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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 1 Giugno 2020 ore 13,00
Paragrafo n. 22
DELIBERAZIONE (Giunta: proposta e urgenza) 2020-01212
EMERGENZA COVID-19. MISURE PER IL RILANCIO DELLA ATTIVIT? DEGLI OPERATORI DEL PROPRIO INGEGNO, PIANO STRAORDINARIO DI OCCUPAZIONE DI SUOLO PUBBLICO E PROVVEDIMENTI IN MERITO AI PAGAMENTI CANONE COSAP. APPROVAZIONE.
Interventi
MAGLIANO Silvio
Presidente, grazie. Mah, io invece su questo provvedimento mi asterrò, e uso questo mio
intervento per spiegare i motivi dell’astensione: non sfugge a nessuno, almeno chi si
occupa di commercio in questa Città negli ultimi cinque o sei anni, che il tema del
posizionamento degli OPI è un tema che è andato spesso e volentieri in conflitto con le
attività degli esercenti e dei commercianti, soprattutto nelle vie auliche della nostra
Città. Io adesso non so che tipo di interlocuzione ci sia stata - l’Assessore dice - con i
rappresentanti degli OPI, bene, poi prima o poi qualche Giunta in qualche paese lontano
dovrà mettere mano alla dicitura “OPI”, che cos’è veramente un OPI, l’Operatore del
Proprio Ingegno, cosa vuol dire “Proprio Ingegno”, se sono prodotti che fanno loro
direttamente o se acquistano e modificano, ma comunque non è oggetto della
discussione ma mi auguro che prima o poi qualcuno su questo faccia chiarezza, e invece
non so quanto è stato discusso con i rappresentanti di via, con le Associazioni di
categoria dei commercianti, perché è evidente, il caso di via Po che l’Assessore Giusta
con onestà intellettuale portava è un caso emblematico, se abbiamo ancora un altro
metro davanti alle bancarelle dove vendono i loro prodotti gli OPI, io non so a quel
punto come sarete in grado di garantire il non assembramento in via Po o in altre vie
della nostra Città, a maggior ragione nelle zone pedonali, e il fatto che si lasci alla
Giunta questa possibilità di fare un lavoro di individuazione delle metrature adeguate,
delle postazioni adeguate, a mio giudizio è preoccupante, è preoccupante perché a quel
punto, io non so le Associazioni di categoria o le Associazioni delle vie centrali della
nostra Città come potranno da questo punto di vista lavorare, come potranno
interfacciarsi con voi. Per cui io sono molto preoccupato da questo punto di vista, però
tra le tante cose c’è una buona notizia: se vale questo principio, che è un principio
sacrosanto, non ho utilizzato lo spazio che avevo pagato in precedenza, quindi o me lo
si rimborsa o mi si allunga il termine di utilizzo, bene, questo poi - e lo vedremo in
separata sede - questo vale anche per il parcheggio dei residenti eh, perché il trattamento
è lo stesso, io pago per avere da residente il mio posteggio in zona blu che durante
l’emergenza Covid io non ho usufruito perché di fatto non c’era il problema di dover
pagare, spero che si applichi lo stesso criterio che state applicando su questa categoria e
su altre, ma questa era una notizia perché vedremo una discriminazione da questo punto
di vista. Detto ciò, a me preoccupa molto su come verrà gestita l’operazione del
posizionamento, ho parlato pochi minuti fa con i rappresentanti di via Po, non ne
sapevano nulla, nulla. Certo è che se queste sono le premesse, il rischio poi sarà, come è
capitato anche per i musicisti, che poi lo scontro sarà tra il commerciante e l’OPI, cosa
che un’istituzione di buonsenso e di rango dovrebbe riuscire ad evitare facendo delle
regole che in qualche modo riescano a tenere insieme le istanze di tutti, ma se il
rappresentante di via Po non sa di questa delibera è un problema, è un problema, e nello
stesso tempo forse questo sì, si sarebbe potuto, utilizzando questo tema, almeno provare
andare a pensare di mettere gli Operatori del Proprio Ingegno in una zona dedicata della
Città come ci sono in tante capitali europee, cioè provare ad immaginare di far rivivere
uno spazio della nostra Città proprio immaginando la presenza di questi artigiani, di
questi artisti se vogliamo anche definirli così - chi è OPI veramente, cioè che chi
produce da zero dei manufatti che poi mette in vendita e non chi li trasforma o chi li
rivende - per cui io da questo punto di vista mi sarei augurato che il tempo che
l’Amministrazione si era presa in più era anche per immaginare un progetto innovativo,
una zona di Torino dedicata a quest’attività, non per forza in periferia ma non di sicuro
nelle nostre zone centrali. Detto ciò, io Presidente annuncio già il mio voto di astensione
perché sono molto preoccupato che una cosa di questo tipo sia scaricata poi sulla
dialettica più o meno forte tra i commercianti e gli OPI, cosa che negli anni è sempre
stata un problema, con quest’operazione di poteva trovare una soluzione di rivisitazione
dello schema, in modo tale da andare a destinare magari in modo permanente delle zone
di Torino o delle zone di parte del nostro centro o di luoghi del nostro centro, o di zone
belle che magari non sono in centro ma che potevano diventare attrattive da questo
punto di vista per garantire agli OPI la possibilità di vendere i loro prodotti, i loro
manufatti; così non è, per cui io mi guardo bene dal votare positivamente perché so già
che da questa delibera rischiamo di avere poi delle conseguenze importanti che poi ci
ritroveremo in Commissione a discutere con Confesercenti e ASCOM da una parte e gli
OPI dall’altra. Un’occasione mancata, mi spiace.

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