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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 11 Maggio 2020 ore 13,00
Paragrafo n. 26
MOZIONE 2020-00290
(MOZIONE N. 15/2020) "DETERMINAZIONE DELLA RICERCA CONOSCITIVA SULLA CANDIDATURA DI TORINO A CAPITALE EUROPEA DELLA CULTURA" PRESENTATA IN DATA 27 GENNAIO 2020 - PRIMO FIRMATARIO GIOVARA.
Interventi
SICARI Francesco (Presidente)
Proseguiamo adesso i nostri lavori con il punto 14, la mozione n. mecc. 202000290/002:

“Determinazione della ricerca conoscitiva sulla
candidatura di Torino a Capitale Europea della Cultura”

SICARI Francesco (Presidente)
È stata presentata il 27 gennaio dal Consigliere Giovara. Ricordo che nella trattazione
degli interventi sono già intervenuti il Consigliere Giovara ed il Capogruppo Lo Russo.
Quindi, riprendiamo da questo punto. Chiedo ai Consiglieri, se vogliono intervenire…

GIOVARA Massimo
E…

SICARI Francesco (Presidente)
…ci si segna.

GIOVARA Massimo
Perfetto.

SICARI Francesco (Presidente)
Perché, essendo già intervenuto, devo capire come si articolerà un attimo. Interventi da
parte di altri Consiglieri.
Prego, Vicecapogruppo Pollicino. No, Consigliere Giovara, lei ha illustrato. Prego,
Pollicino.

POLLICINO Marina
Grazie, Presidente. A valle di tutti gli interventi ascoltati in passato, quindi la volta
precedente, devo dire che rimango molto perplessa sulla reale volontà di questa
Amministrazione di avanzare la candidatura di Torino a Città Europea della Cultura e,
soprattutto, offendono la mia intelligenza i percorsi ondivaghi fin qui tenuti. Io ricordo
perfettamente la decisa determinazione e l’attesa trepidante poi sfociata nelle parole
della Sindaca, “È un sogno su cui abbiamo lavorato e oggi è diventato realtà” quando si
è trattato di ottenere l’assegnazione delle ATP Finals, cosa che ovviamente mi ha fatto
molto piacere, ci mancherebbe, ma non ho notato lo stesso entusiasmo quando
personalmente, su sollecitazione di alcuni studiosi, proposi direttamente all’Assessora
competente la possibilità di attivarci - allora facevo ancora parte della Maggioranza -
per la candidatura di Torino a Capitale Europea della Cultura. Perché mi sembrava
un’iniziativa politica importante per il Movimento di cui allora facevo parte e,
soprattutto, per la città, per le ricadute positive che l’offerta culturale e turistica della
candidatura avrebbero portato sul territorio cittadino. Il mio ingenuo entusiasmo fu
gelato dalla risposta dell’Assessora, che spense la mia proposta affermando che non
c’erano risorse necessarie e che comunque era troppo presto e che ci avrebbe pensato
l’Amministrazione successiva. Io ovviamente feci un breve commento di tipo politico
sull’opportunità di rinviare la decisione ad un’altra Consiliatura, ma la cosa non fu
presa, diciamo così, in considerazione, terminò lì. Mesi dopo e, precisamente, a febbraio
2019, un’altra forza politica ha presentato una mozione che andava in quella direzione,
tanto è vero che nel dispositivo si impegnava la Sindaca e l’Amministrazione, leggo
testualmente: “Ad avviare le attività necessarie alla definizione della candidatura di
‘Torino Capitale Europea della Cultura 2033’”. Ovviamente non mi sono meravigliata
della mozione in sé, considerato che la trovavo un’ottima iniziativa, quanto del fatto che
a gennaio di quest’anno, quindi quasi un anno dopo, durante una Commissione sul tema
la proposta stavolta venisse accolta da quella stessa Amministrazione che in precedenza
l’aveva esclusa. Ancor più la mia perplessità quando, qualche giorno dopo, vedo
depositata una mozione della Maggioranza che impegna il Consiglio Comunale ad
effettuare in seno alla V Commissione una ricerca conoscitiva sulla candidatura
europea, che dovrebbe esaurirsi nell’arco di 6 mesi. Ecco, una ricerca conoscitiva che
viene discussa oggi, a maggio, che presumibilmente si concluderà alla fine del 2020 o ai
primi del 2021, praticamente alla fine del mandato elettorale di questa Consiliatura e,
curiosamente, nell’imminenza della campagna elettorale. Per me questo la dice davvero
lunga sulle operazioni di mera cosmesi amministrativa: con tutti i problemi che la
cosiddetta Fase seconda e quelle successive ci presenteranno nel poco tempo che manca
alla fine della Consiliatura, penso che ben altre, a questo punto, siano le priorità a cui la
Città dovrà trovare tempestive e sollecite risposte.
E tanto per fare un esempio concreto, una Città che progetti la propria candidatura a
Capitale Europea della Cultura dovrebbe tenere in ben altra ed alta considerazione il
proprio teatro lirico sinfonico, vale a dire uno degli elementi più conosciuti in ambito
europeo di ciò che si intende per cultura italiana. Proprio ieri osservavo un servizio
televisivo sull’iniziativa dei lavoratori del Teatro Coccia di Cuneo, che hanno dato vita
alla prima opera smart working dal titolo “Alienati”, un’opera di stretta attualità, legata
al tema dell’isolamento casalingo a causa del Covid-19, e che coinvolgerà
interattivamente anche il pubblico che potrà scegliere il destino dei personaggi. Per
questo spettacolo è stata costituita una task force di compositori, autori, registi e
cantanti, che hanno messo in campo tutte le loro risorse per mantenere attivo il teatro
anche in tempi così difficili. Anche i lavoratori del nostro Regio non chiedevano di
meglio che mettere a disposizione la propria professionalità e la creatività in forme
innovative e, ancora fino a qualche giorno fa, hanno inviato al Sovrintendente una
proposta interessante per un teatro sempre attivo. La risposta data è stata improntata alla
solita vaghezza delle valutazioni, valuteremo: mentre gli altri fanno, da noi si medita.
In conclusione, ci vorranno condizioni di Bilancio ben più solide su prospettive
conoscitive, che non appaiono di urgenza primaria di questa Consiliatura finale. Grazie,
Presidente.

