Interventi |
SICARI Francesco (Presidente) Adesso possiamo invece procedere con la discussione della richiesta di comunicazioni: “Riaperture e progettualità Centri d’Incontro e modalità accesso Centri d’Incontro per anziani”. Risponde, come concordato venerdì in Conferenza dei Capigruppo, l’Assessore Marco Giusta. GIUSTA Marco (Assessore) Grazie Presidente. Buongiorno a tutte e tutti. Provvedo, quindi, alla risposta in merito alle richieste di comunicazioni che sono pervenute dal Capogruppo Tresso e dal Capogruppo Magliano. Faccio solo una piccola premessa, ovvero l’attuale quadro normativo (incomprensibile) dell’ultimo D.P.C.M. del 17 maggio 2020 relativamente ai centri sociali sospende l’attività almeno fino al 15 di giugno, data di scadenza del Decreto; in particolare, questo viene inserito all’interno dell’articolo 1, comma 1, lettera Z, che recita: “Sono sospese le attività di centri benessere, centri termali (fatta eccezione per l’erogazione delle prestazioni rientranti nei livelli essenziali di assistenza), centri culturali e centri sociali”. Inoltre, sempre lo stesso Decreto all’articolo 3, comma 1, lettera B, mantiene la raccomandazione per le persone anziane o con patologie “di evitare di uscire dalla propria abitazione o dimora fuori dai casi di stretta necessità”. Come ultima raccomandazione da tenere in conto, in quanto sappiamo che è vero che questi Centri d’Incontro sono aperti a tutte e tutti, al di là di qualunque differenza, però è chiaro che i maggiori frequentatori dei Centri d’Incontro sono solitamente degli anziani che hanno più di 65 anni. Ad ogni buon conto, la norma citata è efficace fino al 15 giugno prossimo e al momento non abbiamo un’ulteriore regolamentazione. A livello regionale, inoltre, si precisa che tale D.P.C.M. non è stato oggetto di un’ulteriore applicazione, interpretazione o aggiornamento (incomprensibile) nel Decreto Regionale, l’ultimo del 18 maggio 2020 non vi è accenno alcuno a tale materia. Bisogna, però, fare un altro punto, ovvero il 22 maggio la Conferenza Stato- Regioni, nello specifico appunto le Regioni, si sono riunite per aggiornare le Linee guida per la riapertura delle attività produttive, che in data 22 maggio sono state approvate e sono state trasmesse al Governo centrale per la presa d’atto e la relativa approvazione, di cui non abbiamo ancora in questo momento notizia. A pagina 26 di (incomprensibile) citato documento si trova una scheda tecnica che dà indicazioni nel senso di misure sanitarie minime in caso di (incomprensibile) di attività e cita anche i centri sociali e i centri culturali. Per avere il quadro più possibile completo, si aggiunge che le sale e spazi destinati annualmente alle associazioni sono concessioni annuali in scadenza il 30 giugno prossimo venturo, mentre i nostri Centri d’Incontro di solito chiudono a fine luglio. Infine, a livello comunale ci siamo dati quindi delle Linee guida per la graduale riapertura degli uffici e dei servizi che sono allegati alle delibera approvata il 7 maggio scorso con (incomprensibile) allegato di 70 pagine che in qualche modo traccia, diciamo così, le linee di azione per la Fase 2 relativamente alla riapertura degli spazi lavorativi all’interno di tutte le nostre sedi, comprese anche i centri per anziani. Da questo quadro, pertanto, possiamo concludere con una risposta condivisa anche col Servizio Prevenzione e Protezione, che la riapertura dei Centri d’Incontro rientra nell’ambito della progressiva riattivazione delle varie attività, in subordine al rispetto delle norme generali di sicurezza e anticontagio. Al momento è allo studio l’applicabilità delle Linee guida per la riapertura delle attività economiche e produttive della Conferenza delle Regioni, appunto, per la parte in aggiornamento (incomprensibile) 2020, ancorché queste non siano ancora state recepite dalla Regione Piemonte. Qualora consentito dalla... Chiedo scusa, ho un aereo che mi sta passando sopra, non so se mi sentite in questo momento. SICARI Francesco (Presidente) Sì, sì, la sentiamo, però alcuni Consiglieri forse hanno problemi a sentirla, può disattivare il