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SICARI Francesco (Presidente) Procediamo adesso con l'ultima richiesta di comunicazioni presentata sia dal Capogruppo Lo Russo, che dal Capogruppo Petrarulo, che verte sulla: “Situazione distribuzione mascherina”. SICARI Francesco (Presidente) Risponde l'Assessore Unia, prego. UNIA Alberto (Assessore) Grazie, Presidente. Innanzitutto, buon pomeriggio. Le mascherine, allora, la situazione è questa: 440.000 mascherine, quindi la prima trance che ci è arrivata dalla Regione Piemonte sono state tutte consegnate. Il saldo, quindi le successive 441.000 sono arrivate in Comune giovedì sera, quindi giovedì scorso. Siamo partiti subito con la distribuzione, abbiamo fatto una prima distribuzione tramite ATC, che oggi concluderemo di fare, sia per ATC che per le case comunali. Per quanto riguarda il resto entro venerdì, tra le consegne che faranno gli amministratori di condominio e tutte quelle invece che faranno nostri volontari, che sono circa 120 i “Giovani per Torino”, 85 di “Torino Spazio Pubblico” e una decina di SVAU Piemonte, insieme appunto agli amministratori di condominio e i nostri volontari andremo a coprire tutto il resto della Città entro questo venerdì. Quindi questo venerdì dovremmo chiudere finalmente la consegna delle mascherine. SICARI Francesco (Presidente) La ringrazio, Assessore Unia. Prego, Capogruppo Lo Russo, ne ha facoltà per cinque minuti. LO RUSSO Stefano Grazie, Presidente. Grazie, Assessore Unia. Noi torniamo settimanalmente su questa questione delle mascherine per una banale ragione e la banale ragione è che ad oggi i torinesi non hanno le mascherine, o perlomeno non ce l’ha la gran parte della nostra popolazione e diciamo così che il combinato disposto della cattiva gestione della Regione Piemonte, a guida Lega e dell’ancor peggiore gestione della distribuzione fatta dal Comune di Torino a guida 5 Stelle, ha prodotto un unico effetto. Poi possiamo continuare nello sport di scaricare la responsabilità sempre su qualcun altro, però qui c’è qualcuno che ha assunto delle decisioni e quel qualcuno è lei, Assessore Unia, come Assessore alla Protezione Civile, la Sindaca, e avete fatto una scelta che noi abbiamo contestato fin dall'inizio, che era quella fondamentalmente di distribuire le mascherine in una modalità, diciamo così, non controllata, non facilmente controllabile. Il dato vero è solo uno e cioè che al 25 di maggio, nonostante siano arrivate oltre 400.000 mascherine, gran parte dei torinesi non ce l'ha e non ce l'hanno anche perché la scelta che avete fatto di dare le mascherine attraverso il meccanismo dell'Amministratore di Condominio in realtà, soprattutto nei primi giorni, non è stato soggetto ad alcun controllo, per cui era sufficiente che l’Amministratore di Condominio mandasse una mail, dicendo: “Mi servono circa 10.000 mascherine” e c'erano 10.000 mascherine. Quando poi vi siete accorti che non sarebbero bastate, allora lì in maniera del tutto aleatoria e comunque difficilmente controllabile, avete fondamentalmente tagliato le forniture di mascherine agli amministratori. Amministratori che in tantissimi casi si sono dimostrati oggettivamente disponibili, ma che in molti casi non hanno avuto modo di poter aiutare nella distribuzione. È emblematico che negli oltre 15 - 18.000 alloggi dell'ATC ad oggi nessuno abbia ancora ricevuto la mascherina, banalmente perché l’ATC ve l’eravate dimenticata. Allora è colpa di Cirio e della Lega in Regione che hanno mandato le mascherine male al Comune di Torino? È colpa vostra che tendenzialmente avete valutato, secondo noi male, la modalità di distribuzione? A noi non interessa. A noi interessa, Assessore Unia, che i torinesi abbiano la loro mascherina in dotazione, che non vi siano abusi, che sostanzialmente vi sia una distribuzione capillare nell'ambito della Città perché ci dispiacerebbe molto che si venissero a verificare casi in cui cittadini ricevono 2-3 mascherine e altre zone della Città o altri cittadini non ne ricevono nessuna. Siccome ovviamente noi siamo certi, più o meno, forse, diciamo che non siamo così certi che le modalità che avete scelto siano garantiste da questo punto di vista, ci piacerebbe, come dire, che almeno ha trovato queste richieste di comunicazione