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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 25 Maggio 2020 ore 13,00
Paragrafo n. 21
DELIBERAZIONE (Giunta: proposta e urgenza) 2020-01099
RINEGOZIAZIONE MUTUI CON LA CASSA DEPOSITI E PRESTITI E SOSPENSIONE DELLA QUOTA CAPITALE DEI MUTUI MEF. DEBITO RESIDUO RISPETTIVAMENTE DI EURO 114.025.440,62 ED EURO 6.942.789,67.
Interventi
APPENDINO Chiara (Sindaca)
Grazie, Presidente. Io francamente sono basita da alcuni interventi di questo Consiglio
Comunale e lo dico perché mi chiedo se qualcuno si sta rendendo conto, e mi riferisco
in particolare ad alcuni Consiglieri delle Minoranze, di che cosa sta vivendo il Paese.
Ora, si dice che - l’ultimo intervento, forse anche il primo - abbiamo devastato i conti,
ma forse non è chiaro a tutti che dopo quattro anni di lavoro da parte di questa
Amministrazione, con tanti degli stessi Consiglieri che ci dicevano che non dovevamo
tagliare i servizi per mettere a posto il risanamento dei nostri conti, noi siamo arrivati,
dopo 25 anni di storia della Città di Torino, ad approvare il Bilancio Previsionale nei
tempi, e questo non è successo per caso, questo è successo perché - siamo stati anche
criticati dalle Minoranze per questo - abbiamo fatto delle manovre, probabilmente
impopolari, per mettere a posto i conti e i numeri parlano chiaro: noi abbiamo ridotto il
debito di 400 milioni, senza ricorrere al D.L. 35, quindi senza utilizzare quella forma di
debito corrente, e quindi abbiamo ridotto realmente il debito di 400 milioni in quattro
anni, e abbiamo ridotto il disavanzo, che era di 80 milioni quando abbiamo ereditato il
Bilancio, e da 80 milioni lo abbiamo portato a 50 milioni. Questo è successo in questi
tre anni e mezzo, quattro, e io ricordo bene che le Minoranze ci hanno fortemente
criticato, perché abbiamo toccato alcune entrate e ridotto alcune spese. Quindi, il
risanamento dei conti c’è stato. Può piacere o non può piacere, ma ci ha portato ad
avere, dopo 25 anni, il Bilancio approvato nei termini. Allora, come dire, la persona
forse più dispiaciuta, se vogliamo usare questo termine, da quanto è accaduto, dal punto
di vista prettamente amministrativo dei bilanci, è certamente la sottoscritta, perché,
dopo quattro anni che avevamo risanato i conti e finalmente eravamo tornati ad avere gli
equilibri, senza peraltro ricorrere ad ulteriori dismissioni di IREN, come era stato anche
paventato da qualcuno della Minoranza, avevamo un Bilancio che stava in piedi. Poi,
guardi, Consigliera Scanderebech, è successo quello che è successo, purtroppo, e quello
che è successo, oltre ad essere un’emergenza sanitaria, di cui abbiamo pienamente
discusso e non ci torno, ha un effetto di impatto economico sui conti della Città. Uno
può pensare che Appendino non sia in grado di gestire i conti della Città, ma forse, se
tutti i Sindaci d’Italia stanno dicendo, come la sottoscritta, che se non c’è un intervento
governativo al 31 luglio, i Comuni vanno in dissesto, perché non sono in grado di
garantire gli equilibri di bilancio, forse non è solo Appendino che non è in grado di fare
i conti, forse, e dico forse, l’emergenza economica che stiamo vivendo, che ci ha portato
a sospendere alcune attività, correttamente, dal mio punto di vista, ha portato delle
voragini nei conti e quello che è successo ha travolto il percorso di risanamento.