video, che le porta via molta banda, e può proseguire solo con l’audio, possiamo provare così, magari migliora un po’. Prego. GIUSTA Marco (Assessore) Provvedo subito, Presidente. Allora, dicevamo: qualora consentito dalla normativa nazionale successivamente al 15 giugno 2020, potranno anche trovare applicazione in tale realtà anche le Linee guida comunali approvate con la delibera sopra citata, quindi quella del 7 maggio 2020, compatibilmente con la capienza delle sale, a rispetto del divieto di assembramento e alla distanza interpersonale di almeno un metro o due nel caso di attività fisica, con l’obbligo di utilizzo della mascherina, con riferimento ad attività da valutarsi caso per caso in relazione alle norme di sicurezza anti contagio e da svolgersi in piccoli gruppi. Al momento, pertanto, la struttura amministrativa decentrata è in stretto contatto con il Servizio interno di Prevenzione e Protezione per l’approntamento delle misure necessarie desumibili dalla citata scheda di cui alle linee guida della conferenza Stato - Regioni del 22 maggio 2020 che però, ci tengo a sottolineare, non è ancora operativa sul territorio piemontese perché la Regione non l’ha ancora recepita come invece hanno fatto, se non sbaglio, tutte le altre Regioni esclusa la nostra, e non abbiamo ancora, diciamo così, un cenno da parte del Governo centrale relativamente al recepimento di questa implementazione, perché in realtà le linee guida a cui si fa riferimento erano quelle del 16 maggio scorso, ma c’è stata appunto questa implementazione a cura della conferenza delle Regioni. Ovviamente, quanto detto a maggior ragione si applicherà anche ai concessionari sotto la loro diretta responsabilità, è chiaro che come da regolamento citato noi abbiamo una situazione abbastanza ampia e variegata dei Centri d’Incontro a livello cittadino perché come appunto previsto dal regolamento, alcuni di loro sono a gestione diretta da parte delle Circoscrizioni con la nomina di un Comitato di Gestione, altri invece vengono dati in concessione a delle Associazioni che hanno, diciamo così, a questo punto di iniziativa propria per far rispettare le regole, per permettere poi eventualmente la riapertura. Diverso rispetto a quello che se non sbaglio citava il Capogruppo Tresso relativamente ai locali che vengono dati anche in uso temporaneo dalle Circoscrizioni alle Associazioni che ne fanno richiesta, in tal caso normalmente questo tipo di concessioni scadono il 30 di giugno e poi riaprono a settembre, quindi anche in questo caso occorrerà valutare se è il caso appunto da parte dell’associazione delle realtà che le hanno in gestione di riaprirle per un periodo così breve o se è il caso magari, eventualmente in accordo anche con le Circoscrizioni, anticipare i bandi per la gestione e l’assegnazione del periodo prossimo venturo. Io mi fermerei qua Presidente, se ci sono delle domande sono a disposizione. SICARI Francesco (Presidente) Perfetto, la ringrazio Assessore Giusta. Io ho prenotato il Capogruppo Tresso. Prego, Capogruppo. TRESSO Francesco Grazie Presidente e grazie all’Assessore Giusta per le risposte. Io capisco, mi sembra anche molto ragionevole che ci si muova ovviamente a valle di indicazioni che sono precise e che quindi sia necessario avere chiarezza. Tra l’altro lei ci ha dato quest’informazione, che mi sembra abbastanza puntuale, sulla presenza di questa scheda, frutto della Conferenza Stato-Regioni, che già altre Regioni hanno adottato, mentre invece ancora la Regione Piemonte è latente su questo punto, quindi da un lato mi auspico che ci sia comunque un sollecito alla Regione stessa e ai suoi referenti per poter avviare al più presto la valutazione dei requisiti che la scheda prevede, proprio perché siamo molto, molto prossimi alla scadenza del 15 giugno. Dico questo perché mi sembra opportuno dare dei tempi giusti, un segnale intanto a quelli che..., alle Circoscrizioni per quello che riguarda (incomprensibile) diretta, ai concessionari per coloro che sono appunto in concessione e che possono utilizzare gli spazi, ma soprattutto anche agli utenti perché comunque