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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 25 Maggio 2020 ore 13,00
Paragrafo n. 13
INTERPELLANZA 2020-01111
"PERSONE SENZA FISSA DIMORA: QUALI SONO LE PROGETTUALIT? DELLA CITT?? RENDERLI INVISIBILI!" PRESENTATA IN DATA 13 MAGGIO 2020 - PRIMO FIRMATARIO CURATELLA.
Interventi
TISI Elide
Sì, grazie Presidente, io sarò rapidissima perché questo è un tema che abbiamo già più
volte affrontato e approfondito in Commissione, anche con le varie organizzazioni oltre
che i funzionari comunali che in materia di persone senza dimora nella nostra Città
lavorano. Ne approfitto soltanto per sottolineare alcuni aspetti che sono emersi anche
con una forte evidenza proprio negli approfondimenti che abbiamo sviluppato intanto,
certamente una sottovalutazione rispetto ad una condizione di emergenza sanitaria che
sapevamo fin dall’inizio avrebbe colpito proprio per le caratteristiche anche
epidemiologiche le persone con maggiori fragilità, e soprattutto con delle regole - il
distanziamento fisico, lo stare all’interno di un’abitazione - che avrebbe reso
impossibile, per alcune categorie di persone, la possibilità di metterle in atto. Quindi
certamente l’emergenza insomma che la nostra Città ha più volte affrontato negli anni
passati come l’emergenza freddo in questo caso è stata conclusa senza valutare appunto
che dal 31 di gennaio nel nostro Paese, e senza che questo abbia precedenti a mia
memoria nella storia recente, dicevo... è stata dichiarata una emergenza nazionale di tipo
sanitario; quindi io credo che di questa... diciamo così, valutazione poco attenta, questa
sottovalutazione occorre veramente far tesoro anche per il futuro perché sappiamo che
non siamo ancora fuori dal rischio epidemico, che il Covid è ancora presente e che,
quindi in relazione, le attenzioni ad alcune categorie di persone, per l’appunto le più
fragili e tra cui i senza dimora, non devono assolutamente essere abbassate. Certamente
noi siamo comunque una Città che al di là di questa situazione di chiusura, come dire,
improvvida di piazza D’Armi senza aver prima considerato delle soluzioni alternative,
dicevo siamo una Città che comunque ha una presenza di persone in strada comunque
ancora importante. Allora, io a questo mi aggancio per rilanciare una richiesta e un
appello che ho già fatto sul rafforzamento, sull’attenzione alla nostra rete di servizi di
accoglienza nel territorio, una rete preziosa fatta di uomini e donne che in molti casi si
sono esposti insieme e molto spesso anche i nostri operatori sociali che lavorano con
loro che hanno comunque consentito di garantire un livello di servizi che ha continuato
ad essere attivo e presente; sappiamo che però i numeri sono insufficienti soprattutto in
un momento in cui anche le turnazioni non sono più state possibili, (incomprensibile)
aveva riportato l’Assessore ha aumentato leggermente il numero, ma probabilmente a
questa tematica va posta ancora una grande attenzione sia per tutti coloro i quali ci
lavorano e le audizioni che abbiamo fatto alle organizzazioni ci hanno confermato
quanto siano preziose queste reti a Torino, ma anche a queste persone che sono ancora
tante, che non possono essere invisibili, che dobbiamo assolutamente attenzionare
nell’interesse ovviamente della Città per la tutela della loro salute e della salute
pubblica.

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