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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 11 Maggio 2020 ore 13,00
Paragrafo n. 36
MOZIONE 2020-00690
"RINVIO DELLA OPERATIVIT? DELLA DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA COMUNALE (MECC. 2019 06029/007) 'RAZIONALIZZAZIONE OFFERTA DI POSTI NELLE SCUOLE DELL'INFANZIA COMUNALI E SPERIMENTAZIONE POLI 0-6 ANNI. CRITERI PER L'ANNO SCOLASTICO 2020/21'" PRESENTATA IN DATA 19 FEBBRAIO 2020 - PRIMA FIRMATARIA ARTESIO.
Interventi
SICARI Francesco (Presidente)
Punto 19 della Capogruppo Artesio, n. mecc. 202000690/002:

“Rinvio della operatività della deliberazione della Giunta Comunale
(mecc. 201906029/007) ‘Razionalizzazione offerta di posti nelle Scuole dell’Infanzia
Comunali e sperimentazione poli 0-6 anni. Criteri per l’anno scolastico 2020/21’”.

ARTESIO Eleonora
Discutere.

SICARI Francesco (Presidente)
Non ho capito.

ARTESIO Eleonora
Discutere.

SICARI Francesco (Presidente)
Discutere?

ARTESIO Eleonora
Sì.

SICARI Francesco (Presidente)
Ah okay, perfetto. Allora, passiamo al punto 19, n. mecc. 202000690/002, della quale
ho appena dato lettura dell’oggetto. Lascio intervenire la proponente. Prego,
Capogruppo Artesio.

ARTESIO Eleonora
Grazie, mi si sente?

SICARI Francesco (Presidente)
Sì, la sento, la sento.

ARTESIO Eleonora
Grazie. Questa mozione è stata depositata il 19 febbraio. Poiché un collega ha tenuto a
ricordare che devo considerare la data di assegnazione, calcolerò il 26. Siamo all’11
maggio. Devo essere grata che l’11 maggio il Consiglio Comunale sia arrivato a
discuterla. Più grata di me sarà l’Assessora all’Istruzione, perché, discutendola l’11
maggio, non si dovrà più confrontare con il fatto che si possano modificare le opzioni
espresse in modo condizionato dalle famiglie per le iscrizioni alla scuola per l’infanzia
2020-2021. L’avessimo discussa in tempi utili, chiudendosi le iscrizioni il 31 gennaio,
avremmo forse potuto recuperare le reali intenzioni dei familiari. Ma noi qui stiamo
semplicemente registrando e celebrando un’intenzione della delibera di Giunta, che ha
deciso di ridurre la scuola per l’infanzia municipale a favore della scuola statale, sulla
base di un indirizzo del Consiglio Comunale. Quindi, questa mozione chiama i colleghi
che voteranno ad una precisa responsabilità. La scuola per l’infanzia municipale,
costruita in decenni di investimenti logistici, di professionalità e di ricerca, che l’hanno
resa centrale nel panorama nazionale… (incomprensibile).

SICARI Francesco (Presidente)
Un attimo, non la sento, un attimo. Okay, ora la risento.

ARTESIO Eleonora
…con figure di pedagogisti nazionalmente riconosciuti, viene ritenuta insostenibile…
(incomprensibile).

SICARI Francesco (Presidente)
No, non la sento. Deve avere un problema con il microfono, Capogruppo Artesio.

ARTESIO Eleonora
Io non so. A che punto siamo? Mi si è sentita quando ho detto: “Deve essere ritenuta
insostenibile”?

SICARI Francesco (Presidente)
No, non l’ho sentita.

ARTESIO Eleonora
Non so come procedere.

SICARI Francesco (Presidente)
Ora la sento. Soltanto che poi, ad un certo punto, mentre interviene, sparisce l’audio, lo
sento estremamente ovattato, è come se le si chiudesse o tappasse il microfono. Può
riprovare? Riprenda da un po’ prima e...

ARTESIO Eleonora
Allora. La scuola per l’infanzia... Mi si sente ora?

SICARI Francesco (Presidente)
Sì, la sento.

ARTESIO Eleonora
La scuola per l’infanzia municipale per la quale in più decenni si sono investite risorse
logistiche, professionali e di ricerca, al punto di avere figure di pedagogisti riconosciuti
a livello nazionale, è evidentemente ritenuta insostenibile nei costi e nelle dotazioni
organiche, al punto di doverla ridimensionare, nel quadro di un sistema formativo
integrato, che privilegia la scuola statale, a favore, è stato detto esplicitamente
dall’Assessora, della scuola statale. Ora, io dico semplicemente questo, i colleghi che
voteranno questa mozione, devono sapere che stanno votando: 1) il fatto che la scuola
materna comunale si possa ridurre con atti deliberativi delle iscrizioni adottati con
delibere di Giunta, al 25% della presenza, perché così dice l’atto di indirizzo, cioè ad
una proporzione equivalente a quella delle scuole private professionali e convenzionate;
2) che le scelte dei genitori vanno soddisfatte e riconosciute, in quanto libere scelte
educative, se si orientano tra scuola pubblica e scuola convenzionata, ma se all’interno
della scuola pubblica optano per la scuola municipale, questa scelta non può essere
assecondata in base a criteri che di anno in anno mutano e consentono e favoriscono la
frequenza alla scuola statale, ancorché a quella municipale. Io credo che noi stiamo, con
provvedimenti meramente amministrativi, riducendo un’offerta formativa, qualificatasi
nel tempo al punto tale da essere riconoscibile e riconosciuta nelle preferenze dei
genitori. Abbiamo in tanti, non soltanto io con questa mozione, molti altri colleghi con
loro interpellanze, chiesto all’Assessora di rivedere questi criteri che hanno segnato
l’andamento delle iscrizioni per l’anno scolastico 2020-2021. Hanno in tanti
competizioni con richieste di audizione da parte delle famiglie, da parte degli operatori,
da parte delle Organizzazioni Sindacali, cercato di intervenire su questa tendenza, per
provare a costruire degli elementi di maggiore riflessione, perché c’è un senso se a
Torino la scuola per l’infanzia municipale è così apprezzata e così riconosciuta. Non c’è
stato nulla da fare. Questa mozione intende registrare le scelte e coloro che queste scelte
compiono. Quindi, chi voterà questa mozione e si metterà in una posizione opposta e
contraria ad interrompere un processo che sta diminuendo la dimensione qualitativa e
quantitativa della scuola per l’infanzia municipale, ne assume pubblicamente la
responsabilità. Io ho finito.

