Interventi |
GIUSTA Marco (Assessore) Presidente, come già illustrato questa mattina in Commissione, questa è una delibera che in qualche modo riassume tre necessità che sono emerse rispetto all’utilizzo del suolo pubblico da parte degli Operatori del Proprio Ingegno che, come sapete, sono disciplinati dalla delibera del 2008 relativamente alle aree centrali della Città ad alta densità di esercizi commerciali e somministrazioni appunto con l’occupazione del suolo pubblico per l’esposizione delle cose che in qualche modo loro producono o modificano da un punto di vista di artigianato e di stampo anche sociale. Sulla base di quelli che sono emersi come disciplinari relativamente al commercio non per la parte degli alimentari ma della parte non alimentari abbiamo provveduto, se non vado errato in data 21 maggio scorso, proprio in immediata conseguenza a quello che era emerso relativamente ai disciplinari tecnici per quanto riguarda gli utilizzi dei banchi singoli da parte degli operatori commerciali, a disciplinare ed inviare comunicazione agli OPI relativamente alla diversa modalità che dovranno utilizzare per poter continuare le loro attività durante il periodo Covid. Nello specifico, quello che noi abbiamo richiesto è quello di utilizzare un’area davanti al banchetto, alla bancarella dell’OPI di almeno un metro che in qualche modo deve essere non chiusa ma in qualche maniera resa visibile come una parte aggiuntiva in modo che le persone che vogliano sostare a guardare e acquistare presso gli Operatori del Proprio Ingegno possono farlo all’interno di quest’area e sia facilmente gestibile un’organizzazione dello spazio in modo che consenta una distanza appunto di un metro l’uno dall’altro in modo da avere al massimo uno o due clienti davanti che possono acquistare le cose a cui sono interessati. Questo maggiore spazio di suolo pubblico di cui gli Operatori del Proprio Ingegno hanno necessità normalmente dovrebbe essere pagato, pertanto abbiamo deciso di fare in forma straordinaria, io ringrazio anche il Consiglio per averci permesso di portare in fretta questa delibera alla discussione di oggi, di assegnare la totale gratuità rispetto a questo spazio aggiuntivo che gli Operatori del Proprio Ingegno necessitano per fare la propria attività, in modo che potessero riaprire con tutta la tranquillità e con tutta la sicurezza del caso. All’interno di questa delibera vengono altresì identificate altre due situazioni, la prima è chiaramente di nuovo in analogia con quello che è l’utilizzo dello spazio pubblico, è chiaro che gli Operatori del Proprio Ingegno nei mesi di marzo e aprile non hanno potuto svolgere la propria attività al pari di tutte le altre realtà; pertanto, visto che avevano in molti casi già pagato uno spazio di occupazione del suolo pubblico abbiamo deciso di esentare quel pagamento, il che significa che gli operatori potranno riportarlo tra virgolette, quindi riutilizzarlo nei mesi successivi, oppure richiederne il rimborso direttamente all’Amministrazione. L’ultimo tema per il quale anche c’è stata l’interpellanza, anche la richiesta di comunicazione - chiedo scusa - da parte della Capogruppo Artesio è quando si configurava una situazione, diciamo così, di sovrapposizione tra quello che è previsto dalla delibera al commercio dell’utilizzo del suolo pubblico fino a 60 metri quadri in prossimità della propria attività, e l’utilizzo dello spazio pubblico da parte degli Operatori del Proprio Ingegno. Pertanto, in questo caso noi abbiamo inoltre scritto all’interno di questa delibera che quando questa sovrapposizione più avvenire, allora temporaneamente quella postazione dell’Operatore del Proprio Ingegno può essere temporaneamente spostata in un’altra situazione che però sia zona centrale della città con caratteristiche analoghe a quelle non fruibili per permettere l’immediata ripresa dell’attività da parte dell’Operatore. Ora, consentitemi di fare solo una piccolissima precisazione anche per capire la portata di quello di cui stiamo parlando: in questo momento, anche a seguito di una serie di confronti, noi stiamo provando a predisporre un disciplinare degli OPI che in qualche maniera dia un maggior respiro rispetto a quello che era stati proposto nel 2008, questo dovrebbe essere prodromico ad un regolamento degli OPI con cui stiamo discutendo da parecchio tempo con le loro rappresentanze, all’interno di quel disciplinare noi facciamo anche il punto della situazione, pertanto sul territorio cittadino all’interno delle assi centrali, soprattutto della Città e non solo, sono a disposizione per gli Operatori del Proprio Ingegno 148 postazioni, più altre serie di 8 realtà a livello di mercati, per cui si possono anche inserire a livello di mercati. A seguito dei nostri approfondimenti relativamente anche soprattutto all’asse di via Po, in cui persistono le maggiori criticità in questo momento, le postazioni di cui stiamo parlando dovrebbero essere al massimo 20, alcune infatti sono già sul totale di 38, alcune sono già state ricollocate in altri spazi della strada in modo che non si connoti, diciamo così, questa difficoltà di sovrapposizione tra l’interesse del commerciante e l’interesse dell’Operatore del Proprio Ingegno. In altre situazioni invece stiamo definendo altre aree all’interno sempre dell’asse centrale della Città, in questo caso mi viene da dire tutte le zone pedonalizzate intorno oppure altri settori dei portici, in modo da poter garantire agli Operatori e alle Operatrici del Proprio Ingegno la possibilità di avere uno spazio che sia adeguatamente sempre sul passaggio come l’altro che temporaneamente non possono utilizzare. |