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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 1 Giugno 2020 ore 13,00
Paragrafo n. 20

Comunicazioni della Sindaca su "Prossime riaperture e progettualità dei Centri d'Incontro".
Interventi
SICARI Francesco (Presidente)
Adesso possiamo invece procedere con la discussione della richiesta di comunicazioni:
“Riaperture e progettualità Centri d’Incontro e modalità accesso Centri d’Incontro per
anziani”. Risponde, come concordato venerdì in Conferenza dei Capigruppo,
l’Assessore Marco Giusta.

GIUSTA Marco (Assessore)
Grazie Presidente. Buongiorno a tutte e tutti. Provvedo, quindi, alla risposta in merito
alle richieste di comunicazioni che sono pervenute dal Capogruppo Tresso e dal
Capogruppo Magliano. Faccio solo una piccola premessa, ovvero l’attuale quadro
normativo (incomprensibile) dell’ultimo D.P.C.M. del 17 maggio 2020 relativamente ai
centri sociali sospende l’attività almeno fino al 15 di giugno, data di scadenza del
Decreto; in particolare, questo viene inserito all’interno dell’articolo 1, comma 1,
lettera Z, che recita: “Sono sospese le attività di centri benessere, centri termali (fatta
eccezione per l’erogazione delle prestazioni rientranti nei livelli essenziali di
assistenza), centri culturali e centri sociali”. Inoltre, sempre lo stesso Decreto
all’articolo 3, comma 1, lettera B, mantiene la raccomandazione per le persone anziane
o con patologie “di evitare di uscire dalla propria abitazione o dimora fuori dai casi di
stretta necessità”. Come ultima raccomandazione da tenere in conto, in quanto sappiamo
che è vero che questi Centri d’Incontro sono aperti a tutte e tutti, al di là di qualunque
differenza, però è chiaro che i maggiori frequentatori dei Centri d’Incontro sono
solitamente degli anziani che hanno più di 65 anni. Ad ogni buon conto, la norma citata
è efficace fino al 15 giugno prossimo e al momento non abbiamo un’ulteriore
regolamentazione. A livello regionale, inoltre, si precisa che tale D.P.C.M. non è stato
oggetto di un’ulteriore applicazione, interpretazione o aggiornamento (incomprensibile)
nel Decreto Regionale, l’ultimo del 18 maggio 2020 non vi è accenno alcuno a tale
materia. Bisogna, però, fare un altro punto, ovvero il 22 maggio la Conferenza Stato-
Regioni, nello specifico appunto le Regioni, si sono riunite per aggiornare le Linee
guida per la riapertura delle attività produttive, che in data 22 maggio sono state
approvate e sono state trasmesse al Governo centrale per la presa d’atto e la relativa
approvazione, di cui non abbiamo ancora in questo momento notizia.
A pagina 26 di (incomprensibile) citato documento si trova una scheda tecnica che dà
indicazioni nel senso di misure sanitarie minime in caso di (incomprensibile) di attività
e cita anche i centri sociali e i centri culturali. Per avere il quadro più possibile
completo, si aggiunge che le sale e spazi destinati annualmente alle associazioni sono
concessioni annuali in scadenza il 30 giugno prossimo venturo, mentre i nostri Centri
d’Incontro di solito chiudono a fine luglio. Infine, a livello comunale ci siamo dati
quindi delle Linee guida per la graduale riapertura degli uffici e dei servizi che sono
allegati alle delibera approvata il 7 maggio scorso con (incomprensibile) allegato di 70
pagine che in qualche modo traccia, diciamo così, le linee di azione per la Fase 2
relativamente alla riapertura degli spazi lavorativi all’interno di tutte le nostre sedi,
comprese anche i centri per anziani. Da questo quadro, pertanto, possiamo concludere
con una risposta condivisa anche col Servizio Prevenzione e Protezione, che la
riapertura dei Centri d’Incontro rientra nell’ambito della progressiva riattivazione delle
varie attività, in subordine al rispetto delle norme generali di sicurezza e anticontagio.
Al momento è allo studio l’applicabilità delle Linee guida per la riapertura delle attività
economiche e produttive della Conferenza delle Regioni, appunto, per la parte in
aggiornamento (incomprensibile) 2020, ancorché queste non siano ancora state recepite
dalla Regione Piemonte. Qualora consentito dalla... Chiedo scusa, ho un aereo che mi
sta passando sopra, non so se mi sentite in questo momento.