SICARI Francesco (Presidente)
La ringrazio, Capogruppo Artesio. Adesso si è segnata la Consigliera Azzarà, ne ha
facoltà.

AZZARÀ Barbara
Grazie, Presidente. Intanto ci tengo a precisare il fatto che qua si vuole portare un atto
politico, andando a considerare un atto amministrativo, quindi mi sembra un po’, come
dire, una forzatura. Intanto, è vero, i tempi non sono consoni. Io ho proposto anche in
Commissione di fare e di riprendere una discussione politica ampia, perché noi siamo
all’interno di una Città che fortunatamente ha un sistema che riesce ad avere più posti,
ma molti più posti disponibili nel sistema integrato, di quelli che sono in realtà i
bambini della città, che possono usufruire, appunto, della scuola dell’infanzia.
Registravamo proprio, addirittura 1500 posti solo nelle scuole statali, che rimangono
liberi, quindi diciamo che il discorso che viene fatto, sembra quasi sempre a voler
indicare la Città è come se avesse due marce, cioè, quelli, come dire, più fortunati, che
decidono di mandare i propri figli alle scuole municipali, e quelli più sfortunati, che
devono accettare di stare nelle scuole dello Stato. Io, come dire, questa idea, da
Amministratore della Città di Torino, proprio non la posso sentire. Cioè, se noi siamo
consapevoli, come Consiglieri Comunali, che ci sia una differenza in questo, dovremmo
lavorare perché ciò non accada, perché non esistano scuole di serie A e scuole di serie
B. Quest’Amministrazione, ricordo, è l’unica che non ha fatto esternalizzazioni, che non
ha fatto tagli. Qui si parla semplicemente di un calo demografico, che viene distribuito
sulle scuole dello Stato, in quanto danno un servizio pubblico, esattamente come quelle
municipali. Se poi, appunto, i familiari, cioè, i genitori sostengono che vi sia una
differenza così abnorme tra i due sistemi, ebbene, allora discutiamo di questo, non di un
atto amministrativo che definisce un chilometro o 500 metri, perché non è questo il
nostro compito. Il compito politico è un altro. Io l’ho detto in Commissione e lo
ribadisco in Consiglio. Quindi, vorrei davvero discutere di quelle che sono le linee
guida intese in questo senso, perché noi abbiamo bisogno, uno, di non permettere al
sistema, anche ricordo che le scuole statali sono presenti sul territorio per un terzo e che
21 sezioni delle scuole comunali sono passate allo Stato nella scorsa Amministrazione,
questo noi non l’abbiamo fatto, erano presenti alcune sezioni, appunto, di passaggio per
volontà della scorsa Amministrazione. Quindi, proprio in capo a quest’Amministrazione
non c’è questa volontà, si tratta semplicemente di un atto di tipo amministrativo, perché
c’è un calo demografico che viene ridistribuito. Devo dire che oltretutto, rispetto alla
situazione del Covid, sarà forse anche positivo non avere scuole stracolme, perché
comunque ad un certo punto poi i bambini si dovranno collocare in altri plessi per forza
di cose, per creare i piccoli gruppi. Detto ciò, voglio ricordare che
quest’Amministrazione vuole investire, invece, sul settore dei nidi, cosa che di fatto, ad
oggi, non tutti quelli che, diciamo, vogliono portare i bambini al nido possono farlo.
Quindi, devo dire che la scelta di quest’Amministrazione è quella di aumentare la
possibilità per le famiglie di avere anche un posto per i bambini al nido, mentre nelle
scuole dell’infanzia, ribadisco, il posto c’è, perché abbiamo tantissimi posti vuoti.
Quindi, io voterò contrariamente a quest’atto, perché mi aspetto una discussione politica
e non un atto, diciamo, politico che va ad intersecarsi su un atto amministrativo. Grazie.

SICARI Francesco (Presidente)
Grazie a lei. Non ho altri Consiglieri attualmente prenotati per intervenire. Attendo un
attimo, dopodiché proseguo con la votazione dell’atto. Aspettiamo soltanto un po’. Non
si sta segnando nessuno, quindi chiedo al Segretario Generale di poter procedere con
l’appello nominale per la votazione.

FERRARI Giuseppe (Vicesegretario Generale)
(Votazione per appello nominale).

SICARI Francesco (Presidente)
C’è in chat un voto della Vicepresidente Ferrero, che si astiene.

FERRARI Giuseppe (Vicesegretario Generale)
Visto.

SICARI Francesco (Presidente)
Perfetto.

FERRARI Giuseppe (Vicesegretario Generale)
Presidente. 4 favorevoli, 17 contrari, 2 astenuti.

SICARI Francesco (Presidente)
Allora, per il verbale con 23 Consiglieri votanti, con 4 voti favorevoli, 17 contrari e 2
voti astenuti, il Consiglio non approva l’atto.
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