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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 1 Giugno 2020 ore 13,00
Paragrafo n. 33
MOZIONE 2020-01109
(MOZIONE N. 25/2020) "AZIONI CONDIVISE PER L'EMERGENZA DEI SENZA FISSA DIMORA" PRESENTATA IN DATA 13 MAGGIO 2020 - PRIMO FIRMATARIO VERSACI.
Interventi
CURATELLA Cataldo
Grazie, Presidente. Questo atto l’abbiamo discusso in Commissione, ci sono state
diverse Commissioni, anche audendo alcune associazioni del Terzo Settore, precedenti
alla presentazione di questo atto. È un atto che, secondo me, arriva un po’ in ritardo, nel
senso che noi ci siamo trovati tutti quanti sommersi da un’emergenza che non potevamo
prevedere, e questo è fuori dubbio, però su alcune situazioni si è sentita la mancanza
della Città, soprattutto nella fase del coordinamento degli interventi, in una fase di
proattività per agire prima che le problematiche diventassero ingestibili, una mancanza
anche di gestione. Molto spesso alcune situazioni sono state lasciate ai volontari, che si
sono trovati nella situazione di dover coordinare tutti gli interventi, sia dal punto di vista
dei medici volontari per il controllo dei senza fissa dimora, che si sono trovati dalla
mattina alla sera fuori piazza d’Armi, sia per i volontari di alcune associazioni del Terzo
Settore, che hanno dovuto fornire un po’ di ospitalità, intesa come tende e coperte per
chi si è trovato all’addiaccio, sia per la preparazione dei cibi, e su alcune situazioni, in
modo evidente, fino all’ultimo momento, fino a quando la situazione non è diventata
veramente ingestibile, la Città ha fatto sentire la sua mancanza. Ne abbiamo discusso
più volte della situazione di piazza D’Armi. Oltretutto, quanto richiesto da questa
mozione, che sinceramente, capisco l’atto di indirizzo verso la Giunta, un po’ mi
meraviglia nel senso che, ma già da programma di indirizzo 2016 – 2021 erano indicate
queste azioni, quindi un po’ mi meraviglio che si sia dovuti arrivare ad una situazione
emergenziale, in una situazione di straordinaria gestione della Città, a doverlo definire.
Comprendo bene tutte un po’ le situazioni, è mancato un po’ il coraggio della Giunta -
questo a mio parere, mi assumo la responsabilità - su alcune situazioni. Credo che, se
qualcosa vogliamo impararla da quanto accaduto, soprattutto in particolare nel mese di
maggio, quando non si sapeva dove mettere le persone, perché le situazioni delle
persone fragili devono essere messe al primo posto. È necessario discutere tutti insieme
di quali sono le attività della Città e agire non rimandando a qualcun altro, aspettando
che qualcun altro intervenga, ma facendo anche delle scelte che anticipano eventuali
interventi governativi o regionali, ma che vanno comunque a tutela delle persone più
deboli. Quindi, comprendo bene questo atto di indirizzo, purtroppo lo vedo arrivare con
estremo ritardo; oltretutto non mi sarei aspettato la necessità di un tale atto di indirizzo
se, come sapete, (audio disturbato) già operando in quel modo lì. Quindi un po’ non
capisco, se la Giunta sta già operando in quel modo lì, a cosa serve l’atto di indirizzo?
Come direbbe qualche Consigliere di Maggioranza, come ci ha detto in precedenza, lo
possiamo considerare un atto superato, se sta già agendo in quella situazione. Ho finito,
Presidente.

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