Interventi |
SICARI Francesco (Presidente) Procediamo adesso con l’interpellanza generale n. mecc. 202001181/002, che ha come oggetto: “Linea 2 della Metropolitana: a che punto siamo” SICARI Francesco (Presidente) Presentata dal Capogruppo Lo Russo e sottoscritta da altri Consiglieri. Risponde l’Assessora Lapietra, alla quale lascio la parola. Prego, Assessora. LAPIETRA Maria (Assessora) Grazie. Buonasera a tutti. Innanzitutto ringrazio chi mi ha fatto questa interpellanza, perché è una dimostrazione di quanto in questo momento, soprattutto di emergenza sanitaria e non solo, sia importante un’infrastruttura strategica come quella della Metropolitana 2. Quindi è un’interpellanza molto tecnica e quindi vi ringrazio per queste domande, che mi aiutano, una volta in più, a rispondere in Consiglio del lavoro che stiamo facendo da qualche anno, un lavoro molto intenso. Ricordo, quando siamo arrivati abbiamo ereditato un progetto da mettere a bando, un progetto preliminare, una tratta solo centrale di questa opera cosa importante, l’abbiamo preso e abbiamo lavorato tantissimo per riuscire ad arrivare a un progetto integrale di una vera infrastruttura di Metropolitana degna di questo nome, soprattutto un lavoro in bilico tra la politica, o meglio, quello che è l’esigenza della popolazione, e la tecnica, perché non dobbiamo dimenticarci quanto... stiamo lavorando da..., tre Ministri, praticamente siamo passati dal Ministro Delrio, al Ministro Toninelli, alla nuova Ministra De Micheli, lavorando congiuntamente unitamente, sia a livello politico, ma soprattutto tecnico. E io ringrazio tantissimo sia i tecnici del Ministero che i tecnici dell’Amministrazione Comunale, che sono riusciti a portare a termine, a concludere un progetto preliminare così ambizioso come quello di una Linea vera di Metropolitana, che si interfaccia con una Linea di Metropolitana esistente. Sarà molto difficile, lo ripeto, riuscire ad avere una rete, perché la Linea 1 della Metropolitana era stata studiata e analizzata per un tracciato che doveva rimanere, diciamo, a sé stante ed è per questo che ci siamo battuti in questi anni per portare avanti un progetto così completo, che riguarda tutti i territori. Da pochi giorni si è sollevata una polemica verso..., diciamo, sollevata dai territori del Nord-Est; vorrei ricordare a tutti che i territori del Nord-Est innanzitutto sono stati silenti quando il progetto è stato deliberato solo nella zona centrale di Torino, ma congiuntamente, a noi è stato portato il progetto integrale anche verso i loro territori e anche verso Orbassano. È stata fatta un’opera molto grande di lavoro di concertazione anche con i vari territori, sia in termini di débat public, anche in Agenzia della Mobilità Piemontese, quindi regionale, sia con i vari Sindaci. Quindi io posso dire che ad oggi sono molto soddisfatta del risultato ottenuto. Parallelamente siamo riusciti ad ottenere, tramite finanziaria, delle risorse ingenti, 828 milioni, e stiamo cercando di poterli utilizzare al meglio non solo per progettare quest’opera, ma anche per incominciare a vederne la realizzazione, quindi per affidare proprio un progetto esecutivo di quest’opera così importante. Allora, vorrei leggere le domande, che, ripeto, sono molto tecniche e quindi le leggerò con attenzione, così come le risposte. Allora, ci sono tre punti, ai quali risponderò congiuntamente, i primi tre, che sono: “Chi sceglierà la tecnologia con cui si realizzerà la Linea 2 della Metropolitana (automatica o tradizionale con conducente) e con che procedura secondo il Codice Appalti”, “Con che criteri tecnici ed economici verrà realizzato il progetto definitivo senza aver definito la tecnologia”, “Se non ritiene l’Amministrazione preferibile indire una gara che individui il sistema dell’intero tracciato e solo dopo procedere con il progetto definitivo”. In risposta a questi tre punti, vorrei ricordare che il progetto definitivo della tratta funzionale, della prima tratta, quindi, redatta ai sensi dell’articolo 23 comma 7 del Decreto Legislativo 50/2016, includerà tutte le opere civili, architettoniche, gli impianti, i sistemi civili e ferroviari necessari all’esercizio della Linea. In particolare, la progettazione dei sistemi ferroviari comprenderà: la definizione del modello di esercizio delle tratte funzionali individuate secondo un programma temporale, esteso fino alla messa in servizio del deposito definitivo; il Piano di manutenzione conseguente alla definizione del modello di cui sopra; il programma funzionale del deposito officina provvisorio, nonché la conseguente progettazione del medesimo, con relativo adeguamento delle opere già progettate, in particolare nell’area del retrostazione di Rebaudengo; l’elaborazione delle scelte tecnologiche sugli impianti fissi e dimensionali, sulla base delle informazioni raccolte dalla consultazione preliminare di mercato già espletata dall’Amministrazione Comunale, nonché da altro eventuale confronto con i possibili fornitori. Tali scelte avranno lo scopo di definire più precisamente le dimensioni delle opere civili, nelle stazioni in particolare, senza in alcun modo limitare la concorrenza. Questo ci tengo a sottolinearlo, nel senso che noi vorremmo affidare un appalto integrato, un progetto esecutivo e di sistema senza limitare la concorrenza, quindi senza già dare un nome e un cognome a quest’opera e questo è fondamentale. Ricordo che, contrariamente a quando si è progettata la Linea 1 della Metropolitana, ormai i sistemi si sono tutti abbastanza uniformati in termini di dimensioni, quindi non è più come una volta che i sistemi variavano tantissimo a seconda... e quindi anche i tunnel dovevano variare. La successiva procedura di affidamento della progettazione esecutiva e della realizzazione dell’opera, espletata sulla base del Codice degli Appalti, consentirà di individuare il fornitore del sistema tecnologico con il quale sarà gestita la Linea 2, e qui ricordo che a livello nazionale è stata richiesta una proroga proprio per i termini dell’appalto integrato che dovevano scadere il 31/12/2020, è stata richiesta una proroga da tutto il territorio e con molta probabilità verrà data di un anno, se non due. Il punto 4) dell’interpellanza mi chiede “se l’Amministrazione ritiene Infra.To dotata di risorse e personale adeguato a progettare la Linea 2 della Metro senza ricorrere a sua volta a supporti tecnico-specialistici esterni e come pensa di individuarli”. Considerato che l’attività di engineering, di progettazione, di costruzione e sviluppo di impianti, sistemi e infrastrutture anche ferroviari per i sistemi di trasporto delle persone e delle merci sono comprese dallo Statuto nell’oggetto sociale della società Infratrasporti e che la medesima si configura come società in house del Comune di Torino, ai sensi dell’articolo 5 del Decreto Legislativo 50/2016, l’Amministrazione intende avvalersi della collaborazione della suddetta società per la redazione del progetto definitivo dell’intero tracciato della Linea 2 della Metropolitana di Torino, che, in funzione delle risorse disponibili, dovrà avvenire per lotti successivi, comprensivo dei depositi e dei parcheggi di interscambio, nonché del sistema. Ai fini dell’affidamento in house del servizio di progettazione, in base a quanto previsto dalla normativa, sarà preventivamente effettuata la valutazione della congruità economica dell’offerta. La suddetta offerta economica sarà inoltre corredata da una proposta di organigramma e relativo piano di reclutamento di personale, quindi di assunzioni, dal quale sia evidente la struttura con cui Infratrasporti espleterà l’incarico, nonché da un cronoprogramma che qualifichi nel dettaglio i tempi della progettazione. Al punto 5) mi viene richiesto: “Con che procedura ad evidenza pubblica è stata scelta Cassa Depositi e Prestiti come ente finanziatore e/o se invece non ritiene l’Amministrazione