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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 1 Giugno 2020 ore 13,00
Paragrafo n. 29
DELIBERAZIONE (Giunta: proposta e urgenza) 2020-01148
TARI - TASSA SUI RIFIUTI. MODIFICA DELLE SCADENZE DI VERSAMENTO PER L'ANNO 2020. APPROVAZIONE.
Interventi
SICARI Francesco (Presidente)
Proseguiamo adesso con il nostro Ordine dei Lavori, e siamo al punto 18, la proposta di
deliberazione, n. mecc. 202001148/013 presentata dall’Assessore Rolando, che ha come
oggetto:

“TARI - Tassa sui Rifiuti. Modifica delle scadenze del versamento per l’anno 2020.
Approvazione”

SICARI Francesco (Presidente)
Lascio la parola all’Assessore Rolando per l’illustrazione. Grazie.

ROLANDO Sergio (Assessore)
Grazie, Presidente. Con questa delibera la Giunta chiede al Consiglio in prosecuzione
delle attività che hanno trovato la loro definizione con le delibere del 10 marzo e del
31 marzo, con le quali la Giunta aveva già proposto lo spostamento delle prime due rate
di acconto, sia per le attività economiche, che per le attività non economiche della
TARI, questo alla luce ovviamente dell’emergenza Covid-19, che poteva dare diversi
problemi soprattutto alle famiglie ed agli operatori economici che poi hanno avuto il
blocco dell’attività, la Giunta propone lo spostamento per le utenze domestiche, le
scadenze di acconto originariamente previste al 30 aprile, al 10 luglio; quella prevista al
29 maggio, al 5 agosto; quella prevista al 30 giugno, al 4 settembre. Queste modalità
sono in grado di farci emettere poi il saldo in un’unica soluzione e la scadenza era
preventivamente fissata il 2 dicembre, nel 9 dicembre per le utenze domestiche. Per le
utenze non domestiche economiche, le scadenze vanno tutte in coda al saldo, le utenze
che erano previste per gli acconti, per permetterci così di fare tutte le valutazioni al
riguardo che potrebbero emergere sia in un senso, che nell’altro, sia per le non
domestiche, che per le economiche, anche con l’approvazione definitiva del Decreto
Rilancio, che potrebbe consentire di fare delle variazioni ovviamente favorevoli a chi
deve pagare. Queste nuove scadenze sono anche messe in connessione al fatto che ci
consentono di emettere gli avvisi bonari per ridurre al minimo le code per il pagamento
per quei operatori o per quelle famiglie che sono abitudinarie e vanno a pagare
direttamente in SORIS. Ovviamente è stata prevista anche un’altra facilitazione, per chi
non potesse pagare le nuove scadenze e che ha delle difficoltà economiche, non
verranno applicate né sanzioni, né interessi, e questo vale sia nel caso delle attività
domestiche, che per quelle non domestiche per la rata rimanente. Ovviamente noi
facciamo un invito a chi può pagare, di pagare nei tempi, a chi può permetterselo. A
questo proposito c’è da dire che sulle scadenze già rinviate parte degli operatori hanno
pagato regolarmente e quindi tutto ciò, mi consentite, può permettere alla Città di
affrontare in modo, non dico normale, perché noi praticamente nel primo semestre
avremmo incassato pochissimo di questi tributi, perché tutto viene rinviato al secondo.
Un’altra caratterizzazione di questa delibera, l’ho già detto, è quello che permette di
pagare non in ritardo e non pagare delle penalizzazioni, questa delibera si salderà anche
con eventuali correzioni, tutte quante in meno che potrebbero derivare sia dalla
conversione del decreto, sia dall’eccepimento di eventuali indicazioni conseguenti alla
modifica che potrebbero emergere dalla delibera di ARERA. Ho già dato ampia
informativa su questo tema nella Commissioni. Prima di procedere all’approvazione, la
Giunta ha convocato sia i Sindacati per le utenze domestiche, sia gli operatori
economici, coinvolgendoli e spiegandogli le motivazioni e le determinazioni di queste
nuove scadenze. Io non avrei nient’altro da aggiungere. Ovviamente, com’è già
successo in Commissione, c’è la disponibilità ad integrare con eventuali informazioni.
Io concluderei qui la spiegazione. Se ci sono delle richieste, interverrò. Grazie.

SICARI Francesco (Presidente)
Grazie a lei, Assessore Rolando. Apriamo, quindi, ora la discussione nel merito della
deliberazione appena illustrata. Chiedo ai Consiglieri che vogliano intervenire di
segnarsi. Prego, Consigliera Grippo.