che settimanalmente chiediamo, banalmente perché ne parlano i giornali, soprattutto banalmente perché riceviamo continue proteste dei cittadini, vi sia una particolare attenzione in questo secondo arrivo di mascherine perché proprio attraverso la distribuzione di questi dispositivi credo si possa fare un buon servizio di contenimento alla diffusione del virus. Non vi è riuscita bene, come tante altre cose. Sarebbe più utile invece che continuare a difendere a oltranza la modalità di distribuzione che ha rappresentato in qualche modo un unicum certamente in Piemonte e sicuramente non di particolare efficacia, che ogni tanto, almeno per onestà intellettuale, diceste ogni tanto: “Beh, forse abbiamo sottovalutato alcune cose, abbiamo sbagliato”. Lo apprezzeremmo tutti e credo che anche molte delle proteste che in questo momento i cittadini di Torino stanno rappresentando verrebbero in qualche modo ad essere ridotte, proprio perché, diciamocela pure tutta, proprio dire che l'avete azzeccata, ecco, forse, forse proprio questo no. SICARI Francesco (Presidente) Prego, Capogruppo Petrarulo, ne ha facoltà per cinque minuti. PETRARULO Raffaele Perfetto, grazie Unia. Allora, io la penso un po’ diversamente questa volta perché qua molti hanno sbagliato. Protocollo 915 del 6 aprile 2020, Raffaele Petrarulo, Capogruppo della Lista Sicurezza e Legalità interpella e chiede obbligo di mascherine per tutti, ma forniamole gratis e/o a prezzi calmierati. Nell’impegna chiede alla Sindaca e alla Giunta di insistere sul Presidente della Regione affinché reperisca i quantitativi necessari per poter adempiere a quanto sopra. 6 aprile 2020. Poi abbiamo già prima, ad aprile, già a febbraio c’era l’obbligo. L’8 aprile c’è stato l’obbligo per gli esercenti e io mi devo sentire dire oggi che solamente una tranche di 440.000 mascherine dalla Regione Piemonte sono arrivate, 441.000 sono arrivate il 20 maggio. Stiamo scherzando? Quando c’è un obbligo, tra normative che si devono indossare nei locali per poter accedere? Si parla tanto a livello regionale di semplificazione, ma la semplificazione è come farle arrivare subito ai Comuni. E quindi, la Regione semplifichi e mandi subito le mascherine. Il 6 aprile c’era già un’interpellanza del Consiglio Comunale. L’ha scritta Petrarulo, forse conta poco, è vero, ma la gente che ha il Covid o quelli che dovevano averlo, dovevano essere in possesso di mascherine obbligatoriamente gratuite subito. Ho notizia, ho chiesto anche dove abito io, ma io ce l’ho e la regalerò quella che mi arriva dalla Regione, non c’è problema, che il mio amministratore di stabile, barriera di Milano, le ha richieste alla Circoscrizione, è anche è stata richiesta alla Circoscrizione 3 e anche alla 4 che ha più condomini. Le risposte di circa dieci giorni fa sono state: “non ci sono arrivate mascherine per poter assolvere”. Oggi, 20 maggio, sento che (incomprensibile). E allora di cosa parliamo, qui incominciamo a fare lo scarica barile a chi tocca e a chi non tocca, ci sono delle regole ben precise. C’è un Governo, c’è una Regione che deve obbligatoriamente dare, perché se no non può imporre gli obblighi, perché così che funziona la legge, non è che uno può fare che cacchio vuole, e io devo sentire che solamente il 20 maggio, dice l’Assessore Unia, sono arrivate altre 441.000 mascherine, a pandemia già quasi finita. Perché 20 maggio, sabato c’era il delirio naturalmente. Io vorrei capire quante multe sono state fatta a chi non aveva la mascherina nei locali, quante. Grazie, perché se fossi io uno di quelli che non l’ha ricevuta, sarei quello che dico, ma scusatemi c’è l’obbligatorietà da parte della Regione Piemonte che sovrintende alla Sanità, che delega i Sindaci. Il Sindaco qua è il Sindaco Appendino, che ha delegato l’Assessore Unia, che si è adoperato, che l’ha detto che si è adoperato, ma se non le aveva, potevamo farle distribuire ai Consiglieri Comunali, potevamo farle distribuire a quelli che sono agli angoli delle strade, ai negozi del Bangladesh a chi cacchio volevamo, ma non si poteva oggi pensare che il 20 maggio ci sono ancora 441.000 mascherine da consegnare. E io sono sicuro che oggi, ho le prove, in tre o quattro condomini, sono pochi ma non sono ancora arrivate. Allora, io l’ho detto, lo ripeto