necessario individuare un eventuale partner finanziario attraverso procedura ad evidenza pubblica secondo il nostro Codice Appalti”. Questo è un punto importante da sottolineare. Attualmente Cassa Depositi e Prestiti collabora con la Città di Torino per il progetto della Linea 2 della Metropolitana sulla base del Protocollo d’Intesa approvato con deliberazione della Giunta Comunale in data 19 maggio corrente e successivamente sottoscritta dalla Sindaca, fornendo un servizio di consulenza tecnica a titolo gratuito, con riferimento alla strutturazione del processo di progettazione e realizzazione della Linea 2. Il Protocollo non ha natura vincolante e non costituisce alcuna obbligazione in capo alle parti. Le attività di consulenza tecnico-finanziaria che Cassa Depositi e Prestiti offre al Comune, e quindi ringrazio perché ci stanno supportando tantissimo in virtù del Protocollo sopra richiamato, non implicano in nessun modo l’impegno da parte del Comune a richiedere il finanziamento a Cassa Depositi e Prestiti, né l’impegno di Cassa Depositi e Prestiti a concedere il finanziamento al Comune. Pertanto il Comune potrà liberamente reperire il finanziamento sul mercato alle condizioni disponibili, secondo le proprie autonome valutazioni. Ricordo inoltre che Cassa Depositi e Prestiti sta lavorando da mesi, dall’inizio della pandemia, insieme al Ministero dei Trasporti per elaborare uno strumento finanziario specifico per finanziare la realizzazione di opere strategiche per la nostra Nazione. All’ultimo punto mi viene chiesto se è confermato l’impegno preso durante il Consiglio Comunale dalla Sindaca Appendino, quando la Giunta pensa di presentare al Consiglio Comunale la deliberazione contenente gli indirizzi per lo sviluppo della Linea 2, ivi compresi gli elementi di modifica urbanistica necessari”. Qui devo ricordarvi che è già iniziato, quindi parallelamente alla procedura finalizzata all’affidamento dell’attività di progettazione definitiva a Infratrasporti, nell’ambito della Conferenza dei Servizi sul progetto, quindi una condivisione con le Amministrazioni coinvolte, e di procedure occorrenti per la definizione e l’approvazione della Varianti urbanistiche funzionali della Linea 2. La procedura proposta dalla Città di Torino è quella dell’accordo di programma fra gli Enti coinvolti, che integrerà anche l’iter ambientale necessario per le Varianti urbanistiche finalizzate alla realizzazione dell’opera. Grazie. SICARI Francesco (Presidente) Grazie a lei, Assessora Lapietra. Procediamo adesso con le richieste di intervento dal primo ad essersi segnato, il Capogruppo Lo Russo. Ne ha facoltà per cinque minuti, prego. LO RUSSO Stefano Grazie, Presidente. Purtroppo, come immaginavamo, le risposte sono evasive e in alcuni casi confermano le ragioni per cui abbiamo presentato questa interpellanza generale. Sono evasive perché in realtà non fanno chiarezza rispetto a un punto che è cruciale ed è dirimente ed è contenuto in uno dei quesiti posti, e cioè chi decide la tecnologia, perché arriverà un momento, cara Assessora Lapietra, che sostanzialmente andrà messa una parola... un punto e una fine a questa manfrina su cui ormai avete tenuta inchiodata la Città da quattro anni, e questo punto riguarda, appunto, il tema di che tipo di tecnologia, se automatica o con conducente, verrà ad essere sviluppata, perché per avere i finanziamenti, come ben sappiamo, anzi, per poterli ottenere realmente, non solamente in termini di competenza, serve un progetto che sia immediatamente cantierabile, e perché sia immediatamente cantierabile questi elementi vanno definiti, vanno definiti prima. Non è chiaro assolutamente cosa avete in mente di fare. Lei oggi ha letto molto rap... ha fatto una grande filippica generale sulle solite cose con cui ci riempie la testa, poi però in un certo modo è andata molto veloce su un passaggio, che riguarda il ruolo di Infra.To, che dovrà definire - ho preso un appunto - il progetto definitivo e c’è la parola: “Nonché la decisione...” parla di parcheggi, parla di interconnessioni e poi parla di sistema. Ecco, è un po’ ambigua questa cosa. Siccome non abbiamo ancora ben capito, o meglio, facciamo finta di non capire qual è il disegno che c’è in testa, ribadiamo quella che è la nostra posizione: la nostra posizione è quella che sarebbe utile che questo processo di discussione su tutta una serie di elementi di Linea 2, ivi compresi gli elementi che stanno richiedendo i Sindaci della zona Nord, di cui mi rendo conto la difficoltà politica in cui vi site trovati in questo momento, ma questo è un dato oggettivo che c’è, avvengano alla luce del sole, non nelle segrete stanze dei suoi uffici o degli uffici della Sindaca, perché qui si giocano appalti da miliardi di euro, miliardi di euro, e quindi è bene che i riflettori siano piuttosto accesi, perché su queste cose qua si giocano non solamente i destini della Città, ma si giocano anche legittimi interessi da parte di operatori economici che giustamente vedono intorno a questa infrastruttura un elemento importante anche di sviluppo. Il ruolo di Cassa Depositi e Prestiti in questo quadro è quantomeno ambiguo, cara Assessora Lapietra, ma soprattutto cara silente Sindaca Appendino, perché Cassa Depositi e Prestiti non è un’opera pia. Cassa Depositi e Prestiti è un’organizzazione controllata dallo Stato, che eroga del denaro ad interesse, quindi lo fa pagare questo denaro, non è che ce lo dà gratis, e che non si capisce per quale ragione entra in gioco nella misura in cui vengono definiti paletti e parametri piuttosto delicati nella fase di predisposizione del progetto, e ci sarebbe piaciuto, anche qui, che, come dire, ci fosse stato un maggior grado di trasparenza, perché è ovvio, ed era provocatoria la domanda relativamente al fatto che questa cosa qua non pregiudica l’eventuale gara d’appalto per il finanziamento da parte di Cassa Depositi e Prestiti, però non si capisce chi sono questi famosi ingegneri di Cassa Depositi e Prestiti che affiancano i nostri ingegneri per definire, tra l’altro non si a ben che cosa, perché mi permetto di contraddirla, è tutto fuorché vero quello che ha detto lei e che cioè una tecnologia vale l’altra e che le opere civili sono equivalenti. Le faccio un esempio banale: la tanto vituperata Amministrazione procedente, quando introdusse l’avvio della progettazione, stabilì un parametro, come scelta politica, e cioè che sui vagoni della Metropolitana della Linea 2 potessero salire le biciclette, le sembrerà strano, ma l’abbiamo fatto noi questo elemento. Quella roba lì è una scelta politica che è piuttosto importante per quello che riguarda la nostra visione di che cosa deve servire anche la Linea 2, cioè di essere un asse che può interconnettere anche la mobilità ciclabile, che fa una bella differenza. Quindi non è vero che è tutto uguale, come ha detto lei, anzi, proprio il contrario. Allora perché - e arrivo al sesto punto dell’interpellanza - chiediamo che di queste cose si discuta non nelle segrete stanze al buio, ma che si discuta in Consiglio Comunale e alla luce del sole? Perché, a differenza di tanti altri, noi non abbiamo nessun problema a dire esattamente come la pensiamo e, molto pubblicamente, molto... con grande trasparenza, anche discutere delle diverse questioni che intercorrono rispetto a questa questione di Linea 2. Ultimi due telegrammi relativi a una sollecitazione che ci permettiamo di fare a lei, e se la recapita anche alla sua Sindaca ci fa una cortesia: sono in arrivo importanti risorse ulteriori, da parte dell’Unione Europea, per quello che riguarda lo sviluppo del nostro Paese. Non sarebbe male se... - e in questo senso ci rendiamo fin d’ora disponibili, quindi, anche a sostenere un’eventuale azione di questo tipo - diciamo così, che invece di caricare di ulteriori 600, 800 milioni di euro di debiti i nostri cittadini, cittadini di Torino per realizzare la