SICARI Francesco (Presidente)
A lei. Ci sono altri interventi da parte dei Consiglieri? Ricordo che siamo nella fase
della discussione dell’atto. Prego, Consigliere Versaci, poi Ferrero. Prego, Versaci.

VERSACI Fabio
Grazie, Presidente. Oggi sono veramente… sono sempre più stupito e perplesso,
soprattutto dagli ex Colleghi di Maggioranza, che stanno passando il tempo a
rimuginare di quando erano in Maggioranza, che nessuno li ascoltava. Questa cosa sta
incominciando ad essere un po’ noiosa ed anche abbastanza… non fa neanche più
notizia. Semplicemente la mozione, come ha detto il Collega Giovara, l’aveva detto
nello scorso Consiglio… sicuramente adesso questo momento è un momento di
difficoltà, però noi speriamo tutti di tornare al più presto alla normalità, si spera, e ad un
momento di candidatura. Non ho voglia di rifare tutto l’excursus di questa mozione,
perché l’ha già fatto il Collega Giovara, chi vuole si può andare a riascoltare
l’intervento, ma soprattutto a riascoltare le discussioni all’interno della Commissione.
Non dico altro, Presidente, perché sta diventando veramente noioso, ormai parliamo
solamente tra noi, a noi stessi e là fuori non ci ascolta più nessuno. Grazie.

SICARI Francesco (Presidente)
Grazie a lei. Prego, Vicepresidente Ferrero.

FERRERO Viviana (Vicepresidente)
Sì, grazie, Presidente. Io invece sono estremamente positiva di questa mozione, che dà
grande valore alla V Commissione, che vuole ripensare in questo momento storico in
cui io non vorrei tornare come prima, io vorrei rivedere la città nell’ottica di quelle che
sono state sempre un po’ le ambizioni del Movimento 5 Stelle, quindi la cultura di
prossimità, la cultura che arriva vicino ai cittadini, la cultura diffusa, la cultura ovunque.
Ci sono delle mozioni di Maggioranza e di Minoranza sulla possibilità di accedere più
facilmente e di sburocratizzare tutte le richieste di eventi. C’è stata una mozione sulla
richiesta di aver un palco fisso in cui si potessero esibire a rotazione vari soggetti, senza
avere, appunto, il palco smontato e rimontato in continuazione. C’è questa diffusione
della lettura, grazie all’iniziativa delle biblioteche. Io devo dire che, nonostante tutto,
noi piangiamo migliaia di morti - e su questo io vorrei fare un minuto interiore di
silenzio -, ma, detto questo, nel sistema culturale nostro e torinese io ho visto una voglia
di uscire fuori e di reinventare questa cultura, che è un insieme di saperi che si mettono
a sistema, estremamente interessante. Io credo che questo nostro modello, che a me
piace chiamare cultura di prossimità, proprio perché noi abbiamo pensato anche
urbanisticamente un modo di utilizzare gli spazi diverso, di poter scendere sotto casa e
di trovare magari il cinema all’aperto, o di raggiungerlo in bicicletta, ecco, una serie di
azioni che, messe a sistema, possono dare un modello. Quel modello si può proporre
come Città della Cultura. Noi siamo una città che ha un impianto storico molto
interessante, una serie di musei estremamente significativi, che, come dico,
assolutamente secondo me anche sottostimati nelle loro potenzialità. Torino, non solo
città dell’automobile, è una città tutta da costruire e io direi che questa mozione va non
solo votata con passione, ma direi di superare tutte quelle che sono state, appunto, chi
l’ha detto e chi l’ha scritto per prima, mi sembra che tutte le forze politiche in questo
momento abbiano comunque espresso la volontà di lavorare ad un modello culturale
estremamente torinese e questo a me piace molto e, quindi, la voterò convintamente.
Grazie.

