Interventi |
SICARI Francesco (Presidente) Adesso proseguiamo i nostri lavori con l’interpellanza generale meccanografico n. 2020 01048/002: “Fase 2 Covid-19 e trasporto pubblico locale: ci dimentichiamo di avere il Disability Manager?” SICARI Francesco (Presidente) Presentata il 30 aprile 2020 dal Capogruppo Tresso ed altri, risponde l’Assessore Marco Giusta al quale lascio la parola. GIUSTA Marco (Assessore) Buongiorno a tutte e tutti, mi sentite? SICARI Francesco (Presidente) Sì, la sentiamo molto bene. GIUSTA Marco (Assessore) Perfetto. Allora, grazie. Come sapete, la delibera di istituzione della figura del Disability Manager è una delibera molto, molto innovativa che assegna alla figura del Disability il ruolo e il compito di varie cose tra cui quello appunto di pungolo, stimolo e proposta nei confronti dell’Amministrazione, è corretto quindi che il Disability possa esprimere le proprie istanze in forma pubblica, ed è importante quindi che a partire dalle sue parole e dalle sue segnalazioni si possa, ove necessario, andare a correggere la rotta e intraprendere nuove modalità. Dalle informazioni che mi sono pervenute da un confronto con l’avvocato Lepore e gli Assessorati che ringrazio per questo, i campi di coinvolgimento della figura del Disability, e mi fermo guardate solo al tema della cosiddetta “Fase 2 e ripartenza”, questi campi sono tanti e sono molteplici. L’interesse principale è quello legato all’uso dello spazio pubblico e all’abbattimento ovviamente delle barriere architettoniche per rendere accessibile e fruibile lo spazio per tutte le persone, ma altresì anche ovviamente il tema dei trasporti, il tema dei parchi verdi, i centri diurni e residenziali che sono stati citati prima, le possibilità delle comunicazioni, eccetera, sono comunque temi molto importanti e fondamentali per correttamente andare ad abbattere le barriere che in qualche modo non consentono a tutte le persone di poter partecipare o di poter fruire appunto dei vari servizi che sono stati messi in campo. A tal proposito ci tenevo anche a segnalare che anche a seguito di una segnalazione pervenuta all’avvocato Lepore che ci chiedeva di integrare nei gruppi di lavoro che devono affrontare le misure per la ripartenza persone che portassero attenzione al tema della disabilità, ho provveduto come Assessorato a scrivere una lettera a tutti gli Assessori e Direttori, Assessori e Direttrici di tutte le Divisioni, e riportare un invito a prestare maggiore considerazione oltre a quella già normalmente espressa per alcune categorie di persone, nello specifico appunto le persone con disabilità, alle donne, alle cittadine e cittadini con background culturali e (incomprensibile) religiosi differenti, indicando alcune figure che potevano essere disponibili a supportare con le loro conoscenze i diversi ambiti di inclusione. Devo dire però che in realtà gli Assessorati maggiormente coinvolti sui temi che ho espresso precedentemente si erano già mossi in autonomia, probabilmente una delle prime persone, diciamo così, uno dei primi Assessorati che si è mosso in tal senso è stato quello dell’Assessorato al Verde Pubblico, quindi l’Assessore Unia, che già il 30 gennaio a seguito di una richiesta del Disability Manager inizia ad avere un confronto sul tema delle aree gioco inclusive per cui avvengono una serie di riunioni successive: il 13 febbraio col prospetto delle aree gioco inclusive, il 2 aprile inoltre invece c’è stata una comunicazione per una richiesta che l’Ente Nazionale Sordi voleva in qualche modo utilizzare delle attività ed è stata inoltrata alla Protezione Civile, il 15 invece c’è stato un contatto per fornire alle associazioni di persone con disabilità che avevano bisogno di mascherine e si è provveduto immediatamente alla consegna alle associazioni e anche all’ufficio del Disability Manager; infine se non sbaglio il 15 aprile, a seguito di una serie di confronti, è stato inoltrato dall’avvocato Lepore un piano di proposta di un piano di Protezione Civile per le persone con disabilità che proponeva di integrare alcune misure specifiche, questa proposta è stata immediatamente mandata al Direttore, al Dirigente dell’Area della Protezione Civile che la stanno valutando e ci stanno lavorando sopra. Invece con l’Assessorato al Commercio, tramite anche un confronto fatto dall’Assessore Sacco tramite lo staff sul tema della delibera che verrà discussa oggi in Consiglio sullo spazio pubblico c’è stato un confronto con la figura del Disability Manager, non solo, è stato già anche informato che giustamente sarà coinvolto nella stesura del vademecum successivo proprio per evitare che questa possibilità di utilizzo del suolo pubblico vada ad impattare sulla possibilità di fruizione da parte delle persone con disabilità. L’Assessora Schellino ha già risposto prima sul tema delle residenze diurne e soggiorno disabili, non sto a ripetermi, però ricordo appunto che era stato convocato a maggio, se non vado errato il Gruppo Misto ha partecipato a disabilità che ha esaminato la nuova modalità di riattivazione dei servizi semiresidenziali delle persone con disabilità