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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 1 Giugno 2020 ore 13,00
Paragrafo n. 26
DELIBERAZIONE (Giunta: proposta e urgenza) 2020-01041
DEMOLIZIONE DI PARTE DI FABBRICATO IN CORSO GROSSETO N. 40 ANGOLO VIA ALA DI STURA CON REALIZZAZIONE DI 5 MEDIE STRUTTURE DI VENDITA E RECUPERO/AMPLIAMENTO DELLA RESTANTE PARTE. PERMESSO DI COSTRUIRE IN DEROGA EX ARTICOLO 14 D.P.R. N. 380/2001 E ARTICOLO 5 COMMI 9-14 LEGGE N. 106/2011. APPROVAZIONE DEROGA.
Interventi
SICARI Francesco (Presidente)
Procediamo adesso con il punto 17 del nostro Ordine dei Lavori, la deliberazione
meccanografico n. 202001041/020, presentata dall’Assessore Iaria, che ha come
oggetto:

“Demolizione di parte di fabbricato in corso Grosseto n. 40 angolo via Ala di Stura
con realizzazione di 5 medie strutture di vendita e recupero/ampliamento della restante
parte. Permesso di costruire in deroga ex articolo 14 D.P.R. n. 380/2001 e articolo 5
commi 9-14 Legge n. 106/2011. Approvazione deroga”.

SICARI Francesco (Presidente)
Lascio la parola all’Assessore Iaria per l’illustrazione. Prego.

IARIA Antonino (Assessore)
Grazie, Presidente. Oggi riproponiamo al Consiglio Comunale un permesso in deroga
che noi abbiamo già votato il 20 dicembre del 2017, permesso in deroga che riguarda
un’area denominata BARMETAL nell’incrocio tra corso Grosseto e via Ala di Stura
dove con un Decreto 106 si era proposto a questa Amministrazione una modifica dei
fabbricati esistenti con la riduzione di volumetria possibile rispetto alle possibilità che il
106 dava in quell’area e la costruzione di cinque strutture di vendita e una struttura
produttiva in ampliamento già esistente; le cinque strutture di vendita, una è una
struttura commerciale alimentare e le altre non alimentari. Questo permesso è stato
impugnato da una società concorrente che ha portato davanti al TAR la nostra delibera e
il permesso di costruire in deroga, il TAR ha fatto tutte le valutazioni del caso, dei
cinque punti che... diciamo, la società concorrente aveva presentato, ne ha accettato solo
uno che è quello di legare diciamo la (incomprensibile) nel progetto al fatto che nel
primo progetto non era stato presentato da parte dei proponenti uno studio del traffico
sulla zona in questione.
Quindi i proponenti del Decreto 106 hanno riproposto, diciamo hanno ovviato a questa
indicazione che il TAR Piemonte ha dato ai proponenti, proponendo uno studio del
traffico della zona e questo studio del traffico ovviamente è stato allegato come
integrazione al progetto che è stato ripresentato con nessuna modifica rispetto al
progetto precedente. Quindi oggi siamo qui a votare questa nuova presentazione del
progetto che dal punto di vista dell’edificazione e delle concentrazioni commerciali e
produttive, e anche della nuova viabilità proposta, è identico al progetto già approvato
nel 2017 con la sola integrazione del Piano del Traffico. Grazie.

SICARI Francesco (Presidente)
Grazie a lei, Assessore Iaria. Ci sono interventi da parte dei Consiglieri? Prego,
Consigliera Scanderebech.

SCANDEREBECH Federica
Sì, grazie Presidente, ma solo per lasciare a verbale un’affermazione, poi non so se mai
qualcuno leggerà questi verbali, però l’affermazione è questa: mi ricordo perfettamente
in campagna elettorale che l’input di questa Amministrazione era quello di non costruire
supermercati, tutta una campagna elettorale contro i supermercati, oggi con questa
seconda delibera, mi dispiace non aver seguito la prima delibera, andrò ad ascoltare i
famosi verbali per capire cosa successe nel lontano 2017, però prendo atto del fatto che
stiamo votando una delibera che prevede cinque medie strutture, quindi sicuramente c’è
della perplessità, è indubbio, c’è della perplessità sulla coerenza che questa
Amministrazione ha dettato tra la campagna elettorale e quello che poi nei fatti va a fare
durante la consiliatura. Ho terminato Presidente, grazie per avermi fatto intervenire.

