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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 1 Giugno 2020 ore 13,00
Paragrafo n. 22
DELIBERAZIONE (Giunta: proposta e urgenza) 2020-01212
EMERGENZA COVID-19. MISURE PER IL RILANCIO DELLA ATTIVIT? DEGLI OPERATORI DEL PROPRIO INGEGNO, PIANO STRAORDINARIO DI OCCUPAZIONE DI SUOLO PUBBLICO E PROVVEDIMENTI IN MERITO AI PAGAMENTI CANONE COSAP. APPROVAZIONE.
Interventi
GIUSTA Marco (Assessore)
Presidente, come già illustrato questa mattina in Commissione, questa è una delibera
che in qualche modo riassume tre necessità che sono emerse rispetto all’utilizzo del
suolo pubblico da parte degli Operatori del Proprio Ingegno che, come sapete, sono
disciplinati dalla delibera del 2008 relativamente alle aree centrali della Città ad alta
densità di esercizi commerciali e somministrazioni appunto con l’occupazione del suolo
pubblico per l’esposizione delle cose che in qualche modo loro producono o modificano
da un punto di vista di artigianato e di stampo anche sociale. Sulla base di quelli che
sono emersi come disciplinari relativamente al commercio non per la parte degli
alimentari ma della parte non alimentari abbiamo provveduto, se non vado errato in data
21 maggio scorso, proprio in immediata conseguenza a quello che era emerso
relativamente ai disciplinari tecnici per quanto riguarda gli utilizzi dei banchi singoli da
parte degli operatori commerciali, a disciplinare ed inviare comunicazione agli OPI
relativamente alla diversa modalità che dovranno utilizzare per poter continuare le loro
attività durante il periodo Covid. Nello specifico, quello che noi abbiamo richiesto è
quello di utilizzare un’area davanti al banchetto, alla bancarella dell’OPI di almeno un
metro che in qualche modo deve essere non chiusa ma in qualche maniera resa visibile
come una parte aggiuntiva in modo che le persone che vogliano sostare a guardare e
acquistare presso gli Operatori del Proprio Ingegno possono farlo all’interno di
quest’area e sia facilmente gestibile un’organizzazione dello spazio in modo che
consenta una distanza appunto di un metro l’uno dall’altro in modo da avere al massimo
uno o due clienti davanti che possono acquistare le cose a cui sono interessati. Questo
maggiore spazio di suolo pubblico di cui gli Operatori del Proprio Ingegno hanno
necessità normalmente dovrebbe essere pagato, pertanto abbiamo deciso di fare in
forma straordinaria, io ringrazio anche il Consiglio per averci permesso di portare in
fretta questa delibera alla discussione di oggi, di assegnare la totale gratuità rispetto a
questo spazio aggiuntivo che gli Operatori del Proprio Ingegno necessitano per fare la
propria attività, in modo che potessero riaprire con tutta la tranquillità e con tutta la
sicurezza del caso. All’interno di questa delibera vengono altresì identificate altre due
situazioni, la prima è chiaramente di nuovo in analogia con quello che è l’utilizzo dello
spazio pubblico, è chiaro che gli Operatori del Proprio Ingegno nei mesi di marzo e
aprile non hanno potuto svolgere la propria attività al pari di tutte le altre realtà;
pertanto, visto che avevano in molti casi già pagato uno spazio di occupazione del suolo
pubblico abbiamo deciso di esentare quel pagamento, il che significa che gli operatori
potranno riportarlo tra virgolette, quindi riutilizzarlo nei mesi successivi, oppure
richiederne il rimborso direttamente all’Amministrazione. L’ultimo tema per il quale
anche c’è stata l’interpellanza, anche la richiesta di comunicazione - chiedo scusa - da
parte della Capogruppo Artesio è quando si configurava una situazione, diciamo così, di
sovrapposizione tra quello che è previsto dalla delibera al commercio dell’utilizzo del
suolo pubblico fino a 60 metri quadri in prossimità della propria attività, e l’utilizzo
dello spazio pubblico da parte degli Operatori del Proprio Ingegno. Pertanto, in questo
caso noi abbiamo inoltre scritto all’interno di questa delibera che quando questa
sovrapposizione più avvenire, allora temporaneamente quella postazione dell’Operatore
del Proprio Ingegno può essere temporaneamente spostata in un’altra situazione che
però sia zona centrale della città con caratteristiche analoghe a quelle non fruibili per
permettere l’immediata ripresa dell’attività da parte dell’Operatore. Ora, consentitemi di
fare solo una piccolissima precisazione anche per capire la portata di quello di cui
stiamo parlando: in questo momento, anche a seguito di una serie di confronti, noi
stiamo provando a predisporre un disciplinare degli OPI che in qualche maniera dia un
maggior respiro rispetto a quello che era stati proposto nel 2008, questo dovrebbe essere
prodromico ad un regolamento degli OPI con cui stiamo discutendo da parecchio tempo
con le loro rappresentanze, all’interno di quel disciplinare noi facciamo anche il punto
della situazione, pertanto sul territorio cittadino all’interno delle assi centrali, soprattutto
della Città e non solo, sono a disposizione per gli Operatori del Proprio Ingegno 148
postazioni, più altre serie di 8 realtà a livello di mercati, per cui si possono anche
inserire a livello di mercati. A seguito dei nostri approfondimenti relativamente anche
soprattutto all’asse di via Po, in cui persistono le maggiori criticità in questo momento,
le postazioni di cui stiamo parlando dovrebbero essere al massimo 20, alcune infatti
sono già sul totale di 38, alcune sono già state ricollocate in altri spazi della strada in
modo che non si connoti, diciamo così, questa difficoltà di sovrapposizione tra
l’interesse del commerciante e l’interesse dell’Operatore del Proprio Ingegno. In altre
situazioni invece stiamo definendo altre aree all’interno sempre dell’asse centrale della
Città, in questo caso mi viene da dire tutte le zone pedonalizzate intorno oppure altri
settori dei portici, in modo da poter garantire agli Operatori e alle Operatrici del Proprio
Ingegno la possibilità di avere uno spazio che sia adeguatamente sempre sul passaggio
come l’altro che temporaneamente non possono utilizzare.

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