e la definizione di piani territoriali. Per quanto riguarda invece il tema specifico, come segnalato dall’avvocato Lepore, dopo la segnalazione GTT, su mandato diretto dell’Assessora Lapietra, ha provveduto immediatamente a coinvolgere maggiormente il Disability Manager della Città, e vi do nota anche della... anzi, vi do lettura della nota che è arrivata dall’azienda, che dice: “La situazione eccezionale creatasi a seguito della pandemia provocata dal Covid-19 ha costretto tutte e tutti ad operare in un contesto di emergenza e con tempi fortemente contingentati. Saranno ricordate di seguito le iniziative messe in campo da GTT per fornire le nuove indicazioni di utilizzo dei mezzi pubblici; il concetto di fondo è che sin dalla realizzazione dei primi strumenti informativi per forza di cose realizzati in modo autonomo dall’azienda si è tenuto conto delle esperienze dal confronto da sempre avuto con le associazioni delle persone con disabilità e con il Disability Manager del Comune che appena è stato possibile si è ripreso un confronto diretto con i soggetti citati per progettare insieme le iniziative e migliorare quelle già attuate.” Poi dà una breve cronologia rispetto a quanto riportato, ovvero ricorda che il 29 aprile erano state presentate tutta una serie di azioni sul tema della fase 2 e trasporto pubblico, logistica, mobilità privata, e invece sono stati illustrati l’informazione stampata, segnali, frecce e cartelli, messaggi audio e messaggi video realizzati nel dettaglio, tutti i materiali stampa sono stati ovviamente realizzati con alto contrasto secondo le indicazioni già discusse e approvate per altri materiali in passato. I messaggi audiometro diffusi tramite web radio contengono specifiche parti dedicati alle persone con disabilità e ricordano tra l’altro che i percorsi tattili continuano ad essere validi e utilizzabili per chi ne ha diritto, altre parti invece dedicate a tutti gli utenti invitano ad essere cortesi ad aiutare chi ne ha bisogno e nello specifico lasciar liberi gli spazi di fronte agli ascensori. I messaggi video diffusi tramite social inseriti anche in metro sono inoltre sottotitolati per non udenti. Questo è quanto avvenuto anche tenendo conto delle indicazioni dell’Assessora Lapietra che ha più volte sollecitato l’azienda ad operare cercando di contemperare le modalità di utilizzo previste nella fase Covid con le specifiche esigenze delle persone con disabilità e a mantenere un rapporto con le associazioni. Terminata questa prima fase, GTT ha svolto due operazioni: è stato effettuato un cambio della figura dell’impostazione del Disability Manager interno, l’8 maggio è stata nominata nel ruolo Dina Rita Gambino con l’input di operare in stretto contatto con i settori operativi e la comunicazione all’azienda di essere appunto il riferimento costante e sempre disponibile per le associazioni; sono state esaminate congiuntamente con il Disability Manager del Comune quindi le eventuali criticità da risolvere in questa fase, ed è emersa in particolare una difficoltà relativa alle persone non vedenti e ipovedenti relativa al fatto che essi utilizzano la porta anteriore dei bus, riferimento sicuro vicino alla fermata, e che questa porta attualmente non è disponibile. Pertanto, il 7 maggio è stato emesso un ordine di servizio per favorire la salita dei disabili visivi su bus (incomprensibile) che indica come anche i disabili visivi debbano utilizzare la porta centrale, così come i disabili motori, e che il conducente sarà tenuto a favorirne la salita a bordo, anche scendendo dal posto di guida - dotato di apposita mascherina - per fornire indicazioni sul percorso e attendere che tali operazioni avvengano in sicurezza. Il 12 maggio c’è stato un primo incontro organizzato dal nostro Disability Manager - è sempre GTT che scrive - insieme al Disability Manager del Comune di Torino e da alcuni rappresentanti dell’unione italiana ciechi di Torino, Associazione Pro Retinopatici Ipovedenti APRI, erano anche presenti il responsabile operativa SIS e il responsabile Metro. Di questo incontro sono state apprezzate le svolte fatte da GTT, quindi l’ordine di servizio del 7 maggio, tuttavia da parte delle associazioni e il Disability Manager del Comune di Torino sono state fatte osservazioni e alcune proposte che riguardano sempre l’accesso delle persone con disabilità visiva sull’autobus attraverso la porta anteriore che rimane un riferimento fondamentale e troppo importante per venire a mancare; pertanto, la direzione di esercizio GTT su proposta di Disability sta esaminando nel dettaglio la normativa per verificare la possibilità di emettere un ordine di servizio valido per tutti i tipi di bus che consenta unicamente alle persone con disabilità visiva, non vedenti o ipovedenti non accompagnati e riconoscibili dal bastone bianco o dal cane guida la salita dalla porta anteriore e l’utilizzo del primo posto a sedere vicino alla porta, nonché la possibilità di ridiscendere dalla stessa porta anteriore. Le norme ovviamente richiedono un lavoro attento e interpretazione al momento che non esistono prescrizione specifiche, ma