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FERRERO Viviana (Vicepresidente) Partiamo subito con la trattazione di quelle che sono le interpellanze. Chiedo la presenza solo del primo firmatario Petrarulo e dell’Assessore Di Martino. Perfetto, mi sembra di aver sentito anche l’Assessore e quindi parto… PETRARULO Raffaele Presente. FERRERO Viviana (Vicepresidente) Sì, e l’Assessora anche. DI MARTINO Antonietta (Assessora) Ci sono. FERRERO Viviana (Vicepresidente) Perfetto. Allora partiamo con l’interpellanza n. mecc. 202001110/002, che ha come titolo: “Ora pensiamo alle/ai bambine/i ed alle/ai ragazze/i” FERRERO Viviana (Vicepresidente) Presentata in data 13 maggio del 2020, i firmatari sono... il primo firmatario è il Consigliere Petrarulo e l’altro firmatario è il Consigliere Curatella. Risponde, per i cinque minuti che le sono consentiti, l’Assessore Di Martino, grazie. DI MARTINO Antonietta (Assessora) Grazie, Presidente. L’interpellanza ripropone il tema della ripartenza delle attività didattiche in presenza con le questioni della manutenzione degli spazi, già trattato lunedì scorso in Consiglio come interpellanza generale. Per quanto riguarda le domande 1 e 2, nella programmazione e gestione della fase della ripresa, le scuole e la città hanno definito le modalità di rapporto e collaborazione nel rispetto dei rispettivi obblighi ma con una modalità dialogica e un’azione sinergica che è fondamentale nella situazione inedita che stiamo affrontando. La definizione del nuovo assetto organizzativo nelle singole scuole, comprendente orari, gruppi di studenti, modalità di gestione del servizio, come utilizzare gli spazi interni o esterni disponibili e la loro rimodulazione, è di competenza delle singole autonomie scolastiche sulla base delle indicazioni contenute nel documento prodotto dal comitato tecnico-scientifico, rese note recentissimamente, il 28 maggio scorso, che è la cornice in cui verrà inserito il piano complessivo della riapertura che sarà prodotto dalla task force del Ministero dell’Istruzione e che è in corso di elaborazione. In proposito, l’articolo 231 del Decreto Rilancio ha incrementato il fondo per il funzionamento delle istituzioni scolastiche, che viene quindi erogato direttamente alle scuole in 331 milioni complessivi, che sono destinati anche all’adattamento degli spazi interni ed esterni e la loro dotazione allo svolgimento dell’attività didattica in condizioni di sicurezza. Le scuole hanno anche l’obbligo, ai sensi dell’articolo 18 comma 3 del Decreto Legislativo 81-08, di richiedere all’ente proprietario gli interventi strutturali e di manutenzione necessari per assicurare la sicurezza dei locali. Sul fronte dell’Ente Comunale gli obblighi di legge riguardano la fornitura dei locali e degli arredi, l’esecuzione degli interventi strutturali e di manutenzione ordinaria e straordinaria, il servizio di ristorazione scolastica, il trasporto e l’assistenza specialistica agli alunni disabili. Quindi i Comuni contribuiscono alla definizione del progetto complessivo della ripresa delle attività delle singole scuole nell’ambito di queste competenze. Per quanto riguarda gli interventi di manutenzione, oltre ai cantieri di manutenzione straordinaria, alla fine del lockdown sono potuti ripartire quattro cantieri di manutenzione ordinaria già programmati nelle rispettive 4 macroaree della città, nord, sud, est ed ovest, e sono consegnati inoltre i cantieri di manutenzione ordinaria, bilancio 2020-2021, con i quali si proseguirà con le lavorazioni derivanti dalle varie richieste espresse dalle scuole. Questi interventi di manutenzione già programmati e successivi sono utili alla ripartenza a settembre perché aumentano le funzionalità e potranno rendere agibili spazi che, in attesa dell’intervento, sono stati temporaneamente chiusi. Il Decreto Rilancio ha previsto fondi anche per gli interventi di edilizia scolastica dei Comuni tramite l’incremento di 30 milioni del fondo unico per l’anno 2020; nel frattempo, la Città, di suo, sta predisponendo l’incremento dei fondi che tradizionalmente sono assegnati direttamente alle scuole per la piccola manutenzione e degli stanziamenti per la manutenzione ordinaria, che è quella che più serve in questo momento per le esigenze di riapertura a settembre, fermo restando la