Interventi |
SICARI Francesco (Presidente) Proseguiamo adesso i nostri lavori con il punto 14, la mozione n. mecc. 202000290/002: “Determinazione della ricerca conoscitiva sulla candidatura di Torino a Capitale Europea della Cultura” SICARI Francesco (Presidente) È stata presentata il 27 gennaio dal Consigliere Giovara. Ricordo che nella trattazione degli interventi sono già intervenuti il Consigliere Giovara ed il Capogruppo Lo Russo. Quindi, riprendiamo da questo punto. Chiedo ai Consiglieri, se vogliono intervenire… GIOVARA Massimo E… SICARI Francesco (Presidente) …ci si segna. GIOVARA Massimo Perfetto. SICARI Francesco (Presidente) Perché, essendo già intervenuto, devo capire come si articolerà un attimo. Interventi da parte di altri Consiglieri. Prego, Vicecapogruppo Pollicino. No, Consigliere Giovara, lei ha illustrato. Prego, Pollicino. POLLICINO Marina Grazie, Presidente. A valle di tutti gli interventi ascoltati in passato, quindi la volta precedente, devo dire che rimango molto perplessa sulla reale volontà di questa Amministrazione di avanzare la candidatura di Torino a Città Europea della Cultura e, soprattutto, offendono la mia intelligenza i percorsi ondivaghi fin qui tenuti. Io ricordo perfettamente la decisa determinazione e l’attesa trepidante poi sfociata nelle parole della Sindaca, “È un sogno su cui abbiamo lavorato e oggi è diventato realtà” quando si è trattato di ottenere l’assegnazione delle ATP Finals, cosa che ovviamente mi ha fatto molto piacere, ci mancherebbe, ma non ho notato lo stesso entusiasmo quando personalmente, su sollecitazione di alcuni studiosi, proposi direttamente all’Assessora competente la possibilità di attivarci - allora facevo ancora parte della Maggioranza - per la candidatura di Torino a Capitale Europea della Cultura. Perché mi sembrava un’iniziativa politica importante per il Movimento di cui allora facevo parte e, soprattutto, per la città, per le ricadute positive che l’offerta culturale e turistica della candidatura avrebbero portato sul territorio cittadino. Il mio ingenuo entusiasmo fu gelato dalla risposta dell’Assessora, che spense la mia proposta affermando che non c’erano risorse necessarie e che comunque era troppo presto e che ci avrebbe pensato l’Amministrazione successiva. Io ovviamente feci un breve commento di tipo politico sull’opportunità di rinviare la decisione ad un’altra Consiliatura, ma la cosa non fu presa, diciamo così, in considerazione, terminò lì. Mesi dopo e, precisamente, a febbraio 2019, un’altra forza politica ha presentato una mozione che andava in quella direzione, tanto è vero che nel dispositivo si impegnava la Sindaca e l’Amministrazione, leggo testualmente: “Ad avviare le attività necessarie alla definizione della candidatura di ‘Torino Capitale Europea della Cultura 2033’”. Ovviamente non mi sono meravigliata della mozione in sé, considerato che la trovavo un’ottima iniziativa, quanto del fatto che a gennaio di quest’anno, quindi quasi un anno dopo, durante una Commissione sul tema la proposta stavolta venisse accolta da quella stessa Amministrazione che in precedenza l’aveva esclusa. Ancor più la mia perplessità quando, qualche giorno dopo, vedo depositata una mozione della Maggioranza che impegna il Consiglio Comunale ad effettuare in seno alla V Commissione una ricerca conoscitiva sulla candidatura europea, che dovrebbe esaurirsi nell’arco di 6 mesi. Ecco, una ricerca conoscitiva che viene discussa oggi, a maggio, che presumibilmente si concluderà alla fine del 2020 o ai primi del 2021, praticamente alla fine del mandato elettorale di questa Consiliatura e, curiosamente, nell’imminenza della campagna elettorale. Per me questo la dice davvero lunga sulle operazioni di mera cosmesi amministrativa: con tutti i problemi che la cosiddetta Fase seconda e quelle successive ci presenteranno nel poco tempo che manca alla fine della Consiliatura, penso che ben altre, a questo punto, siano le priorità a cui la Città dovrà trovare tempestive e sollecite risposte. E tanto per fare un esempio concreto, una Città che progetti la propria candidatura a Capitale Europea della Cultura dovrebbe tenere in ben