un riferimento alla porta anteriore è stato trovato nel documento tecnico sull’ipotesi di rimodulazione delle misure cautelative in relazione al trasporto pubblico collettivo terrestre e infine il Decreto del 18 maggio recita testualmente che: “Per i non vedenti senza accompagnatore occorre prevedere un’adeguata organizzazione del servizio per garantirne la fruibilità dello stesso”. GTT è quindi consapevole che si tratterebbe di un numero decisamente limitato di persone per le quali tuttavia tale cambiamento è molto importante e per questo proseguirà nel valutare tutte le soluzioni possibili. È previsto un monitoraggio continuo della situazione, successivi incontri con le persone disabili oltre quello specifico già avvenuto con non vedenti e ipovedenti. Inoltre, mi segnalano dalla Divisione Infrastrutture e Mobilità... aspettate che devo ritrovare la lettera..., che la Città sta lavorando ad organizzare una struttura a sostegno del Disability Manager preposta ad accogliere le istanze, a promuovere un adeguato coordinamento tra i vari settori dell’Amministrazione e poi ricorda che, vista la situazione contingente del Covid e della fase 2, l’Assessorato alla Mobilità ha promosso un’iniziativa di prorogare la validità dei buoni taxi, mini bus e mezzi attrezzati non usufruiti dagli utenti beneficiari; c’è anche stata un’altra richiesta, ovvero la possibilità di accreditare ulteriori buoni direttamente sulla carta BIP, la carta di libera circolazione, al fine di predisporre un’alternativa al ritiro in presenza di quelli cartacei, questo è un percorso un po’ più complesso, non è di immediata attivazione però si sta lavorando. Mi permetto di segnalare ancora un altro tema, ovvero che il confronto con l’Assessorato ai trasporti, proprio per andare poi anche nello specifico e anche per rispondere al senso dell’interpellanza, in realtà non si è mai interrotto, tant’è che adesso vado ad elencare, il 9 gennaio vi è stata una riunione sul tema sosta di persone con disabilità, il 23 gennaio l’incontro sul tema dei semafori sonori, il 31 gennaio con il (incomprensibile) designer per il progetto di autovetture elettriche per persone con disabilità, il 12 febbraio un incontro sul tema del piano abbattimento barriere architettoniche, il 18 e il 19 febbraio si è svolto l’hackability proprio sul tema della disabilità con la realizzazione finale di supporti per persone sorde in metropolitana e negli ascensori, il 30 marzo se non vado errato un incontro per l’applicazione della condivisione degli stalli per le persone con disabilità; ad aprile inoltre c’è stata un’altra discussione sul tema delle colonnine elettriche di nuovo riagganciandoci al tema dell’utilizzo dello spazio pubblico che avevo citato sopra. A tutte queste riunioni ovviamente è stato invitato ed era presente la figura del Disability Manager. Quindi il rapporto con l’Assessorato ai trasporti sul tema della ripartenza è un rapporto che per noi è assolutamente importante, grazie anche alle segnalazioni della figura del Disability che io ci tengo davvero a ringraziare e all’utilizzo di questa figura così come è stata immaginata nella delibera approvata dal Consiglio che funziona proprio nella sua valenza di ente terzo di valutazione, coprogettazione e analisi del lavoro fatto, per cui davvero lo ringrazio per la disponibilità e l’attenzione costante e anche degli stimoli che ci aiutano indubbiamente a migliorare quando possiamo nonostante, come ho già avuto modo di elencare, molte segnalazioni e molte richieste sono in qualche modo già state prese in carico anche a seguito delle segnalazioni che ci sono arrivate. SICARI Francesco (Presidente) La ringrazio, Assessore Giusta. Adesso ho come interventi il Capogruppo Tresso e poi il Capogruppo Magliano. Lascio la parola al Capogruppo Tresso che ne ha facoltà per cinque minuti, prego. TRESSO Francesco Sì, io ringrazio... vede Assessore Giusta, mi fa un po’ sorridere il modo di rispondere, ma in generale quello dell’Amministrazione, per questo motivo: intanto perché risponde lei e mi spiace doverlo sottolineare però è giusto che sia fatta chiarezza su questo, noi venerdì, io ho posto questa interpellanza (incomprensibile) e quindi non è proprio un atto che ho solo sottoscritto ma testimonia il fatto che c’è una sensibilità da parte di tutti i Gruppi... una parte rilevante diciamo dei Consiglieri; due settimane fa, venerdì Capigruppo, l’Assessore Unia ci dice che l’Assessora Lapietra non avrebbe risposto a questa interpellanza, che noi ci permettiamo con veemenza di far notare che non era molto corretto, anche perché è un episodio che risaliva ormai insomma a più di due settimane fa, e allora ha detto: “D’accordo, l’Assessora Lapietra risponderà”; poi oggi sentiamo lei così, a sorpresa, e mi sembra che il suo tipo di risposta sia un po’ come quando, tutti noi abbiamo sperimentato questa situazione, a scuola ti facevano durante un’interrogazione una domanda su cui tu non eri tanto preparato e allora cercavi di sviare e iniziavi a raccontare la qualunque, parlando di tutto quello che era successo su altri temi, su altre questioni su cui eri un