SICARI Francesco (Presidente)
Sì, sì, la sentiamo, però alcuni Consiglieri forse hanno problemi a sentirla, può
disattivare il video, che le porta via molta banda, e può proseguire solo con l’audio,
possiamo provare così, magari migliora un po’. Prego.

GIUSTA Marco (Assessore)
Provvedo subito, Presidente. Allora, dicevamo: qualora consentito dalla normativa
nazionale successivamente al 15 giugno 2020, potranno anche trovare applicazione in
tale realtà anche le Linee guida comunali approvate con la delibera sopra citata, quindi
quella del 7 maggio 2020, compatibilmente con la capienza delle sale, a rispetto del
divieto di assembramento e alla distanza interpersonale di almeno un metro o due nel
caso di attività fisica, con l’obbligo di utilizzo della mascherina, con riferimento ad
attività da valutarsi caso per caso in relazione alle norme di sicurezza anti contagio e da
svolgersi in piccoli gruppi. Al momento, pertanto, la struttura amministrativa decentrata
è in stretto contatto con il Servizio interno di Prevenzione e Protezione per
l’approntamento delle misure necessarie desumibili dalla citata scheda di cui alle linee
guida della conferenza Stato - Regioni del 22 maggio 2020 che però, ci tengo a
sottolineare, non è ancora operativa sul territorio piemontese perché la Regione non l’ha
ancora recepita come invece hanno fatto, se non sbaglio, tutte le altre Regioni esclusa la
nostra, e non abbiamo ancora, diciamo così, un cenno da parte del Governo centrale
relativamente al recepimento di questa implementazione, perché in realtà le linee guida
a cui si fa riferimento erano quelle del 16 maggio scorso, ma c’è stata appunto questa
implementazione a cura della conferenza delle Regioni. Ovviamente, quanto detto a
maggior ragione si applicherà anche ai concessionari sotto la loro diretta responsabilità,
è chiaro che come da regolamento citato noi abbiamo una situazione abbastanza ampia e
variegata dei Centri d’Incontro a livello cittadino perché come appunto previsto dal
regolamento, alcuni di loro sono a gestione diretta da parte delle Circoscrizioni con la
nomina di un Comitato di Gestione, altri invece vengono dati in concessione a delle
Associazioni che hanno, diciamo così, a questo punto di iniziativa propria per far
rispettare le regole, per permettere poi eventualmente la riapertura. Diverso rispetto a
quello che se non sbaglio citava il Capogruppo Tresso relativamente ai locali che
vengono dati anche in uso temporaneo dalle Circoscrizioni alle Associazioni che ne
fanno richiesta, in tal caso normalmente questo tipo di concessioni scadono il 30 di
giugno e poi riaprono a settembre, quindi anche in questo caso occorrerà valutare se è il
caso appunto da parte dell’associazione delle realtà che le hanno in gestione di riaprirle
per un periodo così breve o se è il caso magari, eventualmente in accordo anche con le
Circoscrizioni, anticipare i bandi per la gestione e l’assegnazione del periodo prossimo
venturo. Io mi fermerei qua Presidente, se ci sono delle domande sono a disposizione.

SICARI Francesco (Presidente)
Perfetto, la ringrazio Assessore Giusta. Io ho prenotato il Capogruppo Tresso. Prego,
Capogruppo.

