Interventi |
GIOVARA Massimo E… GIOVARA Massimo Perfetto. GIOVARA Massimo Sì, mi dispiace dover occupare altro tempo, perché è anche tardi e siamo tutti un po’ stanchi, però anche per chiarezza nei suoi confronti, Presidente, e di chi magari ci sta ascoltando, è indispensabile fare alcuni chiarimenti rispetto alla confusione che è stata fatta negli interventi che mi hanno preceduto. Questo è un atto che nasce su spunto, io peraltro… mi dispiace per chi mi ha preceduto, tra gli interventi che mi hanno preceduto qualcuno ha affermato di avere presentato a questa Amministrazione la proposta di candidatura per Capitale Europea, eppure ai Consiglieri di V non risulta e, quindi, probabilmente è stato presentato in segreto ad un’Assessora, perché a me non risultava. Mi risulta, invece, assolutamente che eravamo posizionati sulla candidatura italiana come Amministrazione, che abbiamo cambiato posizione e che la proposta di candidatura europea è arrivata dal Consigliere Lo Russo, Capogruppo del Partito Democratico, e che noi l’abbiamo accolta, almeno io l’ho accolta, perché mi sembra una cosa molto molto interessante e molto intelligente ed è una cosa, un lavoro che si può fare insieme tra Maggioranza ed Opposizione ed è un lavoro non dell’Assessorato, è un lavoro della Commissione. Quindi, è un lavoro che devono fare i Consiglieri che appartengono alla Commissione o quelli che vogliono parteciparvi. L’indagine conoscitiva serve a stabilire - visto che la candidatura andrà a buon fine, se andrà a buon fine, nel 2033 - e creare le condizioni per chi verrà dopo per lavorare ancora meglio e lavorare in anticipo, è la cosa di cui di solito ci accusate in questa Aula, ci accusate di non lavorare in tempo. L’indagine conoscitiva potrà anche essere, come ha accennato qualcuno che mi ha preceduto, inutile per chi mi ha preceduto, per me, invece, ovviamente è utile e lo è anche per chi, credo, ha presentato il precedente atto di mozione per la candidatura. È con grande tristezza che vedo non comprese le intenzioni di questo atto da alcuni Consiglieri di questo Consiglio Comunale. Abbiamo già fatto delle audizioni, abbiamo già iniziato, anche senza questo atto, a fare un’indagine conoscitiva e riguardo al tema della cultura diffusa, a parte il mio impegno personale che ha portato già dal primo anno all’aumento dei contributi per Torino Arti Performative di circa 100.000 euro, la difficoltà del drenare risorse dalle grandi strutture ai piccoli gruppi (ma non penso di dovermi dilungare in questo, troverò un’altra occasione) è una difficoltà legata anche, giustamente, alle rivendicazioni di lavoratori delle grandi strutture, come quelle del Regio, per il quale - e do una puntualizzazione anche a chi mi ha preceduto ancora prima - sul Regio noi abbiamo presentato un piano industriale per un ente che era in estrema difficoltà economica e che lo è ancora, non per responsabilità di questa Amministrazione. Detto questo, l’azione del Sovrintendente è un’azione indipendente, che è gestita da un C.d.I. a cui partecipano sia Regione, che Comune, che due fondazioni private. Noi abbiamo la Presidenza, che è la nostra Sindaca, e rispetto a questo la Sindaca cerca di fare applicare il piano industriale, che è l’unica fonte di salvezza, per quanto mi riguarda e come pubblicamente ho detto, del Teatro Regio: abbattere gli sprechi, togliere privilegi e drenare le risorse che potremmo avanzare, in totale sono intorno ad una ventina di milioni quelle che vengono destinate alla cultura, di più ai piccoli e un po’ meno a quelli grossi. Questa è la mia posizione. Per concludere, questa semplice mozione è in appoggio ad una mozione che viene dalla minoranza e serve a trovare un clima di collaborazione per i cittadini, non per una forza politica. Rivendicare, come dire, la paternità di un atto del genere è cosa ben triste di fronte alle esigenze dei cittadini. Grazie, Presidente. |