Guardate, lo dico anche con pieno rispetto per il lavoro che è stato fatto prima di me, ha
travolto anche il risanamento che è stato fatto negli anni precedenti, perché noi oggi
abbiamo un buco, una voragine di 230 milioni. E sì, Consigliera Scanderebech, se non
arrivano delle risorse, le Città diventeranno delle bombe sociali, e non lo dico solo io, lo
dicono tante persone, perché purtroppo, come noi potremmo non raccogliere i rifiuti, il
Sindaco Nardella ha dichiarato che deve spegnere i lampioni, perché questo è il quadro
in cui noi siamo. Allora, il provvedimento che approviamo oggi, che qualcuno ha
definito “debole”, francamente non capisco cosa ci sia di debole, è un provvedimento
che ANCI ha fortemente voluto e che anche io ho fortemente spinto, perché? Perché se
noi abbiamo un buco di circa 230 milioni, che è quello che stiamo purtroppo
affrontando, e quei 230 milioni abbiamo due modi per affrontarli: ovviamente cercare di
ottenere più risorse dal Governo, cosa che stiamo facendo, e devo dire che io ringrazio il
Consiglio Comunale, Minoranza e Maggioranza, per supportare questa azione, che non
è di un Sindaco, ma credo che sia nell’interesse dell’intera comunità che
rappresentiamo, e quindi ben venga, e io sarò la prima a votare favorevolmente agli
indirizzi, a prescindere dalla forza politica che in qualche modo li porta in Consiglio
Comunale, rispetto ad una maggiore incidenza sul Governo, perché ho detto anche io
chiaramente - come ha detto anche il Presidente Decaro, con cui ci confrontiamo
costantemente, e tutti i Sindaci, almeno i 14 metropolitani - che i 3 miliardi non sono
sufficienti, ma quello strumento che noi oggi stiamo attuando, e tra l’altro alla luce
anche dell’insistenza di ANCI nel decreto che è stato approvato, che verrà discusso a
breve, c’è anche un intervento che permette - l’avevo anche annunciato in Consiglio
Comunale - di intervenire allo stesso modo anche sulle banche private, quelle risorse
oggi sono risorse che vengono conteggiate a livello governativo come risorse che
vengono liberate per attingere, come dire, a quel disavanzo che purtroppo noi dobbiamo
affrontare. Poi ci sono dei Comuni che hanno avanzo di amministrazione. Quindi, alcuni
Comuni hanno deciso di utilizzare avanzi di amministrazione per, in parte, coprire;
abbiamo letto oggi di Milano, ha un avanzo di circa 100 milioni, se non erro, hanno
utilizzato avanzo per andare in qualche modo a ridurre quel disavanzo che deriva dalla
questione Covid. Allora, io vorrei solo scindere le due cose: allora, un tema è valutare
su una politica e una strategia di medio periodo per rimettere a posto il Comune e
quindi, come dire, anche tutto quello che riguarda i conti e dare una strategia, e ci
mancherebbe, ma oggi è ancora molto complicato fare questa cosa qui, anche perché noi
oggi non siamo neanche ancora in grado di valutare - l’aveva detto l’Assessore Rolando,
credo, tante volte - come sarà la ripresa e come impatterà la ripresa sui conti. Allora, lo
strumento che noi abbiamo deciso di utilizzare, e cioè di - è vero, come tanti altri
Comuni, poi uno può decidere anche di non farlo, ma noi abbiamo deciso di farlo in
modo responsabile, dal mio punto di vista - di utilizzare la possibilità che ci ha dato
Cassa Depositi e Prestiti, fortemente sollecitata da ANCI, ci tengo a ribadirlo, sia per
quanto riguarda i mutui di Cassa Depositi e Prestiti, sia per quanto riguarda i mutui
privati, ci permette quest’anno di ridurre quel disavanzo di 230 milioni. È sufficiente?
