Interventi |
SICARI Francesco (Presidente) Punto 19 della Capogruppo Artesio, n. mecc. 202000690/002: “Rinvio della operatività della deliberazione della Giunta Comunale (mecc. 201906029/007) ‘Razionalizzazione offerta di posti nelle Scuole dell’Infanzia Comunali e sperimentazione poli 0-6 anni. Criteri per l’anno scolastico 2020/21’”. ARTESIO Eleonora Discutere. SICARI Francesco (Presidente) Non ho capito. ARTESIO Eleonora Discutere. SICARI Francesco (Presidente) Discutere? ARTESIO Eleonora Sì. SICARI Francesco (Presidente) Ah okay, perfetto. Allora, passiamo al punto 19, n. mecc. 202000690/002, della quale ho appena dato lettura dell’oggetto. Lascio intervenire la proponente. Prego, Capogruppo Artesio. ARTESIO Eleonora Grazie, mi si sente? SICARI Francesco (Presidente) Sì, la sento, la sento. ARTESIO Eleonora Grazie. Questa mozione è stata depositata il 19 febbraio. Poiché un collega ha tenuto a ricordare che devo considerare la data di assegnazione, calcolerò il 26. Siamo all’11 maggio. Devo essere grata che l’11 maggio il Consiglio Comunale sia arrivato a discuterla. Più grata di me sarà l’Assessora all’Istruzione, perché, discutendola l’11 maggio, non si dovrà più confrontare con il fatto che si possano modificare le opzioni espresse in modo condizionato dalle famiglie per le iscrizioni alla scuola per l’infanzia 2020-2021. L’avessimo discussa in tempi utili, chiudendosi le iscrizioni il 31 gennaio, avremmo forse potuto recuperare le reali intenzioni dei familiari. Ma noi qui stiamo semplicemente registrando e celebrando un’intenzione della delibera di Giunta, che ha deciso di ridurre la scuola per l’infanzia municipale a favore della scuola statale, sulla base di un indirizzo del Consiglio Comunale. Quindi, questa mozione chiama i colleghi che voteranno ad una precisa responsabilità. La scuola per l’infanzia municipale, costruita in decenni di investimenti logistici, di professionalità e di ricerca, che l’hanno resa centrale nel panorama nazionale… (incomprensibile). SICARI Francesco (Presidente) Un attimo, non la sento, un attimo. Okay, ora la risento. ARTESIO Eleonora …con figure di pedagogisti nazionalmente riconosciuti, viene ritenuta insostenibile… (incomprensibile). SICARI Francesco (Presidente) No, non la sento. Deve avere un problema con il microfono, Capogruppo Artesio. ARTESIO Eleonora Io non so. A che punto siamo? Mi si è sentita quando ho detto: “Deve essere ritenuta insostenibile”? SICARI Francesco (Presidente) No, non l’ho sentita. ARTESIO Eleonora Non so come procedere. SICARI Francesco (Presidente) Ora la sento. Soltanto che poi, ad un certo punto, mentre interviene, sparisce l’audio, lo sento estremamente ovattato, è come se le si chiudesse o tappasse il microfono. Può riprovare? Riprenda da un po’ prima e... ARTESIO Eleonora Allora. La scuola per l’infanzia... Mi si sente ora? SICARI Francesco (Presidente) Sì, la sento. ARTESIO Eleonora La scuola per l’infanzia municipale per la quale in più decenni si sono investite risorse logistiche, professionali e di ricerca, al punto di avere figure di pedagogisti riconosciuti a livello nazionale, è evidentemente ritenuta insostenibile nei costi e nelle dotazioni organiche, al punto di doverla ridimensionare, nel quadro di un sistema formativo integrato, che privilegia la scuola statale, a favore, è stato detto esplicitamente dall’Assessora, della scuola statale. Ora, io dico semplicemente questo, i colleghi che voteranno questa mozione, devono sapere che stanno votando: 1) il fatto che la scuola materna comunale si possa ridurre con atti deliberativi delle iscrizioni adottati con delibere di Giunta, al 25% della presenza, perché così dice l’atto di indirizzo, cioè ad una proporzione equivalente a quella delle scuole private professionali e convenzionate; 2) che le scelte dei genitori vanno soddisfatte e riconosciute, in quanto libere scelte educative, se si orientano tra scuola pubblica e scuola convenzionata, ma se all’interno della scuola pubblica optano per la scuola municipale, questa scelta non può essere assecondata in base a criteri che di anno in anno mutano e consentono e favoriscono la frequenza alla scuola statale, ancorché a quella municipale. Io credo che noi stiamo, con provvedimenti meramente amministrativi, riducendo un’offerta formativa, qualificatasi nel tempo al punto tale da essere riconoscibile e riconosciuta nelle preferenze dei genitori. Abbiamo in tanti, non soltanto io con questa mozione, molti altri colleghi con loro interpellanze, chiesto all’Assessora di rivedere questi criteri che hanno segnato l’andamento delle iscrizioni per l’anno scolastico 2020-2021. Hanno in tanti competizioni con richieste di audizione da parte delle famiglie, da parte degli operatori, da parte delle Organizzazioni Sindacali, cercato di intervenire su questa tendenza, per provare a costruire degli elementi di maggiore riflessione, perché c’è un senso se a