TRESSO Francesco
Grazie Presidente e grazie all’Assessore Giusta per le risposte. Io capisco, mi sembra
anche molto ragionevole che ci si muova ovviamente a valle di indicazioni che sono
precise e che quindi sia necessario avere chiarezza. Tra l’altro lei ci ha dato
quest’informazione, che mi sembra abbastanza puntuale, sulla presenza di questa
scheda, frutto della Conferenza Stato-Regioni, che già altre Regioni hanno adottato,
mentre invece ancora la Regione Piemonte è latente su questo punto, quindi da un lato
mi auspico che ci sia comunque un sollecito alla Regione stessa e ai suoi referenti per
poter avviare al più presto la valutazione dei requisiti che la scheda prevede, proprio
perché siamo molto, molto prossimi alla scadenza del 15 giugno. Dico questo perché mi
sembra opportuno dare dei tempi giusti, un segnale intanto a quelli che..., alle
Circoscrizioni per quello che riguarda (incomprensibile) diretta, ai concessionari per
coloro che sono appunto in concessione e che possono utilizzare gli spazi, ma
soprattutto anche agli utenti perché comunque arrivavano periodi in cui...
(incomprensibile) per tutti ovviamente, il lockdown e la necessità di essere limitati nelle
proprie libertà, credo che le persone anziane, ancorché quelle più vulnerabili come
anche lei ha richiamato, siano quelle che magari hanno anche maggiori aspettative
proprio perché per loro magari la non ripresa delle attività lavorative, la difficoltà anche
di avere visite limitati, rapporti familiari e quant’altro, hanno una istanza maggiore
insomma di socialità. Questo ovviamente sempre per nulla derogando e non abbassando
il limite e l’asticella di quelle che sono le regole di sicurezza, però mi sembra che in
attesa che venga quindi data chiarezza maggiore da parte degli organi sovraordinati
ancora una volta richiamerei però un’azione un poco più proattiva da parte della Città
che per esempio interloquisca con le Circoscrizioni per una veloce visualizzazione e
valutazione di quelli che sono i locali, in base a quelli che sono gli elementi
(incomprensibile) dalle regole del distanziamento sociale, credo che sia già facile
valutare proprio quegli elementi che lei prima citava nelle misure di capienza ed
eventualmente di alternanza, ad esempio di alternanza delle Associazioni che devono
utilizzare gli stessi locali, per esempio già valutare cosa vuol dire (incomprensibile)
sanificazione dei locali stessi, quindi pulizia e sanificazione, quindi anche i criteri per
cui magari le stesse Associazioni possono già individuare, come dico, appunto una serie
di regole, iniziare a discutere con gli stessi gestori oppure per conto proprio con i
Comitati di gestione per essere pronti a poter partire poi in tempi rapidi perché il mio
timore è che anche su questo tema - poi discuteremo dopo altri elementi, per esempio
sui Centri d’Incontro destinati ai ragazzi, estivi e quant’altro - si arriva poi molto, molto
tardi, per cui siamo comunque al 1° di giugno, mancano due settimane e l’estate è
veramente alle porte, quindi se si vuole dare una risposta poi efficace è necessario aver
fatto tutti i passi prima, pur nell’incertezza di quello che oggi il perimetro normativo ci
lascia, ma per avere già degli elementi di valutazione che consentono poi di applicare
velocemente quelli che sono i protocolli. Quindi in questo senso io solleciterei
all’Assessore di avere comunque una comunicazione con le Circoscrizioni, io ho sentito
diversi dei Presidenti di Circoscrizione e non hanno avuto alcuna informazione, quindi
proprio per dire: “La situazione è questa, però iniziamo a fare una valutazione insieme”,
sentire anche da parte loro quelle che sono delle possibili indicazioni conoscendo bene
loro quali sono i locali destinati, quelle che sono le criticità, quindi iniziare a fare uno
screening veloce, e soprattutto ragionare sulla scheda, su quelli che sono gli elementi ad
oggi noti sulle regole di distanziamento sociale, sui protocolli di sicurezza, e come
dicevo prima sulle pulizie e sanificazione; questo ci consentirebbe di essere poi più
reattivi nel momento in cui ci si possa muovere e dare svolgimento all’apertura dei
Centri d’Incontro. Ovviamente, in parallelo va fatto tutto quanto è nelle nostre
disponibilità e ovviamente nelle sue particolare, Assessore, di concerto con la Sindaca
per sollecitare la Regione a prendere posizione ed esprimersi in materia. Ho finito,
grazie.

SICARI Francesco (Presidente)
Grazie a lei, Capogruppo Tresso. Adesso può intervenire, essendosi segnato, il
Capogruppo Magliano. Prego.