No, e infatti tutti i Comuni, ancora ieri e ancora oggi, stiamo chiedendo evidentemente
che quei 3 miliardi, che non sono sufficienti, siano raddoppiati, perché per arrivare al 31
luglio con gli equilibri di bilancio e non andare in predissesto o dissesto, è evidente che
servono ulteriori risorse, perché noi non saremmo in grado di garantire quegli equilibri
di bilancio. Però sono due fronti diversi, cioè, noi nell’immediato dobbiamo utilizzare le
leve e gli strumenti che abbiamo per garantire che il Comune possa mantenere in piedi i
conti e possa in qualche modo garantire i servizi essenziali, e noi faremo tutto il
possibile per garantire i servizi essenziali; dall’altra parte dobbiamo, evidentemente,
lavorare su una strategia a medio periodo, per far sì che la Città possa continuare a
garantire questi servizi, ma una cosa non esclude l’altra. Quindi, io so che vi è stato già
anche spiegato che noi abbiamo circa 230 milioni, di cui 20 dovremmo recuperarli con i
risparmi dell’FCDE, prevediamo da quest’operazione totale di rinegoziazione, come
dire, grazie alle norme nazionali, di recuperare circa 40 milioni, e non è ancora
sufficiente. Ma io l’ultima cosa che vorrei fare, e credo di poterlo dire a nome di tutta la
Città, qua non è una questione politica, l’ultima cosa che vorrei fare è trovarmi costretta,
e io non lo voglio fare, perché non penso che sia corretto farlo in questo momento, a
tagliare i servizi. Però il rischio della non capacità di un Ente Locale, che sia Comune di
Torino, Comune di Napoli, Comune di Bari o Comune di Genova, per citare tutte le
forze politiche, di non riuscire ad andare in equilibrio di bilancio al 31 luglio è reale.
Non è che dire che questo non sia reale... - anzi, mi risulta peraltro che lo stesso
Consiglio Comunale abbia sollecitato da questo punto di vista -, non dire che è reale il
rischio, non significa non affrontarlo politicamente, oppure in qualche modo voler,
come dire, impaurire i cittadini, ci mancherebbe. Abbiamo cercato in tutti i modi, in
tutti i modi, nonostante le tante difficoltà, e credo, come dire, anche in condivisione con
tutte le forze politiche, di tenere bene a mente l’effetto psicologico-sociale di quella che
era un’emergenza sanitaria che oggi è diventata economica, però io davvero il mio
appello che faccio alla Maggioranza - che, in realtà, ringrazio per il supporto - e alle
Minoranze è di comprendere che si può anche non condividere, ripeto, la scelta, ma
questa è una scelta praticamente obbligata, perché è il primo strumento che abbiamo,
non sufficiente, ma è un primo strumento che abbiamo per alleggerire i conti della
nostra Città ed evitare, non tra un anno o due anni, al 31 luglio di non poter dichiarare
gli equilibri di bilancio. Io stessa sono dispiaciuta di dover rimettere, come dire, in ballo
il lavoro che è stato fatto negli anni, per risanare e ridurre il debito della nostra Città,
lavoro, ripeto, che è stato fatto in tanti anni, ma non pensiate - e lo dico soprattutto alle
forze del Partito Democratico, che hanno governato prima di noi - non pensiate che
quanto sta accadendo con il Covid, e lo sapete meglio di me, e lo sa tutto il Consiglio
Comunale, quello che sta accadendo con il Covid, non metta in discussione anche tutto
il lavoro fatto prima dell’Amministrazione Appendino, rispetto alla riduzione del
Bilancio, del debito, rispetto agli interventi che sono stati più volte raccontati anche
nell’Amministrazione precedente. E io ricordo, io ero Consigliera Comunale, io ricordo
quando in Consiglio Comunale venivano portate le riduzioni dei mutui di Casse
Depositi e Prestiti, ma io non credo francamente, francamente, di avere mai messo in
discussione che un mutuo di Cassa Depositi e Prestiti - peraltro, quindi, un soggetto,
come dire, statale sostanzialmente, la cui rinegoziazione permetteva di mantenere degli
equilibri di bilancio - fosse una politica debole, perché peraltro inquadrata nell’ambito
governativo, o comunque una politica che devastasse i conti della Città. Io trovo
onestamente un po’ forti alcune dichiarazioni. Condivido, e chiudo, gli appelli delle
mozioni e, anzi, ringrazio e io sarò la prima a votarle in modo convinto. Vi assicuro che
sto facendo tutto il possibile, insieme a tanti altri Sindaci di diversi colori politici, per
sensibilizzare il Governo rispetto alle difficoltà che abbiamo, tutti Enti Locali, siamo