futura Linea 2, chiedessimo un’integrazione di questi fondi per il Comune di Torino proprio su Linea 2, nell’ottica della mobilità sostenibile. Come sempre Appendino smentisce categoricamente quello afferma in Aula, lo ha fatto su Pasquaretta, lo ha fatto su Graziosi, lo fa anche su Linea 2. Da questo punto di vista non ci stupisce, quindi, che la famosa delibera di indirizzo, da cosa abbiamo capito, non arriverà in Consiglio Comunale, perché l’accordo di programma in Variante Urbanistica - si definisce così ai sensi del TUEL, del Testo Unico degli Enti Locali - arriva a valle di un atto adottato dalla Giunta Comunale, che il Consiglio Comunale è chiamato a ratificare, non a predisporre. Quindi non si chiama “delibera di indirizzo”, cara Sindaca Appendino, si chiama “ratifica da parte del Consiglio Comunale”. Noi non avevamo dubbi che, come dire, lei prende degli impegni e li scrive sulla sabbia, così come non avevamo dubbi che, come dire, non ama circondarsi di personaggi all’altezza del ruolo che in qualche modo ricopre. Invece avremmo avuto, in questo senso sì, l’auspicio e la speranza che almeno questa volta avrebbe, come dire, smentito se stessa. SICARI Francesco (Presidente) La invito a concludere. LO RUSSO Stefano Purtroppo, come sempre capita, come è sempre capitato, anche questa volta continua a non smentire se stessa. SICARI Francesco (Presidente) La ringrazio, Capogruppo Lo Russo. Adesso è segnato il Consigliere Curatella, che ne ha facoltà per cinque minuti, prego. CURATELLA Cataldo Grazie, Presidente. Era il 6 aprile 2020 quando in questo Consiglio Comunale si discuteva per l’approvazione una Variazione di Bilancio in cui venivano assegnati una parte degli 828 milioni arrivati per la Metro 2, con una suddivisione che è stata scelta in Giunta, senza nessun tipo di condivisione in Consiglio Comunale e senza avere nessuna informazione su quali fossero le intenzioni in merito a questo progetto. E infatti le uniche informazioni che abbiamo non le riceviamo tramite il Consiglio Comunale, negli opportuni luoghi - le Commissioni e via dicendo -, ma le scopriamo dai giornali. (Audio interrotto) quando presentiamo un’interpellanza, come in questo caso. Io solo due punti vorrei capire, perché sulla parte della tecnologia, ad esempio, ovvero, automatica o tradizionale? Ma c’è anche un altro tema che secondo me deve affrontare il Consiglio Comunale: a fine 2017 si era fatta una sperimentazione sulla Metro 1 per sfruttare i condotti della Metro per produrre energia termica, per favorire l’estensione del teleriscaldamento utilizzando i cascami termici prodotti dalla Metropolitana; era stata annunciata questa tecnologia sperimentata e ideata dal Politecnico di Torino, che era stata sperimentata nel cantiere (incomprensibile) della Metro 1, diventerà nella Metro 2 un dato di fatto. Su questi aspetti come stiamo procedendo? Perché oltretutto, visto che Torino vuole essere la città dell’innovazione, sarebbe opportuno anche discutere su questa grossa infrastruttura, che andrà da sud a nord della città di Torino, quali tecnologie, non solo legate alla mobilità, ma anche legate a tutti gli impatti che possono avere, nel caso specifico ragioniamo di sostenibilità ambientale, riduzione delle emissioni, sfruttando un calore che è prodotto da un servizio di mobilità, senza dover bruciare gas metano, usare caldaie a condensazione o altri tipi di sistemi. E quindi questo è un aspetto che credo sarebbe stato opportuno e sarebbe opportuno ragionare insieme per capire tutte le tecnologie che si pensa di implementare in questo sistema, per far sì che sia all’avanguardia e non sia soltanto un mero trasporto, ma si possano anche avete delle tecnologie abilitanti o delle tecnologie che favoriscano la sostenibilità ambientale della città. Il secondo aspetto che sinceramente non è emerso da nessuna parte, perché ragioniamo tutti nella parte nord-est, quindi tutti i Comuni che giustamente hanno detto: “Quando arriverà in questo modo? Cominciamo a fare già una progettazione di tutta quell’area”. Ma la zona sud della città? Qual è il cronoprogramma per arrivare alla zona sud? La prima tratta si fermerà al Politecnico di Torino, va bene, ma dal Politecnico di Torino verso Mirafiori Sud e poi verso Orbassano qual è il cronoprogramma per l’estensione? Dovremmo aspettare la fine dei lavori della prima tratta? Stiamo già lavorando per avere un finanziamento di questa seconda tratta? Il coinvolgimento che è stato fatto col CDP, con gli ingegneri del CDP, si ferma al Politecnico di Torino o va anche a valutare come procedere con le estensioni? Perché al momento sembra che la Metro 2, che inizialmente era la tratta intera, si ferma al Politecnico di Torino, ma non si capisce - questa non è la prima volta che lo chiedo come approfondimento - non si capisce con quali tempistiche e quindi qual è il cronoprogramma per l’estensione dal Politecnico di Torino verso Mirafiori Sud in prima istanza e poi con le estensioni successive. Quindi sono questi i due aspetti su cui almeno vorrei che cominciasse ad esserci il confronto, e non soltanto attendere qualche articolo di giornale che nasce da delle voci che sono state fatte un po’ emergere da non si sa chi, senza nessun coinvolgimento. Quindi, come diceva precedentemente il Capogruppo Lo Russo, se sarà una ratifica, la ratifica sarà della sola Maggioranza; se invece è un indirizzo politico, credo sia opportuno il coinvolgimento di tutto il Consiglio Comunale. Grazie. SICARI Francesco (Presidente) Grazie a lei. Adesso ho segnato il Consigliere Lubatti. Prego, ne ha facoltà per cinque minuti. LUBATTI Claudio Mi scuso, Presidente, se, come al solito, non attiverò la telecamera per i soliti problemi di banda. Io userò qualche minuto in meno dei miei cinque minuti semplicemente per sottolineare due aspetti, dopo aver ascoltato con attenzione la relazione dell’Assessora Lapietra. Il primo aspetto e la preoccupazione rispetto alla possibilità che questa Città vada incontro ad un percorso di progettazione, di un progetto definitivo che per sua natura, per come è stato impostato, sarà parziale e non avrà certezze sul tema... in maniera clamorosa sul tema dei costi, nel senso che rimandare la scelta sulla tecnologia, l’individuazione puntuale degli elementi da assegnare a chi si occuperà della progettazione non farà altro che produrre un progetto che non sarà in grado di andare, diciamo, da un punto di vista tecnico, nello specifico di alcuni aspetti molto puntuali della progettazione, che non possono essere considerati marginali, ma che rappresentano un delta costo rilevante, soprattutto in una fase nella quale il tema delle risorse disponibili per quest’opera è strategico, perché noi stiamo lavorando, se ho capito bene, con dei soggetti che stanno mettendo a disposizione delle risorse, il Ministero, CDP, nelle forme e nei modi che l’Assessora ci ha raccontato - poi io avrei qualche riserva su questi percorsi, così come sono stati raccontati, ma non voglio sprecare il mio tempo entrando troppo nel merito -, ma, visto e considerato che c’è un tema di mancanza di chiarezza sulle caratteristiche della progettazione, ne conseguirà una mancanza di chiarezza sui costi complessivi dell’opera, e quindi il rischio di arrivare ad un momento nel quale non avremo copertura totale per la realizzazione di quell’opera è molto alto. Lo lascio a verbale oggi, con la speranza di non trovarmi un giorno nel dover dire: “Io l’avevo detto”. A parte il fatto che abbiamo perso tre anni per avviare un progetto preliminare, raccontando quello che ha raccontato Lapietra come di un grandioso lavoro di approfondimento, quando sono stati fatti alcuni legittimi passi avanti, benissimo, ma tre anni mi sembrano oggettivamente un po’ tanti; la cosa che io voglio lasciare a verbale e che voglio segnalare è che c’è un tema tutto politico di applicazione nel concreto di quelli che sono i