arrivavano periodi in cui... (incomprensibile) per tutti ovviamente, il lockdown e la necessità di essere limitati nelle proprie libertà, credo che le persone anziane, ancorché quelle più vulnerabili come anche lei ha richiamato, siano quelle che magari hanno anche maggiori aspettative proprio perché per loro magari la non ripresa delle attività lavorative, la difficoltà anche di avere visite limitati, rapporti familiari e quant’altro, hanno una istanza maggiore insomma di socialità. Questo ovviamente sempre per nulla derogando e non abbassando il limite e l’asticella di quelle che sono le regole di sicurezza, però mi sembra che in attesa che venga quindi data chiarezza maggiore da parte degli organi sovraordinati ancora una volta richiamerei però un’azione un poco più proattiva da parte della Città che per esempio interloquisca con le Circoscrizioni per una veloce visualizzazione e valutazione di quelli che sono i locali, in base a quelli che sono gli elementi (incomprensibile) dalle regole del distanziamento sociale, credo che sia già facile valutare proprio quegli elementi che lei prima citava nelle misure di capienza ed eventualmente di alternanza, ad esempio di alternanza delle Associazioni che devono utilizzare gli stessi locali, per esempio già valutare cosa vuol dire (incomprensibile) sanificazione dei locali stessi, quindi pulizia e sanificazione, quindi anche i criteri per cui magari le stesse Associazioni possono già individuare, come dico, appunto una serie di regole, iniziare a discutere con gli stessi gestori oppure per conto proprio con i Comitati di gestione per essere pronti a poter partire poi in tempi rapidi perché il mio timore è che anche su questo tema - poi discuteremo dopo altri elementi, per esempio sui Centri d’Incontro destinati ai ragazzi, estivi e quant’altro - si arriva poi molto, molto tardi, per cui siamo comunque al 1° di giugno, mancano due settimane e l’estate è veramente alle porte, quindi se si vuole dare una risposta poi efficace è necessario aver fatto tutti i passi prima, pur nell’incertezza di quello che oggi il perimetro normativo ci lascia, ma per avere già degli elementi di valutazione che consentono poi di applicare velocemente quelli che sono i protocolli. Quindi in questo senso io solleciterei all’Assessore di avere comunque una comunicazione con le Circoscrizioni, io ho sentito diversi dei Presidenti di Circoscrizione e non hanno avuto alcuna informazione, quindi proprio per dire: “La situazione è questa, però iniziamo a fare una valutazione insieme”, sentire anche da parte loro quelle che sono delle possibili indicazioni conoscendo bene loro quali sono i locali destinati, quelle che sono le criticità, quindi iniziare a fare uno screening veloce, e soprattutto ragionare sulla scheda, su quelli che sono gli elementi ad oggi noti sulle regole di distanziamento sociale, sui protocolli di sicurezza, e come dicevo prima sulle pulizie e sanificazione; questo ci consentirebbe di essere poi più reattivi nel momento in cui ci si possa muovere e dare svolgimento all’apertura dei Centri d’Incontro. Ovviamente, in parallelo va fatto tutto quanto è nelle nostre disponibilità e ovviamente nelle sue particolare, Assessore, di concerto con la Sindaca per sollecitare la Regione a prendere posizione ed esprimersi in materia. Ho finito, grazie. SICARI Francesco (Presidente) Grazie a lei, Capogruppo Tresso. Adesso può intervenire, essendosi segnato, il Capogruppo Magliano. Prego. MAGLIANO Silvio Grazie, Presidente. Ma io mi sono permesso di fare questa richiesta di comunicazioni proprio perché emergeva con una certa chiarezza rispetto alla discussione che ho fatto con un coordinatore in particolare della Circoscrizione 7, il coordinatore D’Apice, che alcune delle misure proposte dalla Regione erano oggettivamente irrealizzabili, e su questo la Regione ha dato le sue linee di indirizzo per i Centri d’Incontro, almeno io ho un documento per circoli culturali e ricreativi dove di fatto si sta dicendo a questi circoli che è impedito il gioco delle carte, sembra una sciocchezza, a meno che non vengano sanificate. Ecco, io