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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 11 Maggio 2020 ore 13,00
Paragrafo n. 26
MOZIONE 2020-00290
(MOZIONE N. 15/2020) "DETERMINAZIONE DELLA RICERCA CONOSCITIVA SULLA CANDIDATURA DI TORINO A CAPITALE EUROPEA DELLA CULTURA" PRESENTATA IN DATA 27 GENNAIO 2020 - PRIMO FIRMATARIO GIOVARA.
Interventi
POLLICINO Marina
Grazie, Presidente. A valle di tutti gli interventi ascoltati in passato, quindi la volta
precedente, devo dire che rimango molto perplessa sulla reale volontà di questa
Amministrazione di avanzare la candidatura di Torino a Città Europea della Cultura e,
soprattutto, offendono la mia intelligenza i percorsi ondivaghi fin qui tenuti. Io ricordo
perfettamente la decisa determinazione e l’attesa trepidante poi sfociata nelle parole
della Sindaca, “È un sogno su cui abbiamo lavorato e oggi è diventato realtà” quando si
è trattato di ottenere l’assegnazione delle ATP Finals, cosa che ovviamente mi ha fatto
molto piacere, ci mancherebbe, ma non ho notato lo stesso entusiasmo quando
personalmente, su sollecitazione di alcuni studiosi, proposi direttamente all’Assessora
competente la possibilità di attivarci - allora facevo ancora parte della Maggioranza -
per la candidatura di Torino a Capitale Europea della Cultura. Perché mi sembrava
un’iniziativa politica importante per il Movimento di cui allora facevo parte e,
soprattutto, per la città, per le ricadute positive che l’offerta culturale e turistica della
candidatura avrebbero portato sul territorio cittadino. Il mio ingenuo entusiasmo fu
gelato dalla risposta dell’Assessora, che spense la mia proposta affermando che non
c’erano risorse necessarie e che comunque era troppo presto e che ci avrebbe pensato
l’Amministrazione successiva. Io ovviamente feci un breve commento di tipo politico
sull’opportunità di rinviare la decisione ad un’altra Consiliatura, ma la cosa non fu
presa, diciamo così, in considerazione, terminò lì. Mesi dopo e, precisamente, a febbraio
2019, un’altra forza politica ha presentato una mozione che andava in quella direzione,
tanto è vero che nel dispositivo si impegnava la Sindaca e l’Amministrazione, leggo
testualmente: “Ad avviare le attività necessarie alla definizione della candidatura di
‘Torino Capitale Europea della Cultura 2033’”. Ovviamente non mi sono meravigliata
della mozione in sé, considerato che la trovavo un’ottima iniziativa, quanto del fatto che
a gennaio di quest’anno, quindi quasi un anno dopo, durante una Commissione sul tema
la proposta stavolta venisse accolta da quella stessa Amministrazione che in precedenza
l’aveva esclusa. Ancor più la mia perplessità quando, qualche giorno dopo, vedo
depositata una mozione della Maggioranza che impegna il Consiglio Comunale ad
effettuare in seno alla V Commissione una ricerca conoscitiva sulla candidatura
europea, che dovrebbe esaurirsi nell’arco di 6 mesi. Ecco, una ricerca conoscitiva che
viene discussa oggi, a maggio, che presumibilmente si concluderà alla fine del 2020 o ai
primi del 2021, praticamente alla fine del mandato elettorale di questa Consiliatura e,
curiosamente, nell’imminenza della campagna elettorale. Per me questo la dice davvero
lunga sulle operazioni di mera cosmesi amministrativa: con tutti i problemi che la
cosiddetta Fase seconda e quelle successive ci presenteranno nel poco tempo che manca
alla fine della Consiliatura, penso che ben altre, a questo punto, siano le priorità a cui la
Città dovrà trovare tempestive e sollecite risposte.
E tanto per fare un esempio concreto, una Città che progetti la propria candidatura a
Capitale Europea della Cultura dovrebbe tenere in ben altra ed alta considerazione il
proprio teatro lirico sinfonico, vale a dire uno degli elementi più conosciuti in ambito
europeo di ciò che si intende per cultura italiana. Proprio ieri osservavo un servizio
televisivo sull’iniziativa dei lavoratori del Teatro Coccia di Cuneo, che hanno dato vita
alla prima opera smart working dal titolo “Alienati”, un’opera di stretta attualità, legata
al tema dell’isolamento casalingo a causa del Covid-19, e che coinvolgerà
interattivamente anche il pubblico che potrà scegliere il destino dei personaggi. Per
questo spettacolo è stata costituita una task force di compositori, autori, registi e
cantanti, che hanno messo in campo tutte le loro risorse per mantenere attivo il teatro
anche in tempi così difficili. Anche i lavoratori del nostro Regio non chiedevano di
meglio che mettere a disposizione la propria professionalità e la creatività in forme
innovative e, ancora fino a qualche giorno fa, hanno inviato al Sovrintendente una
proposta interessante per un teatro sempre attivo. La risposta data è stata improntata alla
solita vaghezza delle valutazioni, valuteremo: mentre gli altri fanno, da noi si medita.
In conclusione, ci vorranno condizioni di Bilancio ben più solide su prospettive
conoscitive, che non appaiono di urgenza primaria di questa Consiliatura finale. Grazie,
Presidente.

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