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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 1 Giugno 2020 ore 13,00
Paragrafo n. 31
DELIBERAZIONE (Giunta: proposta e urgenza) 2020-01148
TARI - TASSA SUI RIFIUTI. MODIFICA DELLE SCADENZE DI VERSAMENTO PER L'ANNO 2020. APPROVAZIONE.
Interventi
MAGLIANO Silvio
Sì, grazie Presidente, grazie della parola. Nell’ultima Capigruppo avevamo affrontato
un mio atto, che purtroppo non è stato possibile mandare in Aula, dove io chiedevo di
avere un’attenzione rispetto anche a tutte le spese dei condomini, e quindi mi permetto
di accennarlo già qui, perché è evidente che quello che stanno vivendo i cittadini
torinesi, lo stanno vivendo anche, nello stesso tempo, anche per tutte le spese che
riguardano, come ad esempio la TARI, tutti i condomini e gli amministratori di
condominio che, come i Consiglieri sapranno bene, hanno un ulteriore problema, da
questo punto di vista, perché se i cittadini non hanno i soldi per pagare le proprie
utenze, figurarsi per pagare le spese quelle indivisibili da sostenere e da versare ai
propri amministratori di condominio. Prendo atto della decisione di non voler mandare
ulteriori sanzioni o sanzioni nel caso vi sia un ritardo, io comunque penso che, oltre a
quello che è stato detto prima, ottimamente dal Presidente Mensio e dal Consigliere
Curatella, bisognerà fare un ragionamento rispetto a quello che si è oggettivamente
utilizzato e quello che non si è utilizzato dal punto di vista della tassa rifiuti, della
TARI. Penso però, e questo dobbiamo, secondo me, come Consiglio, prenderne atto,
che sarà importante, a mio giudizio, da questo punto di vista, prendere in considerazione
quello che oggettivamente i torinesi potranno versare, perché è chiaro che
l’Amministrazione si mette dalla parte della ragione, applicando una delibera di questo
tipo, in modo tale che potrà dire poi alla Corte dei Conti ed ai cittadini: “ma noi i tributi
li abbiamo richiesti”, il problema sarà la risposta che i cittadini ci potranno dare, nel
senso che, se noi immaginiamo che con il saldo troveremo tutti i tributi dovuti rispetto
ad una crisi sanitaria che ha fatto già del male durante la fase più acuta, quello che
troveremo alla fine di questa crisi, dal punto di vista delle attività produttive, che
evidentemente dà lavoro alle famiglie alle quali noi stiamo chiedendo i tributi, sarà a
mio giudizio, mi auguro di essere smentito dalla storia, un risveglio molto amaro
rispetto a quello che saremo in grado di incassare. È evidente che noi dovremo fare un
ragionamento, mi auguro che l’Amministrazione lo faccia, un ragionamento con il
Governo, su quanto i Comuni saranno in grado di incassare dal punto di vista dei tributi.
Io non penso che noi avremo la possibilità di incassare quanto abbiamo incassato l’anno
scorso e dovremmo trovare delle forme di compensazione o delle forme di saldo e
stralcio, questo a mio giudizio sarà una cosa che dovremmo fare, ma in questo caso non
lo dico per chi regolarmente pensa di fare il furbo e quindi di non pagare, avere cartelle
SORIS buttate lì sulla scrivania, pensando che prima o poi ci sarà una misura di
condono tombale, ma per coloro che in questa fare e nei prossimi mesi non ce la faranno
proprio, proprio perché le aziende per cui lavoravano hanno dato giro. Noi sappiamo, è
notizia di questi giorni, di quante aziende stanno chiudendo o chi sta usando
l’emergenza Covid per inventarsi chiusure, per spostare e delocalizzare. Per cui io su
questo prendo atto dell’Amministrazione e l’unica questione che mi rimane un po’ in
sospeso è il livello, e magari l’Assessore lo dirà nella replica, alla fine della nostra
discussione, quanto è il livello di discrezionalità, rispetto alla condizione di necessità e
di disagio economico, perché se tutti hanno avuto disagio economico, a quel punto noi
potremmo rischiare di avere solo i saldi. Se su questo l’Assessore, io chiedo scusa se
non sono intervenuto in Commissione su questo, però in teoria chiunque potrebbe
dimostrare che ha avuto un disagio economico, se è un professionista è per minor
fatturato; se è un dipendente, perché la cassa integrazione, e in alcuni casi quella in
deroga, lo sapete benissimo, non è ancora arrivata a nessuno, tantomeno il Fondo di
Integrazione Salariale, quindi il FIS. Per cui se poi l’Assessore poteva chiarire solo in
sede consiliare qual è il livello di discrezionalità rispetto alla condizione di disagio
economico, perché se no stiamo di fatto dicendo, e potrebbe essere una scelta, che uno
può anche pagare tutto a saldo e non dare nessun acconto, sperando che poi abbia i soldi
per pagare tutto a saldo e non dare nessun acconto, sperando che poi abbia i soldi per
pagare il saldo. Io ho concluso, Presidente. Grazie.

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