proclami che spesso in campagna elettorale abbiamo sentito, che spesso nelle interviste abbiamo sentito, che spesso leggiamo nei post della Sindaca quando parla di mobilità, che è il tema dell’area vasta. Non esiste - lo dite sempre voi - uno sguardo completo di mobilità, se non lo si guarda in area vasta. Ebbene, io vi segnalo che sul vostro tavolo ormai da settimane, per non dire mesi, giace una proposta, una richiesta di attenzione da parte di 22 Sindaci, sono 22 rappresentanti di istituzioni che hanno lo stesso valore dell’istituzione che rappresenta la Sindaca Appendino, di essere ascoltati e di essere coinvolti sul tema della progettazione di un’ulteriore tratta, quella tra Pescarito e Tabacchi. Questi Sindaci ad oggi non hanno avuto ancora una puntuale risposta, né positiva né negativa. Segnalo che ci sono Sindaci di tutti i colori politici, 22 Sindaci che mi hanno invitato e segnalato, diciamo così, la necessità di presentare una mozione in Consiglio Comunale, che la Commissione non ha ancora valutato, che il Consiglio Regionale, e ringrazio il Consigliere Magliano e tutti i Consiglieri Regionali che poi se ne sono fatti carico, hanno ripreso in ambito di Consiglio Regionale ed è già stata votata addirittura all’unanimità mi dicono, addirittura è stata presentata una mozione a prima firma del Movimento 5 Stelle, un altro documento simile giace in Città Metropolitana, dove la Sindaca, tra l’altro, segnalo, si chiama Sindaca Appendino, non un altro Sindaco di un altro colore politico. Quindi, spendo il mio ultimo minuto a disposizione, Presidente, per segnalare a lei e, per suo tramite, alla Sindaca, alla Presidente di Commissione e alla Conferenza dei Capigruppo, prima di tutto ai Capigruppo del Movimento 5 Stelle, che ha il peso di scelta nella Conferenza dei Capigruppo, che è urgente calendarizzare la mozione sul tema della progettazione del tratto Pescarito-Tabacchi, perché soltanto così noi risponderemo ad una richiesta legittima di 22 Sindaci, che loro, sì, hanno avuto l’attenzione di dare uno sguardo che va oltre il confine, diciamo, della cinta daziaria del Comune di Torino, perché noi ragioniamo sempre sui temi della mobilità guardando ai siti user, a quelli che si spostano, invitandoli ad usare il mezzo pubblico, poi quando si entra nel concreto e si va a progettare un’opera strategica infrastrutturale così importante in questa fase così delicata... SICARI Francesco (Presidente) La invito a concludere. LUBATTI Claudio Ho chiuso Presidente, ...così delicata come una contrazione della volontà da parte dell’utenza di usare il mezzo pubblico a favore, purtroppo, di nuovo del mezzo privato, ci chiudiamo nel nostro confine e non ascoltiamo 22 Sindaci in fascia. Quindi l’invito, Presidente - e ho concluso - è quello di tornare ad un’interlocuzione puntuale con queste Amministrazioni, affinché la loro richiesta venga accolta e la nostra mozione venga protocollata e votata all’unanimità, così come è già successo in altre istituzioni. Grazie, Presidente. SICARI Francesco (Presidente) Grazie a lei. È iscritto a parlare ora il Consigliere Carretto, ne ha facoltà per cinque minuti, prego. CARRETTO Damiano Mi sentite? SICARI Francesco (Presidente) Sì, la sento. Prego. CARRETTO Damiano Grazie. Allora, dunque, è difficile. Prima di tutto ringrazio l’Assessora Lapietra per la completezza delle risposte, completezza che ha fatto sì che le reti... che, diciamo, fossero abbastanza di basso livello, senza andare probabilmente ad affondare, come chi ha presentato la richiesta avrebbe sperato. Capisco anche un po’ il fastidio di chi ha perso, direi, quasi decenni nella progettazione delle linee di Metropolitana a Torino e che non è stata neanche in grado di immaginare una Linea 2 mentre si faceva la Linea 1, e quindi si è arrivati nel 2015 ad immaginare una Linea 2, quando la Linea 1 è partita quasi 15 anni prima, se non ricordo male; quindi capisco il fastidio del vedere un’Amministrazione che invece va avanti, va anti seguendo i passi concordati in maniera legittima, in maniera pensata, e va avanti seguendo le regole, questo è importante. Capisco anche il tentativo di allungare i tempi, iniziando a discutere del sistema della Metropolitana 2; faccio notare che chi ha pensato alla Metro 1 è stato talmente attento al sistema che ha realizzato una metropolitana che ha un sistema fondamentalmente antistorico, che non è più stato utilizzato, che non è in grado di assorbire il carico della metropolitana e quindi capisco... (incomprensibile) un po’ strano che in questo momento ci sia tutta questa attenzione al sistema o forse si sono resi conto di aver completamente ciccato il sistema della Metro 1 e ne prendiamo atto, ne prendiamo atto, meglio tardi che mai. È anche un po’ pericolosa, però, quest’attenzione maniacale al sistema, perché farebbe sì che si escludano dalla fase, diciamo, di appalto poi tutta una serie di soggetti che non rispondono alla tipologia scelta; questo non significa che, magari, con una valutazione integrata anche della tecnologia, si possa ottenere magari un progetto più efficiente, più efficace e magari con dei costi anche più contenuti. Quindi trovo anche, così, sbagliato concettualmente questo approccio, e credo sia invece più consono il percorso scelto dall’Assessora Lapietra. Inoltre, anche questa, così, richiesta di trasparenza, assolutamente legittima, mi fa un po’ sorridere nel momento in cui bisognerebbe essere trasparenti anche nel dire che il progetto messo a bando nel 2015 era un progetto sbagliato, e io continuo a non sentir dire, da chi ha messo a bando quel progetto, che quel progetto era sbagliato, che la tratta messa a bando era realizzabile con un tram, che i prolungamenti, da un lato verso Pescarito e dall’altro verso Orbassano, erano delle linee tratteggiate come possibili ampliamenti, quando in realtà dovevano essere immaginate sin da subito come parte integrante del progetto della Metro 2, e questo è un errore progettuale, politico e progettuale, e questo andrebbe detto. Quindi, partiamo da questo presupposto. Capisco anche che gli stessi che non avevano messo quelle estensioni adesso si fanno portavoce dei Sindaci che chiedono quella progettazione. Ma non le avevate messe! Non le avevate messe quelle estensioni; quindi le abbiamo messe noi, abbiamo esteso la progettazione preliminare anche a quei tratti che, ripeto, non era previsto, non era previsto, e ora ci si viene a dire che non si ascoltano i territori, ma se quelle estensioni ci sono è merito dell’Assessora Lapietra, e bisogna dirlo. Quindi capisco anche la legittimità delle richieste dei Sindaci dei Comuni contermini, visto il fatto che quelle estensioni sono strategiche e lo dobbiamo ammettere, sono strategiche, credo che sia anche giusto ragionare in termini di finanziamento e di estensione di finanziamento, di capire se si possono ottenere maggiori fondi dal Governo o dall’Europa, su quello sono assolutamente d’accordo; onestamente, mi sarei aspettato una discussione un po’ più interessante oggi, invece... beh, il solito attacco becero polito su ritardi inesistenti, su (voci sovrapposte) SICARI Francesco (Presidente) La invito a concludere. CARRETTO Damiano Concludo grazie, su scelte non fatte che invece sono state assolutamente fatte, e per cui diciamo che invito l’Assessora ad andare avanti e a proseguire su questo percorso che secondo me è assolutamente corretto. Grazie. SICARI Francesco (Presidente) Grazie a lei. Ho segnato adesso il Capogruppo Magliano, ne ha facoltà per cinque minuti. MAGLIANO Silvio Grazie, Presidente. Mi sente bene? SICARI Francesco (Presidente) Sì, la sento. MAGLIANO Silvio Perfetto, la ringrazio perché ho avuto dei problemi di connessione durante le interpellanze. Ma prendiamo atto, proviamo a fare questo esercizio di retorica, diamo ragione a tutte le preoccupazioni e tutte le esternazioni che sono state fatte in quest’Aula poc’anzi