Torino la scuola per l’infanzia municipale è così apprezzata e così riconosciuta. Non c’è stato nulla da fare. Questa mozione intende registrare le scelte e coloro che queste scelte compiono. Quindi, chi voterà questa mozione e si metterà in una posizione opposta e contraria ad interrompere un processo che sta diminuendo la dimensione qualitativa e quantitativa della scuola per l’infanzia municipale, ne assume pubblicamente la responsabilità. Io ho finito. SICARI Francesco (Presidente) La ringrazio, Capogruppo Artesio. Adesso si è segnata la Consigliera Azzarà, ne ha facoltà. AZZARÀ Barbara Grazie, Presidente. Intanto ci tengo a precisare il fatto che qua si vuole portare un atto politico, andando a considerare un atto amministrativo, quindi mi sembra un po’, come dire, una forzatura. Intanto, è vero, i tempi non sono consoni. Io ho proposto anche in Commissione di fare e di riprendere una discussione politica ampia, perché noi siamo all’interno di una Città che fortunatamente ha un sistema che riesce ad avere più posti, ma molti più posti disponibili nel sistema integrato, di quelli che sono in realtà i bambini della città, che possono usufruire, appunto, della scuola dell’infanzia. Registravamo proprio, addirittura 1500 posti solo nelle scuole statali, che rimangono liberi, quindi diciamo che il discorso che viene fatto, sembra quasi sempre a voler indicare la Città è come se avesse due marce, cioè, quelli, come dire, più fortunati, che decidono di mandare i propri figli alle scuole municipali, e quelli più sfortunati, che devono accettare di stare nelle scuole dello Stato. Io, come dire, questa idea, da Amministratore della Città di Torino, proprio non la posso sentire. Cioè, se noi siamo consapevoli, come Consiglieri Comunali, che ci sia una differenza in questo, dovremmo lavorare perché ciò non accada, perché non esistano scuole di serie A e scuole di serie B. Quest’Amministrazione, ricordo, è l’unica che non ha fatto esternalizzazioni, che non ha fatto tagli. Qui si parla semplicemente di un calo demografico, che viene distribuito sulle scuole dello Stato, in quanto danno un servizio pubblico, esattamente come quelle municipali. Se poi, appunto, i familiari, cioè, i genitori sostengono che vi sia una differenza così abnorme tra i due sistemi, ebbene, allora discutiamo di questo, non di un atto amministrativo che definisce un chilometro o 500 metri, perché non è questo il nostro compito. Il compito politico è un altro. Io l’ho detto in Commissione e lo ribadisco in Consiglio. Quindi, vorrei davvero discutere di quelle che sono le linee guida intese in questo senso, perché noi abbiamo bisogno, uno, di non permettere al sistema, anche ricordo che le scuole statali sono presenti sul territorio per un terzo e che 21 sezioni delle scuole comunali sono passate allo Stato nella scorsa Amministrazione, questo noi non l’abbiamo fatto, erano presenti alcune sezioni, appunto, di passaggio per volontà della scorsa Amministrazione. Quindi, proprio in capo a quest’Amministrazione non c’è questa volontà, si tratta semplicemente di un atto di tipo amministrativo, perché c’è un calo demografico che viene ridistribuito. Devo dire che oltretutto, rispetto alla situazione del Covid, sarà forse anche positivo non avere scuole stracolme, perché comunque ad un certo punto poi i bambini si dovranno collocare in altri plessi per forza di cose, per creare i piccoli gruppi. Detto ciò, voglio ricordare che quest’Amministrazione vuole investire, invece, sul settore dei nidi, cosa che di fatto, ad oggi, non tutti quelli che, diciamo, vogliono portare i bambini al nido possono farlo. Quindi, devo dire che la scelta di quest’Amministrazione è quella di aumentare la possibilità per le famiglie di avere anche un posto per i bambini al nido, mentre nelle scuole dell’infanzia, ribadisco, il posto c’è, perché abbiamo tantissimi posti vuoti. Quindi, io voterò contrariamente a quest’atto, perché mi aspetto una discussione politica e non un atto, diciamo, politico che va ad intersecarsi su un atto amministrativo. Grazie. SICARI Francesco (Presidente) Grazie a lei. Non ho altri Consiglieri attualmente prenotati per intervenire. Attendo un attimo, dopodiché proseguo con la votazione dell’atto. Aspettiamo soltanto un po’. Non si sta segnando nessuno, quindi chiedo al Segretario Generale di poter procedere con l’appello nominale per la votazione. FERRARI Giuseppe (Vicesegretario Generale) (Votazione per appello nominale). SICARI Francesco (Presidente) C’è in chat un voto della Vicepresidente Ferrero, che si astiene. FERRARI Giuseppe (Vicesegretario Generale) Visto. SICARI Francesco (Presidente) Perfetto. FERRARI Giuseppe (Vicesegretario Generale) Presidente. 4 favorevoli, 17 contrari, 2 astenuti. SICARI Francesco (Presidente) Allora, per il verbale con 23 Consiglieri votanti, con 4 voti favorevoli, 17 contrari e 2 voti astenuti, il Consiglio non approva l’atto. |