MAGLIANO Silvio
Grazie, Presidente. Ma io mi sono permesso di fare questa richiesta di comunicazioni
proprio perché emergeva con una certa chiarezza rispetto alla discussione che ho fatto
con un coordinatore in particolare della Circoscrizione 7, il coordinatore D’Apice, che
alcune delle misure proposte dalla Regione erano oggettivamente irrealizzabili, e su
questo la Regione ha dato le sue linee di indirizzo per i Centri d’Incontro, almeno io ho
un documento per circoli culturali e ricreativi dove di fatto si sta dicendo a questi circoli
che è impedito il gioco delle carte, sembra una sciocchezza, a meno che non vengano
sanificate. Ecco, io adesso sfido che è che poi fa queste norme capire se si è mai recato
in un centro anziani o un in centro di incontro, io quello che ho visionato, la
Circoscrizione 7 di corso Belgio sta mettendo tutto assolutamente a norma, i tavoli col
distanziamento, anche il gioco delle bocce, cioè si sta cercando di rendere quel posto più
salubre possibile, e che sia meno a rischio Covid possibile, certo è che però poi
dovremmo anche noi, lo dico come Amministrazione, cercare di interloquire, interagire
con chi produce queste norme e questi regolamenti perché poi c’è una questione di
buonsenso, cioè se oggettivamente l’anziano arriva coi guanti, mette la mascherina, i
tavoli sono stati allargati, si possono utilizzare le carte, io penso che sia abbastanza
assurdo chiedere la sanificazione di un mazzo di carte e, come sanno bene, dipende
dalla tipologia di gioco ma se sono 20 mazzi di carte sono 800 carte da sanificare tutti i
giorni, a questo punto è meglio vietarlo direttamente perché poi invece nei centri anziani
le persone stanno cercando, soprattutto i direttivi di queste realtà, stanno cercando di
rendere accogliente questo posto, cercando di metterlo nelle condizioni di maggior
igiene possibile, però io su questo chiederei anche un po’ di buonsenso da parte
dell’Amministrazione. Come avete visto, gli anziani adesso possono andare al
ristorante, possono andare a tagliarsi i capelli, possono andare nei centri commerciali,
gli si stava impedendo di potersi recare a portare i nipoti a scuola, poi fortunatamente il
Governo e la Regione su questo hanno fatto un passo indietro perché è una questione di
buonsenso, mi sembra veramente che ogni tanto si superi il limite della ragionevolezza,
per cui io mi auguro che l’Assessore, che tra l’altro ho visto nella prima immagine, è
anche lui come l’Assessora Lapietra in un luogo bucolico, non credo che l’Appendino
vi abbia portato tutti a fare esercizi spirituali vista la riapertura, però io credo che
l’Assessore possa su queste cose, su questi regolamenti che ci arrivano che sono
emanazioni, però aprire un’interlocuzione con chi produce questi regolamenti per
arrivare quantomeno ad una fattibilità delle aperture perché poi continuiamo a parlare di
apertura, se poi mettiamo regole di questo tipo di fatto noi impediamo agli anziani di
potersi recare in quei luoghi perché sappiamo tutti che nei centri anziani il gioco delle
carte è una delle cose che maggiormente vengono fatte. Detto questo, io senza alcuna
polemica mi auguro però che l’Amministrazione possa interloquire con Regione e nel
caso anche interloquire col Governo attraverso la Sindaca per fare in modo che le
riaperture siano fattibili, perché se mettiamo delle regole che di fatto non permettono di
fare le attività per cui sono stati deputati quei luoghi, difficilmente poi potranno essere
riaperti e difficilmente poi si potrà rivedere una stagione dei nostri Centri d’Incontro
che, ricordo, sono un luogo di assoluta coesione sociale e di assoluto mantenimento
delle relazioni dei rapporti, soprattutto sono anche un luogo dove il volontariato -
perché come sapete i direttivi sono fatti dai volontari - ecco, è un luogo dove il
volontariato esprime ulteriormente la sua capacità di aggregazione e la sua capacità di
far compagnia alle persone sole che hanno poi solo più quello, in alcuni casi purtroppo,
avendone conosciuti tanti di centri anziani, a volte persone sole che non hanno figli e
non hanno nipoti, quello è l’unico punto di aggregazione che hanno. Detto questo, io mi
auguro che l’Assessore possa intervenire su questo e fare un po’ di chiarezza, ben
sapendo almeno nel caso centro di incontro della Circoscrizione 7 di corso Belgio, quel
centro anziani... la Circoscrizione era ben allestita e ben preparata, parlando con il
direttivo del centro incontro per poter mettere tutto nelle condizioni di riaprire, riaprire
in sicurezza, questa cosa della sanificazione di ogni carta mi sembrava veramente
eccessiva se l’anziano ha i guanti, se l’anziano ha la mascherina. Grazie.

