Interventi |
SICARI Francesco (Presidente) Adesso possiamo iniziare con i nostri lavori. Siamo al punto n. 15, la proposta di deliberazione meccanografico n. 202001212/097, presentata dall’Assessore Giusta e dall’Assessore Rolando, che ha come oggetto: “Emergenza Covid-19. Misure per il rilancio delle attività degli Operatori del Proprio Ingegno, Piano Straordinario di occupazione di suolo pubblico e provvedimenti in merito ai pagamenti canone COSAP. Approvazione”. SICARI Francesco (Presidente) Lascio la parola all’Assessore Giusta per l’illustrazione. Prego. GIUSTA Marco (Assessore) Presidente, come già illustrato questa mattina in Commissione, questa è una delibera che in qualche modo riassume tre necessità che sono emerse rispetto all’utilizzo del suolo pubblico da parte degli Operatori del Proprio Ingegno che, come sapete, sono disciplinati dalla delibera del 2008 relativamente alle aree centrali della Città ad alta densità di esercizi commerciali e somministrazioni appunto con l’occupazione del suolo pubblico per l’esposizione delle cose che in qualche modo loro producono o modificano da un punto di vista di artigianato e di stampo anche sociale. Sulla base di quelli che sono emersi come disciplinari relativamente al commercio non per la parte degli alimentari ma della parte non alimentari abbiamo provveduto, se non vado errato in data 21 maggio scorso, proprio in immediata conseguenza a quello che era emerso relativamente ai disciplinari tecnici per quanto riguarda gli utilizzi dei banchi singoli da parte degli operatori commerciali, a disciplinare ed inviare comunicazione agli OPI relativamente alla diversa modalità che dovranno utilizzare per poter continuare le loro attività durante il periodo Covid. Nello specifico, quello che noi abbiamo richiesto è quello di utilizzare un’area davanti al banchetto, alla bancarella dell’OPI di almeno un metro che in qualche modo deve essere non chiusa ma in qualche maniera resa visibile come una parte aggiuntiva in modo che le persone che vogliano sostare a guardare e acquistare presso gli Operatori del Proprio Ingegno possono farlo all’interno di quest’area e sia facilmente gestibile un’organizzazione dello spazio in modo che consenta una distanza appunto di un metro l’uno dall’altro in modo da avere al massimo uno o due clienti davanti che possono acquistare le cose a cui sono interessati. Questo maggiore spazio di suolo pubblico di cui gli Operatori del Proprio Ingegno hanno necessità normalmente dovrebbe essere pagato, pertanto abbiamo deciso di fare in forma straordinaria, io ringrazio anche il Consiglio per averci permesso di portare in fretta questa delibera alla discussione di oggi, di assegnare la totale gratuità rispetto a questo spazio aggiuntivo che gli Operatori del Proprio Ingegno necessitano per fare la propria attività, in modo che potessero riaprire con tutta la tranquillità e con tutta la sicurezza del caso. All’interno di questa delibera vengono altresì identificate altre due situazioni, la prima è chiaramente di nuovo in analogia con quello che è l’utilizzo dello spazio pubblico, è chiaro che gli Operatori del Proprio Ingegno nei mesi di marzo e aprile non hanno potuto svolgere la propria attività al pari di tutte le altre realtà; pertanto, visto che avevano in molti casi già pagato uno spazio di occupazione del suolo pubblico abbiamo deciso di esentare quel pagamento, il che significa che gli operatori potranno riportarlo tra virgolette, quindi riutilizzarlo nei mesi successivi, oppure richiederne il rimborso direttamente all’Amministrazione. L’ultimo tema per il quale anche c’è stata l’interpellanza, anche la richiesta di comunicazione - chiedo scusa - da parte della Capogruppo Artesio è quando si configurava una situazione, diciamo così, di sovrapposizione tra quello che è previsto dalla delibera al commercio dell’utilizzo del suolo pubblico fino a 60 metri quadri in prossimità della propria attività, e l’utilizzo dello spazio pubblico da parte degli Operatori del Proprio Ingegno. Pertanto, in questo caso noi abbiamo inoltre scritto all’interno di questa delibera che quando questa sovrapposizione più avvenire, allora temporaneamente quella postazione dell’Operatore del Proprio Ingegno può essere temporaneamente spostata in un’altra situazione che però sia zona centrale della città con caratteristiche analoghe a quelle non fruibili per permettere l’immediata ripresa dell’attività da parte dell’Operatore. Ora, consentitemi di fare solo una piccolissima precisazione anche per capire la portata di quello di cui stiamo parlando: in questo momento, anche a