GRIPPO Maria Grazia
Grazie, Presidente. Ripeterò in questa sede quanto già anticipato in Commissione e che
in un certo qual modo l’Assessore Rolando ha richiamato tra le righe nella
presentazione della delibera. Non si può certo dire non ad un atto che mette nelle
condizioni coloro che devono pagare, gli strati di utenti imprenditori, oppure di privati
cittadini, che li metta nelle condizioni di avere un pochino più di fiato. Mi sarei
aspettata, a questo stadio dell’attività dell’Amministrazione, rispetto agli effetti delle
misure di contenimento della pandemia, che ci si potesse già muovere su una linea un
pochino più coraggiosa e quindi non costantemente sulla difensiva, come abbiamo visto
fare sino a qui. Non è un caso, a mio avviso, che questa delibera sia stata discussa in
sede di Commissione contestualmente ad un atto di indirizzo, proposto dal collega
Mensio di cui, credo, se ci sarà il tempo, si discuterà nel corso di questa seduta, che in
qualche modo pone un tema, che è altrettanto caro alla sottoscritta, che è il tema delle
agevolazioni. Un argomento sul quale si deve ragionare, è nostro dovere ragionare, non
soltanto per il senso di responsabilità che dovrebbe muovere la nostra azione perché ci
si aspetta che noi si abbia una visione un pochino più ampia di quella del vivere alla
giornata, ma anche perché, e lo ricordava lo stesso Assessore Rolando, l’ARERA, già il
5 maggio scorso, ha prodotto una delibera che richiama un principio che è
particolarmente caro alla Maggioranza che governa questa Città, e che è il principio del
“Chi inquina, paga”, in base al quale, dal momento che, e mi riferisco alle utenze non
domestiche, molte attività sono state costrette a chiudere i battenti e per effetto di questa
chiusura non hanno prodotto rifiuti e, in questa condizione, chiaramente, non hanno
prodotto nemmeno inquinamento. Ora, in base a questo principio, ARERA ha
deliberato, che ha ricordato lo stesso Assessore, si tratterebbe di metterci nelle
condizioni, come Comune di Torino, perlomeno di individuare questi giorni di chiusura,
cosa che peraltro non è molto difficile, dal momento che alcune attività sono anche
messe nelle condizioni di dover comunicare al Comune il periodo in cui non hanno
lavorato e cercare di intraprendere un percorso che sia anche un po’ autonomo, rispetto
all’attività che sta svolgendo il Governo con i vari Decreti, ultimo dei quali il Decreto
Rilancio. Io oggi ho detto in Commissione che, a parte il dispiacere di non vedere
ancora traccia di quest’attività, se non in qualche promessa, mi sarei astenuta dal
presentare, cosa che avrei avuto ancora il tempo di fare, un atto di accompagnamento a
questa delibera, per andare a testare la sensibilità della Maggioranza sull’argomento,
come dicevo, mi sarei astenuta, perché voglio prendere per buono l’impegno che, in
modo diretto o indiretto si è presa l’Amministrazione con il sostegno degli uffici, ossia
di arrivare ad un discorso e ad un ragionamento di agevolazioni in occasione del saldo.
Non sono cose che si inventano da un giorno all’altro, soprattutto in tempi di vacche
magre. Quindi, io ho preso per buono l’impegno dell’Amministrazione, io e il mio
Gruppo voteremo positivamente alla delibera, perché, scusate l’adagio, anche abusato
da queste parti, ma piuttosto che niente, meglio piuttosto, il punto è muoviamoci. Se
l’intenzione, che è stata esplicitata in Commissione da parte dell’Assessore e degli uffici
che con lui collaborano è in effetti quella di andare nella direzione di mettere a punto
delle agevolazioni possibili, e non soltanto possibili, ma richieste dall’autorità di
regolazione che prima citavo, muoviamoci per tempo, muoviamoci affinché questo sia
effettivamente realizzabile nell’anno in cui le attività sono state piegate dall’effetto
pandemia, anche perché, nelle stesse parole dell’Assessore, abbiamo compreso come
non sia un interesse prioritario degli imprenditori, e credo nemmeno dei normali
cittadini, non andare a pagare le tasse che sono dovute al Comune di Torino, perché io
credo che comunque sia ormai patrimonio di consapevolezza collettiva il fatto che il
versato si debba tradurre nei servizi alla collettività. Il punto è che questo ci dimostra
che, se in diversi le rate le hanno già pagate, evidentemente, quelli che non le hanno
pagate è perché non avevano la liquidità per farlo. Quindi è un tema, è un problema che
in qualche modo dobbiamo porci, dobbiamo porci nel modo strutturale e la
(incomprensibile) delle rate non è un modo strutturale, è, lo ripeto, un vivere alla
giornata, che noi oggi prendiamo, perché piuttosto che niente è meglio piuttosto, ma
senza dimenticarci che si poteva, volendo, fare meglio. Grazie.

SICARI Francesco (Presidente)
Grazie a lei, Consigliera Grippo. Adesso è iscritto a parlare il Consigliere Mensio.
Prego.

