Interventi |
ARTESIO Eleonora Grazie. Solo per fare questa osservazione. L’indagine conoscitiva è, per sua natura, uno strumento di partecipazione e di istruttoria delle proposte e delle ipotesi di intervento relativamente alla costruzione delle candidature e io credo che, se ci sia una chance nelle competizioni, stia proprio nel fatto di costruirle non come una nomenclatura delle situazioni preesistenti, quanto piuttosto come la ricerca delle caratteristiche originali ed irripetibili che possano rendere un determinato contesto significativo all’interno del panorama con il quale ci si misura e, in questo caso, il contesto europeo. Da questo punto di vista, penso che la tradizione industriale, la storia delle relazioni sociali, la dimensione delle pratiche di solidarietà siano tutti elementi che possono concorrere a identificare la caratteristica particolarmente puntuale della storia torinese. Quindi, tutto quello che produce coinvolgimento, che fa evidenziare specificità, che evidenzia energie, dal mio punto di vista è positivo. Ovviamente, non posso che augurarmi che l’indagine conoscitiva non sia un esercizio soltanto, quindi non soltanto la convocazione di una sequenza di Commissioni e di verbali sottoscritti, quanto piuttosto l’attivazione dei luoghi di pensiero, di proposte di pratiche, di emersione di soggetti, con questa anche l’indicazione della possibilità di coinvolgimento e di partecipazione dell’intero sentimento della città e non soltanto di coloro che ne rappresentano le categorie dominanti. Da questo punto di vista, con un auspicio rispetto alla qualità del lavoro, io riconosco l’utilità di questa Commissione e, quindi, voterò a favore. |