seguito di una serie di confronti, noi stiamo provando a predisporre un disciplinare degli OPI che in qualche maniera dia un maggior respiro rispetto a quello che era stati proposto nel 2008, questo dovrebbe essere prodromico ad un regolamento degli OPI con cui stiamo discutendo da parecchio tempo con le loro rappresentanze, all’interno di quel disciplinare noi facciamo anche il punto della situazione, pertanto sul territorio cittadino all’interno delle assi centrali, soprattutto della Città e non solo, sono a disposizione per gli Operatori del Proprio Ingegno 148 postazioni, più altre serie di 8 realtà a livello di mercati, per cui si possono anche inserire a livello di mercati. A seguito dei nostri approfondimenti relativamente anche soprattutto all’asse di via Po, in cui persistono le maggiori criticità in questo momento, le postazioni di cui stiamo parlando dovrebbero essere al massimo 20, alcune infatti sono già sul totale di 38, alcune sono già state ricollocate in altri spazi della strada in modo che non si connoti, diciamo così, questa difficoltà di sovrapposizione tra l’interesse del commerciante e l’interesse dell’Operatore del Proprio Ingegno. In altre situazioni invece stiamo definendo altre aree all’interno sempre dell’asse centrale della Città, in questo caso mi viene da dire tutte le zone pedonalizzate intorno oppure altri settori dei portici, in modo da poter garantire agli Operatori e alle Operatrici del Proprio Ingegno la possibilità di avere uno spazio che sia adeguatamente sempre sul passaggio come l’altro che temporaneamente non possono utilizzare. SICARI Francesco (Presidente) La ringrazio, Assessore Giusta. Andiamo avanti con la discussione in merito all’atto, in ordine di iscrizione, la prima è la Capogruppo Artesio. Prego, ne ha facoltà. ARTESIO Eleonora Grazie. Questo atto deliberativo sana una omissione che era stata compiuta nel momento in cui l’Amministrazione Comunale, ai fini di sostenere le attività di commercio e di vendita, aveva consentito l’ampliamento delle esposizioni esterne e le detrazioni di carattere fiscale e sui tributi comunali, scelta che tutto il Consiglio Comunale aveva condiviso ma che credo il Consiglio Comunale ritenesse operata in una valutazione di equilibrio tra i diversi componenti del tessuto economico della Città, invece così non è stato: come è stata normata la deliberazione relativamente al commercio, contestualmente non è stata valutata la compatibilità e la conciliazione con gli interessi degli Operatori del Proprio Ingegno, tant’è che è trascorsa una settimana senza che gli uffici comunali negli interessati potessero avere indicazioni relativamente alla salvaguardia della loro attività sia in termini di numeri complessivi, sia in termini di distribuzione territoriale e in modo particolare nelle aree centrali che sono evidentemente quelle a maggiore frequenza di persone e quindi a maggiore attrazione di carattere commerciale. Ora siamo lieti che grazie alle sollecitazioni dei diretti interessati, grazie all’interesse del Consiglio Comunale, grazie poi alla collaborazione e agli incontri che, purtroppo tardivamente, si sono realizzati tra l’Assessorato e gli interessati si sia giunti ad una composizione delle diverse presenze, dei diversi interessi, della varietà della possibilità di esposizione all’interno di queste vie nel tessuto commerciale. Quindi, nel contenuto l’atto per quel che mi riguarda è condivisibile anche perché nasce da questo lavoro di incontro e di valutazione, mi spiace soltanto che ci sia stato questo periodo di latenza e mi spiace anche rilevare che all’interno della Giusta evidentemente non corre tutta l’attenzione interdisciplinare che sarebbe necessaria quando si affrontano temi che coinvolgono più attori, la cui rappresentanza va per tutti tenuta in considerazione. Grazie. SICARI Francesco (Presidente) Grazie a lei. Adesso ho iscritta a parlare la Vicecapogruppo Foglietta. Prego, ne ha facoltà. FOGLIETTA Chiara Sì, grazie Presidente. Io sono contenta che il dibattito e l’illustrazione della delibera sono stati leggermente più approfonditi rispetto a quello che è avvenuto questa mattina in Commissione; ho letto attentamente la delibera, il percorso è stato abbastanza tortuoso prima che questa delibera venisse votata in Giunta, ricordo bene che è anche grazie alla Capogruppo Artesio che finalmente questa delibera ha visto la luce. Devo dire che sarebbe stato meglio accorparla direttamente con la delibera di concessione straordinaria di suolo pubblico che abbiamo votato due settimane fa, evidentemente l’Assessore Giusta allora ha perso il braccio