SICARI Francesco (Presidente)
Grazie a lei. È iscritto a parlare adesso il Consigliere Mensio, ne ha facoltà per cinque
minuti, prego.

MENSIO Federico
Grazie, Presidente. Mah, io intanto ringrazio l’Assessore per le risposte; rimango un
po’, come dire, perplesso dal fatto che appunto, come lui ci ha illustrato e io più o meno
avevo compreso anche leggendo i siti di altre Regioni che solo la Regione Piemonte
credo - forse un’altra ma in questo momento mi risulta solo la Regione Piemonte su
tutte - non abbia ancora deciso se e come applicare il protocollo che invece ad esempio
la Regione Lombardia applica già da oggi proprio per la riapertura dei circoli culturali e
ricreativi. Adesso qui giustamente si parla dei Centri d’Incontro, però ci sono anche
tante altre realtà che sono in una situazione di difficoltà, e in tal senso credo che la
Regione Piemonte, so che anche il Consigliere Magliano e altri Consiglieri Regionali
hanno presentato degli emendamenti perché nell’ultimo Disegno di Legge 95 che poi è
diventato Legge credo una settimana fa, non era stata presa in considerazione
minimamente l’opportunità di dare una mano a questi centri, e negli emendamenti nel
bene e nel male è passato un emendamento che però sostanzialmente sostiene quelle
realtà che hanno comunque una somministrazione, cioè che comunque possono avere,
come dire, un minimo di introito per sostenere le proprie attività, cosa che invece non è
accaduta, e questo mi dispiace, per alcune realtà e ne abbiamo anche qualcuna a Torino
- poche magari - che hanno in dotazione dei locali generalmente circoscrizionali per un
anno, tendenzialmente per un anno, non pagano canone ma si devono pagare utenze,
TARI e tutto il resto, e per questo non è previsto assolutamente nulla; non essendo
previsto nulla, questi non hanno generalmente attività di somministrazione e dovranno
chiedere ai loro soci i soldi per poter continuare le loro attività. Ecco, su questo una
riflessione io la farei, non vorrei che il Comune dovesse anche in parte, mi
dispiacerebbe se non lo facesse ma capisco le difficoltà, farsi carico per queste
Associazioni che sono comunque rimaste chiuse circa quattro mesi, forse riapriranno il
15, forse, a meno che la Regione in questi giorni non decida di farle aprire prima - cosa
che mi augurerei - ma in questo caso se riapriranno secondo le regole del protocollo
definito con le altre regioni, dovranno fare degli investimenti per la sanificazione dei
locali, per dotare le persone che li frequentano dispenser per la sanificazione delle mani
o soluzioni idroalcoliche, e questi sono costi che ovviamente dovranno sostenere senza
avere niente... come dire, da parte di nessuno. Ecco, su questo io un invito, al di là dei
Centri d’Incontro, glielo farei, di fare un ragionamento su queste attività..., ripeto, me ne
risultano due o tre così a memoria in Torino, mi verrebbe da chiedere se la Regione ha
mai pensato a queste realtà o meno e cosa intenda poi fare il Comune di Torino, magari
non in questa sede, però un appunto su questo le chiedo di prenderlo perché ci sono
delle realtà che sono in questa situazione. Grazie.

SICARI Francesco (Presidente)
Grazie a lei, Consigliere Mensio. Adesso ho segnata la Vicecapogruppo Foglietta,
prego.

