sia possibile un’azione che potrebbe essere, ad esempio un esposto alla
luce del non rispetto di alcune regole che però sono in capo, ripeto, ai singoli. Quindi,
non è un’operazione semplicissima. È una cosa che stiamo valutando, alla luce anche
delle riflessioni, delle sollecitazioni, mi sembra, bipartisan, che sono arrivate dal
Consiglio Comunale, cercheremo di capire se la strada è percorribile. Io mi impegno a
riferire entro una decina di giorni al massimo rispetto a quanto detto pocanzi. Grazie,
Presidente e grazie a tutti i Consiglieri intervenuti.

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