pochino più preparato e ti sentivi un po’ più forte. Ma guardi che le interpellanze non sono fatte così perché si possono dare risposte del tutto generiche ed evasive, ed elusive del tema che viene posto; intanto già nel titolo si chiede: “Fase 2 Covid e trasporto pubblico locale.” Allora, quando si chiede poi nella parte di “interpella” di chiedere alla Sindaca e all’Assessore competente in mancanza della Sindaca, si chiede all’Assessore competente, il trasporto pubblico locale non mi sembra risulti ancora nelle sue deleghe, e poi io capisco che lei ha un po’ questa figura di Malaussène, per cui cercano un pochino di convogliare sul capro espiatorio la possibilità di mettere, ad immolarsi qualcuno, però Lapietra venga con coraggio a dire quelle che sono le sue risposte. Poi, io non ho chiesto di fare un excursus di tutto quello che questa travagliatissima vicenda del Disability Manager, che ci abbiamo messo - ricordiamolo - ben più di due anni per riuscire a renderlo operativo, lei stesso ci ha fatto tutta una serie di Commissioni, di valutazioni, insomma adesso ce l’abbiamo, lo vogliamo utilizzare? Io qui ho fatto una domanda specifica ed era relativa al fatto della Fase 2 per il trasporto pubblico, logistica e mobilità privata in cui il Disability Manager, come peraltro si è reso noto anche dalle cronache cittadine perché lui stesso piuttosto arrabbiato della questione ha detto che non era stato coinvolto e così è stato perché l’Assessora Lapietra non vede il Disability Manager dal 26 febbraio. Allora, successivamente è vero che rispetto al fatto che lui stesso giustamente ha fatto notare che nella fase di progettazione non era stato minimamente considerato, allora GTT l’ha poi coinvolto, ma GTT non certo l’Assessorato, non certo l’Assessora che se n’è fatta un gran baffone di sentire il Disability Manager, nonostante noi avessimo sempre rappresentato il fatto che doveva essere una figura di tipo apicale direttamente (incomprensibile) con tutti gli Assessori. Allora, se questa è la sensibilità della Giunta verso queste figure che dovrebbero rappresentare propri una marginalità che vogliamo tenere in conto, non mi sembra che abbiamo proprio molto raggiunto la questione. È ben vero che successivamente GTT ha avuto delle interlocuzioni che hanno consentito di risolvere alcuni problemi che non erano stati valutati correttamente inizialmente, ma è quello che lei ci dice dell’accesso agli ipovedenti, ai non vedenti dalla porta anteriore che, ricordiamolo, è quella che effettivamente si ferma il bus in corrispondenza della pallina e dove possono ultimarsi insomma i percorsi LOGES per i non vedenti; però al di là di quello ci sono tutta una serie di altre scelte, per esempio le barriere all’interno della metropolitana che ovviamente vanno pensate sempre tenendo conto di chi ha una certa sensibilità a far sì che quelle barriere non costituiscano un’ostruzione a chi non è vedente, a chi ha difficoltà motorie, a tutta una serie di altri condizionamenti che comunque solamente chi si porta interprete di quelle sensibilità e di quelle particolari esigenze può essere fruttuosamente coinvolto nella fase di progettazione. Allora, il Disability Manager lo avete convocato - non lei, perché lei continua a dare risposte che non attengono alle sue competenze - ma l’Assessorato il 28 aprile, invitandolo alle 18.30 ad una riunione che si sarebbe tenuta mezz’ora dopo, e già questo la dice lunga sulla volontà reale di coinvolgerlo; peccato che in quella riunione erano già pronte le slide in cui erano indicate le linee guida che sarebbero poi state presentate in Commissione, e semplicemente è stato deciso chi avrebbe illustrato e cosa, ma non c’è stato indubbiamente possibilità di co-progettare in partenza. Allora, poi è ben vero che lei a seguito della lettera che il Disability Manager il 27 aprile ha inviato a tutti i componenti della Giunta lamentando il fatto che non veniva coinvolto e a cui nessuno degli Assessori ha fatto risposta, lei ha poi pensato di dover dire che sì, effettivamente forse era il caso che anche gli altri Assessori ne tenessero debito conto, ma c’è proprio questa mancanza di una volontà da parte dei singoli Assessori di dire che è una figura che coinvolgiamo apposta nella fase di progettazione. Quindi questa vicenda che è molto specifica, è inutile che poi lei mi abbia raccontato la storia della rapa e della fava partendo dalle calende greche su tutto quanto quello che poteva essere possibile, è stato fatto per coinvolgere questa figura, io ho fatto una domanda precisa sullo stato di progettazione del trasporto pubblico relativo alla Fase 2, è stato bellamente ignorato, punto, e su questo non mi ha fornito alcuna risposta, mi ha solo detto che GTT successivamente l’ha coinvolto... SICARI Francesco (Presidente) La invito a concludere. TRESSO Francesco ... grazie tante, mi verrebbe da dire, per non dire di peggio. In sintesi: mancata assoluta co-progettazione e il coinvolgimento del Disability Manager, ma soprattutto - e qui anche la limitatezza del pensiero dell’Amministrazione - mancato pensiero che sarebbe stato molto utile per