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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 1 Giugno 2020 ore 13,00
Paragrafo n. 26
DELIBERAZIONE (Giunta: proposta e urgenza) 2020-01041
DEMOLIZIONE DI PARTE DI FABBRICATO IN CORSO GROSSETO N. 40 ANGOLO VIA ALA DI STURA CON REALIZZAZIONE DI 5 MEDIE STRUTTURE DI VENDITA E RECUPERO/AMPLIAMENTO DELLA RESTANTE PARTE. PERMESSO DI COSTRUIRE IN DEROGA EX ARTICOLO 14 D.P.R. N. 380/2001 E ARTICOLO 5 COMMI 9-14 LEGGE N. 106/2011. APPROVAZIONE DEROGA.
Interventi
LAVOLTA Enzo (Vicepresidente Vicario)
Io mi prenoto, Presidente.

LAVOLTA Enzo (Vicepresidente Vicario)
Semplicemente per segnalare ancora una volta, qualora ce ne fosse bisogno che noi, non
me ne voglia l’Assessore Iaria, la stessa richiesta la facevamo già in ogni Commissione
Consiliare al suo predecessore. Avevamo chiesto semplicemente che questo tipo di
provvedimenti potessero essere accompagnati da un’analisi generale su quello che era
l’andamento della situazione della media/grande distribuzione nel nostro territorio
accompagnato ad un’analisi più specifica rispetto a questi insediamenti medio/piccoli. Il
tema che affrontava la collega Scanderebech io non lo ripropongo in termini
strumentali, nel senso che ci sono degli interventi che possono essere utili a favorire una
riqualificazione diffusa nel territorio, ci sono degli interventi che invece servono a
rispondere ad una domanda; io nel caso specifico evidenzio che quell’area è già
sufficientemente satura da un’offerta di distribuzione di piattaforme che vanno dai 500
ai 1.500 metri quadrati, potrei fare un lungo elenco - da via Cigna, via Ala di Stura, tutte
le altre realtà che lì insistono - e ci eravamo lasciati, almeno io così avevo detto, chiesto
all’Assessore, ricordo ancora in una Commissione Consiliare in Sala Carpanini che lui
si sarebbe impegnato a metterci a disposizione con dei dati attuali quella che era la
situazione, la fotografia su tutto il territorio cittadino. Ricordo che la pianificazione
commerciale rispondeva a dei criteri che hanno visto nel corso del tempo un
coinvolgimento e una definizione di competenze specifiche tra enti, in particolare le
istituzioni coinvolte, per autorizzazioni (incomprensibile) la Regione Piemonte per
quanto riguarda il nostro territorio, ovviamente il Comune di Torino, la
complementarietà di queste competenze consentiva, a fronte di un’analisi puntuale, di
immaginare che la distribuzione, l’offerta commerciale potesse essere diciamo il più
armonica possibile ma soprattutto rispondente a degli indici di redditività che avevano
una doppia finalità, cioè quella di rispondere alla domanda: “C’è una domanda” e l’altra
domanda che ci ponevamo era: “Ma questo insediamento avrà una redditività sufficiente
per garantire occupazione e prospettive?”. Tutto questo tipo di analisi, di verifica e di
pianificazione ormai da qualche anno è completamente fuori da qualunque radar, non
l’abbiamo mai avuta la possibilità che l’Amministrazione ci mettesse nelle condizioni di
approcciarci a provvedimenti come questi con la giusta consapevolezza. Pertanto, io in
sintesi mi trovo in difficoltà ad approvare un provvedimento come questo che dal mio
punto di vista ha tre grossi problemi: il primo, non ha un inquadramento rispetto a
quanto dicevo prima sufficientemente capace di mettere nelle condizioni me,
Consigliere Comunale, di poter garantire che queste nuove cinque aree di vendita
possano essere sufficientemente capaci di resistere in un contesto economico come
quello che stiamo attraversando; due, questi insediamenti commerciali non sono
accompagnati da un’analisi rispetto alla domanda del territorio e quindi non ci siamo
neanche permessi di analizzare e approfondire il tema della redditività di queste aree
perché ovviamente non abbiamo gli elementi, non ci sono i numeri; tre, io credo che in
un contesto quale quello che abbiamo appena attraversato in cui tutti quanti ci
riempiamo la bocca - io per primo, lo riconosco - dell’importanza della prossimità dei
negozi di vicinato, mi pare che come prima delibera diciamo di questa Amministrazione
da parte dell’Assessore Iaria, che insomma non ne ha prodotte tantissime, questa è una
delle prime diciamo post fase 1, mi sembra che sia proprio una risposta in discontinuità
e sicuramente in assoluta contraddizione rispetto a quello che noi stiamo cercando
faticosamente di promuovere. Un giorno diciamo che il commercio di prossimità va
garantito, tutelato, valorizzato e che questa fase emergenziale ci ha consentito di
riscoprirne il valore, il giorno dopo noi dovremmo votare una delibera che dà il via
libera a cinque nuove piattaforme commerciali in un’area già satura e rispetto alla quale
l’Amministrazione non ci ha dato un dato utile ad esprimere un voto in modo
consapevole. Grazie, Presidente.

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