altra ed alta considerazione il proprio teatro lirico sinfonico, vale a dire uno degli elementi più conosciuti in ambito europeo di ciò che si intende per cultura italiana. Proprio ieri osservavo un servizio televisivo sull’iniziativa dei lavoratori del Teatro Coccia di Cuneo, che hanno dato vita alla prima opera smart working dal titolo “Alienati”, un’opera di stretta attualità, legata al tema dell’isolamento casalingo a causa del Covid-19, e che coinvolgerà interattivamente anche il pubblico che potrà scegliere il destino dei personaggi. Per questo spettacolo è stata costituita una task force di compositori, autori, registi e cantanti, che hanno messo in campo tutte le loro risorse per mantenere attivo il teatro anche in tempi così difficili. Anche i lavoratori del nostro Regio non chiedevano di meglio che mettere a disposizione la propria professionalità e la creatività in forme innovative e, ancora fino a qualche giorno fa, hanno inviato al Sovrintendente una proposta interessante per un teatro sempre attivo. La risposta data è stata improntata alla solita vaghezza delle valutazioni, valuteremo: mentre gli altri fanno, da noi si medita. In conclusione, ci vorranno condizioni di Bilancio ben più solide su prospettive conoscitive, che non appaiono di urgenza primaria di questa Consiliatura finale. Grazie, Presidente. SICARI Francesco (Presidente) A lei. Ci sono altri interventi da parte dei Consiglieri? Ricordo che siamo nella fase della discussione dell’atto. Prego, Consigliere Versaci, poi Ferrero. Prego, Versaci. VERSACI Fabio Grazie, Presidente. Oggi sono veramente… sono sempre più stupito e perplesso, soprattutto dagli ex Colleghi di Maggioranza, che stanno passando il tempo a rimuginare di quando erano in Maggioranza, che nessuno li ascoltava. Questa cosa sta incominciando ad essere un po’ noiosa ed anche abbastanza… non fa neanche più notizia. Semplicemente la mozione, come ha detto il Collega Giovara, l’aveva detto nello scorso Consiglio… sicuramente adesso questo momento è un momento di difficoltà, però noi speriamo tutti di tornare al più presto alla normalità, si spera, e ad un momento di candidatura. Non ho voglia di rifare tutto l’excursus di questa mozione, perché l’ha già fatto il Collega Giovara, chi vuole si può andare a riascoltare l’intervento, ma soprattutto a riascoltare le discussioni all’interno della Commissione. Non dico altro, Presidente, perché sta diventando veramente noioso, ormai parliamo solamente tra noi, a noi stessi e là fuori non ci ascolta più nessuno. Grazie. SICARI Francesco (Presidente) Grazie a lei. Prego, Vicepresidente Ferrero. FERRERO Viviana (Vicepresidente) Sì, grazie, Presidente. Io invece sono estremamente positiva di questa mozione, che dà grande valore alla V Commissione, che vuole ripensare in questo momento storico in cui io non vorrei tornare come prima, io vorrei rivedere la città nell’ottica di quelle che sono state sempre un po’ le ambizioni del Movimento 5 Stelle, quindi la cultura di prossimità, la cultura che arriva vicino ai cittadini, la cultura diffusa, la cultura ovunque. Ci sono delle mozioni di Maggioranza e di Minoranza sulla possibilità di accedere più facilmente e di sburocratizzare tutte le richieste di eventi. C’è stata una mozione sulla richiesta di aver un palco fisso in cui si potessero esibire a rotazione vari soggetti, senza avere, appunto, il palco smontato e rimontato in continuazione. C’è questa diffusione della lettura, grazie all’iniziativa delle biblioteche. Io devo dire che, nonostante tutto, noi piangiamo migliaia di morti - e su questo io vorrei fare un minuto interiore di silenzio -, ma, detto questo, nel sistema culturale nostro e torinese io ho visto una voglia di uscire fuori e di reinventare questa cultura, che è un insieme di saperi che si mettono a sistema, estremamente interessante. Io credo che questo nostro modello, che a me piace chiamare cultura di prossimità, proprio perché noi abbiamo pensato anche urbanisticamente un modo di utilizzare gli spazi diverso, di poter scendere sotto casa e di trovare magari il cinema all’aperto, o di raggiungerlo in bicicletta, ecco, una serie di azioni