FOGLIETTA Chiara
Sì, grazie Presidente. Io ringrazio il Capogruppo Tresso e il Capogruppo Magliano per
aver depositato questa richiesta di comunicazione. In realtà intervengo per andare un
po’ in scia con quello che ha detto il Consigliere Mensio che è intervenuto prima di me,
perché vero è che noi siamo abituati... anche perché ne sono una larga parte, pensare ai
Centri d’Incontro come a centri d’incontro tradizionali, quindi quelli previsti dal nostro
Regolamento che è il 372, ma ce ne sono anche altri che hanno una diversa concessione,
perché? Perché hanno una concessione annuale e immaginate cosa voglia dire per
un’associazione che prende in gestione uno spazio per dodici mesi essere stata ferma
per tutto il periodo Covid fino al 15 giugno; vero è che non hanno sostenuto le spese
d’affitto ma hanno dovuto pagare, come diceva prima il collega Mensio, tutte le altre
utenze. In questo si è inserito l’emendamento a firma Grimaldi del dispositivo
regionale, ma che chiaramente non copre in alcun modo la situazione di questi Centri
d’Incontro non tradizionali di cui facevo cenno prima. Mi chiedo se non sia possibile
uno sforzo da parte dell’Amministrazione Comunale per sgravare queste Associazioni
di tutte le spese o almeno in parte delle spese che hanno sostenuto, perché chiaro è che
su una durata di concessione molto più lunga, penso a una durata, non so,
(incomprensibile) quinquennale, uno avrebbe potuto dilazionare le spese in maniera
diversa, su una concessione che dura soltanto dodici mesi uno stop di quattro mesi
chiaramente incide molto. Peraltro, tutte queste associazioni appunto non hanno
neanche potuto agevolare dei famosi bonus del “Riparti Piemonte” perché non sono
ricomprese, spiace che in Consiglio Regionale nessuno ci abbia pensato. Chiedo
all’Amministrazione e in particolare all’Assessore Giusta se pensa di mettere qualche
iniziativa in campo anche per poter sostenere queste associazioni che comunque
vengono aperte e fanno servizio pubblico per conto della Città anche per loro, perché
sennò si troverebbero ad affrontare delle spese a fronte di un canone comunque di
dodici mesi e molte rischierebbero di non poter comunque eventualmente chiedere il
rinnovo per i dodici mesi successivi. Grazie, Presidente.

SICARI Francesco (Presidente)
Grazie a lei, Vicecapogruppo. Adesso ho segnata la Consigliera Scanderebech. Prego,
ne ha facoltà per cinque minuti.

SCANDEREBECH Federica
Sì, grazie Presidente, buongiorno a tutti. Mah, non volevo intervenire, poi nella realtà
voglio fare mio l’appello che ha fatto la Consigliera Foglietta, voglio fare anche mio
l’appello, nel senso: noi siamo un Comune, qualcuno in Commissione settimane fa
diceva: “Sembriamo una bocciofila”, ma siamo un Comune, il Comune in quanto a
Comune, in quanto a capoluogo, in quanto a grande città italiana ha tutte le competenze
e le responsabilità del caso per agire, per prevedere delle azioni, quindi cioè la domanda
che mi pongo perché sono rimasta un po’ basita dalla risposta che ha dato l’Assessore
Giusta alla richiesta di comunicazioni, la domanda che mi pongo nel concreto è: ma il
Comune che cosa ci sta a fare in questo momento su questo tema? Cioè nel senso: come
possiamo agire realmente, nel concreto? Come possiamo veramente, concretamente
aiutare nelle linee guida generali che ci hanno dato gli altri? Non possiamo sempre solo
aspettare che siano gli altri ad intervenire sul nostro Comune, siamo un Comune, noi
prendiamoci le responsabilità, prendiamoci tutto ciò che possiamo fare sulle nostre
spalle e prevedere un qualcosa. Se in questo momento ad esempio è necessaria una
sanificazione, ma perché ad esempio il Comune non può provvedere a fare un bando, un
affidamento, un qualcosa che preveda una soluzione per sanificare tutto i propri centri
in house e quindi aiutare tutte queste realtà, ad esempio? Perché io mi domando
veramente: è possibile che non abbiamo nessuno strumento utile per poter fare un
qualcosa? Cioè... rimango veramente basita e senza parole quando sento: “Ah, gli altri
non hanno provveduto”, ma dobbiamo essere noi i primi a provvedere come Comune e
come realtà collegata in maniera così particolare a queste realtà come i Centri
d’Incontro; in più, non dimentichiamoci il ruolo fondamentale di socializzazione che
hanno questi luoghi, il ruolo che hanno nel non far sentire sole le tante persone che per
diversi mesi si sono ritrovate rinchiuse da sole in casa, cioè hanno un ruolo
fondamentale nella nostra Città, quindi prendiamone atto e l’appello è quello di
provvedere nell’immediato a fare qualcosa in loro aiuto e in loro supporto. Ne abbiamo
le competenze, con responsabilità cerchiamo di farlo. Ho terminato, Presidente.

SICARI Francesco (Presidente)
La ringrazio, Consigliera Scanderebech. Io non ho altri interventi al momento, non ho
richieste di intervento, quindi farei eventualmente replicare l’Assessore Giusta. Prego,
Assessore Giusta.

