Interventi |
TRESSO Francesco Grazie. Mah, intanto ringrazio l’Assessore Rolando della risposta fornita in cui sostanzialmente ci dice: “Abbiamo un po’ sbagliato a prendere le misure e (incomprensibile)” perché mi sembra che quanto lei ci ha detto, Assessore, il fatto di aver predisposto un camper, di aver aumentato il numero dei preposti al call center, di aver fatto in modo che 170 persone fossero opportunamente indirizzate fa capire che qualche criticità c’era stata, insomma d’altronde io stesso mi sono recato nella giornata di giovedì, ho visto gli assembramenti, ho fatto anche delle foto che ho qua con me, e ho sentito anche il parere delle persone che erano lì e che tra l’altro venivano anche mal indirizzate, perché vede il tema è anche questo (incomprensibile) tutti noi siamo abituati ad avere ahimè dei call center dove attendiamo delle ore e non vengono date risposte, però o lo rendiamo davvero uno strumento efficace e allora è inutile che si dica: “Chiamate il call center” e poi il call center nella stessa giornata diceva: “Recatevi in via Giulio” in un loop kafkiano in cui veramente la gente era completamente spersa e non aveva risposte. Poi è chiaro che allora si assembra ed è chiaro che vengono poi a crearsi queste situazioni. D’altronde, lei stesso dice: “Non siamo ancora fuori dal Covid” ma gli uffici delle anagrafi periferiche erano chiusi dal 23 marzo, quindi erano due mesi, ed è ovvio che si sarebbero poi riversati con maggiore densità sull’Anagrafe centrale dopo un periodo di chiusura e in corrispondenza del fatto che erano chiuse le anagrafi decentrate. Ora, poi è sempre facile, ci mancherebbe, criticare col senno di poi, però forse, ecco, una maggiore attenzione, io capisco che questa cosa dell’anagrafe a voi di questa Giunta non vi va molto, devo dire che anche la sua predecessora già non aveva proprio governato con particolare diligenza il tema e forse anche lei si l’è trovata un po’ fra capo e collo e non sono temi poi così simpatici, danno poca visibilità e danno molte grane però vede, è uno dei servizi fondamentali, è un servizio che non possiamo eludere e non possiamo dimenticare perché è l’interfaccia diretta coi cittadini che hanno bisogno di servizi e vedere che il Comune li eroga e che risponde alle loro esigenze che poi sono esigenze molto, molto pratiche. Quindi, forse un pochino più di attenzionamento sul tema era facile poterlo prevedere, forse necessario, proprio perché come lei ci ha ricordato arriviamo da una fase molto particolare, c’erano state le chiusure ed era presumibile che ci sarebbero state delle code e assembramenti; poi lei ci dice: “È meglio farli stare fuori perché all’interno...”, siamo tutti d’accordo, anche se la gente deve stare fuori, intanto non ammassarsi, e poi comunque fare in modo che almeno le persone che hanno anche delle fragilità fisiche, che sono anziane, che possono essere soggette a intemperie perché fuori può piovere, fuori ci possono essere le isole di calore, quindi insomma Assessore non è proprio così facilmente giustificabile: “Beh in fondo abbiamo fatto la cosa migliore, li abbiamo fatti stare fuori”, insomma le cose bisogna strutturarle e organizzarle un minimo proprio in una fase di emergenza come quella in cui ci siamo trovati a confrontarci tutti e la nostra Città per prima. Io sono contento di sapere che adesso sono state prese delle misure e quindi la situazione mi sembra che sia rientrata, io sono ripassato, il fatto stesso di avere l’apertura dalla porta centrale e non da via Giulio poteva essere un altro elemento da valutare preventivamente, adesso siamo arrivati a questa situazione e quindi la situazione mi sembra rientrata; come dico, forse un po’ più di attenzione andava fatta da subito. Grazie. |