la comunicazione (incomprensibile) il Disability Manager ha un compito prezioso che è quello di fungere da raccordo tra le associazioni di rappresentanza del mondo della disabilità; se noi omettiamo questa possibilità, continuiamo a fare dei discorsi che però non hanno poi la possibilità di essere realmente concreti e attenti a questo mondo che è quello della disabilità. Grazie. SICARI Francesco (Presidente) Grazie a lei, Capogruppo Tresso. Come avevo anticipato, adesso può intervenire il Capogruppo Magliano per cinque minuti, prego. MAGLIANO Silvio Sì, grazie Presidente. Mah, devo dire che rimango di stucco a sentire l’Assessore Giusta, innanzitutto a sentire la risposta data da lui, dopodiché mi permetto di dirgli: caro Assessore, lei in premessa dice che l’istituzione del Disability Manager è stata oggettivamente un qualcosa di grandioso, qualcosa di molto importante, e ci credo, l’avevamo fatto già prima, l’aveva già fatto la prima Consiliatura prima di questa su mia proposta e voi invece siete riusciti dal 2017 con una mozione votata insieme alla Maggioranza ad istituire il Disability Manager solo dopo tre anni, e solo dopo tre anni vi siete posti il fatto di nominarlo e per svariati mesi non gli avete dato neanche un ufficio; adesso scopriamo che forse lo doterete, bontà vostra, di una struttura organizzativa che lo aiuti. Guardi Assessore che per come si è comportata la Città sul tema Disability Manager io non ne andrei così fiero e così tronfio, primo dato; secondo: ha ragione il Capogruppo Tresso, il Disability Manager serve in fase di progettazione, non serve a mettere le toppe dopo, che pensate ai servizi, ma guardate che ce la fareste anche in modo più veloce perché se voi lo includete prima lui non deve intervenire dopo, cosa che però non vi passa mai per la mente. Il fatto che siate riusciti a umiliare il Disability Manager che si è sentito nel dovere di scrivere, di scrivere a voi, a tutti gli Assessori, a scrivervi perché sul piano della mobilità non era stato interpellato, ma guardate che questa roba qui è un oltraggio istituzionale gravissimo, gravissimo, il Disability Manager fa questo gratuitamente perché voi avete scelto che sia così, ma noi siamo stufi di vedere da parte vostra questa figura umiliata che debba chiedere il permesso di fare quello che voi gli avete detto che era il suo compito, primo dato. Secondo dato, e qui il buon lavoro, si fa per dire, dell’Amministrazione: GTT, ma stiamo parlando della stessa GTT che ha costretto un padre a prendere in braccio sua figlia perché le scale mobili erano rotte, stiamo parlando della stessa Azienda? Azienda che peraltro si è sempre distinta sul tema della disabilità fin quando ha avuto il suo Disability Manager Bordone che invece ha sempre avuto da questo punto di vista un’attenzione massima e un dialogo massimo con il mondo della disabilità, si vede che la nuova Amministrazione GTT su questo fa un po’ fatica a capire che per questa città il rapporto con la disabilità è qualcosa di fondamentale, qualcosa di assolutamente non eludibile nelle proprie policy, e chi è che dovrebbe obbligare GTT a parlare con il nostro Disability Manager? Dovrebbe essere la Città, dovrebbero essere gli Assessori, dovrebbe essere quell’Assessora che non convoca il buon avvocato Lepore nei tavoli di progettazione. Quello che è emerso non è nient’altro che l’ennesima dimostrazione che per voi la disabilità è un concetto, un concetto che avete messo dentro i vostri programmi elettorali, un concetto che avete sbandierato in campagna elettorale, ma che poi quando si tratta di entrare nel merito non applicate, ma dopo la lettera dell’avvocato Lepore io mi sarei aspettato una scusa pubblica da parte della Sindaca, da parte dell’Assessora Lapietra, dicendo: “Sì, abbiamo sbagliato, è vero”, nessuno, da lì invece è ripartita la macchina in cui bontà di GTT, si è sentito l’avvocato Lepore che poi giustamente insieme alle altre associazioni ha fatto notare che c’erano delle cose che non andavano sul piano della ripartenza. Ma io dico, ma vi costa così tanto dare dignità ad una figura che vi siete trovati e che avete voluto modificare? Io questo proprio è che non riesco a capire perché tutte le volte siamo in rincorsa, siamo in rincorsa sul ruolo che il Disability Manager deve avere, che poi riceve delle segnalazioni dalle associazioni che dicono: “Ma scusa, ma su questo cosa hai detto? Su questo sei intervenuto?”, eh sì, sarebbe intervenuto e avrebbe detto nel caso qualcuno gliel’avesse detto in via preventiva, ma per voi abbiamo capito ormai dopo questi anni, lo dico con dispiacere, che la disabilità è una cosa di cui parlare, una cosa di cui parlare ma quando c’è bisogno di segnare il passo e soprattutto dire quanto per noi è importante accadono regolarmente queste cose, regolarmente, e a me spiace perché potete pensare quello che volete, ma io penso che sulla disabilità in questi anni si sia fatto veramente poco, le poche cose che abbiamo fatto le abbiamo fatte grazie ad una delibera presentata da una Circoscrizione e che il ruolo del Disability Manager ancora oggi per voi non è fondamentale, e