di ferro con l’Assessore Sacco ma a questo punto non ci rimane che dire un laconico: “Pazienza”. Come ho detto questa mattina in Commissione, attendo con ansia di vedere il provvedimento dirigenziale per la determinazione della modalità di ampliamento dell’occupazione di suolo pubblico concessa ad OPI; spero che gli OPI non debbano andare a trattare il loro spazio con gli esercenti commerciali perché non vorrei che si creasse un’ulteriore tensione già molto forte che tutte le categorie hanno, e quindi gradirei che l’Assessore almeno in questa fase sia presente e non lasci agli OPI l’autodeterminazione del loro comportamento e dei loro spazi. Noi continueremo a vigilare come abbiamo fatto in questo periodo, che per fortuna ha portato a questa delibera anche se con estremo rammarico devo riconoscere essere assolutamente in ritardo. Grazie. SICARI Francesco (Presidente) Grazie a lei. Adesso ho iscritto a parlare il Presidente Andrea Russi. Prego, ne ha facoltà. RUSSI Andrea Sì, grazie Presidente. Io al netto delle polemiche che insomma sono sempre presenti, anche quando una delibera è condivisa, periodo di latenza o meno l’importante è che questo provvedimento sia arrivato, è un provvedimento che va nell’ottica appunto di quanto già deliberato la settimana scorsa da questo Consiglio Comunale di estensione del suolo pubblico dovuto all’emergenza del Covid. Io volevo ringraziare l’Assessore Giusta per aver seguito questa direzione, è un’altra delle azioni di sensibilità verso i piccoli operatori che in questo periodo insomma più subiscono i disagi dovuti alle restrizioni di questa emergenza, ed è una delle cose che la Città, la nostra Città può fare e per cui non si è mai tirata indietro dall’inizio dell’emergenza. Quindi ringrazio la Giunta e mi auguro che questo documento possa essere votato in maniera unanime. Grazie. SICARI Francesco (Presidente) Grazie a lei. Adesso ho il Capogruppo Magliano. Prego, ne ha facoltà. MAGLIANO Silvio Presidente, grazie. Mah, io invece su questo provvedimento mi asterrò, e uso questo mio intervento per spiegare i motivi dell’astensione: non sfugge a nessuno, almeno chi si occupa di commercio in questa Città negli ultimi cinque o sei anni, che il tema del posizionamento degli OPI è un tema che è andato spesso e volentieri in conflitto con le attività degli esercenti e dei commercianti, soprattutto nelle vie auliche della nostra Città. Io adesso non so che tipo di interlocuzione ci sia stata - l’Assessore dice - con i rappresentanti degli OPI, bene, poi prima o poi qualche Giunta in qualche paese lontano dovrà mettere mano alla dicitura “OPI”, che cos’è veramente un OPI, l’Operatore del Proprio Ingegno, cosa vuol dire “Proprio Ingegno”, se sono prodotti che fanno loro direttamente o se acquistano e modificano, ma comunque non è oggetto della discussione ma mi auguro che prima o poi qualcuno su questo faccia chiarezza, e invece non so quanto è stato discusso con i rappresentanti di via, con le Associazioni di categoria dei commercianti, perché è evidente, il caso di via Po che l’Assessore Giusta con onestà intellettuale portava è un caso emblematico, se abbiamo ancora un altro metro davanti alle bancarelle dove vendono i loro prodotti gli OPI, io non so a quel punto come sarete in grado di garantire il non assembramento in via Po o in altre vie della nostra Città, a maggior ragione nelle zone pedonali, e il fatto che si lasci alla Giunta questa possibilità di fare un lavoro di individuazione delle metrature adeguate, delle postazioni adeguate, a mio giudizio è preoccupante, è preoccupante perché a quel punto, io non so le Associazioni di categoria o le Associazioni delle vie centrali della nostra Città come potranno da questo punto di vista lavorare, come potranno interfacciarsi con voi. Per cui io sono molto preoccupato da questo punto di vista, però tra le tante cose c’è una buona notizia: se vale questo principio, che è un principio sacrosanto, non ho utilizzato lo spazio che avevo pagato in precedenza, quindi o me lo si rimborsa o mi si allunga il termine di utilizzo, bene, questo poi - e lo vedremo in separata sede - questo vale anche per il parcheggio dei residenti eh, perché il trattamento è lo stesso, io pago per avere da residente il mio posteggio in zona blu che durante l’emergenza Covid io non ho usufruito perché di fatto non c’era il problema di dover pagare, spero che si applichi lo stesso criterio che state applicando su questa categoria e su altre, ma questa era una notizia perché vedremo una discriminazione da questo punto di vista. Detto ciò, a me preoccupa molto su come verrà