prosecuzione dei cantieri con le ristrutturazioni di manutenzione straordinaria. Sulle nuove esigenze di spazi nella riunione della Conferenza delle Autonomie Scolastiche, dato che gli spazi aggiuntivi potranno essere utilizzati dalle scuole solo se saranno certe di avere un organico di insegnanti e di personale ATA adeguato a gestirli e dato che non tutte le scuole hanno le stesse esigenze, essendoci strutture con anche il doppio degli spazi rispetto alle classi e altre con necessità, si è stabilito, come percorso di collaborazione sostenibile per scuole e Comune, che nel corso del mese di giugno, in apposite commissioni interne, le scuole determineranno, per quanto possibile in mancanza del quadro completo a livello nazionale, le nuove esigenze, sia di manutenzione, che di spazi, e parallelamente l’Amministrazione Comunale fisserà le priorità di intervento e la loro attuazione, fermo restando la ricerca e valutazione di nuovi spazi e la prosecuzione della manutenzione già programmata. Le commissioni interne scolastiche si avvarranno del supporto di un tecnico dell’edilizia scolastica, un tecnico della ristorazione scolastica e i referenti delle Circoscrizioni. Per eventuali problematiche inerenti gli alunni disabili è disponibile al confronto il Disability Manager della Città di Torino. È bene ricordare che per poter usare uno spazio ad uso scolastico occorre che siano rispettati i vincoli normativi in vigore in materia che ne disciplinano e ne regolamentano l’uso, vincoli che riguardano il rispetto della normativa antincendio e le caratteristiche edilizie e igienico-sanitarie. Allievi e studenti, soprattutto i più piccoli, non si possono mettere dappertutto, meno che mai nelle strutture dismesse perché non agibili, nelle caserme o strutture simili, com’è indicato nell’interpellanza, a meno di ristrutturazioni pesanti che richiederebbero anni per la loro realizzazione e non servirebbero per la gestione contingente. L’Ufficio Patrimonio ha indicato come utilizzabili le strutture di via Rubino e via Negarville. Altre due strutture di proprietà del Comune sono in valutazione tecnica per poterle mettere a disposizione in tutto o in parte delle scuole. Prego? FERRERO Viviana (Vicepresidente) Se riesce a chiudere. DI MARTINO Antonietta (Assessora) Sì, credo ancora 30 secondi. Altre disponibilità sono assicurate dal Politecnico di Torino, previa valutazione che è in corso, mentre l’Università degli Studi di Torino confermerà più avanti la propria offerta. Per quanto riguarda i temi posti dalle domande 3 e 4 condivido con i Consiglieri e gli interpellanti che sono domande importanti, che le famiglie e il tessuto sociale della città si pongono, in relazione alla preoccupazione di riduzione dell’orario di frequenza scolastica e dell’uso degli spazi scolastici. Gli interpellanti sanno anche che sono temi che coinvolgono chi ai livelli più alti della politica devono prendere decisioni e chi poi dovrà attuarle, in primis le autonomie scolastiche e i Comuni. I Comuni, tramite i loro rappresentanti di ANCI, non mancano di far sentire la loro voce su temi della ripresa, facendo presente che le decisioni dovranno avere il carattere della fattibilità e della sostenibilità e sapendo che, pur con tutta la migliore azione e disponibilità, né il Comune può triplicare gli spazi, né le scuole possono assumere e triplicare il personale scolastico se non gli viene assegnato nell’organico. Grazie, Presidente. FERRERO Viviana (Vicepresidente) Grazie, Assessore Di Martino. Passo subito la parola al Consigliere Petrarulo, che ne ha facoltà. PETRARULO Raffaele Grazie, Presidente. Grazie, Assessore Di Martino, se poi riesce a mandarmi una copia anche via mail alla Segreteria della risposta, perché certe volte va e viene la voce, quindi si perde qualche pezzo. È stata esauriente, c’è stata l’interpellanza generale, me la ricordo bene, questa mia interpellanza portata il 13 maggio, quindi verte più su cose specifiche, su cose pratiche perché lei ha detto bene, è questo che mi preoccupa, invece, non quello che ha detto lei, ma i troppi piani che ci sono per poter fare aprire o far ripartire, naturalmente in sicurezza, quelle che sono le scuole, le scuole dei bambini, le scuole della Prima Infanzia, di primo e secondo grado, e anche le altre, ci mancherebbe. E i troppi