adesso sfido che è che poi fa queste norme capire se si è mai recato in un centro anziani o un in centro di incontro, io quello che ho visionato, la Circoscrizione 7 di corso Belgio sta mettendo tutto assolutamente a norma, i tavoli col distanziamento, anche il gioco delle bocce, cioè si sta cercando di rendere quel posto più salubre possibile, e che sia meno a rischio Covid possibile, certo è che però poi dovremmo anche noi, lo dico come Amministrazione, cercare di interloquire, interagire con chi produce queste norme e questi regolamenti perché poi c’è una questione di buonsenso, cioè se oggettivamente l’anziano arriva coi guanti, mette la mascherina, i tavoli sono stati allargati, si possono utilizzare le carte, io penso che sia abbastanza assurdo chiedere la sanificazione di un mazzo di carte e, come sanno bene, dipende dalla tipologia di gioco ma se sono 20 mazzi di carte sono 800 carte da sanificare tutti i giorni, a questo punto è meglio vietarlo direttamente perché poi invece nei centri anziani le persone stanno cercando, soprattutto i direttivi di queste realtà, stanno cercando di rendere accogliente questo posto, cercando di metterlo nelle condizioni di maggior igiene possibile, però io su questo chiederei anche un po’ di buonsenso da parte dell’Amministrazione. Come avete visto, gli anziani adesso possono andare al ristorante, possono andare a tagliarsi i capelli, possono andare nei centri commerciali, gli si stava impedendo di potersi recare a portare i nipoti a scuola, poi fortunatamente il Governo e la Regione su questo hanno fatto un passo indietro perché è una questione di buonsenso, mi sembra veramente che ogni tanto si superi il limite della ragionevolezza, per cui io mi auguro che l’Assessore, che tra l’altro ho visto nella prima immagine, è anche lui come l’Assessora Lapietra in un luogo bucolico, non credo che l’Appendino vi abbia portato tutti a fare esercizi spirituali vista la riapertura, però io credo che l’Assessore possa su queste cose, su questi regolamenti che ci arrivano che sono emanazioni, però aprire un’interlocuzione con chi produce questi regolamenti per arrivare quantomeno ad una fattibilità delle aperture perché poi continuiamo a parlare di apertura, se poi mettiamo regole di questo tipo di fatto noi impediamo agli anziani di potersi recare in quei luoghi perché sappiamo tutti che nei centri anziani il gioco delle carte è una delle cose che maggiormente vengono fatte. Detto questo, io senza alcuna polemica mi auguro però che l’Amministrazione possa interloquire con Regione e nel caso anche interloquire col Governo attraverso la Sindaca per fare in modo che le riaperture siano fattibili, perché se mettiamo delle regole che di fatto non permettono di fare le attività per cui sono stati deputati quei luoghi, difficilmente poi potranno essere riaperti e difficilmente poi si potrà rivedere una stagione dei nostri Centri d’Incontro che, ricordo, sono un luogo di assoluta coesione sociale e di assoluto mantenimento delle relazioni dei rapporti, soprattutto sono anche un luogo dove il volontariato - perché come sapete i direttivi sono fatti dai volontari - ecco, è un luogo dove il volontariato esprime ulteriormente la sua capacità di aggregazione e la sua capacità di far compagnia alle persone sole che hanno poi solo più quello, in alcuni casi purtroppo, avendone conosciuti tanti di centri anziani, a volte persone sole che non hanno figli e non hanno nipoti, quello è l’unico punto di aggregazione che hanno. Detto questo, io mi auguro che l’Assessore possa intervenire su questo e fare un po’ di chiarezza, ben sapendo almeno nel caso centro di incontro della Circoscrizione 7 di corso Belgio, quel centro anziani... la Circoscrizione era ben allestita e ben preparata, parlando con il direttivo del centro incontro per poter mettere tutto nelle condizioni di riaprire, riaprire in sicurezza, questa cosa della sanificazione di ogni carta mi sembrava veramente eccessiva se l’anziano ha i guanti, se l’anziano ha la mascherina. Grazie. SICARI Francesco (Presidente) Grazie a lei. È iscritto a parlare adesso il Consigliere