Interventi |
LAPIETRA Maria (Assessora) Allora, mi viene chiesto al punto 1) “se si conosce il numero dei mezzi in sharing usati dai torinesi durante la prima fase di blocco della libera circolazione”. Allora, durante la prima fase di lockdown sei società di monopattini su otto hanno sospeso il servizio così come MiMoto con gli scooter elettrici; due società di monopattini sono rimaste attive, anche se con dotazione ridotta dei mezzi per un totale di circa 500 monopattini in circolazione. Inoltre hanno attivato particolari agevolazioni per gli operatori sanitari in quel periodo. Mobike e TOBike, invece, sono rimaste attive, quindi le biciclette del bike sharing, con circa 1.700 (incomprensibile) bici rispettivamente. Analogamente la società di Bluetorino ha sospeso il servizio, che sarà riattivato a pieno regime in questa settimana, una flotta pari a 324 vetture; sono rimaste, invece, attive le società di Enjoy e Car2Go con rispettivamente 250 e 400 veicoli. L’utilizzo di tali servizi ha subìto una diminuzione del circa il 90%. Al punto 2) mi è stato richiesto: “Come si sia agito durante questo periodo di lockdown per prevenire il possibile contagio derivato dall’utilizzo dei mezzi in sharing disponibili in città, anche attraverso un confronto con le aziende che offrono questo servizio sul territorio”. Da nostri contatti diretti, le aziende rimaste sul territorio erano consapevoli dell’emergenza sanitaria e hanno intrapreso azioni permanenti di sanificazione dei mezzi e anche azioni di informazione all’utenza; sono stati utilizzati soprattutto proprio dagli operatori sanitari durante il periodo di lockdown. Alla terza domanda mi è stato chiesto: “Se si sia nel frattempo provveduto a sanificare i mezzi, con quali procedure e come si intenda procedere con la sanificazione quando ci sarà una graduale ripresa degli spostamenti”. Le aziende hanno operato le sanificazioni dei mezzi sia direttamente sulle strade cittadine che nei loro depositi facendo rientrare e girare quotidianamente i veicoli all’interno dei propri depositi per una più completa sanificazione. Stesse attenzioni e procedure verranno prese ed attivate da tutti gli operatori che tra maggio e giugno, sulla base anche della domanda che si riscontrerà, riattiveranno il servizio. Numero 4) mi viene chiesto: “Se si prevederà di dotare i mezzi in sharing di prodotti disinfettanti e igienizzanti”. Allora, ovviamente per i monopattini e le biciclette non si può per ovvi motivi. Per quanto riguarda le auto in car sharing, me lo avete chiesto tante volte, allora, vi ricordo che è vietato dal Codice della Strada avere a bordo di un’autovettura dei mezzi contenenti, diciamo, dispositivi alcolici, quindi non si può, non si possono tenere i disinfettanti a bordo; e anche per quanto riguarda le bottiglie, anche una bottiglietta d’acqua lasciata a bordo può causare i problemi di autocombustione, quindi i gestori di auto in car sharing, anche se ce l’avete chiesto e anche se anche noi abbiamo chiesto loro di dotarsi, non possono per questi motivi. Al punto 5) mi viene chiesto: “Se sia in programma una comunicazione impattante, allegata ai veicoli in condivisione, per l’utilizzo di buone pratiche al fine di evitare la diffusione del virus”. Allora, tutte le società hanno programmazioni comunicative ed informative sulle loro applicazioni, siti web, canali social, newsletter e, ove è possibile, messaggi sui mezzi stessi. Verranno inoltre evidenziate e promosse misure generali di prevenzione (incomprensibile) antivirus, l’importanza di indossare dispositivi di protezione individuale, quindi di mascherine, la buona norma di diversificare i mezzi di mobilità lasciando la priorità di scelta per un servizio pubblico a chi ha particolari esigenze specifiche, quindi agli anziani e ai disabili. Inoltre, le società si impegnano ad attivare con il massimo rigore tutte le indicazioni ulteriori che deriveranno dalle direttive nazionali, regionali e comunali, garantendo la piena collaborazione, come è successo fino ad ora, degli Uffici. Grazie. |