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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 8 Giugno 2020 ore 13,00
Paragrafo n. 20

Comunicazioni della Sindaca su “Situazione creatasi nel Centro Clienti GTT dopo il lockdown”.
Interventi
PETRARULO Raffaele
Grazie Presidente, sarà telegrafico su questo, nel senso che penso che quello che sta
avvenendo, in questo precipuo caso, in questa interpellanza, quindi quello che riguarda
GTT avviene in troppi ambiti, parliamo dei tribunali, delle anagrafi, degli ospedali,
centri sociali, Agenzia delle Entrate. C’è stata una ripartenza sulla carta piano piano,
uno spingere naturalmente allo smart working che serve, che è utile per certi servizi ma
con questo svariato modello di mandare mail, fare telefonate, essere richiamati, dove a
volte funziona e a volte non funziona, ma per un semplice discorso: l’entrata delle
richieste è enorme, la risposta certe volte è dallo stesso operatore che mentre di persona
riusciva ad evadere maggiormente quello che era il discorso normale, prima che si
scrive e che si legge il tempo passa. Lo vediamo noi con le videoconferenze, apro una
parentesi, ma questo non c’entra con questo, ma come diceva qualcun altro, torneremo
anche noi Consiglieri a ritrovarci personalmente, perché sennò noi vogliamo che gli altri
facciano un servizio e poi noi siamo qua in videoconferenza, io sono in Consiglio
Comunale, alle spalle è il Consiglio comunale perché qui io sto (incomprensibile).
Per quello che riguarda il discorso di GTT, è un discorso che a mio parere la mole di
quelli che debbono richiedere è enorme e non può essere supportata solamente dalle
mail (incomprensibile). Occorre strutturare e strutturarsi in questa maniera facendo
quello che è un po’ il gioco della diversità di entrata, se all’anagrafe arrivano tantissime
richieste per la carta di identità e alla GTT arrivano tantissimi, occorre che venga
strutturato, vuoi per orari, vuoi per quello che sia, un maggiore orario, uno sportello
diverso, un’accoglienza diversa, non è possibile avere delle code oppure che questi
telefoni non rispondono, ma lo dico non solo a GTT, lo dico a tutto quello che consegue
agli altri comparti, perché anche l’Agenzia delle Entrate lavora due giorni, è aperta al
pubblico, e gli altri cinque deve mandare la mail, molte volte ti risponde via mail ma
non tutti sono così telematici e capaci di poter fare le cose. Allora questo cosa vuol dire?
Cominciamo un po’ anche a studiare, che va bene tutto, videoconferenze,
teleconferenze, smart working e quello che sia, però bisogna anche capire: si vuole
avere il rapporto pubblico al 100%, ma si vuole la gente in smart working; si vuole
avere gli uffici vuoti, ma bisogna rispondere a tutti, quindi su questo è quello che sarà la
sfida del futuro, come si fa? Perché non tutti, ripeto - gli anziani e anche i meno
anziani - sono in grado di poter usare via mail e via telefono tutto quello che oggi viene
richiesto, cioè non si può pretendere di inviare via mail, fare le scansioni,
(incomprensibile) di tutto quello che può servire per fare quello che è un discorso di
rimborso, di rinnovo, di richiesta, cioè si parla tanto di semplificazione a livello
comunale e anche regionale, ma ‘sta semplificazione dov’è? È sulla carta? Abbiamo gli
Assessorati alla semplificazione e alla sburocratizzazione per che cosa? Usiamoli, no?
Facciamolo. Ma veramente. Perché se tutte le volte bisogna sempre fare questo
(incomprensibile) che non lo riesce a fare, io vedo che la gente è stufa, perché oltre che
aver perso naturalmente dei soldi, perdere un servizio, poi oltretutto si perdono ore,
perché voi pensate quanta gente, diceva qualcuno, la Consigliera Scanderebech anche,
che chiama e chiama e non risponde oppure ha delle risposte successive.
Allora, chi viene pagato per dirigere delle aziende, è partecipato o chi copre incarichi di
Assessore o no - comunali, provinciali, regionali, nazionali, quello che sia - deve entrare
in merito su questi discorsi qua, sennò veramente la semplificazione (incomprensibile).
La semplificazione deve essere quella in cui io posso, semplificazione non vuol dire
mandare una mail... anche, ma vuol dire avere uno sportello che si possa avere un certo
orario. Semplificare vuol dire anche che uno non deve andare dalle 08.00 alle 10.00,
può andare dalle 08.00 alle 08.00 di sera se c’è la richiesta, e la faremo anche sulle
anagrafi, che sulle anagrafi non è possibile che si lavori e ci siano code di 6 mesi per
fare la richiesta della carta di identità, così ho letto e così mi hanno detto. Che si aprano
degli sportelli appositamente, che si facciano dei carichi anche notturni, cosa mi
interessa se qualcuno vuole (incomprensibile), naturalmente retribuita, perché non
penso che il cittadino, il dipendente pubblico, che certe volte io ammiro per quello fa,
non abbia voglia poi di poter andare a fare un servizio per altri cittadini. Non ci credo a
questa cosa qua, bisogna sfatare il discorso che il dipendente pubblico è un costo, è una
risorsa per la cittadinanza e ben vengano i dipendenti pubblici che fanno questo tipo di
mestiere, e io li ammiro perché li conosco, c’è gente che lavora, si prodiga, anche nella
sanità, anche negli ospedali, anche nei Consigli comunali, nel Comune, però poi
(incomprensibile) non gli si dà la possibilità di poter essere parte di aiuto, abbiamo GTT
in una maniera che è partecipata, abbiamo SORIS, via discorrendo.
Quindi ottimizziamo tutto, ripartiamo, per primi noi come Consiglieri naturalmente,
basta con queste videoconferenze, perché questo è anche un indice di dare l’esempio
agli altri, sennò non possiamo chiedere agli altri di essere efficienti quando noi siamo in
videoconferenza. Grazie.

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