a verbale, la mia la regalo al primo che trovo in mezzo alla strada che non ce l’ha, io me la sono comprata, non ho problemi, ma le altre devono essere (incomprensibile), dovevano arrivare prima. Non è che adesso leggo sui giornali che siamo pronti, come Regione Piemonte a farne 10 milioni al mese autonomamente. Ma cosa abbiamo fatto dal 24 di febbraio? Cosa aspettavamo, Babbo Natale, oppure stiamo aspettando le mascherine per il Carnevale, perché forse quelle ci volevano consegnare a qualcuno, ma a me le mascherine di Carnevale non devo andare a Venezia a prenderle. Le mascherine di Carnevale sono tutt’altra cosa, non proteggono dal Covid, fanno forse sorridere, ma qui c’è da piangere con queste mascherine. Perché questa è una storia veramente, io la trovo veramente una pagina vergognosa, ma non per dare… e quando mi riferisco a una pagina vergognosa, nell’intervento che ho fatto, si capisce a chi si va a riferire a seconda delle responsabilità che ognuno ha, a seconda di chi non ha ottemperato, perché sulle mascherine non c’era la possibilità di dire no. Logicamente altre regioni, di destra e di sinistra, quindi come vedete non sto facendo il bipartisan, sono partite prima, le hanno date prima. La Toscana, il Veneto, quindi PD e Lega e come vedete la Lega non è che non funziona. SICARI Francesco (Presidente) La invito a concludere. PETRARULO Raffaele La invito a concludere anche io. La invito a concludere che queste mascherine arrivino quanto prima, perché veramente penso che sia una pagina da chiudere e naturalmente da girare pagina. Naturalmente ringrazio l’Assessore Unia, che si è impegnato, ma senza mascherine non poteva consegnarne, che devo dire, povero Unia. SICARI Francesco (Presidente) Prego, Consigliere Mensio, ne ha facoltà per cinque minuti. MENSIO Federico Grazie, Presidente. Mi fa piacere che tutte le volte qualcuno insista a presentare comunicazioni ed interpellanze su questo tema, senza ancora capire quello che sta succedendo, non solo in Torino, ma nella Regione e nelle altre Regioni. Boh, dire che Torino ha gestito male, mi sembra un po’ anacronistico, ma io capisco che le convinzioni di alcuni debbono essere più forti di altri, soprattutto lo show in Consiglio Comunale, a favore di giornali sia predominante, rispetto a rappresentare la realtà qual è. Io personalmente ho sentito più Amministratori di diverse categorie, tutti assolutamente hanno avuto nei termini giusti le mascherine, ci sono stati ovviamente dei rallentamenti, perché la Regione, solo con l’ultima tranche ha completato, con anche tanto di comunicato stampa la consegna delle mascherine a Torino. Io, ovviamente, continuo a ringraziare gli Amministratori che ripeto, nella figura di alcuni rappresentanti delle associazioni di categoria si sono dati disponibili loro per primi ad aiutare la Città, dietro un’interlocuzione, come dire, informale e poi dopo con lettera, peccato che poi dopo qualcuno si è ancora lamentato di tutto ciò, evidentemente hanno le stesse fonti delle Minoranze della Città di Torino. Io ricordo, però, ad esempio, io vorrei capire come fa, invece, Grugliasco, perché allora a Grugliasco la colpa sarà del Sindaco perché ad oggi alla Città di Grugliasco gliene mancano ancora 16.000 da distribuire. Allora, quella metà dei cittadini grugliaschesi, come faranno, poveri cittadini grugliaschesi, è colpa del Comune, che le sta distribuendo direttamente, il fatto che gli manchino queste mascherine? Come a Torino è colpa del Comune se le mascherine non sono arrivate? Beh, ad oggi a Grugliasco ne sono arrivate 15.000, circa metà, e ne mancano ancora metà, questa è notizia di un’ora fa. Ecco, ma è colpa del Comune che le sta distribuendo in malo modo? Andiamo a vedere. Io poi mi domando se le stesse forze che si lamentano della gestione di Torino, nelle altre città cosa stanno facendo. Io sono andato a vedere cosa hanno fatto, e l’ho ribadito precedentemente, a Firenze, dove mi sembra che il Sindaco sia della stessa forza politica di uno di quelli che ha parlato prima di me. Ebbene, lì hanno chiuso la distribuzione nelle farmacie, hanno chiuso la distribuzione nelle farmacie, perché non ce la facevano, hanno dovuto ripensarla, idem a Lecce, perché c’erano troppe code fuori dalle farmacie con le farmacie che