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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 11 Maggio 2020 ore 13,00
Paragrafo n. 26
MOZIONE 2020-00290
(MOZIONE N. 15/2020) "DETERMINAZIONE DELLA RICERCA CONOSCITIVA SULLA CANDIDATURA DI TORINO A CAPITALE EUROPEA DELLA CULTURA" PRESENTATA IN DATA 27 GENNAIO 2020 - PRIMO FIRMATARIO GIOVARA.
Interventi
GIOVARA Massimo
E…

GIOVARA Massimo
Perfetto.

GIOVARA Massimo
Sì, mi dispiace dover occupare altro tempo, perché è anche tardi e siamo tutti un po’
stanchi, però anche per chiarezza nei suoi confronti, Presidente, e di chi magari ci sta
ascoltando, è indispensabile fare alcuni chiarimenti rispetto alla confusione che è stata
fatta negli interventi che mi hanno preceduto. Questo è un atto che nasce su spunto, io
peraltro… mi dispiace per chi mi ha preceduto, tra gli interventi che mi hanno preceduto
qualcuno ha affermato di avere presentato a questa Amministrazione la proposta di
candidatura per Capitale Europea, eppure ai Consiglieri di V non risulta e, quindi,
probabilmente è stato presentato in segreto ad un’Assessora, perché a me non risultava.
Mi risulta, invece, assolutamente che eravamo posizionati sulla candidatura italiana
come Amministrazione, che abbiamo cambiato posizione e che la proposta di
candidatura europea è arrivata dal Consigliere Lo Russo, Capogruppo del Partito
Democratico, e che noi l’abbiamo accolta, almeno io l’ho accolta, perché mi sembra una
cosa molto molto interessante e molto intelligente ed è una cosa, un lavoro che si può
fare insieme tra Maggioranza ed Opposizione ed è un lavoro non dell’Assessorato, è un
lavoro della Commissione. Quindi, è un lavoro che devono fare i Consiglieri che
appartengono alla Commissione o quelli che vogliono parteciparvi. L’indagine
conoscitiva serve a stabilire - visto che la candidatura andrà a buon fine, se andrà a buon
fine, nel 2033 - e creare le condizioni per chi verrà dopo per lavorare ancora meglio e
lavorare in anticipo, è la cosa di cui di solito ci accusate in questa Aula, ci accusate di
non lavorare in tempo. L’indagine conoscitiva potrà anche essere, come ha accennato
qualcuno che mi ha preceduto, inutile per chi mi ha preceduto, per me, invece,
ovviamente è utile e lo è anche per chi, credo, ha presentato il precedente atto di
mozione per la candidatura. È con grande tristezza che vedo non comprese le intenzioni
di questo atto da alcuni Consiglieri di questo Consiglio Comunale. Abbiamo già fatto
delle audizioni, abbiamo già iniziato, anche senza questo atto, a fare un’indagine
conoscitiva e riguardo al tema della cultura diffusa, a parte il mio impegno personale
che ha portato già dal primo anno all’aumento dei contributi per Torino Arti
Performative di circa 100.000 euro, la difficoltà del drenare risorse dalle grandi strutture
ai piccoli gruppi (ma non penso di dovermi dilungare in questo, troverò un’altra
occasione) è una difficoltà legata anche, giustamente, alle rivendicazioni di lavoratori
delle grandi strutture, come quelle del Regio, per il quale - e do una puntualizzazione
anche a chi mi ha preceduto ancora prima - sul Regio noi abbiamo presentato un piano
industriale per un ente che era in estrema difficoltà economica e che lo è ancora, non per
responsabilità di questa Amministrazione. Detto questo, l’azione del Sovrintendente è
un’azione indipendente, che è gestita da un C.d.I. a cui partecipano sia Regione, che
Comune, che due fondazioni private. Noi abbiamo la Presidenza, che è la nostra
Sindaca, e rispetto a questo la Sindaca cerca di fare applicare il piano industriale, che è
l’unica fonte di salvezza, per quanto mi riguarda e come pubblicamente ho detto, del
Teatro Regio: abbattere gli sprechi, togliere privilegi e drenare le risorse che potremmo
avanzare, in totale sono intorno ad una ventina di milioni quelle che vengono destinate
alla cultura, di più ai piccoli e un po’ meno a quelli grossi. Questa è la mia posizione.
Per concludere, questa semplice mozione è in appoggio ad una mozione che viene dalla
minoranza e serve a trovare un clima di collaborazione per i cittadini, non per una forza
politica. Rivendicare, come dire, la paternità di un atto del genere è cosa ben triste di
fronte alle esigenze dei cittadini. Grazie, Presidente.

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