passaggi, noi oggi siamo ai primi di giugno, lei pensi con quello che può essere luglio-agosto, settembre è quasi impensabile, perché le cose sono due: o si viaggia a pieno regime, quindi tutto quello che lei ha detto, cosa che dovrebbe funzionare, naturalmente, le autonomie scolastiche che sono i plessi scolastici con le loro direzioni scolastiche, con le riaperture che poi sono quelle che riguardano i servizi del Comune, dove lei ha detto bene, probabilmente non sono coloro che possono poi supplire a quelle che sono le deficienze strutturali di edilizia all’interno delle scuole che, come lei ben sa, più volte sono state lamentate e, come lei ben sa, i fondi non sono così capienti per poterle fare e poterle mettere in sicurezza in maniera immediata. Una su tutte, penso che lei la conosca bene, era una scuola che era all’occhiello, è la Salvo D’Acquisto, oggi è blindata, è una scuola che poteva benissimo supplire a tutto quello che era oggi il post Covid, quello così come viene detto da molti, sia per gli spazi esterni, molto verde, quindi per quelle patologie usate per i bambini. Naturalmente lì poi sarà oggetto di una nostra ulteriore interpellanza. Non sappiamo i tempi, se ci sono i soldi che arriveranno dal Ministero. Perché quella scuola? Quella scuola è l’emblema di quello che è Torino, era la scuola principe, è una scuola che poteva dare quindi la sicurezza per quello che erano i ragazzi e per le strutture scolastiche e prescolastiche, scolastiche e post-scolastiche. Lei ha detto bene, Assessore, quando lei parla dicendo: “Ci saranno le varie commissioni che dovranno riunirsi per poi andare a decidere che cosa fare”, però i tempi sono molto cogenti, io non so se ad agosto ci sarà gente che ha voglia di andare ancora in vacanza, che qui non è che non vengono fatte le vacanze, ma non solo per i soldi, non solo per quello che sia, ma spettano di diritto, quindi ci sarà un mese fermo, quindi quello che si potrà poi andare ad agire sarà giugno e luglio, giugno è già partito. Come faremo, e come riusciremo poi a mettere sul tavolo tutte queste teste? Perché onestamente sono tante, non sono poche. Lei, Assessore, giustamente dice, e ha dato delle linee che io ho apprezzato moltissimo, dice: “C’è da fare questo, ci sarebbe da fare quest’altro, questo tocca all’edilizia scolastica, questi sono i fondi che ci spettano per quello che riguarda il discorso dal Ministero, quest’altro compete al Comune, questo compete alla direzione scolastica, questo compete ai referenti di Circoscrizione”, vabbè, ma quello che può essere poi un tavolo finale, però tutte queste persone, quando le contattiamo? Quando riusciamo a metterle insieme? Perché poi dopo ci sarà il solito discorso dello scaricabarile in cui, non me ne voglia, Assessore, la scuola manca in questo, mancano i soldi, non si può riaprire in quella maniera e quindi diventa difficile. Anche quello ipotizzato, non so se poi verrà attuato, quello di poter fare la scuola in doppio binario, quello di fare tre giorni a scuola e tre giorni in videoconferenza con i professori che possono poi sdoppiarsi, è una soluzione che secondo me non è fattibile, non è fattibile per due motivi, anche perché le famiglie non hanno tutto questo tempo per poter stare a casa a seguire i ragazzi quando sono in videoconferenza, sono minori e i minori da soli, checché se ne dica, avendo avuto anche due figli piccoli, quando ce li avevo, da soli non si lasciano, non si può sapere quello che può succedere. La videoconferenza è un discorso che oggi sì è sviluppato, ma… FERRERO Viviana (Vicepresidente) Consigliere, è vero che conclude? Grazie. PETRARULO Raffaele Chiudo, chiudo, chiudo con un semplice fatto, mi è piaciuta la sua risposta, Assessore, di sicuro l’andremo ad approfondire in un’interpellanza che spero verrà calendarizzata poi nel mese di luglio, non prima, che non ci servirebbe a nulla, per capire se veramente quello che lei ha auspicato, e quello che io auspico, poi diventerà concertato dalle varie direzioni scolastiche, dalle varie autonomie scolastiche. Ho dei seri dubbi, non per lei, ma per quello che è il complesso statale, comunale, non solo di Torino, ma di tutti. Per il momento la ringrazio e ci risentiamo presto. Molto gentile, grazie. FERRERO Viviana (Vicepresidente) Grazie, Consigliere Petrarulo. |