SICARI Francesco (Presidente)
Prego, è una sua facoltà intervenire. Prego, ci sono altre richieste di intervento?

LAVOLTA Enzo (Vicepresidente Vicario)
Io mi prenoto, Presidente.

SICARI Francesco (Presidente)
Prego, Vicepresidente Lavolta.

LAVOLTA Enzo (Vicepresidente Vicario)
Semplicemente per segnalare ancora una volta, qualora ce ne fosse bisogno che noi, non
me ne voglia l’Assessore Iaria, la stessa richiesta la facevamo già in ogni Commissione
Consiliare al suo predecessore. Avevamo chiesto semplicemente che questo tipo di
provvedimenti potessero essere accompagnati da un’analisi generale su quello che era
l’andamento della situazione della media/grande distribuzione nel nostro territorio
accompagnato ad un’analisi più specifica rispetto a questi insediamenti medio/piccoli. Il
tema che affrontava la collega Scanderebech io non lo ripropongo in termini
strumentali, nel senso che ci sono degli interventi che possono essere utili a favorire una
riqualificazione diffusa nel territorio, ci sono degli interventi che invece servono a
rispondere ad una domanda; io nel caso specifico evidenzio che quell’area è già
sufficientemente satura da un’offerta di distribuzione di piattaforme che vanno dai 500
ai 1.500 metri quadrati, potrei fare un lungo elenco - da via Cigna, via Ala di Stura, tutte
le altre realtà che lì insistono - e ci eravamo lasciati, almeno io così avevo detto, chiesto
all’Assessore, ricordo ancora in una Commissione Consiliare in Sala Carpanini che lui
si sarebbe impegnato a metterci a disposizione con dei dati attuali quella che era la
situazione, la fotografia su tutto il territorio cittadino. Ricordo che la pianificazione
commerciale rispondeva a dei criteri che hanno visto nel corso del tempo un
coinvolgimento e una definizione di competenze specifiche tra enti, in particolare le
istituzioni coinvolte, per autorizzazioni (incomprensibile) la Regione Piemonte per
quanto riguarda il nostro territorio, ovviamente il Comune di Torino, la
complementarietà di queste competenze consentiva, a fronte di un’analisi puntuale, di
immaginare che la distribuzione, l’offerta commerciale potesse essere diciamo il più
armonica possibile ma soprattutto rispondente a degli indici di redditività che avevano
una doppia finalità, cioè quella di rispondere alla domanda: “C’è una domanda” e l’altra
domanda che ci ponevamo era: “Ma questo insediamento avrà una redditività sufficiente
per garantire occupazione e prospettive?”. Tutto questo tipo di analisi, di verifica e di
pianificazione ormai da qualche anno è completamente fuori da qualunque radar, non
l’abbiamo mai avuta la possibilità che l’Amministrazione ci mettesse nelle condizioni di
approcciarci a provvedimenti come questi con la giusta consapevolezza. Pertanto, io in
sintesi mi trovo in difficoltà ad approvare un provvedimento come questo che dal mio
punto di vista ha tre grossi problemi: il primo, non ha un inquadramento rispetto a
quanto dicevo prima sufficientemente capace di mettere nelle condizioni me,
Consigliere Comunale, di poter garantire che queste nuove cinque aree di vendita
possano essere sufficientemente capaci di resistere in un contesto economico come
quello che stiamo attraversando; due, questi insediamenti commerciali non sono
accompagnati da un’analisi rispetto alla domanda del territorio e quindi non ci siamo
neanche permessi di analizzare e approfondire il tema della redditività di queste aree
perché ovviamente non abbiamo gli elementi, non ci sono i numeri; tre, io credo che in
un contesto quale quello che abbiamo appena attraversato in cui tutti quanti ci
riempiamo la bocca - io per primo, lo riconosco - dell’importanza della prossimità dei
negozi di vicinato, mi pare che come prima delibera diciamo di questa Amministrazione
da parte dell’Assessore Iaria, che insomma non ne ha prodotte tantissime, questa è una
delle prime diciamo post fase 1, mi sembra che sia proprio una risposta in discontinuità
e sicuramente in assoluta contraddizione rispetto a quello che noi stiamo cercando
faticosamente di promuovere. Un giorno diciamo che il commercio di prossimità va
garantito, tutelato, valorizzato e che questa fase emergenziale ci ha consentito di
riscoprirne il valore, il giorno dopo noi dovremmo votare una delibera che dà il via
libera a cinque nuove piattaforme commerciali in un’area già satura e rispetto alla quale
l’Amministrazione non ci ha dato un dato utile ad esprimere un voto in modo
consapevole. Grazie, Presidente.