Mensio, ne ha facoltà per cinque minuti, prego. MENSIO Federico Grazie, Presidente. Mah, io intanto ringrazio l’Assessore per le risposte; rimango un po’, come dire, perplesso dal fatto che appunto, come lui ci ha illustrato e io più o meno avevo compreso anche leggendo i siti di altre Regioni che solo la Regione Piemonte credo - forse un’altra ma in questo momento mi risulta solo la Regione Piemonte su tutte - non abbia ancora deciso se e come applicare il protocollo che invece ad esempio la Regione Lombardia applica già da oggi proprio per la riapertura dei circoli culturali e ricreativi. Adesso qui giustamente si parla dei Centri d’Incontro, però ci sono anche tante altre realtà che sono in una situazione di difficoltà, e in tal senso credo che la Regione Piemonte, so che anche il Consigliere Magliano e altri Consiglieri Regionali hanno presentato degli emendamenti perché nell’ultimo Disegno di Legge 95 che poi è diventato Legge credo una settimana fa, non era stata presa in considerazione minimamente l’opportunità di dare una mano a questi centri, e negli emendamenti nel bene e nel male è passato un emendamento che però sostanzialmente sostiene quelle realtà che hanno comunque una somministrazione, cioè che comunque possono avere, come dire, un minimo di introito per sostenere le proprie attività, cosa che invece non è accaduta, e questo mi dispiace, per alcune realtà e ne abbiamo anche qualcuna a Torino - poche magari - che hanno in dotazione dei locali generalmente circoscrizionali per un anno, tendenzialmente per un anno, non pagano canone ma si devono pagare utenze, TARI e tutto il resto, e per questo non è previsto assolutamente nulla; non essendo previsto nulla, questi non hanno generalmente attività di somministrazione e dovranno chiedere ai loro soci i soldi per poter continuare le loro attività. Ecco, su questo una riflessione io la farei, non vorrei che il Comune dovesse anche in parte, mi dispiacerebbe se non lo facesse ma capisco le difficoltà, farsi carico per queste Associazioni che sono comunque rimaste chiuse circa quattro mesi, forse riapriranno il 15, forse, a meno che la Regione in questi giorni non decida di farle aprire prima - cosa che mi augurerei - ma in questo caso se riapriranno secondo le regole del protocollo definito con le altre regioni, dovranno fare degli investimenti per la sanificazione dei locali, per dotare le persone che li frequentano dispenser per la sanificazione delle mani o soluzioni idroalcoliche, e questi sono costi che ovviamente dovranno sostenere senza avere niente... come dire, da parte di nessuno. Ecco, su questo io un invito, al di là dei Centri d’Incontro, glielo farei, di fare un ragionamento su queste attività..., ripeto, me ne risultano due o tre così a memoria in Torino, mi verrebbe da chiedere se la Regione ha mai pensato a queste realtà o meno e cosa intenda poi fare il Comune di Torino, magari non in questa sede, però un appunto su questo le chiedo di prenderlo perché ci sono delle realtà che sono in questa situazione. Grazie. SICARI Francesco (Presidente) Grazie a lei, Consigliere Mensio. Adesso ho segnata la Vicecapogruppo Foglietta, prego. FOGLIETTA Chiara Sì, grazie Presidente. Io ringrazio il Capogruppo Tresso e il Capogruppo Magliano per aver depositato questa richiesta di comunicazione. In realtà intervengo per andare un po’ in scia con quello che ha detto il Consigliere Mensio che è intervenuto prima di me, perché vero è che noi siamo abituati... anche perché ne sono una larga parte, pensare ai Centri d’Incontro come a centri d’incontro tradizionali, quindi quelli previsti dal nostro Regolamento che è il 372, ma ce ne sono anche altri che hanno una diversa concessione, perché? Perché hanno una concessione annuale e immaginate cosa voglia dire per un’associazione che prende in gestione uno spazio per dodici mesi essere stata ferma per tutto il periodo Covid fino al 15 giugno; vero è che non hanno sostenuto le spese d’affitto ma hanno dovuto pagare, come diceva prima il collega Mensio, tutte le altre utenze. In questo si è inserito l’emendamento a firma Grimaldi del dispositivo