gestita l’operazione del posizionamento, ho parlato pochi minuti fa con i rappresentanti di via Po, non ne sapevano nulla, nulla. Certo è che se queste sono le premesse, il rischio poi sarà, come è capitato anche per i musicisti, che poi lo scontro sarà tra il commerciante e l’OPI, cosa che un’istituzione di buonsenso e di rango dovrebbe riuscire ad evitare facendo delle regole che in qualche modo riescano a tenere insieme le istanze di tutti, ma se il rappresentante di via Po non sa di questa delibera è un problema, è un problema, e nello stesso tempo forse questo sì, si sarebbe potuto, utilizzando questo tema, almeno provare andare a pensare di mettere gli Operatori del Proprio Ingegno in una zona dedicata della Città come ci sono in tante capitali europee, cioè provare ad immaginare di far rivivere uno spazio della nostra Città proprio immaginando la presenza di questi artigiani, di questi artisti se vogliamo anche definirli così - chi è OPI veramente, cioè che chi produce da zero dei manufatti che poi mette in vendita e non chi li trasforma o chi li rivende - per cui io da questo punto di vista mi sarei augurato che il tempo che l’Amministrazione si era presa in più era anche per immaginare un progetto innovativo, una zona di Torino dedicata a quest’attività, non per forza in periferia ma non di sicuro nelle nostre zone centrali. Detto ciò, io Presidente annuncio già il mio voto di astensione perché sono molto preoccupato che una cosa di questo tipo sia scaricata poi sulla dialettica più o meno forte tra i commercianti e gli OPI, cosa che negli anni è sempre stata un problema, con quest’operazione di poteva trovare una soluzione di rivisitazione dello schema, in modo tale da andare a destinare magari in modo permanente delle zone di Torino o delle zone di parte del nostro centro o di luoghi del nostro centro, o di zone belle che magari non sono in centro ma che potevano diventare attrattive da questo punto di vista per garantire agli OPI la possibilità di vendere i loro prodotti, i loro manufatti; così non è, per cui io mi guardo bene dal votare positivamente perché so già che da questa delibera rischiamo di avere poi delle conseguenze importanti che poi ci ritroveremo in Commissione a discutere con Confesercenti e ASCOM da una parte e gli OPI dall’altra. Un’occasione mancata, mi spiace. SICARI Francesco (Presidente) La ringrazio. Adesso ho la Consigliera Scanderebech. Prego ne ha facoltà. SCANDEREBECH Federica Sì, grazie Presidente. Ma allora, voglio lasciare anch’io il mio contributo, nel senso che la delibera è condivisa ma si potrebbe fare sempre meglio, quindi ovviamente il contributo dei singoli non può che essere utile, questo a risposta di quanto diceva precedentemente il collega Russi che era colpito dal fatto che alcuni di noi stessero intervenendo sulla delibera; nel merito, si rimanda a provvedimenti ulteriori e a posteriori avendo perso una opportunità di una delibera sul serio propositiva e di inquadramento certo degli Operatori del Proprio Ingegno. Quindi il mio voto sarà un voto di astensione perché nelle linee generali che si dettano nella delibera sicuramente vi è un indirizzo positivo, però si è persa un’occasione, si è persa un’occasione perché in questo momento si potevano delineare - come diceva, e mi rivedo proprio totalmente nell’intervento del Capogruppo Magliano - si poteva inquadrare diversamente e meglio, più specificatamente senza rinviare ad ulteriore provvedimenti, non si è avuto neanche nuovamente in questa delibera il coraggio di prendere delle scelte, di prendere una posizione del Comune certa, concreta e delineata. Quindi il mio voto sarà un voto di astensione e motivato da questo fatto. Condivido puntualmente ed esattamente tutto il quadro complessivo che ha delineato il Capogruppo Magliano e non sto a ripeterlo nei singoli temi perché ha centrato perfettamente la mia idea e quindi purtroppo, ripeto, è un’occasione mancata ma siccome è un aiuto comunque minimo che si doveva dare ma che poteva essere anche già previsto nella precedente delibera sull’occupazione del suolo pubblico, quindi il Comune, prendiamo atto, se n’è dimenticato in questo momento degli Operatori... se n’è dimenticato all’epoca quando abbiamo votato quella delibera in cui si potevano contingentare dentro la delibera anche gli Operatori del Proprio Ingegno e invece dobbiamo sempre rincorrere dimenticanze che il Comune fa. Questo è il contributo che do alla riflessione sulla delibera e questa è la motivazione per cui il mio sarà un voto di astensione. Grazie, Presidente. SICARI Francesco (Presidente) Grazie a lei. |