MENSIO Federico
Grazie, Presidente. Io, un po’ in coda a quanto diceva la Consigliera Grippo, ritengo che
questa misura presa dalla Giunta sia una misura assolutamente corretta, proprio per
venie incontro alle necessità, diciamo, di contabile di cassa di alcune realtà, non in
ultimo, anzi in primis, anche le utenze domestiche, quindi le famiglie, ma soprattutto le
utenze non domestiche, che hanno vissuto un momento di stop e quindi, come ricordava
la Consigliera Grippo, l’ARERA, applicando il principio di chi più inquina più paga,
giustamente fa notare che chi non ha lavorato o chi non ha potuto produrre non ha
sostanzialmente neanche teoricamente prodotto rifiuti. Devo anche dire che la delibera
di ARERA citata mette le condizioni tali per cui ci sono dei calcoli da fare, delle
prospettive di riduzione ed esenzioni, che sono previste dalla legge, ma che devono
essere trovate, lo ribadisco, all’interno dell’applicazione della tariffa che il Comune di
Torino redige sulla base di quello che è il contratto di servizio, il piano di lavoro con
AMIAT S.p.A. del Gruppo IREN. Questo è, ovviamente il punto, cioè nel senso che
l’agenzia per la regolazione dei servizi, in questo caso dei rifiuti, dà delle indicazioni,
fermo restando, però, lo dice esplicitamente quella che è la decisione del Comune e la
decisione del Comune a questo punto si potrebbe tradurre in una ridiscussione del
contratto di servizio al piano di lavoro, soprattutto con AMIAT, perché i servizi
comunque, vale la pena ricordarlo che sono considerati in modo forfettario e sono
comunque stati svolti, per cui il servizio di raccolta rifiuti, piuttosto che altri servizi che
AMIAT svolge per la Città sono stati effettuati comunque, quello che potrebbe essere
crollato, cosa che è stata dimostrata, è la produzione effettiva dei rifiuti, da parte di tutte
le utenze. Il problema è andare a individuare la differenza tra utenze non domestiche e
utenze domestiche sulla produzione dei rifiuti, questo non so se e quanto sia in grado
AMIAT di poterlo fare, perché il calcolo proposto da ARERA in quella determina si
basa proprio sulla produzione delle utenze non domestiche, quindi in un’ottica di
tariffazione puntuale. Detto questo, è auspicabile, io l’ho provato a tradurre in una
mozione che mi auguro, se riusciamo a discutere oggi bene, se no spero di farlo al più
presto, appunto di andare in un’ottica di quei maggiori risparmi che non sono dovuti
sostanzialmente ad una non produzione di rifiuti e quindi in un loro non incenerimento,
si traduca sostanzialmente in un’agevolazione che, ricordo, non è una riduzione
esenzione, come prevista dalla norma, che deve essere trovata all’interno di una tariffa,
ma ad un’ulteriore cosa aggiuntiva che deve essere trovata al di fuori della tariffa. Quei
soldi che sostanzialmente potrebbero essere stati risparmiati, dico potrebbero, perché
non abbiamo contezza di quanto sia stato usato, perché ARERA il 26 maggio ha anche
messo i paletti per le aziende e i Comuni dicendo: guardate che ci sono costi maggiori
per le aziende che hanno dovuto sanificare i mezzi, mettere i DPI a disposizione degli
operatori per poter raccogliere, eccetera, eccetera. Quindi, bisogna vedere anche queste
compensazioni come arrivano, perché da una parte si dice riduciamola, esentiamo che
non ha prodotto, ma poi dall’altra parte si dice, sì però le aziende hanno speso di più per
fornire il servizio, quindi dovete riconoscergli questo di più. E quindi, bisogna vedere
come si compensano queste cose. Però quella è un’agevolazione che noi potremmo fare
sulla base dei dati in questo momento, appunto, stimati. Quindi, io sono abbastanza,
credo di parlare a nome di tutta la Maggioranza, e non solo forse, felice che si possano
procrastinare un po’ queste scadenze, sicuramente l’invito che ha fatto l’Assessore io lo
accolgo, cioè chi avesse la possibilità, perché per sua fortuna è riuscito a lavorare, a
mantenere, come dire, vivo il flusso di cassa personale, aziendale o familiare, cerchi di
venire incontro comunque alle necessità del Comune che con la tariffa non solo ci paga
un’azienda, che è AMIAT, e ovviamente, però, chiedo in contemporanea alla Giunta di
aprire una discussione con AMIAT o con IREN, come tra l’altro stanno facendo altri
Comuni d’Italia, sulla revisione di quello che è stato il servizio in questi mesi e sulla
raccolta rifiuti, perché oggettivamene lì dei ripensamenti, quantomeno temporanei,
emergenziali, chiamiamoli così, vanno fatto. Sul futuro poi si deciderà e si vedrà.
Grazie.

SICARI Francesco (Presidente)
Grazie a lei, Consigliere Mensio.
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