ad un certo punto mandavano via le persone, perché non ne avevano più. Ecco, allora dire andiamo a vedere cosa succede anche in casa degli altri, sì va bene, in Toscana, il Liguria uguale, ma vediamo cos’è successo anche a Torino. Allora, Torino sicuramente ha fatto quello che poteva e quello che doveva, è stata addirittura, adesso, mi pare di avere capito dall’Assessore e io ne sono felice, quasi una distribuzione nella casa dell’ATC, ne mancheranno ancora, sì, io però invito tutti, intanto alla corretta informazione, a rappresentare per la realtà quello che è , io capisco che queste comunicazioni fanno gioco, lo ribadisco a titolo giornalistico, per dare, come dire, le informazioni come uno ritiene più opportuno, ma la situazione è quella che è. La Regione ha consegnato con, colpevole, vogliamo dire colpevole ritardo, queste mascherine alle città, non a Torino, a tutti, Grugliasco è uno degli esempi, ad oggi, al 25 maggio, quando l’obbligatorietà data dalla Regione è dal 4 maggio e non solo, ma la Regione ha detto che sono obbligatori adesso anche furi da Centri Commerciali, nei parcheggi, ad oggi ne ha consegnate poco più di metà, quindi gliene mancano circa metà. Ecco, detto questo, io vorrei sapere anche le altre forze politiche quali interpellanze o comunicazioni hanno richiesto in Regione su questo tema, io non sono andato a guardare, onestamente, ma mi piacerebbe saperlo, perché non mi sembra che ci sia tutto questo battage contro la situazione regionale, che è ben delineata. Cioè, la Regione aveva chiesto di farlo alle Poste, o meglio avrebbe avuto un’interlocuzione con le Poste, cosa che, evidentemente, poi si sono resi conto, non era fattibile, hanno chiesto, a questo punto hanno scaricato, tra virgolette, sui Comuni e i Comuni hanno fatto quello che potevano. Secondo me, Torino ha fatto bene, non dico né meglio, né peggio di altri, ma ha fatto bene. Evidentemente un po’ meglio di altri che si sono trovati gli assalti alle farmacie e hanno dovuto tornare indietro, ripeto, Firenze e Lecce e lo stesso in Liguria e un po’ meglio di altri. Grazie, ho concluso, Presidente. SICARI Francesco (Presidente) Grazie a lei, Consigliere Mensio. Ci sono altri interventi? Io al momento non ho segnato nessun altro su questa richiesta di comunicazioni. Attendo pochi secondi e poi procediamo con... Prego, Assessore Unia, se vuole replicare. UNIA Alberto (Assessore) Sì, grazie, Presidente. In realtà non c’è molto da replicare, come ha detto anche precedentemente il Presidente Mensio, parlano per noi i fatti e parlano per noi quello che succede nelle altre città. Sinceramente i suggerimenti di chi adesso stava dicendo che è stata una pessima gestione, li avessimo seguiti, sarebbe andata molto peggio. Questo non è il metodo migliore, né il peggiore, è un metodo che sta funzionando, direi, abbastanza bene, visto che tutte le mascherine che ci hanno consegnato, sono state distribuite e sono arrivate. Nel giro di una settimana queste che sono arrivate giovedì sera alle 21.00 saranno consegnate questo venerdì. Non abbiamo mai sottovalutato la cosa, ma semplicemente cercato la soluzione che, secondo noi, era la soluzione migliore. Non abbiamo sentito suggerimenti migliori della nostra soluzione, se no li avremmo anche seguiti. Le persone bisognose, quelli che avevano veramente bisogno, che non potevano permettersi di comprarsi una mascherina, sono state coperte direttamente dalla Città, credo che fosse, tra tutte le iniziative, quella più importante, al di là di dare una mascherina a testa, cosa dovuta, ma sicuramente la maggior parte dei cittadini è riuscito comunque nel frattempo a procurarsela, mentre, invece le persone che ne avevano bisogno sul serio, perché non potevano neanche permettersi di comprare una mascherina, le abbiamo sempre raggiunte e soddisfatte. In questa settimana si concluderà questa questione, quindi credo che tutto sommato la gestione non abbia creato... Qualche problema c’è stato, ma credo che sia poi normale nel normale lavoro di distribuzione cittadina di una qualsiasi cosa. Quindi, ritengo che si stia procedendo abbastanza bene. Grazie mille. SICARI Francesco (Presidente) Grazie a lei, Assessore Unia per la replica. Chiudiamo di fatto la trattazione della richiesta di comunicazioni. |