al Consigliere che mi ha preceduto, ma proprio per quello che dice lui, tutti questi punti messi all’interno dell’interpellanza generale sono necessitanti di un approfondimento e necessitanti di scelte precise, proprio perché le preoccupazioni del Consigliere Carretto sono preoccupazioni che possono essere condivise, noi abbiamo bisogno di capire come, quando, in che modalità, con che risorse, che tipo di azione verrà fatta in termini governativi e in termini (incomprensibile) sull’utilizzo di nuovi sfondi e per accedere a nuovi fondi affinché, da questo punto di vista, i cittadini torinesi non abbiano ulteriormente un rischio di indebitamento. La tecnologia da utilizzare, preso atto che la tecnologia automatica potrebbe essere considerata vetusta, bene, ma sapere esattamente la tecnologia ci permette anche di fare ulteriori approfondimenti, capire qual è la migliore oggi, come fare a interfacciare le due Linee di Metro sul nostro territorio, su questo mi piacerebbe provare ad immaginare di ragionare con colleghi che provano ad immaginare che questa è l’unica grande struttura che noi potremo consegnare ai nostri figli, ai nostri nipoti per i prossimi lustri. Ecco, su questo, di nuovo, ripartire su chi ha fatto che cosa prima, chi non è stato in grado di farlo, le lentezze del momento, secondo me questo non ci qualifica come classe dirigente che prova a trovare una soluzione che da questo punto di vista faccia tornare il nostro territorio competitivo e appetibile. Questo è l’unico interesse che dobbiamo avere, che questo territorio, e quando dico “questo territorio”, spesso noi parliamo di welfare in termini di Città Metropolitana, pochi giorni fa si è discusso del fatto che il tema delle povertà non può essere gestito solo da Torino, ma pare stucchevole che un’opera definita strategica colleghi Torino con Torino stessa, da qui io ringrazio il collega Lubatti che ha portato in Aula un tema che è stato aperto da 22 Sindaci e, ricordo, 230.000 abitanti, non torinesi ma dell’area metropolitana che vorrebbero avere la possibilità da questo punto di vista, garantendo le priorità di intervento, di vedere la progettazione definitiva anche del tratto Tabacchi-Pescarito, andando proprio nella direzione di scaricare dal traffico dei mezzi privati quell’area, quell’area che è interessata dall’arrivo di autostrade assolutamente importanti che per di più ci collegano con la capitale lombarda, e su questo io capisco che Carretto è d’accordo e quindi mi auguro che la Maggioranza 5 Stelle faccia la stessa cosa che ha fatto la Maggioranza 5 Stelle in Consiglio regionale che ha votato un suo atto addirittura, oltre a votare il mio, ne ha proposto uno dove diceva esattamente le stesse cose. Quindi io mi aspetto che collegata alla mozione presentata ultimamente dal Consigliere Lubatti ve ne sia un’altra della Maggioranza, un’altra identica della Maggioranza che venga votata anche all’unanimità. Questa settimana avremo, in Consiglio di Città Metropolitana, la stessa mozione, e lì sarà importante capire che cosa vuole fare Movimento 5 Stelle, che cosa dire a quei Comuni che aspettano di essere inclusi in un ragionamento di area vasta, perché questo è l’unico ragionamento che ci porta a poter interloquire con le altre capitali europee. Certo, c’è un certo imbarazzo in Comune, il primo Comune interessato che è il Comune di San Mauro, è evidente perché erano convinti, si vede che avendo lo stesso colore si sarebbero trovati nelle condizioni di vedersi la progettazione definitiva realizzata all’interno della prima capacità di spesa, ma addirittura i Sindaci - e su questo mi parrebbe istituzionalmente particolare - i Sindaci di questi 22 Comuni che addirittura dicono: “Saremmo in grado di sostenerla noi, piuttosto ci indebitiamo per il futuro dei nostri territori”, quando stiamo parlando di una cifra oggettivamente esigua, quella che si occupa della tratta Tabacchi-Pescarito. Quindi su questo io mi auguro che si possa trovare la stessa condivisione che abbiamo trovato in Consiglio regionale e che mi auguro si trovi in Consiglio provinciale, perché ne va veramente del futuro di una città, del futuro di un’area vasta che non può perdersi in lentezze, non può perdersi in discussioni di questo tipo. Noi alle risposte poste dal primo firmatario dell’interpellanza ci saremmo aspettati risposte precise e puntuali; la tecnologica..., il problema è che poi uno deve scegliere, tant’è vero che il Movimento 5 Stelle - e vado a concludere Presidente - in base alle scelte fatte dall’Amministrazione precedente è stato in grado di criticarle o meno; noi siamo in difficoltà perché non sappiamo dove volete andare, non sappiamo neanche se collegherete San Mauro, non sappiamo la tecnologia, non sappiamo Cassa Depositi e Prestiti che ruolo avrà. Insomma, se questo è il cavallo di battaglia per la prossima ricandidatura di questa Amministrazione e della sua Sindaca, iniziate malissimo e penso che i torinesi l’abbiano capito. Grazie. SICARI Francesco (Presidente) Grazie a lei. Adesso ho il Consigliere Malanca, quindi prego, ne ha facoltà per cinque minuti. MALANCA Roberto Grazie mille, Presidente. Io tolgo il video perché è complicato sennò. Ho letto in questa interpellanza una serie di cose che effettivamente sono un po’ fastidiose, ma fastidiose soprattutto perché noi diciamo alcune cose da quattro anni e ogni volta che si parla di Metro 2 dobbiamo di nuovo ribadire sempre le stesse cose; dobbiamo ribadire, ho sentito dire: “da Torino a Torino”, beh quello era il vecchio progetto, il progetto dell’Amministrazione precedente, di una linea che va da Torino a Torino, la linea che era stata tagliata togliendo Orbassano che era l’unica cosa che faceva, tra l’altro, Orbassano e Pescarito dall’altra parte, che erano le uniche cose che rendevano questa linea degna di una linea come ha detto l’Assessore, non un tram. La gestione della tipologia di treno, ecco, adesso è improvvisamente scoppiata la necessità di sapere quale treno verrà messo su questa linea, questi binari, quello che saranno, in quel tunnel. Beh, io credo che sapere quale tipo di treno esattamente, come è stato chiesto da alcuni Consiglieri, significa anche identificare già subito chi è che lo può proporre, cioè vorrebbe dire rendere quasi inutile una gara dove si sa già qual è il vincitore, forse questo è quello che vuole chi chiede oggi di definire quale treno e quale tipo di treno dovrà passare; esiste una cosa che si chiama studio di sistema ed è esattamente quella che andrà insieme con la progettazione definitiva. Io credo anche che forse qui volutamente si dimentichi che quest’opera ripresa dalla nostra Amministrazione per i capelli in cui è stato cambiato di tutto - il tracciato, l’estensione, le tipologie di traffico - tutto, perfino lo studio del traffico è stato reso molto più preciso grazie alle celle dei telefoni cellulari e al lavoro fatto sugli spostamenti della popolazione; quello che ha fatto questa Amministrazione sono ben 10 Commissioni specifiche sul tema, e ad ogni Commissione sono state date tutte le informazioni precise; di questo progetto è stata pubblicata, e la può trovare chiunque sul sito del Comune, tutta la documentazione relativa alla progettazione preliminare, è stato fatto un débat public e quanto di più trasparente sia mai stato fatto nella storia di questa Amministrazione della città, e non parlo di questa specifica, nella storia dell’Amministrazione complessiva della città. Sulla parte della gestione, insomma, quello che viene detto della gestione del problema, per cui noi cambieremmo continuamente idea, no, noi semplicemente seguiamo ogni singola decisione che dipende dallo stato dell’arte dello studio che è stato affidato per la progettazione preliminare. Ricordo che chi invece prende una decisione poi la persegue indipendentemente dai risultati degli studi, poi fa cose come tagliare fuori Orbassano, magari