questo è l’ennesimo caso. Io concludo, Presidente, sapendo che tanto ci saranno da qui a fine mandato altre volte in cui dovremmo ricordarvi che questa figura è una figura di estremo rilievo e che dovrebbe essere sentita in tutta la progettazione, come ben fatto, è stato fatto sulle aree gioco, per cui invece c’è stata la necessitò di farlo lo si è voluto fare. Io lo capisco, e concludo, che il mondo della disabilità è un problema perché chiede conto di quello che fa l’Amministrazione, vi pregherei di tener conto che questo mondo è un mondo che in questa fase di crisi da coronavirus ha subìto angherie ben peggio di tutti gli altri perché già loro per condizione non fanno una vita, non conducono una vita semplice. Grazie. SICARI Francesco (Presidente) Grazie a lei, Capogruppo Magliano. Adesso ho segnata la Consigliera Patriarca. Prego, ne ha facoltà per cinque minuti. Consigliera Patriarca? PATRIARCA Lorenza Non riesco a… SICARI Francesco (Presidente) La sento ora. PATRIARCA Lorenza Non riuscivo a disattivare (incomprensibile). Allora, io volevo... sto riprovando, ecco. SICARI Francesco (Presidente) Prego. PATRIARCA Lorenza Riprovo... non riesco a capire. SICARI Francesco (Presidente) Io la sento. PATRIARCA Lorenza Va bene, allora provo di nuovo perché mi risulta spento il microfono. Allora, volevo sottolineare che questa vicenda è emblematica..., mi sentite? SICARI Francesco (Presidente) Sì, sì, la sentiamo. PATRIARCA Lorenza (Incomprensibile) stile politico che io chiamerei “lo stile del dichiarato” anziché l’agito, dove l’importante è che sulla carta il Disability Manager ci sia, che poi venga davvero coinvolto e che si creino le condizioni perché lui faccia la differenza e che quindi le situazioni si risolvano prima non importa; uno stile che oltre che nel dichiarato dell’agito è (incomprensibile) dell’errore dove si agisce magari frettolosamente e senza pensarci, e poi si dice alle Minoranze: “Mah, perché mai (incomprensibile) grave, anche perché la Città aveva in questo campo una lunga tradizione di attenzione sul tema della disabilità, che mi pare questa ed altre situazioni dimostrino che si sta purtroppo perdendo. Grazie. SICARI Francesco (Presidente) Grazie a lei, Consigliera Patriarca. Adesso la Consigliera Buccolo, prego ne ha facoltà per cinque minuti. BUCCOLO Giovanna Sì, grazie Presidente. Il 29 aprile, durante i lavori della seduta della II Commissione Consiliare, è stato, appunto, presentato, da parte di GTT, il Piano relativo alla Fase 2, illustrando tutto l’insieme di azioni e iniziative relative al tipo di servizio e al tipo di comunicazione messe in campo per il 4 maggio, tra cui, come è stato detto, appunto, anche tutta la parte relativa alla stampa, i messaggi audio metro diffusi tramite web contenenti specifiche parti dedicate alle persone con disabilità, ricordando, tra l’altro, i percorsi tattili, i messaggi video diffusi tramite i social, che sono sottotitolati per i non udenti. Durante la Commissione era emersa comunque un’attenzione verso le esigenze delle persone disabili anche da parte dell’Amministrazione, così come è stato anche detto che il 7 maggio la GTT ha emesso un ordine di servizio per favorire la salita dei disabili visivi sui bus e tram, che indica come anche i disabili visivi debbano utilizzare la porta centrale e il conducente poi sarà tenuto a favorirne la salita a bordo, anche scendendo dal posto di guida, dotato di apposita mascherina. Abbiamo letto anche noi quanto il nostro Disability Manager ha scritto sui social e quanto è poi stato riportato anche nei documenti da parte delle Minoranze. Spiace anche a me, onestamente, se può esserci stato un coinvolgimento tardivo; ribadiamo che il suo coinvolgimento in ogni occasione per questa Maggioranza non solo è un indirizzo, ma una questione di primaria importanza nell’ottica del cambiamento che vogliamo apportare all’interno della macchina comunale e all’interno della città stessa. So che in seguito ci sono stati poi incontri, dove sono state raccolte le segnalazioni del nostro Disability Manager - il dottor Lepore - che ha fatto alcune proposte sempre inerenti alla salita anche sui mezzi pubblici. Coinvolgere è quello che gli Assessorati devono fare sempre nella regolarità del servizio di questo Comune ed il più possibile anche adesso in questa fase di emergenza; sappiamo che molto uffici lo fanno costantemente, e di questo li ringrazio, così vogliamo - ribadisco - che questo sia il metodo per tutta la macchina comunale. Il dire, però, che non c’è un’attenzione su questo tema lo trovo scorretto e sbagliato; per di più, ad esempio, sul tema della mobilità esiste, lo si sa, un Tavolo di concertazione e monitoraggio continuo per il diritto sulla mobilità, così come in questi anni la Città ha tenuto alti i servizi e le prestazioni sul tema della disabilità, se penso anche al tema della non autosufficienza. Quindi è sbagliato dire che questa Amministrazione non ha un’attenzione su questo tema. Tra l’altro, però, non possiamo non ricordare che le aree di miglioramento su questo argomento, oppure le critiche sono possibili solo perché, tra