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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 1 Giugno 2020 ore 13,00
Paragrafo n. 5
INTERPELLANZA 2020-00982
"LINGUAGGIO DI GENERE, QUALI GLI OBIETTIVI RAGGIUNTI DALLE DIRETTRICI, DAI DIRETTORI, DALLE DIRIGENTI E DAI DIRIGENTI?" PRESENTATA IN DATA 22 APRILE 2020 - PRIMA FIRMATARIA GRIPPO.
Interventi
GRIPPO Maria Grazia
Ci sono, Presidente.

GRIPPO Maria Grazia
Sì, grazie, Presidente. Ma mi pare di poter dire che dei passi sono stati fatti nella
direzione che era auspicata, non soltanto dalla delibera che l’Assessore ha citato, ma
anche dall’atto di indirizzo che venne presentato a mia prima firma e approvato a suo
tempo. Non ho soltanto compreso in termini di performance, ma forse perché non c’è
stato lo spazio per entrare nel dettaglio, se l’adeguamento della modulistica con questo
ampliamento degli obiettivi, anche sull’anno ’18, sia stato raggiunto e soddisfacente e
soprattutto se abbia coinvolto anche la parte che riguarda la comunicazione, non
soltanto quella tradizionale, ma anche social, pagine web e Intracom. Siccome mi ero
già messa d’accordo con la Presidente delle Pari Opportunità di riportare la questione in
Commissione per poter fare concretamente il punto della situazione e magari
confrontarmi anche sul fatto che mi è capitato più di una volta di accorgermi, ad
esempio, che nella modulistica con la quale ci si rivolge a noi Consigliere viene
utilizzato il termine “Consiglieri” al plurale, utilizzando la formulazione neutra e quasi
mai utilizzata la parola “Consigliera”. Quindi qualche cosina deve essere sfuggita per
forza. Mi interesserebbe fare un lavoro di dettaglio, perché stiamo andando comunque
verso la fine della legislatura e mi era parso non tanto che l’Assessore Rolando, con cui
è la prima volta che interloquisco su questo argomento e lo ringrazio per la spiegazione
puntuale, ma con l’Assessore Giusta invece più volte se n’era parlato e, insomma, anche
con azioni un po’ garibaldine nei confronti della sottoscritta, ha cercato di prendersi il
merito di tutte le iniziative che sono state intraprese su questo argomento dacché ci
siamo insediati. Io credo che andando verso la fine della legislatura sia bene vedere
quale eredità concretamente lasceremo a chi ci sarà dopo di noi e soprattutto quale è
stato nel concreto il salto di qualità che siamo riusciti a fare su questo tema che, lo
voglio ricordare, è stato avviato in termini di operatività nella precedente legislatura e
quindi dalle colleghe e dai colleghi che hanno preceduto noi. Quindi da un lato richiedo
all’Assessore Rolando, se gli è possibile, di inviarmi la nota che ha costituito la traccia
per la sua risposta, in modo tale che la discussione che si farà in Commissione possa
ripartire da lì e poi annuncio alla Presidente che sarà mia cura, già in accordo con la
Presidente delle Pari Opportunità, richiedere una Commissione di approfondimento,
anche perché, e qui concludo, Presidente, mi sembra che ci sia un grosso interesse da
parte della Maggioranza e dell’Amministrazione ad andare a spronare altre istituzioni,
penso ad esempio alla scuola, ad una maggiore sensibilità, ad una maggiore capacità di
adeguamento, alla consapevolezza che sia necessario riconoscere quanto per anni, forse
per secoli, non è stato riconosciuto anche in termini di linguaggio. Quindi, prima ancora
di andare a vedere, lo semplifico, che cosa succede in casa d’altri, io credo sia
indispensabile andare a misurare quello che succede in casa nostra e se c’è qualcosa da
correggere, eventualmente correggerla. Grazie, Presidente.

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