SICARI Francesco (Presidente)
Grazie a lei. Prego, Consigliera Montalbano. Ha tre minuti.

MONTALBANO Deborah
Sì, grazie, Presidente. Mi sente, quindi vado, vero?

SICARI Francesco (Presidente)
Sì, può andare.

MONTALBANO Deborah
Grazie. Allora, innanzitutto piena solidarietà all’intervento fatto dalla Consigliera
Pollicino, perché poi lo so che la verità fa male, però ogni tanto uno se la deve pure
sorbire. Ma, detto questo, rispetto all’atto, faccio presente ad alcuni Consiglieri di
Maggioranza che ci sono 60 persone circa fuori dal Palazzo (anche se, magari, noi non
andiamo più, non ci rechiamo più) che non hanno neanche da mangiare e come vivere.
E poi delle critiche che arrivano da attuali Consiglieri Comunali che sono arrivati a fare
i Presidenti di Consiglio del Comune di Torino facendo campagna elettorale attraverso
alcune realtà, come centri sociali importanti della città di Torino, faccio un esempio
l’Aska di Torino, mi viene davvero da ridere.
Comunque, detto questo, entrando nel merito della discussione, io pongo solo una
questione al primo firmatario, e quindi al Consigliere Massimo Giovara: in questi anni,
io ho visto una riduzione di risorse alle Circoscrizioni per condizioni di Bilancio che ci
hanno, tra virgolette, attraverso la Corte dei Conti, anche costretto talvolta a queste
riduzioni. Non riusciamo a finanziare le piccole realtà culturali che si muovono sui
quartieri, non dico di periferia, in generale, che vivono di autofinanziamento, che fanno
dei sacrifici immensi per portare la cultura in tutta la città di Torino e qui, sì, soprattutto
anche in alcuni quartieri di periferia. Quindi, visto e considerato che, come ricordava
anche la Consigliera Viviana Ferrero, la politica del Movimento 5 Stelle che è entrata in
Comune a Torino era quella della cultura di prossimità, di rafforzare le realtà territoriali,
le piccole realtà, non le grandi, le piccole, allora, mi chiedo ma se non riusciamo a
finanziare le piccole realtà, se lasciamo abbandonate a se stesse quelle piccole realtà,
dove troviamo - perché allora, a questo punto, faccio una domanda - le risorse invece
per lanciare grandi campagne per le grandi realtà, perché poi in questi eventi
sicuramente non è che arriverà la piccola associazione di quartiere culturale a poter
essere protagonista. E allora scusate, visto che noi eravamo quelli del rafforzamento
delle piccole realtà e di discostarci dai grandi eventi e dalle grandi questioni poi, che
erano un po’ l’ecosistema degli eventi sulla città, mi dispiace, Consigliere Massimo
Giovara, io non ritengo di poter votare questa mozione, a meno che lei, come
Consigliere di Maggioranza, non mi garantisce che riusciamo a dare dei finanziamenti
alle Circoscrizioni per finanziare le piccole realtà territoriali e di quartiere che si
occupano di cultura, e poi anche fare tutto questo lavoro in V Commissione, che poi
sarebbe anche un lavoro un po’ così, cioè di ricerca conoscitiva, quindi un po’, tra
virgolette, lasciatemi passare il termine, considerando anche il Covid e l’emergenza
sanitaria...

SICARI Francesco (Presidente)
La invito a concludere.

MONTALBANO Deborah
…un po’ di parliamoci in Commissione, ma nulla si muoverà. Allora, se lei mi riesce a
garantire le risorse prima, in maniera prioritaria, per quelle realtà e, poi, per tutto il
resto, io potrei anche votare questa mozione. Non credo che questo Consigliere di
Maggioranza, con tutto il rispetto che ho per il suo lavoro e per il suo modo di operare,
possa garantirmi questa certezza.

