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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 11 Maggio 2020 ore 13,00
Paragrafo n. 36
MOZIONE 2020-00690
"RINVIO DELLA OPERATIVIT? DELLA DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA COMUNALE (MECC. 2019 06029/007) 'RAZIONALIZZAZIONE OFFERTA DI POSTI NELLE SCUOLE DELL'INFANZIA COMUNALI E SPERIMENTAZIONE POLI 0-6 ANNI. CRITERI PER L'ANNO SCOLASTICO 2020/21'" PRESENTATA IN DATA 19 FEBBRAIO 2020 - PRIMA FIRMATARIA ARTESIO.
Interventi
AZZARÀ Barbara
Grazie, Presidente. Intanto ci tengo a precisare il fatto che qua si vuole portare un atto
politico, andando a considerare un atto amministrativo, quindi mi sembra un po’, come
dire, una forzatura. Intanto, è vero, i tempi non sono consoni. Io ho proposto anche in
Commissione di fare e di riprendere una discussione politica ampia, perché noi siamo
all’interno di una Città che fortunatamente ha un sistema che riesce ad avere più posti,
ma molti più posti disponibili nel sistema integrato, di quelli che sono in realtà i
bambini della città, che possono usufruire, appunto, della scuola dell’infanzia.
Registravamo proprio, addirittura 1500 posti solo nelle scuole statali, che rimangono
liberi, quindi diciamo che il discorso che viene fatto, sembra quasi sempre a voler
indicare la Città è come se avesse due marce, cioè, quelli, come dire, più fortunati, che
decidono di mandare i propri figli alle scuole municipali, e quelli più sfortunati, che
devono accettare di stare nelle scuole dello Stato. Io, come dire, questa idea, da
Amministratore della Città di Torino, proprio non la posso sentire. Cioè, se noi siamo
consapevoli, come Consiglieri Comunali, che ci sia una differenza in questo, dovremmo
lavorare perché ciò non accada, perché non esistano scuole di serie A e scuole di serie
B. Quest’Amministrazione, ricordo, è l’unica che non ha fatto esternalizzazioni, che non
ha fatto tagli. Qui si parla semplicemente di un calo demografico, che viene distribuito
sulle scuole dello Stato, in quanto danno un servizio pubblico, esattamente come quelle
municipali. Se poi, appunto, i familiari, cioè, i genitori sostengono che vi sia una
differenza così abnorme tra i due sistemi, ebbene, allora discutiamo di questo, non di un
atto amministrativo che definisce un chilometro o 500 metri, perché non è questo il
nostro compito. Il compito politico è un altro. Io l’ho detto in Commissione e lo
ribadisco in Consiglio. Quindi, vorrei davvero discutere di quelle che sono le linee
guida intese in questo senso, perché noi abbiamo bisogno, uno, di non permettere al
sistema, anche ricordo che le scuole statali sono presenti sul territorio per un terzo e che
21 sezioni delle scuole comunali sono passate allo Stato nella scorsa Amministrazione,
questo noi non l’abbiamo fatto, erano presenti alcune sezioni, appunto, di passaggio per
volontà della scorsa Amministrazione. Quindi, proprio in capo a quest’Amministrazione
non c’è questa volontà, si tratta semplicemente di un atto di tipo amministrativo, perché
c’è un calo demografico che viene ridistribuito. Devo dire che oltretutto, rispetto alla
situazione del Covid, sarà forse anche positivo non avere scuole stracolme, perché
comunque ad un certo punto poi i bambini si dovranno collocare in altri plessi per forza
di cose, per creare i piccoli gruppi. Detto ciò, voglio ricordare che
quest’Amministrazione vuole investire, invece, sul settore dei nidi, cosa che di fatto, ad
oggi, non tutti quelli che, diciamo, vogliono portare i bambini al nido possono farlo.
Quindi, devo dire che la scelta di quest’Amministrazione è quella di aumentare la
possibilità per le famiglie di avere anche un posto per i bambini al nido, mentre nelle
scuole dell’infanzia, ribadisco, il posto c’è, perché abbiamo tantissimi posti vuoti.
Quindi, io voterò contrariamente a quest’atto, perché mi aspetto una discussione politica
e non un atto, diciamo, politico che va ad intersecarsi su un atto amministrativo. Grazie.

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