fare uno sbaffo verso Bengasi perché piace così, perché è la politica che decide che cosa si fa, indipendentemente dal fatto che questa sia una scelta sensata, se è una scelta che vada incontro ai bisogni reali della città, oppure semplicemente che vada incontro a decisioni di tipo politico e magari non prettamente Politico con la P maiuscola ma di ben più basso profilo. Noi abbiamo sempre detto che la linea si giustifica se viene realizzata per intero, e quindi per intero noi vogliamo che questa venga realizzata, proprio perché sennò non ha senso e basta un tram, e a quel punto bastano molti, ma molti, ma molti soldi in meno per un tram, ma forse era quello che voleva fare l’Amministrazione precedente, farci un tram spendendo come una linea di Metropolitana e questo forse non dà tanto la sensazione della serietà di coloro che amministrano la cosa pubblica. Detto ciò, io ringrazio l’Assessora per le sue risposte precise, puntuali e complete, mi spiace soltanto che lei non abbia finora dovuto, come sempre, ripetere tutto quanto fin dall’inizio perché, come al solito, in queste interpellanze generali ci si dimentica tutto quello fatto da questa Amministrazione e si va semplicemente a dire, di nuovo, le stesse falsità che vengono ripetute tutte le volte fino a che uno non dice: “Ah, ma forse allora è vero”. Grazie, Presidente. SICARI Francesco (Presidente) Grazie a lei. Adesso ho segnato il Consigliere Carretta, ne ha facoltà per cinque minuti, prego. CARRETTA Domenico Grazie, Presidente. Vede, sulla dichiarazione “Un’opera ripresa dai capelli” avrebbe perso la pazienza anche un galantuomo, si figuri uno come me, uno che da quattro anni, cinque anni quasi è costretto ad ascoltare di tutto, uno che è costretto oggi, volevo ascoltare un po’ qual era il punto perché dopo questa sollecitazione, che è arrivata grazie a questa mozione, mi sarei aspettato alcune indicazioni di merito, ma uno che è costretto a sentire delle falsità enormi “riprendere quest’opera per i capelli”, quando solo tre anni fa se non era per l’intervento dei parlamentari, non si procedeva nemmeno con il bando; quando solo tre anni e mezzo fa l’ex Presidente della Commissione Urbanistica dichiarava che “Nessuno dice che la Metropolitana non si farà, ma solo che nel nostro programma si parla di valutare se effettivamente serve, necessità che nessuno ha mai dimostrato”. Allora, provate a mettervi nei panni di uno che si è addormentato quattro anni fa e si risveglia oggi. Si risveglia oggi ed è alle prese con i paladini della Linea 2 della Metropolitana, ben venga, ben venga, ci mancherebbe. C’è solo un rammarico: che quello che abbiamo buttato dalla finestra diciamo, quattro anni, quattro anni a seguire quelli che erano i disegnini di Montanari in diretta televisiva, quattro anni in cui in Commissione c’erano interventi, anche di chi mi ha preceduto, che mettevano in dubbio la Linea 2 della Metropolitana, quattro anni in cui l’Assessore non ha fatto assolutamente niente, quattro anni in cui il Sindaco - che è anche il Sindaco della Città Metropolitana, utilizziamo questo spazio per ricordarlo a tutti - avrebbe dovuto lui farsi carico di portare avanti quelle che sono le richieste dei 22 Sindaci. Nulla. Assolutamente nulla. Però oggi ci risvegliamo e sentiamo, con tecnicismi e con motivazioni del tutto discutibili, che la Linea 2 della Metropolitana in realtà era un qualcosa che era nelle corde di questo Movimento sin da sempre; allora, io spero fra qualche giorno di risvegliarmi e sentire le stesse cose, che ne so, sulle Olimpiadi, sulla TAV, su Salone dell’Auto, sono qui, c’abbiamo ancora un po’ di tempo, c’abbiamo ancora un po’ di tempo per assistere alla conversione del Movimento 5 Stelle, ci siamo, lo guardiamo con favore, perché poi alla fine, guardate, alla fine non interessa che la linea si faccia per il PD, per il Movimento 5 Stelle, per la Lega, alla fine interessa che un’opera venga fatta per il bene dei cittadini, e noi stiamo cercando da quattro anni di fischiare ogni tanto dei falli, ogni tanto, per cercare di andare incontro a quelle che sono le esigenze dei cittadini, cercare di pensare una Torino globale, una Torino che invece è diventata piccolissima, una Torino dove le esigenze si sono ridotte a steccati ideologici, una Torino che non è andata avanti, una Torino che, a questo punto, dovrebbe muoversi, e allora muoviamoci, muoviamoci sulla Linea della Metropolitana perché chi seguirà i lavori, chi beneficerà di un’opera così fondamentale sarà riconoscente, sarà un po’ dispiaciuto per i quattro anni e per le parole buttate al vento e anche per gli interventi di oggi che, meno male, rimangono a verbale come restano a verbale anche quelli degli anni passati, però insomma alla fine basta che lo facciamo. Io, sentendo le parole dell’Assessora, ho dei dubbi ma ho dei dubbi su tutto, anzi, poi ci sarebbe anche da parlare di ZTL viste anche le prese di posizione smentite che arrivano nel giro di 20 minuti con comunicati stampa, però questa è un’altra storia, fa parte di un altro pezzetto di riconversione che sta investendo il Movimento 5 Stelle. Grazie. SICARI Francesco (Presidente) Grazie a lei. Ho adesso iscritto il Capogruppo Tresso. Prego, ne ha facoltà. TRESSO Francesco Grazie Presidente. Anch’io, mi perdoni, non attacco la telecamera solo per problemi di mancanza di banda, temo. Il mio intervento sarà tra gli ultimi, quindi ovviamente molte cose sono state dette. Trovo anche io che sia necessario un po’ un richiamo alla coerenza da parte degli interventi della Maggioranza che mi hanno preceduto, e anche io trovo che sia un po’ curioso, perlomeno, parlare di tempo perso in anni che risalgono al 2015, quando questo refrain di dire “Abbiamo trovato una responsabilità e in base a quella abbiamo dovuto pagare una conseguenza, o comunque abbiamo dovuto rifare tutto”, forse da parte di chi ha passato effettivamente parecchio tempo a decidere se fosse proprio necessario, ricordo il post anche di alcuni Consiglieri che si chiedevano se fosse proprio necessaria quest’opera, se fosse quello strumento giusto con cui riconnettere parte della città, ricordiamo anche la retorica delle periferie che molto aveva occupato lo spazio della campagna elettorale del Movimento 5 Stelle; quindi devo dire che a valle di quell’intervento che, come ha richiamato il Consigliere Carretta, aveva effettivamente chiamato alle armi tutti quanti compattamente, era stata un’azione necessaria proprio per rischiare non tanto di perdere 10 milioni che sarebbero stati comunque una perdita importante, ma proprio per non perdere quel piede messo con forza a dire: “Questo è un progetto strategico per la città di Torino e questo deve essere un progetto forte a livello nazionale sul Trasporto Pubblico Locale”. Rinunciando a quello, si sarebbe rinunciato definitivamente a dire che era un obiettivo per la città, e quindi su quello io richiamo, forse, una responsabilità che è stata effettivamente condivisa, peccato che poi questa condivisione di responsabilità non sia stata poi più richiesta in tutti i passaggi successivi. Noi abbiamo assistito un po’ ad una banderuola di decisioni che andavano dal partenariato pubblico-privato, poi al finanziamento completamente pubblico, a poi alla scelta: “allora passiamo sicuramente a dare la precedenza alla realizzazione del tratto (incomprensibile)”, tutte decisioni prese in sede di Maggioranza consiliare senza confrontarsi. Ecco, forse prima di parlare di débat public chiedo a chi mi ha preceduto negli interventi di farsi un attimo di studio di cosa sia un débat public, che ha delle sue regole abbastanza precise e ci sono delle... insomma, in letteratura c’è parecchio su quello, quindi consiglierei davvero di andare a leggere cos’è un débat public, e non sono certo 10 Commissioni consiliari che possono dire: “Allora abbiamo fatto un débat public”; 10 Commissioni consiliari in cui a stento