regionale, ma che chiaramente non copre in alcun modo la situazione di questi Centri d’Incontro non tradizionali di cui facevo cenno prima. Mi chiedo se non sia possibile uno sforzo da parte dell’Amministrazione Comunale per sgravare queste Associazioni di tutte le spese o almeno in parte delle spese che hanno sostenuto, perché chiaro è che su una durata di concessione molto più lunga, penso a una durata, non so, (incomprensibile) quinquennale, uno avrebbe potuto dilazionare le spese in maniera diversa, su una concessione che dura soltanto dodici mesi uno stop di quattro mesi chiaramente incide molto. Peraltro, tutte queste associazioni appunto non hanno neanche potuto agevolare dei famosi bonus del “Riparti Piemonte” perché non sono ricomprese, spiace che in Consiglio Regionale nessuno ci abbia pensato. Chiedo all’Amministrazione e in particolare all’Assessore Giusta se pensa di mettere qualche iniziativa in campo anche per poter sostenere queste associazioni che comunque vengono aperte e fanno servizio pubblico per conto della Città anche per loro, perché sennò si troverebbero ad affrontare delle spese a fronte di un canone comunque di dodici mesi e molte rischierebbero di non poter comunque eventualmente chiedere il rinnovo per i dodici mesi successivi. Grazie, Presidente. SICARI Francesco (Presidente) Grazie a lei, Vicecapogruppo. Adesso ho segnata la Consigliera Scanderebech. Prego, ne ha facoltà per cinque minuti. SCANDEREBECH Federica Sì, grazie Presidente, buongiorno a tutti. Mah, non volevo intervenire, poi nella realtà voglio fare mio l’appello che ha fatto la Consigliera Foglietta, voglio fare anche mio l’appello, nel senso: noi siamo un Comune, qualcuno in Commissione settimane fa diceva: “Sembriamo una bocciofila”, ma siamo un Comune, il Comune in quanto a Comune, in quanto a capoluogo, in quanto a grande città italiana ha tutte le competenze e le responsabilità del caso per agire, per prevedere delle azioni, quindi cioè la domanda che mi pongo perché sono rimasta un po’ basita dalla risposta che ha dato l’Assessore Giusta alla richiesta di comunicazioni, la domanda che mi pongo nel concreto è: ma il Comune che cosa ci sta a fare in questo momento su questo tema? Cioè nel senso: come possiamo agire realmente, nel concreto? Come possiamo veramente, concretamente aiutare nelle linee guida generali che ci hanno dato gli altri? Non possiamo sempre solo aspettare che siano gli altri ad intervenire sul nostro Comune, siamo un Comune, noi prendiamoci le responsabilità, prendiamoci tutto ciò che possiamo fare sulle nostre spalle e prevedere un qualcosa. Se in questo momento ad esempio è necessaria una sanificazione, ma perché ad esempio il Comune non può provvedere a fare un bando, un affidamento, un qualcosa che preveda una soluzione per sanificare tutto i propri centri in house e quindi aiutare tutte queste realtà, ad esempio? Perché io mi domando veramente: è possibile che non abbiamo nessuno strumento utile per poter fare un qualcosa? Cioè... rimango veramente basita e senza parole quando sento: “Ah, gli altri non hanno provveduto”, ma dobbiamo essere noi i primi a provvedere come Comune e come realtà collegata in maniera così particolare a queste realtà come i Centri d’Incontro; in più, non dimentichiamoci il ruolo fondamentale di socializzazione che hanno questi luoghi, il ruolo che hanno nel non far sentire sole le tante persone che per diversi mesi si sono ritrovate rinchiuse da sole in casa, cioè hanno un ruolo fondamentale nella nostra Città, quindi prendiamone atto e l’appello è quello di provvedere nell’immediato a fare qualcosa in loro aiuto e in loro supporto. Ne abbiamo le competenze, con responsabilità cerchiamo di farlo. Ho terminato, Presidente. SICARI Francesco (Presidente) La ringrazio, Consigliera Scanderebech. Io non ho altri interventi al momento, non ho richieste di intervento, quindi farei eventualmente replicare l’Assessore Giusta. Prego, Assessore Giusta. GIUSTA Marco (Assessore) Grazie Presidente, ringrazio le Consigliere e i Consiglieri che sono intervenuti in merito a questa situazione; è chiaro che in