che, messe a sistema, possono dare un modello. Quel modello si può proporre come Città della Cultura. Noi siamo una città che ha un impianto storico molto interessante, una serie di musei estremamente significativi, che, come dico, assolutamente secondo me anche sottostimati nelle loro potenzialità. Torino, non solo città dell’automobile, è una città tutta da costruire e io direi che questa mozione va non solo votata con passione, ma direi di superare tutte quelle che sono state, appunto, chi l’ha detto e chi l’ha scritto per prima, mi sembra che tutte le forze politiche in questo momento abbiano comunque espresso la volontà di lavorare ad un modello culturale estremamente torinese e questo a me piace molto e, quindi, la voterò convintamente. Grazie. SICARI Francesco (Presidente) Grazie a lei. Prego, Consigliera Montalbano. Ha tre minuti. MONTALBANO Deborah Sì, grazie, Presidente. Mi sente, quindi vado, vero? SICARI Francesco (Presidente) Sì, può andare. MONTALBANO Deborah Grazie. Allora, innanzitutto piena solidarietà all’intervento fatto dalla Consigliera Pollicino, perché poi lo so che la verità fa male, però ogni tanto uno se la deve pure sorbire. Ma, detto questo, rispetto all’atto, faccio presente ad alcuni Consiglieri di Maggioranza che ci sono 60 persone circa fuori dal Palazzo (anche se, magari, noi non andiamo più, non ci rechiamo più) che non hanno neanche da mangiare e come vivere. E poi delle critiche che arrivano da attuali Consiglieri Comunali che sono arrivati a fare i Presidenti di Consiglio del Comune di Torino facendo campagna elettorale attraverso alcune realtà, come centri sociali importanti della città di Torino, faccio un esempio l’Aska di Torino, mi viene davvero da ridere. Comunque, detto questo, entrando nel merito della discussione, io pongo solo una questione al primo firmatario, e quindi al Consigliere Massimo Giovara: in questi anni, io ho visto una riduzione di risorse alle Circoscrizioni per condizioni di Bilancio che ci hanno, tra virgolette, attraverso la Corte dei Conti, anche costretto talvolta a queste riduzioni. Non riusciamo a finanziare le piccole realtà culturali che si muovono sui quartieri, non dico di periferia, in generale, che vivono di autofinanziamento, che fanno dei sacrifici immensi per portare la cultura in tutta la città di Torino e qui, sì, soprattutto anche in alcuni quartieri di periferia. Quindi, visto e considerato che, come ricordava anche la Consigliera Viviana Ferrero, la politica del Movimento 5 Stelle che è entrata in Comune a Torino era quella della cultura di prossimità, di rafforzare le realtà territoriali, le piccole realtà, non le grandi, le piccole, allora, mi chiedo ma se non riusciamo a finanziare le piccole realtà, se lasciamo abbandonate a se stesse quelle piccole realtà, dove troviamo - perché allora, a questo punto, faccio una domanda - le risorse invece per lanciare grandi campagne per le grandi realtà, perché poi in questi eventi sicuramente non è che arriverà la piccola associazione di quartiere culturale a poter essere protagonista. E allora scusate, visto che noi eravamo quelli del rafforzamento delle piccole realtà e di discostarci dai grandi eventi e dalle grandi questioni poi, che erano un po’ l’ecosistema degli eventi sulla città, mi dispiace, Consigliere Massimo Giovara, io non ritengo di poter votare questa mozione, a meno che lei, come Consigliere di Maggioranza, non mi garantisce che riusciamo a dare dei finanziamenti alle Circoscrizioni per finanziare le piccole realtà territoriali e di quartiere che si occupano di cultura, e poi anche fare tutto questo lavoro in V Commissione, che poi sarebbe anche un lavoro un po’ così, cioè di ricerca conoscitiva, quindi un po’, tra virgolette, lasciatemi passare il termine, considerando anche il Covid e l’emergenza sanitaria... SICARI Francesco (Presidente) La invito a concludere. MONTALBANO Deborah …un po’ di parliamoci in Commissione, ma nulla si muoverà. Allora, se lei mi riesce a garantire le risorse prima, in maniera prioritaria, per quelle realtà e, poi, per tutto il resto, io potrei anche votare questa mozione. Non credo che questo Consigliere di