si riusciva a star dietro a capire quali fossero le linee scelte dall’Amministrazione e che ancora oggi si fatica ad avere una certa trasparenza e nitidezza di percorso, perché le richieste di alcune scelte, sicuramente più sotto il profilo tecnico, ma che inevitabilmente condizionano poi i passi successivi, sono scelte che a questo punto assumono davvero una connotazione anche di tipo politico perché così devono essere, giova ricordare come, non so - anche una memoria che abbiamo molto vivida - come uno può avvalersi dei migliori tecnici e dei migliori virologi in questa situazione, ma poi la scelta deve essere fatta dalla Politica, non deve essere lasciata ai tecnici; quindi è chiaro che ci vuole tutta la competenza dell’expertise che ci dica quali sono le alternative sotto il profilo tecnico ma poi la Politica deve saper fare le proprie scelte. In questo senso mi sembra molto importante, io ringrazio ancora il collega Lubatti per il richiamo che ha fatto e mi sembra giustissimo e sacrosanto richiamare che un intervento come quello della Metropolitana che è un investimento molto pesante sul territorio, non solo sulla città di Torino, ma sul territorio è proprio lo strumento e la visione necessaria per capire e concepire cosa voglia dire un Trasporto Pubblico Locale che vede nell’intermodalità e nella possibilità di realizzare quindi un sistema promiscuo che consenta di andare anche in un’ottica di quelli che se vogliamo sono poi gli obiettivi del millennio, quindi di andare ad alleggerire tutto un traffico di tipo diverso e su cui bisogna quindi pretendere di poter fare degli investimenti ed avere un interlocutore - penso al Governo - che sia deciso e assolutamente netto su queste scelte. Peccato che, appunto, sono scelte che non sono state sufficientemente condivise. Credo che il fatto di voler comprendere già nella fase di progettazione definitiva lo sfiocco Tabacchi- Pescarito sia una scelta politica di nuovo importante. Io ho presentato un atto che è quasi un emendamento, a quello del Consigliere Lubatti, in cui chiedevo per esempio di rivisitare anche la soppressione di una fermata tra Barca e Bertolla perché ritengo che anche questa sia una doverosa necessità di venire incontro a quelle che sono delle realtà più locali che hanno bisogno, invece, per rifunzionalizzare quel territorio, di avere una maggiore distribuzione delle fermate, o comunque che venga giustificata. Quindi ci sono delle scelte che devono essere condivise, quello sì, è un débat public, ma non quello che veniva ricordato dall’ex Assessore Urbanistica che diceva: “Sceglieremo coi cittadini dove fare le fermate”, quella è una demagogia inutile, completamente inutile. Si sa che le scelte hanno un profilo tecnico e poi la politica deve fare le sue valutazioni e le sue capacità di indirizzo, cosa che mi sembra non sia proprio avvenuto in questo caso, quindi tutto sommato trovo che invece l’interpellanza avesse tutta la sua ragione d’essere, avesse la necessità di dichiarare con urgenza che bisogna fare alcuni tipi di considerazioni e non credo che le 10 Commissioni ad oggi eseguite ci abbiano dato questa chiarezza di visione, spero invece che ci sarà modo al più presto di avere ulteriori confronti in sede di Commissione, proprio sulla natura di questa interpellanza generale, e poter capire se l’Amministrazione sta prendendo delle scelte, visti i tempi che ormai sono strettissimi e anche proprio per dire - penso che sia anche necessario da parte di una Consiliatura che va a chiudersi - “Chiudiamo lasciando un indirizzo ben preciso e ben netto”, non questo livello un pochino più... come dire, nebuloso che oggi contraddistingue questa scelta. Grazie. SICARI Francesco (Presidente) Grazie a lei. Adesso ho segnato il Capogruppo Petrarulo. Prego, ne ha facoltà per cinque minuti. PETRARULO Raffaele Grazie, Presidente. Mah, io dico che certe volte parlare per primi o per ultimi non è che possa fare la differenza, perché certe volte si ascoltano i discorsi ma poi alla fine i cittadini chiedono qualcos’altro. I cittadini chiedono in questa interpellanza, secondo me, che io ho firmato convintamente, ci mancherebbe, chiedono una sola cosa: che si parta. Perché, vedete, quindi mi sembra di vedere un po’, quando ero Consigliere provinciale e anche comunale nella Giunta Chiamparino, il discorso della linea 1, perché se non facciamo un po’ di memoria, poi alla fine noi andiamo a parlare sempre delle stesse cose, cioè noi dopo 10 anni, e qui mi ricollego a quelli che dicono: “Ma Torino Sud ha dei problemi”, ma Torino Nord è nella m.... totale. Barriera di Milano e Aurora è nella m.... totale. C’è la periferia nord che dovrebbe essere privilegiata da chi c’era prima e da chi c’è oggi, è nella m... totale, e stiamo ancora parlando di un progetto che deve partire, però naturalmente c’è, e io spero, questo è l’augurio che fa Petrarulo che naturalmente si è battuto da anni, ma non per farsi bello, da anni non solo sulla linea 2 che partisse da nord, ma anche su quelli che sono gli svincoli Pescarito - San Mauro, come anche altri. Ma che parta, perché Manifattura Tabacchi che è sulla linea 2, dove doveva essere il polo universitario, è stata snobbata e quindi queste linee Metropolitane hanno avuto poi sempre dopo un posticipo perché naturalmente l’interesse di chi va deve avere anche delle attrazioni che sono quelle logistiche, se è logico che poi le scelte di chi ha governato prima o chi governa oggi, o della Regione o di qualcun altro di andare a fare il polo universitario in Comuni limitrofi non mi vengono poi a dire: “Vogliamo il trasporto della Città Metropolitana”, qualche Consigliere che mi ha preceduto, mi permetta, non me ne frega niente se è della mia fazione, non nella mia fazione o altro, perché bisogna essere coerenti quando si dicono queste cose. Cioè si spostano le sedi universitarie altrove e poi si vuole che Torino Nord si faccia (incomprensibile), e poi si vuole anche che parta immediatamente, la vergogna della linea 1 è di avere da 10 anni due stazioni ancora chiuse, che è Lingotto-Bengasi e via discorrendo. A chi andiamo a imputarla? Per quale motivo invece si collega Rivoli (incomprensibile) sono partiti e stanno andando avanti? Perché qui c’è un qualcosa che deve anche (incomprensibile) la politica. Ci sono Comuni un po’ più forti? Ci sono delle competenze diverse? O c’è una Regione Piemonte che deve essere una per tutti e deve guardare anche a quello che riguarda la zona nord di Torino? Perché è troppo comodo poi dopo dare la colpa ad altri, quando poi la colpa bisogna darla a se stessi. La Regione Piemonte prima era a guida PD, oggi è a guida centrodestra, ma non ho visto quell’inversione di tendenza; dare a Infra.To, come qualcuno diceva... aspetti eh, “Si è appreso dalla stampa che saranno affidati (incomprensibile) della Linea 2 della Metropolitana”, ben venga, non ben venga, non mi interessa chi la fa, ma se Infra.To deve fare la stessa cosa che ha fatto con quella mozione sulle scale mobili, se voi vi ricordate poc’anzi nella Commissione, in cui si è detto che il manufatto è di Infra.To ma non si è previsto di coprire le scale mobili così come io ho chiesto, beh cominciamo a guardare già adesso queste cose qua, perché questo anche è importante. Quello che mi interessa non sono le 10 Commissioni sulla linea 2 (incomprensibile), io voglio che vengano rispettati, voglio, non vorrei, voglio che vengano rispettati i tempi di cui si è detto, se c’è scritto proprio che entro il 2028 l’opera a nord deve essere finita, quindi fino al Politecnico o quello che sia, perché ci sono (incomprensibile) Ecco, su questo chi oggi è Sindaco e chi verrà dopo deve obbligatoriamente rendere conto ai cittadini, senza prese in giro, senza prese (incomprensibile), su quello avrà il mio appoggio maggiore, ma lì ci deve essere. Basta chiacchiere, perché le chiacchiere sono troppe (incomprensibile) i