questo momento viviamo un (incomprensibile) che da noi è poco difficilmente superabile, nel senso che ricordo, diciamo così, anche a chiarezza che la gestione della situazione sanitaria viene effettuata dal Governo tramite i D.P.C.M. e poi successivamente, su materie di propria competenza, dalle Regioni che possono ampliare o ridurre le disposizioni governative, quindi in questo momento senza un’indicazione di quali sono le linee guida se non quelle, appunto, approvate all’ultima conferenza Stato - Regioni del 22 che citano al proprio interno i Centri d’Incontro, bene dice il Consigliere Magliano legato alla questione del gioco delle carte o altre cose di questo genere che però demandano poi agli organizzatori singoli l’attività di gestione del ritrovo, delle informazioni, della sensibilizzazione al mantenimento delle attività e quant’altro. Non dappertutto è prevista ed è necessaria la sanificazione che, se non vado errato, avviene solo in caso in cui all’interno degli spazi si siano rilevate delle positività al Covid, quindi non sempre è così necessaria. È chiaro che, come diceva bene la Consigliera Foglietta, ci sono delle diverse situazioni che (incomprensibile) all’interno del nostro Regolamento, alcuni Centri d’Incontro sono a gestione diretta dell’Amministrazione e pertanto in quel caso sarà l’Amministrazione a farsene carico relativamente alle operazioni che dovranno essere messe in campo, in altri casi sono le Associazioni che gestiscono direttamente quegli spazi che prendono una quota sociale ad inizio anno per le attività che si possono svolgere all’interno dei Centri d’Incontro e che in questo momento è chiaro che hanno avuto magari un nocumento dell’attività rispetto alle entrate che potevano esserci, d’altra parte va anche detto che hanno avuto minori spese legate alle spese proprio delle attività, del riscaldamento e quant’altro. Quindi da questo punto di vista bisognerà fare un ragionamento, su questo ringrazio anche il Capogruppo Tresso che ci ha ricordato l’importanza in questo momento da parte degli anziani di ritrovare quell’ottica di socialità, lo dico diciamo così a scanso di equivoci, in questo momento il panorama bucolico alle mie spalle è perché sono andato a trovare mia madre e anche lei ha un minimo bisogno di socialità con suo figlio, però da questo punto di vista è molto chiaro, io ci tengo però a ribadire che i Presidenti e le Presidenti di Circoscrizioni comunque, che anche con tutta la parte Amministrativa c’è un dialogo costante, tant’è che l’ultima volta che abbiamo parlato di questo tema, di nuovo però in attesa di quelle che possono essere le linee guida che, mettiamo, nel momento in cui venissero recepite dalla Regione e modificate dalla Regione stessa, sicuramente poi bisognerà adattarsi rispetto a questa iniziativa, per cui in questo momento quelle linee guida su questo territorio non esistono ancora. Su questo abbiamo già aperto delle interlocuzioni formali con la Regione Piemonte nei giorni scorsi, se sarà necessario nei prossimi giorni, quindi non domani ma al massimo mercoledì, provvederemo a scrivere un interpello proprio perché questa e altre situazioni per noi devono avere una chiarezza rispetto alle varie situazioni e le varie attività di gestione. L’ultima cosa, appunto, che ci tenevo a dire è che questa attività viene fatta comunque insieme anche ai Presidenti di Circoscrizione, di questo tema ad esempio se n’è parlato nell’ultima riunione del 21 maggio scorso, dove però ripeto non essendoci ancora una linea chiara da un punto di vista regionale o nazionale, più che prendere atto del problema e dire che sicuramente c’è un interesse congiunto da parte di tutti gli enti per far sì che questi centri possano riaprire il prima possibile in totale sicurezza per le persone che le frequentano, è sicuramente una delle cose che sappiamo, che dobbiamo fare e che faremo nel più breve tempo possibile, non appena avremo un’indicazione chiara. SICARI Francesco (Presidente) La ringrazio, Assessore Giusta. Direi che con questo intervento di replica abbiamo chiuso la discussione in merito alle comunicazioni. |