Interventi |
CURATELLA Cataldo Grazie, Presidente. Era il 6 aprile 2020 quando in questo Consiglio Comunale si discuteva per l’approvazione una Variazione di Bilancio in cui venivano assegnati una parte degli 828 milioni arrivati per la Metro 2, con una suddivisione che è stata scelta in Giunta, senza nessun tipo di condivisione in Consiglio Comunale e senza avere nessuna informazione su quali fossero le intenzioni in merito a questo progetto. E infatti le uniche informazioni che abbiamo non le riceviamo tramite il Consiglio Comunale, negli opportuni luoghi - le Commissioni e via dicendo -, ma le scopriamo dai giornali. (Audio interrotto) quando presentiamo un’interpellanza, come in questo caso. Io solo due punti vorrei capire, perché sulla parte della tecnologia, ad esempio, ovvero, automatica o tradizionale? Ma c’è anche un altro tema che secondo me deve affrontare il Consiglio Comunale: a fine 2017 si era fatta una sperimentazione sulla Metro 1 per sfruttare i condotti della Metro per produrre energia termica, per favorire l’estensione del teleriscaldamento utilizzando i cascami termici prodotti dalla Metropolitana; era stata annunciata questa tecnologia sperimentata e ideata dal Politecnico di Torino, che era stata sperimentata nel cantiere (incomprensibile) della Metro 1, diventerà nella Metro 2 un dato di fatto. Su questi aspetti come stiamo procedendo? Perché oltretutto, visto che Torino vuole essere la città dell’innovazione, sarebbe opportuno anche discutere su questa grossa infrastruttura, che andrà da sud a nord della città di Torino, quali tecnologie, non solo legate alla mobilità, ma anche legate a tutti gli impatti che possono avere, nel caso specifico ragioniamo di sostenibilità ambientale, riduzione delle emissioni, sfruttando un calore che è prodotto da un servizio di mobilità, senza dover bruciare gas metano, usare caldaie a condensazione o altri tipi di sistemi. E quindi questo è un aspetto che credo sarebbe stato opportuno e sarebbe opportuno ragionare insieme per capire tutte le tecnologie che si pensa di implementare in questo sistema, per far sì che sia all’avanguardia e non sia soltanto un mero trasporto, ma si possano anche avete delle tecnologie abilitanti o delle tecnologie che favoriscano la sostenibilità ambientale della città. Il secondo aspetto che sinceramente non è emerso da nessuna parte, perché ragioniamo tutti nella parte nord-est, quindi tutti i Comuni che giustamente hanno detto: “Quando arriverà in questo modo? Cominciamo a fare già una progettazione di tutta quell’area”. Ma la zona sud della città? Qual è il cronoprogramma per arrivare alla zona sud? La prima tratta si fermerà al Politecnico di Torino, va bene, ma dal Politecnico di Torino verso Mirafiori Sud e poi verso Orbassano qual è il cronoprogramma per l’estensione? Dovremmo aspettare la fine dei lavori della prima tratta? Stiamo già lavorando per avere un finanziamento di questa seconda tratta? Il coinvolgimento che è stato fatto col CDP, con gli ingegneri del CDP, si ferma al Politecnico di Torino o va anche a valutare come procedere con le estensioni? Perché al momento sembra che la Metro 2, che inizialmente era la tratta intera, si ferma al Politecnico di Torino, ma non si capisce - questa non è la prima volta che lo chiedo come approfondimento - non si capisce con quali tempistiche e quindi qual è il cronoprogramma per l’estensione dal Politecnico di Torino verso Mirafiori Sud in prima istanza e poi con le estensioni successive. Quindi sono questi i due aspetti su cui almeno vorrei che cominciasse ad esserci il confronto, e non soltanto attendere qualche articolo di giornale che nasce da delle voci che sono state fatte un po’ emergere da non si sa chi, senza nessun coinvolgimento. Quindi, come diceva precedentemente il Capogruppo Lo Russo, se sarà una ratifica, la ratifica sarà della sola Maggioranza; se invece è un indirizzo politico, credo sia opportuno il coinvolgimento di tutto il Consiglio Comunale. Grazie. |