GIUSTA Marco (Assessore)
Grazie Presidente, ringrazio le Consigliere e i Consiglieri che sono intervenuti in merito
a questa situazione; è chiaro che in questo momento viviamo un (incomprensibile) che
da noi è poco difficilmente superabile, nel senso che ricordo, diciamo così, anche a
chiarezza che la gestione della situazione sanitaria viene effettuata dal Governo tramite i
D.P.C.M. e poi successivamente, su materie di propria competenza, dalle Regioni che
possono ampliare o ridurre le disposizioni governative, quindi in questo momento senza
un’indicazione di quali sono le linee guida se non quelle, appunto, approvate all’ultima
conferenza Stato - Regioni del 22 che citano al proprio interno i Centri d’Incontro, bene
dice il Consigliere Magliano legato alla questione del gioco delle carte o altre cose di
questo genere che però demandano poi agli organizzatori singoli l’attività di gestione
del ritrovo, delle informazioni, della sensibilizzazione al mantenimento delle attività e
quant’altro. Non dappertutto è prevista ed è necessaria la sanificazione che, se non vado
errato, avviene solo in caso in cui all’interno degli spazi si siano rilevate delle positività
al Covid, quindi non sempre è così necessaria. È chiaro che, come diceva bene la
Consigliera Foglietta, ci sono delle diverse situazioni che (incomprensibile) all’interno
del nostro Regolamento, alcuni Centri d’Incontro sono a gestione diretta
dell’Amministrazione e pertanto in quel caso sarà l’Amministrazione a farsene carico
relativamente alle operazioni che dovranno essere messe in campo, in altri casi sono le
Associazioni che gestiscono direttamente quegli spazi che prendono una quota sociale
ad inizio anno per le attività che si possono svolgere all’interno dei Centri d’Incontro e
che in questo momento è chiaro che hanno avuto magari un nocumento dell’attività
rispetto alle entrate che potevano esserci, d’altra parte va anche detto che hanno avuto
minori spese legate alle spese proprio delle attività, del riscaldamento e quant’altro.
Quindi da questo punto di vista bisognerà fare un ragionamento, su questo ringrazio
anche il Capogruppo Tresso che ci ha ricordato l’importanza in questo momento da
parte degli anziani di ritrovare quell’ottica di socialità, lo dico diciamo così a scanso di
equivoci, in questo momento il panorama bucolico alle mie spalle è perché sono andato
a trovare mia madre e anche lei ha un minimo bisogno di socialità con suo figlio, però
da questo punto di vista è molto chiaro, io ci tengo però a ribadire che i Presidenti e le
Presidenti di Circoscrizioni comunque, che anche con tutta la parte Amministrativa c’è
un dialogo costante, tant’è che l’ultima volta che abbiamo parlato di questo tema, di
nuovo però in attesa di quelle che possono essere le linee guida che, mettiamo, nel
momento in cui venissero recepite dalla Regione e modificate dalla Regione stessa,
sicuramente poi bisognerà adattarsi rispetto a questa iniziativa, per cui in questo
momento quelle linee guida su questo territorio non esistono ancora. Su questo abbiamo
già aperto delle interlocuzioni formali con la Regione Piemonte nei giorni scorsi, se sarà
necessario nei prossimi giorni, quindi non domani ma al massimo mercoledì,
provvederemo a scrivere un interpello proprio perché questa e altre situazioni per noi
devono avere una chiarezza rispetto alle varie situazioni e le varie attività di gestione.
L’ultima cosa, appunto, che ci tenevo a dire è che questa attività viene fatta comunque
insieme anche ai Presidenti di Circoscrizione, di questo tema ad esempio se n’è parlato
nell’ultima riunione del 21 maggio scorso, dove però ripeto non essendoci ancora una
linea chiara da un punto di vista regionale o nazionale, più che prendere atto del
problema e dire che sicuramente c’è un interesse congiunto da parte di tutti gli enti per
far sì che questi centri possano riaprire il prima possibile in totale sicurezza per le
persone che le frequentano, è sicuramente una delle cose che sappiamo, che dobbiamo
fare e che faremo nel più breve tempo possibile, non appena avremo un’indicazione
chiara.

SICARI Francesco (Presidente)
La ringrazio, Assessore Giusta. Direi che con questo intervento di replica abbiamo
chiuso la discussione in merito alle comunicazioni.
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