cittadini sono anche stufi (incomprensibile), perché è facile dirlo “Toccava a quello di prima, toccava a quello di dopo”. L’opera c’è, perfetto, il progetto c’è, perfetto, è preliminare, perfetto, è definitivo, perfetto, ma che parta, che nel 2028 parta ‘sta benedetta Metropolitana. Se noi vogliamo fare un progetto di fare la linea, tutte le linee di Torino Nord su Torino non finiremo di farlo tra 40 anni, cioè cominciato a fare la linea nord perché la 1 è già operante e già arriva, si arriverà a Rivoli e arriva già a sud, ma Torino Nord-Barriera di Milano e via discorrendo non ha niente su quel lato, perché la linea 4 non è una linea, parliamoci chiaro eh, che poi lì andiamo a vedere (incomprensibile) fino alla fine del mandato, Assessora Lapietra, lei lo sa che la linea 4 non è una linea di Metropolitana, e neanche leggera. Allora, quindi ben venga la concordia, ben venga tutto, però ben venga anche la non presa in giro, perché poi dopo io non sono un tecnico, lo dico sempre, perché qui abbiamo avuto virologi tutti, fra politici e non, fra il Covid-19 che era grave o meno grave, io sulla Metropolitana non so qual è il sistema migliore, non so se conviene avere il guidatore (incomprensibile) a Barcellona o avere quello che abbiamo noi senza guidatore sulla linea 1, io voglio solo che funzioni. SICARI Francesco (Presidente) La invito a concludere. PETRARULO Raffaele Chiudo immediatamente, voglio che funzioni e voglio, non dico più vorrei, voglio che i tempi vengano rispettati (incomprensibile). Ci manca un anno per finire questo mandato, io non vorrei che mettiamo la prima pietra e non si fanno altre cose, qui non siamo a Gerusalemme, la prima pietra deve essere la prima pietra vera che faccia partire i lavori, perché poi sui giornali vediamo che sono tutti fautori, ma poi nessuno fa partire niente. Quindi su questo iniziamo ad andare avanti. Assessora Lapietra, è una sfida, ma le sfide dobbiamo farle, così come (incomprensibile) quando vuole, rinnovo anche (incomprensibile), andiamoci a fare (incomprensibile), perché ci vuole, grazie. SICARI Francesco (Presidente) Grazie a lei. Adesso ho segnata la Consigliera Imbesi. Prego, ne ha facoltà per cinque minuti. IMBESI Serena Grazie Presidente, ne prenderò anche meno. Anche io volevo provare ad improvvisarmi ingegnere civile o ingegnere comunque in questo dibattito, però non lo sono e quindi rimango nel mio. Io che ho fatto delle scelte da tempo che vertono verso la mobilità sostenibile, molto spesso ho dovuto fare i conti con le scelte che sono sempre state fatte all’interno della mia città, mentre i miei amici a Milano prendevano e in pochi minuti attraversavano la città, mi chiedevano come mai io invece vivessi in una città senza infrastrutture di quel tipo; mi chiedo dove erano i rappresentanti politici che hanno parlato prima di me e che si sono succeduti negli anni, in questi anni, appunto, dove non si parlava e non si progettavano infrastrutture e a nome di che cosa non si progettavano determinate infrastrutture. Come ho detto, io non sono molto tecnica, quindi penso tra l’altro che le domande che sono state poste, durante l’interpellanza, negli atti abbiano la volontà marginalmente di ottenere delle risposte, credo che siano destinate un po’ di più a mettere i bastoni tra le ruote ad un progetto che sta andando avanti e che ha un grosso problema, ma enorme, è un progetto fatto dall’Amministrazione 5 Stelle con l’Assessora Lapietra e con la Sindaca Appendino, e questo è il problema più grande di questo progetto della Metropolitana 2, perché ha un nome diverso da quello che molti..., un simbolo diverso da quello che probabilmente molti Consiglieri vorrebbero che avesse, quindi magari possiamo procrastinare, possiamo parlare, mettere in discussione tutta una serie di cose, invocare anche altri momenti, altre persone, altri enti, fare tutta una serie di minestroni per cercare di aspettare ancora un po’ di tempo che probabilmente, non si sa, ma probabilmente magari si cambierà Amministrazione e qualcun altro prenderà il posto e prenderà in mano probabilmente lo stesso progetto anche perché è molto più completo rispetto a quelli che abbiamo visto precedentemente. Quindi io registro, tra l’altro, non una parola sui cittadini che abitano in direzione sud a Torino, cittadini che comunque hanno bisogno di infrastrutture, che hanno problematiche rispetto a quella che è la rete dei trasporti, che vivono e comunque abitano a Torino, lo racconto ai Consiglieri che magari sono intervenuti, ma a Torino non abitano; però posso anche capire che si decida di non spendere neanche una parola su sud perché tanto ormai è un territorio che il Partito Democratico e le coalizioni annesse hanno abbandonato da un po’ di tempo. Vada avanti, Assessora, anzi lo dico al Presidente ma che mi senta l’Assessora, vada avanti Assessora Lapietra, faccia questo progetto, vada avanti, i cittadini vogliono che si parta e su questo sono assolutamente d’accordo con il Consigliere Petrarulo, lei ha la fiducia di questa Maggioranza e noi staremo attenti che tutto questo progetto venga messo in atto, che venga fatto il prima possibile e che tutte le possibilità, le risorse possibili possano essere utilizzate per portare a termine questo progetto, tutto questo progetto. Grazie, Presidente. SICARI Francesco (Presidente) Grazie a lei, Consigliera Imbesi. Adesso ho la Capogruppo Sganga. Ne ha facoltà per cinque minuti, prego. SGANGA Valentina Grazie Presidente, io sarò brevissima perché i colleghi che mi hanno preceduto hanno già detto gran parte di quello che penso. Direi che ascoltando insomma questo dibattito e soprattutto le Minoranze, in particolare quella del Partito Democratico, quello che mi è venuto subito in mente è che, ahimè, manca un anno al voto e quindi probabilmente si stanno affilando i coltelli in vista della campagna elettorale, e qualcuno sta portando avanti un gioco che è sconsiderato, ed è il gioco di voler fare perder tempo, di rallentare il più possibile la partenza della Metropolitana 2 e di utilizzare questo ritardo durante la campagna elettorale. Allora, questo è un gioco a cui noi non ci presteremo, e lo dico chiaro, non ci presteremo perché è un gioco sconsiderato. Quindi io, assolutamente sono d’accordo anche io con il Consigliere Petrarulo e con quanto diceva la Consigliera Imbesi, la Metropolitana deve partire, noi dobbiamo far partire i cantieri il prima possibile e devono partire da nord come abbiamo stabilito. Chi dice, e ripete, che si è perso tempo in questi quattro anni è in malafede e dice una bugia, ma ci dica quando e dove è stato perso questo tempo, perché in questi anni c’è stato un lavoro enorme di interlocuzione con il territorio, con i tre Ministri che si sono succeduti, con la parte tecnica, e io ringrazio l’Assessora e la Sindaca per aver portato avanti questo lavoro di interlocuzione. Questi anni sono serviti per individuare un tragitto definitivo che comprende l’area vasta e comprende anche il nord-est, cosa che dal Partito Democratico era stata completamente esclusa e quindi ora che vengano a farci le ramanzine del fatto che noi non teniamo in considerazione l’area vasta, eccetera, eccetera, è assolutamente fuori da ogni logica perché noi l’abbiamo inclusa nel tragitto definitivo e ci crediamo. In questi anni, in questi quattro anni è stata realizzata un’analisi di costi e benefici perché le cose quando si fanno, si fanno con un senno e non che poi mettiamo su opere che si rivelano uno sperpero assoluto. Quindi, ripeto, assolutamente battiamoci e noi grideremo fino all’ultimo giorno di questa Consiliatura affinché i cantieri della Metropolitana 2 partano, e non arretreremo di un passo di fronte a chi specula per rallentare la Metro 2 per puro e semplice interesse elettorale. SICARI Francesco (Presidente) Perfetto, ha concluso la Capogruppo Sganga, io non ho altri interventi da parte dei Consiglieri. |