Interventi |
DI MARTINO Antonietta (Assessora) Io ci sono pure. DI MARTINO Antonietta (Assessora) Grazie, Presidente. Allora, per quanto riguarda le domande 1), 2) e 3) dell’interpellanza presentata dal Capogruppo Magliano, rispondo così: il Progetto della didattica della vicinanza attuato dalla Divisione Servizi Educativi è un progetto complesso, impegnativo ed importante, ha coinvolto in egual misura gli insegnanti delle scuole dell’infanzia e le educatrici dei nidi, sono state date a questi medesime indicazioni, pur tenendo conto della differenza di età delle bambine e dei bambini. Tale progetto per essere attuato naturalmente ha avuto bisogno di momenti di progettazione, di organizzazione e in alcuni casi di acquisizione di abilità nell’uso delle tecnologie da parte del personale educativo a cui si è provveduto anche tramite appositi webinar organizzati dai Servizi Educativi. Ci tengo a segnalare che le pagine del sito sulla didattica della vicinanza sono state sviluppate seguendo gli standard e con le metodologie predisposte dall’Agenzia per l’Italia Digitale; questo lavoro è stato di ottimo livello al punto di essere stato segnalato nella pagina di Bootstrap Italia quale esempio dell’applicazione delle indicazioni e delle esperienze di questo progetto nazionale, colgo quindi l’occasione per ringraziare pubblicamente il nostro personale che pur nella carenza di mezzi riesce comunque a realizzare attività e prodotti che possono essere d’esempio per la realizzazione dei servizi rivolti al cittadino e per il miglioramento della Pubblica Amministrazione. Occorre inoltre tener presente che la relazione a distanza con bambini della fascia 0-6 non è la stessa cosa della didattica con bambini o ragazzi di età superiore e quindi non ci si è limitati solo alla pubblicazione sul sito della Divisione Servizi Educativi, il materiale utile per i bambini e le famiglie, materiale tra l’altro assai apprezzato, ma a numerosissime iniziative assunte anche spontaneamente da insegnanti ed educatrici per tenere i contatti con le famiglie e i bambini della propria sezione, o gruppo, tramite ad esempio telefonate o comunicazioni nei gruppi Whatsapp. È stato organizzato, ed è tuttora in funzione, un progetto di supporto alle famiglie e al personale su più e-mail così organizzato: un primo livello, quello più vicino alle famiglie, attraverso circoli e gruppi di lavoro dei servizi, da un lato sensibilizzando tutte le insegnanti, educatrici affinché raggiungano tutti esplicitando la loro presenza e disponibilità, dall’altro con la costituzione di gruppi di circolo o di scuola con le persone più predisposte ed esperte su questi aspetti più opportunamente coordinate si mettono a disposizione per forme di consulenze educative e ascolto su richiesta delle famiglie. Su questo versante si stanno valorizzando anche le risorse presenti per il personale favorendo la loro messa a disposizione. Vi sono persone che hanno titoli e competenze come psicologi, counsellor, insegnanti ed educatrici formate a suo tempo per gli sportelli famiglia e così via. Un secondo livello viene svolto dal Centro per le relazioni con le famiglie che mette a disposizione quanto già faceva ante chiusura Covid, ovviamente ora a distanza, qualora la famiglia o un genitore inviati dalle insegnanti, educatrici o in autonomia abbiano necessità di una consulenza e di un confronto possono chiamare nei giorni di apertura oppure inviare una e-mail spiegando il problema. La persona di servizio al front office del centro, una volta decodificata la domanda e compreso il problema, propone un primo appuntamento di consulenza secondo la disponibilità del professionista individuato; il centro si pone quindi come una risorsa importante di cui è stata data informazione alle famiglie, ma anche insegnati, educatrici, educatori possono prendere contatti con il front office per attivare una formula più curata di invio accompagnato della famiglia. Un terzo livello è quella di una consulenza ai circoli mediante la riformulazione di alcuni parti del progetto, opportunità educative per una Città più equa, indirizzate prevalentemente verso azioni di supporto alle famiglie o al personale educativo in relazione con le famiglie con particolare attenzione nei confronti delle famiglie straniere. Infine, il gruppo comunicazione della Divisione Servizi Educativi ha messo a disposizione due persone per ulteriori consulenze ai circoli per quelle situazioni residuali in cui gli insegnati o educatrici abbiano bisogno di uno scambio, di un confronto più informale su specifiche situazioni mediate dal responsabile pedagogico di riferimento. Abbiamo riscontro di soddisfazione da parte delle famiglie sia dei nidi che delle scuole dell’infanzia e con piacere ringrazio anche tutto il corpo docente e amministrativo della Divisione. Se il Consigliere Magliano volesse precisarci da quale struttura provengono le segnalazioni di genitori che riferisce nell’interpellanza sarà nostra cura provvedere alle opportune verifiche. Per quanto riguarda le domande 4) e 5), tutto il personale dei nidi e delle scuole dell’infanzia comunali hanno ricevuto in questo periodo regolare stipendio mensile, per quanto riguarda i servizi dei nidi in appalto risulta che tutti i lavoratori abbiano ricevuto regolarmente lo stipendio o il corrispettivo dovuto a seguito dell’attivazione degli ammortizzatori sociali previsti dal Governo e dal Parlamento, corrispettivi che sono stati anticipati dalle imprese. Evidenzio peraltro che i gestori dei servizi privati 0-3 hanno pubblicamente ringraziato la Città di Torino che tra le prime in Italia ha attivato quanto previsto dall’articolo 8 del Decreto “Cura Italia” inerente la riprogettazione dei servizi precedentemente erogati con altre modalità, consentendo così alle imprese titolari dei nidi in appalto, o convenzionati con la Città, di avere a disposizione importanti risorse che hanno ridotto le perdite subite in questi mesi. Grazie, Presidente. |