assolutamente consapevoli che lo strumento di oggi non è sufficiente per risolvere il
tema dei Comuni, del nostro come degli altri, ma è uno strumento che noi, io penso,
abbiamo il dovere di attuare, in questa fase particolare emergenziale, e il mio auspicio è
che il Consiglio Comunale comprenda la difficoltà che hanno in questo momento i
Sindaci nel tenere i due equilibri, cioè da un lato, ripeto, evitare il dissesto dei conti e
garantire al 31 luglio gli equilibri di bilancio, e quindi usare gli strumenti che abbiamo
oggi a disposizione, e dall’altro fare leva politica, cosa che stiamo facendo, nei confronti
del Governo, perché siamo assolutamente consapevoli che quei 3 miliardi - perché sono
3 miliardi per i Comuni e 500 per le Province e Città Metropolitane - non siano
sufficienti. Non mi aspetto che le Minoranze votino un atto di questo tipo, mi aspetto,
come dire, che si comprenda, poi magari mi sbaglio, ma mi aspetto che si comprenda il
quadro in cui stiamo operando. E quando tra due o tre mesi magari ci verrà chiesto o
verrà chiesto conto del fatto che si sia rinegoziato oppure no, rispetto al disequilibrio
che c’è di bilancio, io credo francamente - quello si può anche non condividere - che un
Sindaco in questo momento - e ringrazio la Maggioranza per la fiducia che ci sta dando,
a me e all’Assessore Rolando, a tutta la Giunta - abbia il dovere di intraprendere tutte
quelle azioni necessarie, con gli strumenti necessari, per garantire gli equilibri di
bilancio al 31 luglio. Questo è lo spirito con cui noi affrontiamo queste rinegoziazioni,
uno spirito, ripeto, certamente non di soluzione strutturale, ma che ci permette di
affrontare la crisi forse più grande, anzi, togliamo il “forse”, dal dopoguerra, che il
Paese abbia affrontato e che si ripercuote per forza sulla situazione degli Enti Locali. E
quindi non si può fare finta che questo non sia successo, dobbiamo ottenere le cose
insieme. Ed è questo lo spirito totalmente costruttivo e certamente non con l’intenzione
di rimandare a qualcun altro la risoluzione dei problemi, anzi, la responsabilità ce la
siamo già presa, anche in passato, ripeto, con manovre certamente non di consenso, ma
lo spirito con cui affrontiamo questa delibera è esattamente questo: cercare di evitare
che i nostri conti vengano dissestati e che in un momento di questo tipo un Ente Locale
non possa fare da accompagnamento ad una ripersa difficile economica e ripartenza
della Città, e che quindi non tagli i servizi, in particolare alle persone più fragili. Questo
è lo spirito con cui ci stiamo muovendo. Io penso, ripeto, che tutto il monitoraggio sui
conti lo continueremo a fare in piena trasparenza con la Commissione Bilancio, come
credo si stia peraltro facendo, e man mano valuteremo tutti gli strumenti che potremo
attuare, ma non si possono non scindere le due politiche di brevissimo periodo - perché
abbiamo una scadenza al 31 luglio - e di medio periodo con le strategie e quello che
possiamo impostare per il rilancio della nostra Città e i conti della nostra Città, una cosa
non esclude l’altra. Ci tenevo a precisarlo, perché non vorrei che qualcuno pensasse che
con questa delibera noi stiamo risanando i conti della Città o stiamo mettendo a posto il
disavanzo strutturale che abbiamo di 230 milioni. Evidentemente non è così, ne siamo
perfettamente consapevoli, ma è importante che si sia, dall’altra parte, consapevoli del
fatto che stiamo facendo - ripeto e chiudo - una rinegoziazione, peraltro, che
evidentemente ha un parere favorevole con l’autorizzazione dei flussi di cassa, perché
se no non la potremmo fare, dico una cosa che è scontata, ma la ripeto, almeno rimane
per il verbale; due, che ci permette di recuperare qualche risorsa che non è che andiamo,
come dire, a spendere in più, semplicemente è un buco in meno rispetto a dei servizi che
dobbiamo garantire, essenziali; e terzo, che non esclude minimamente alcun
ragionamento con il Consiglio Comunale, come credo abbia già detto l’Assessore
Rolando anche in Commissione, rispetto a delle strategie più ampie, su cui è opportuno,
e noi siamo assolutamente disponibili, a discutere. Io davvero ringrazio il Consiglio
Comunale per, come dire, la discussione e io auspico che siano più chiare, alla luce del
mio intervento, le motivazioni con cui noi abbiamo chiesto al Consiglio Comunale di
approvare questa delibera. Grazie, Presidente.

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