Maggioranza, con tutto il rispetto che ho per il suo lavoro e per il suo modo di operare, possa garantirmi questa certezza. SICARI Francesco (Presidente) Adesso, con ordine, ho il Consigliere Giovara. Prego, ne ha facoltà. GIOVARA Massimo Sì, mi dispiace dover occupare altro tempo, perché è anche tardi e siamo tutti un po’ stanchi, però anche per chiarezza nei suoi confronti, Presidente, e di chi magari ci sta ascoltando, è indispensabile fare alcuni chiarimenti rispetto alla confusione che è stata fatta negli interventi che mi hanno preceduto. Questo è un atto che nasce su spunto, io peraltro… mi dispiace per chi mi ha preceduto, tra gli interventi che mi hanno preceduto qualcuno ha affermato di avere presentato a questa Amministrazione la proposta di candidatura per Capitale Europea, eppure ai Consiglieri di V non risulta e, quindi, probabilmente è stato presentato in segreto ad un’Assessora, perché a me non risultava. Mi risulta, invece, assolutamente che eravamo posizionati sulla candidatura italiana come Amministrazione, che abbiamo cambiato posizione e che la proposta di candidatura europea è arrivata dal Consigliere Lo Russo, Capogruppo del Partito Democratico, e che noi l’abbiamo accolta, almeno io l’ho accolta, perché mi sembra una cosa molto molto interessante e molto intelligente ed è una cosa, un lavoro che si può fare insieme tra Maggioranza ed Opposizione ed è un lavoro non dell’Assessorato, è un lavoro della Commissione. Quindi, è un lavoro che devono fare i Consiglieri che appartengono alla Commissione o quelli che vogliono parteciparvi. L’indagine conoscitiva serve a stabilire - visto che la candidatura andrà a buon fine, se andrà a buon fine, nel 2033 - e creare le condizioni per chi verrà dopo per lavorare ancora meglio e lavorare in anticipo, è la cosa di cui di solito ci accusate in questa Aula, ci accusate di non lavorare in tempo. L’indagine conoscitiva potrà anche essere, come ha accennato qualcuno che mi ha preceduto, inutile per chi mi ha preceduto, per me, invece, ovviamente è utile e lo è anche per chi, credo, ha presentato il precedente atto di mozione per la candidatura. È con grande tristezza che vedo non comprese le intenzioni di questo atto da alcuni Consiglieri di questo Consiglio Comunale. Abbiamo già fatto delle audizioni, abbiamo già iniziato, anche senza questo atto, a fare un’indagine conoscitiva e riguardo al tema della cultura diffusa, a parte il mio impegno personale che ha portato già dal primo anno all’aumento dei contributi per Torino Arti Performative di circa 100.000 euro, la difficoltà del drenare risorse dalle grandi strutture ai piccoli gruppi (ma non penso di dovermi dilungare in questo, troverò un’altra occasione) è una difficoltà legata anche, giustamente, alle rivendicazioni di lavoratori delle grandi strutture, come quelle del Regio, per il quale - e do una puntualizzazione anche a chi mi ha preceduto ancora prima - sul Regio noi abbiamo presentato un piano industriale per un ente che era in estrema difficoltà economica e che lo è ancora, non per responsabilità di questa Amministrazione. Detto questo, l’azione del Sovrintendente è un’azione indipendente, che è gestita da un C.d.I. a cui partecipano sia Regione, che Comune, che due fondazioni private. Noi abbiamo la Presidenza, che è la nostra Sindaca, e rispetto a questo la Sindaca cerca di fare applicare il piano industriale, che è l’unica fonte di salvezza, per quanto mi riguarda e come pubblicamente ho detto, del Teatro Regio: abbattere gli sprechi, togliere privilegi e drenare le risorse che potremmo avanzare, in totale sono intorno ad una ventina di milioni quelle che vengono destinate alla cultura, di più ai piccoli e un po’ meno a quelli grossi. Questa è la mia posizione. Per concludere, questa semplice mozione è in appoggio ad una mozione che viene dalla minoranza e serve a trovare un clima di collaborazione per i cittadini, non per una forza politica. Rivendicare, come dire, la paternità di un atto del genere è cosa ben triste di fronte alle esigenze dei cittadini. Grazie, Presidente. SICARI Francesco (Presidente) Grazie a lei, Consigliere Giovara. Adesso, con ordine ho... |