l’altro, abbiamo insistito noi per un ruolo di terzietà per la figura del Disability, che, grazie alla forte volontà di questa Maggioranza e di questa Giunta, ha deciso di percorrere questa strada, forse lunga, certo, sicuramente non facile, ma comunque di grande coraggio, e non penso proprio che critiche anche aspre potessero trovare spazi pubblici nella passata Consiliatura. Siamo consapevoli del fatto che ci sia ancora molto lavoro da fare e non manca in tal senso, da parte della nostra Amministrazione, una forte attenzione e una sensibilità al tema e un’altrettanta forte determinazione nell’affrontare le questioni irrisolte, motivo per cui per questa Maggioranza è fondamentale il ruolo del dottor Lepore, che, seppur in poco tempo, sta portando avanti un ottimo lavoro per la Città, e lo ringrazio, nell’interesse di tutti i nostri concittadini. Le politiche in favore dell’inclusione, dell’accessibilità delle persone con disabilità non devono essere considerate di pertinenza di uno specifico settore, non stiamo parlando quindi solo della mobilità, ma pervadono tutti gli ambiti della vita di una città. E quindi auspico, pertanto, che questa Fase 2, ma anche per il futuro, ci possa essere un continuo coinvolgimento, già in essere con alcuni Assessorati, sia con il nostro Disability che con il gruppo di lavoro interdivisionale, al fine di sostenere una più efficace ed anche incisiva azione di raccordo e di coordinamento su questi temi, tra le attività programmate e realizzate da tutti i Settori organizzativi della nostra Città. Grazie, Presidente. SICARI Francesco (Presidente) Grazie a lei, Consigliera Buccolo. Adesso ho il Vicepresidente Lavolta, che ne ha facoltà per cinque minuti. Prego. LAVOLTA Enzo (Vicepresidente Vicario) Grazie Presidente, sarò molto più breve in realtà, semplicemente perché non ho compreso le considerazioni della collega Buccolo sul mandato precedente, solo per capire a che punto è la Città di Torino, come istituzione. Allora, il collega Magliano ha ricordato che nel corso del precedente mandato si è voluto immaginare... sulla coda del precedente mandato si è immaginato di favorire l’istituzione del Disability Manager ovviamente per questioni di carattere normativo, ma anche perché avvertiva - e noi l’abbiamo condivisa tutti - l’esigenza che ci fosse una figura che avesse la possibilità e la capacità di raccogliere istanze di cittadini disabili, delle loro famiglie e di attivare il lavoro in rete di tutti gli Enti, le società partecipate, di tutti i soggetti coinvolti, di veicolare i bisogni delle persone disabili verso servizi esistenti o verso servizi nuovi che l’Amministrazione avrebbe dovuto mettere in campo. Segnalo alla collega Buccolo che, in assenza del Disability Manager, negli anni precedenti, quindi nel precedente mandato, la Città di Torino non è stata con le mani in mano: nel 2012 la Città inaugurava un percorso plurisensoriale al Parco del Valentino, con targhe in Braille, in italiano e in inglese, e lo faceva con le associazioni; nel 2014 inaugurava un’area di gioco inclusiva per bambini disabili, anche bambini in carrozzina, al Parco Dora; e nel 2015 una analoga al Parco Peccei e potrei andare avanti, ma non voglio fare un elenco che sembrerebbe anche stucchevole e autoreferenziale. Semplicemente per dire che c’è un know-how, c’è una competenza propria dell’Amministrazione che alberga nei settori della Civica Amministrazione, così come alberga anche nelle società partecipate. Di tutto avevamo bisogno, cioè avevamo bisogno di fare un salto di qualità con un collettore, con una figura così come richiamata dal collega Magliano; non avevamo bisogno certo che la Città arrestasse quell’attività e quella produzione utile, che io sommariamente ho riassunto, e di certo non avevamo bisogno che si arrivasse a mortificare una figura che faticosamente è stata individuata e che faticosamente oggi opera. Quindi, registro, diversamente da quello che diceva la collega Buccolo, non solo una netta discontinuità, ma, così come ricordato prima da qualcuno, probabilmente un eccesso di retorica in assenza di questioni concrete e azioni concrete, e l’intervento piuttosto confuso - non me ne voglia -, sicuramente molto burocratico e farraginoso, a tratti incomprensibile, dell’Assessore Giusta dimostra esattamente quello che sto dicendo. SICARI Francesco (Presidente) La ringrazio, Vicepresidente. Ci sono altri interventi da parte dei Consiglieri, prima della replica da parte della Giunta? Prego, Consigliera Scanderebech, ne ha facoltà per cinque minuti. SCANDEREBECH Federica Sì, grazie Presidente. Stavo ascoltando tutti gli interventi e sarò brevissima nella mia riflessione, perché chiaramente l’intervento della collega Buccolo mi ha dato da riflettere, nel senso ero presente anch’io a quella Commissione che citava e me la ricordo ancora come se fosse avvenuta pochi giorni fa: il Disability Manager ha esposto una serie di provvedimenti che lui stesso ha dovuto svolgere rincorrendo l’Amministrazione. Quindi, se la sua figura è una figura che è stata voluta da questa Amministrazione e questa Amministrazione la ritiene