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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 18 Maggio 2020 ore 13,00
Paragrafo n. 4
INTERPELLANZA 2020-01026
"'GESTIONE DELL'EMERGENZA ALIMENTARE A TORINO': DISTRIBUZIONE PACCHI ALIMENTARI ALLE FAMIGLIE E DISTRIBUZIONE PASTI ALLE MENSE PER LE PERSONE SENZA FISSA DIMORA" PRESENTATA IN DATA 27 APRILE 2020 - PRIMO FIRMATARIO CURATELLA.
Interventi
CURATELLA Cataldo
Presente, buongiorno.

CURATELLA Cataldo
Grazie. Ringrazio l’Assessore per la risposta. Visto che credo abbia letto una nota che è
arrivata, chiederei la cortesia all’Assessore di poter avere la nota che ha letto. Allora, ci
ha letto tante notizie, io ho cercato in qualche modo di prendere qualche appunto, ma ha
veramente detto tante cose, poi mi prenderò, quando avrò la facoltà di valutare, come
agire successivamente, una volta letta la nota. Io ho avuto modo di contattare i 13 snodi
che in questi due mesi si sono occupati della diffusione, della distribuzione e del cibo
all'interno delle residenze o per i senza fissa dimora e, mi dispiace, io ho delle
informazioni leggermente diverse, ho avuto dei contatti con loro e quindi vorrei capire
alcuni aspetti. Partiamo dalla parte più importante, il Banco Alimentare sta fornendo del
cibo a cui eventualmente le varie associazioni possono integrare. Quello che fornisce il
Banco Alimentare in assenza di integrazione da parte di associazioni o altro è un chilo
di riso, una scatola da 400 grammi di fagioli, una scatoletta da circa 120 grammi, 200,
di pomodoro biologico e una scatoletta da 80 grammi di tonno, fine. Questo è il pacco
fornito dal Banco Alimentare. Quindi senza l'integrazione dal punto di vista delle varie
associazioni, la rete della Casa dei Quartieri, Educare, Caritas, Arci Eufemia, il pacco
del Banco Alimentare è finito, è completo solo di questo e mi sembra che non sia un
pacco interessante o comunque che possa fornire il giusto equilibrio dal punto di vista
calorico o delle necessità che si possono avere. E quindi mi chiedo, l’ho posta già
stamattina all'Assessore Pironti quando discutevamo in Commissione, di circa un
milione e 800.000,00 euro, adesso 800.000,00 euro, un milione di euro, adesso voglio
capire bene qual è la cifra, impegnata dalla Città con fondi ministeriali, come ci diceva
l’Assessore, con una patte diretta della città di Torino o con le integrazioni associate alle
donazioni, quanti sono stati effettivamente utilizzati per gli acquisti di beni alimentare
da distribuire tra i vari snodi, perché attualmente mi risulta che non arrivi cibo, tranne
queste due cose che ho detto dal Banco Alimentare, non sono arrivati beni di prima
necessità, cibo, dalla Città. Le varie associazioni si sono dovute autogestire e auto
organizzare per definire quella che io nel punto 4) dell'interpellanza indicavo come una
dieta bilanciata. Ogni associazione, ogni ente, ogni associazione di terzo settore che ha
chiesto di far parte, di poter essere uno degli snodi per distribuire cibo, ha dovuto fare
da solo, quindi ha dovuto anche trovarsi le risorse finanziarie perché ad oggi non
risultano pervenute. Stesso ragionamento sui DPI. Dalle informazioni che ho raccolto,
solo da circa tre settimane sta arrivando qualcosa di DPI, non è mai arrivato il gel, non
sono arrivati i guanti, tranne tre giorni fa due pacchi…, alcuni pacchi di guanti, ma non
sono stati distribuiti. Non sono stati distribuiti a tutti o qualcuno non li ha ricevuti? È da
capire, o non sono stati proprio distribuiti. Stessa cosa riguardo alle mascherine, risulta
che soltanto una o due spedizioni sono state fatte in questi giorni, c'è stata un po' di
carenza su questo. Stesso aspetto dal punto di vista organizzativo. Mi risulta, e io qui
vorrei poi capire, ovvio, non oggi, eventualmente credo sia opportuno fare una
Commissione di approfondimento su questo tema, mi risulta che quando le varie
associazioni che si sono rese disponibili per formare questa rete solidale a sostegno
della popolazione, cercano di contattare qualcuno degli uffici comunali, non ricevono
risposta dagli uffici comunali, ma sono contattati direttamente dalla rete e dalle Case di
Quartiere. Ora voglio capire, la rete delle Case di Quartiere è uno dei soggetti che
rientrano nella rete solidale, come risulterebbe leggendo un po' il loro sito, che ho qui
davanti, o è stato nominato, definito, individuato dalla Città come l’ente che deve
coordinare per conto della Città? Perché mi risulta che ogni volta che qualcuno
all'interno di questi 13 snodi cerca di contattare la Città, qualcuno degli uffici comunali,
riceve poi la risposta dalla rete delle Case di Quartiere. Ben venga, l’importante è avere
chiaro chi deve organizzare e coordinare e anche sulla base di che cosa. Quindi io
attendo di ricevere questa risposta e cercherò un po' di capire se è possibile avere anche
un…

CURATELLA Cataldo
Sto concludendo, Presidente. Chiederò di avere quanto prima un approfondimento una
volta che avrò avuto modo di leggere la risposta dell'Assessore e credo che sia
opportuno cercare di capire quanto effettivamente la Città sta spendendo e cosa arriva
dal Banco Alimentare, perché se quello che arriva dal Banco Alimentare e quello che vi
è stato inviato dagli snodi, fotografando cosa arriva dal Banco Alimentare, direi che
tutto è tranne che una dieta bilanciata, tutto è tranne che fornire del cibo che aiuti delle
persone che in questo momento hanno necessità. Grazie.

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