SICARI Francesco (Presidente)
Grazie a lei, Vicepresidente. Adesso si è segnato il Capogruppo Magliano, prego ne ha
facoltà.

MAGLIANO Silvio
Sì, grazie Presidente, ma solo per un’interlocuzione con l’Assessore Iaria su questo,
volevo capire: ma rispetto all’ultima norma e il DDL 95 approvato da Regione
Piemonte, io forse ricordo male, però si parlava... almeno, io ho letto affermazioni
roboanti che si diceva che con questo DDL 95 di fatto non si potevano più costruire
centri commerciali in Piemonte per un lasso di tempo delimitato proprio per valorizzare
il piccolo commercio, cosa assolutamente sacrosanta perché sono i primi ad aver avuto
un danno enorme dalla chiusura Covid, ma volevo capire dall’Assessore: voi avete fatto
questa verifica rispetto alla DDL 95 se queste metrature sono metrature che possono
essere sviluppate o meno? Oppure era solo una questione di incentivi? Perché adesso
non ricordo bene, me ne scuso, se Regione Piemonte a questo punto non dava incentivi
ma permetteva la costruzione che forse è una cosa un po’ diversa rispetto a quello che
abbiamo letto sui giornali. Volevo capire dall’Assessore se aveva fatto un minimo di
paragone con la nuova norma e il cosiddetto “Riparti Piemonte” per capire se queste
attività rientrano o meno all’interno di quella legge e quindi se possono essere fatte, o
solo non gli vengono dati incentivi per fare questo tipo di attività? Grazie, Presidente.

SICARI Francesco (Presidente)
Grazie a lei, Capogruppo Magliano. Adesso ho il Consigliere Fornari. Prego, ne ha
facoltà.

FORNARI Antonio
Sì, grazie Presidente. A ma fa un po’ specie poi andare ad attaccare poi una delibera
come questa che è una 106 che aveva trovato anche un parere diciamo sostanzialmente
favorevole in passato da parte della Circoscrizione 5 perché il tessuto in quella zona non
ha grosse attività commerciali e quindi questa non andava ad impattare più di tanto;
però quello che volevo sottolineare è che il 1° luglio 2014 il Consiglio Comunale di
Torino ha approvato in via definitiva la variante 267 al Piano Regolatore che prevede
l’istituzione di due nuove Zone Urbane di Trasformazione sulle superfici attualmente
occupate da Centrale del latte e da BARMETAL, quella che è compresa tra corso
Grosseto e via Ala di Stura, quindi chi ha permesso poi questa variante, questa 106 che
andiamo a votare adesso, l’andiamo a votare perché era stata fatta una variante nel 2014,
quindi probabilmente questo studio che l’ex Assessore Lavolta chiede doveva essere
effettuato nel 2014 quando lui ha votato quella delibera che ha permesso la variante e
quindi poi ha permesso questa 106, e quindi magari chiedere scusa perché
effettivamente nel 2014 non era stato effettuato questo studio ed era stata votata quella
variante che ha permesso appunto di fare un’attività commerciale adesso in quella zona.
Quindi non è che le cose nascono da un giorno all’altro ma hanno dei processi lunghi,
questo processo con la BARMETAL parte mi pare nel 2012, c’è stata poi la variante nel
2014, c’è stata una prima votazione nel 2017, e quindi gli iter sono lunghi - sappiamo
benissimo che sono lunghi - e non è che si sbloccano da un giorno all’altro, e gli studi
quanto devono essere fatti, devono essere fatti a monte, non quando oramai diciamo
l’attività commerciale è quasi conclusa e devono partire i lavori. Questo lavoro doveva
essere effettuato precedentemente quando sono state fatte le varianti appunto nel 2014.
Grazie.

SICARI Francesco (Presidente)
Grazie a lei, Consigliere Fornari.
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