di fondamentale importanza, cosa che ad esempio io stessa la ritengo, non capisco per quale motivo sia lui a dover sempre rincorrere la Città e la Città, invece, non voglia essere aiutata dal contributo reale che può dare la figura del nostro Disability Manager. Proprio per questo motivo, quindi, si sollecita oggi questa interpellanza generale e si richiede in che maniera la Città si sia attivata prioritariamente agli interventi del nostro Disability Manager, e un esempio concreto, ad esempio, nasce dalla delibera che andremo a votare tra poco sul suolo pubblico, l’espansione del suolo pubblico: ad esempio, in quella circostanza capisco che vi siano poi delle circostanze di velocità nell’approvazione e tutto quel che si vuole, però idealmente questa delibera poteva essere mandata al Disability Manager per avere le sue riflessioni e le sue considerazioni nel merito, e magari potrebbe essere addirittura migliorata dal Disability Manager. Quindi, proprio per questo tema, io mi rifarei al fatto che l’Amministrazione si deve rendere conto della presenza e dell’esistenza di questa figura, non deve essere questa figura a rincorrere l’Amministrazione. È stato importante riflettere anche quest’oggi, anche dopo quella famosa Commissione che è stata una delle ultime Commissioni, mi sembra, prima del lockdown, in cui si rifletteva sul suo ruolo; io lo ritengo un ruolo fondamentale, diamogli l’importanza e la priorità che necessita e che si aspetta questa figura. Grazie, Presidente. SICARI Francesco (Presidente) Grazie a lei. Ci sono altri interventi da parte dei Consiglieri, prima della replica da parte della Giunta? Non vedo alcuna richiesta di intervento, quindi procederei con la replica da parte dell’Assessore Giusta, al quale lascio la parola. Prego. GIUSTA Marco (Assessore) Ringrazio tutte le Consigliere e i Consiglieri che sono intervenuti all’interno del dibattito. Io ci tengo a sottolineare solo due aspetti, che credo siano assolutamente importanti: da un lato, come diceva anche la Consigliera Buccolo, diciamo così, l’attenzione di questa Amministrazione nei confronti dei diritti delle persone con disabilità e il tema dell’accessibilità, della fruibilità e dell’inclusione è, come ho cercato di esplicitare - e per questo ho anche toccato... mi son permesso di toccare altri ambiti -, estremamente attento. È vero che ogni tanto possono avvenire delle dimenticanze, delle sviste, e di questo ovviamente ce ne scusiamo, ma che successivamente ovviamente, quando c’è poi una segnalazione in tal senso, immediatamente si prende atto e si mette mano alle cose che non vanno e si cerca di intervenire per riuscire a fare il meglio possibile. L’unica cosa che io non trovo corretta, da questo punto di vista, all’interno di questo... forse, diciamo così, non della discussione, ma dell’immagine che in qualche maniera ne derivi, è che l’Assessorato ai trasporti non sia attento alla questione delle persone con disabilità. Ecco, io su questo so che... in realtà sappiamo tutti bene che non è così, perché l’Assessora Lapietra da sempre ha avuto l’attenzione di includere i tavoli di concertazione con le persone con disabilità, che prima non esistevano, perché erano dei tavoli consultivi di fatto, in cui le persone con..., le associazioni quasi non venivano; abbiamo dovuto revocare delle delibere che prevedevano anche la riduzione dei diritti, la famosa delibera sugli stalli delle persone disabili con il fatto che erano possibili solo se c’era una persona che conviveva con lui; insomma, ci sono una serie di attenzioni che son state comunque sempre portate avanti, con tanta attenzione, provando a costruire molto spesso quello che il Consigliere Tresso diceva bene, il tema della concertazione preventiva con le associazioni di persone con disabilità. Bene, quindi questo in qualche modo dimostra che da parte dell’Amministrazione c’è una forte attenzione a questo tema e che, come ho avuto modo di dire - però questa volta lo ripeto con più attenzione -, nel momento in cui è stato evidente che non era stata inserita la figura del Disability Manager all’interno del percorso di progettazione della Fase 2 sul tema dei trasporti, l’Assessorato di Maria Lapietra, dell’Assessore ai Trasporti, ha dato immediato mandato a GTT di ricoinvolgerlo, con gli effetti che abbiamo potuto vedere, ovvero il tentativo di rimediare ad alcune lacune e a ridefinire la possibilità, soprattutto per le persone ipovedenti, di utilizzare altre (incomprensibile). Quindi, questa è un po’ la situazione all’interno della quale ci troviamo. Ci tenevo a rimarcare questi due punti, perché è vero che è un tema molto importante, è vero che la figura del Disability è una figura anche innovativa rispetto al proprio ruolo, però, dall’altra parte, l’attenzione dell’Amministrazione a queste tematiche è assolutamente alta e, anche quando ci sono delle lacune, cerchiamo di rimediare rispetto alle segnalazioni che ci vengono fatte. Grazie, Presidente. SICARI Francesco (Presidente) Grazie a lei, Assessore Giusta. Quindi direi che abbiamo finito con la trattazione di quella che era l’interpellanza generale. |