SICARI Francesco (Presidente)
Adesso, con ordine, ho il Consigliere Giovara. Prego, ne ha facoltà.

GIOVARA Massimo
Sì, mi dispiace dover occupare altro tempo, perché è anche tardi e siamo tutti un po’
stanchi, però anche per chiarezza nei suoi confronti, Presidente, e di chi magari ci sta
ascoltando, è indispensabile fare alcuni chiarimenti rispetto alla confusione che è stata
fatta negli interventi che mi hanno preceduto. Questo è un atto che nasce su spunto, io
peraltro… mi dispiace per chi mi ha preceduto, tra gli interventi che mi hanno preceduto
qualcuno ha affermato di avere presentato a questa Amministrazione la proposta di
candidatura per Capitale Europea, eppure ai Consiglieri di V non risulta e, quindi,
probabilmente è stato presentato in segreto ad un’Assessora, perché a me non risultava.
Mi risulta, invece, assolutamente che eravamo posizionati sulla candidatura italiana
come Amministrazione, che abbiamo cambiato posizione e che la proposta di
candidatura europea è arrivata dal Consigliere Lo Russo, Capogruppo del Partito
Democratico, e che noi l’abbiamo accolta, almeno io l’ho accolta, perché mi sembra una
cosa molto molto interessante e molto intelligente ed è una cosa, un lavoro che si può
fare insieme tra Maggioranza ed Opposizione ed è un lavoro non dell’Assessorato, è un
lavoro della Commissione. Quindi, è un lavoro che devono fare i Consiglieri che
appartengono alla Commissione o quelli che vogliono parteciparvi. L’indagine
conoscitiva serve a stabilire - visto che la candidatura andrà a buon fine, se andrà a buon
fine, nel 2033 - e creare le condizioni per chi verrà dopo per lavorare ancora meglio e
lavorare in anticipo, è la cosa di cui di solito ci accusate in questa Aula, ci accusate di
non lavorare in tempo. L’indagine conoscitiva potrà anche essere, come ha accennato
qualcuno che mi ha preceduto, inutile per chi mi ha preceduto, per me, invece,
ovviamente è utile e lo è anche per chi, credo, ha presentato il precedente atto di
mozione per la candidatura. È con grande tristezza che vedo non comprese le intenzioni
di questo atto da alcuni Consiglieri di questo Consiglio Comunale. Abbiamo già fatto
delle audizioni, abbiamo già iniziato, anche senza questo atto, a fare un’indagine
conoscitiva e riguardo al tema della cultura diffusa, a parte il mio impegno personale
che ha portato già dal primo anno all’aumento dei contributi per Torino Arti
Performative di circa 100.000 euro, la difficoltà del drenare risorse dalle grandi strutture
ai piccoli gruppi (ma non penso di dovermi dilungare in questo, troverò un’altra
occasione) è una difficoltà legata anche, giustamente, alle rivendicazioni di lavoratori
delle grandi strutture, come quelle del Regio, per il quale - e do una puntualizzazione
anche a chi mi ha preceduto ancora prima - sul Regio noi abbiamo presentato un piano
industriale per un ente che era in estrema difficoltà economica e che lo è ancora, non per
responsabilità di questa Amministrazione. Detto questo, l’azione del Sovrintendente è
un’azione indipendente, che è gestita da un C.d.I. a cui partecipano sia Regione, che
Comune, che due fondazioni private. Noi abbiamo la Presidenza, che è la nostra
Sindaca, e rispetto a questo la Sindaca cerca di fare applicare il piano industriale, che è
l’unica fonte di salvezza, per quanto mi riguarda e come pubblicamente ho detto, del
Teatro Regio: abbattere gli sprechi, togliere privilegi e drenare le risorse che potremmo
avanzare, in totale sono intorno ad una ventina di milioni quelle che vengono destinate
alla cultura, di più ai piccoli e un po’ meno a quelli grossi. Questa è la mia posizione.
Per concludere, questa semplice mozione è in appoggio ad una mozione che viene dalla
minoranza e serve a trovare un clima di collaborazione per i cittadini, non per una forza
politica. Rivendicare, come dire, la paternità di un atto del genere è cosa ben triste di
fronte alle esigenze dei cittadini. Grazie, Presidente.

SICARI Francesco (Presidente)
Grazie a lei, Consigliere Giovara.
Adesso, con ordine ho...
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