Interventi |
MALANCA Roberto Grazie, Presidente. Sì, nell’interlocuzione con il Consigliere Magliano lo scopo di aver apportato qualche piccolo emendamento alla sua proposta di mozione serve proprio per allargare la platea di quello che inizialmente era considerato il problema principale e quindi legato proprio alla frequenza scolastica. Allargare la platea significa riconoscere che chi ha pagato per un servizio e non ha potuto usufruire non per propria colpa, possa essere in qualche modo ristorato di questo investimento fatto attraverso le due formule che sono indicate all’interno della proposta del Consigliere Magliano, e cioè il credito per l’acquisto di un abbonamento successivo oppure il prolungamento del corso di validità dell’attuale abbonamento. La formula del rimborso in questo momento metterebbe, invece, in difficoltà, soprattutto di tipo finanziario, quelli che sono i gestori del trasporto pubblico, che in questo momento sono in difficoltà in tutta Italia, perché? Perché hanno evidentemente dei problemi di cassa in questo momento e, seppur si vuole riconoscere un principio al ristoro di una cifra spesa, investita a fronte di un servizio non goduto, è anche vero che comunque queste stesse aziende di trasporto pubblico, in questo periodo, ancorché in formula ridotta, questo servizio in qualche modo lo hanno erogato e ne hanno supportato i costi, senza purtroppo avere quelli che erano gli incassi (incomprensibile). A livello nazionale so che è presente e sarà presente nel prossimo decreto una formula attraverso la quale si cerca di porre mano anche a questo aspetto specifico di ristoro, dicevamo, appunto, delle cifre investite sia dagli studenti, ma anche dai lavoratori, e il secondo tipo di ampliamento che è previsto dagli emendamenti a questa mozione è perché a Torino abbiamo diverse decine di migliaia di persone che si recano in città da fuori o che dalla città vanno a lavorare fuori dalla città, alcuni anche fuori regione. È evidente che la stessa tematica non riguarda solo ed esclusivamente GTT, ma riguarda anche Trenitalia, riguarda anche i gestori del trasporto intercomunale ed extracomunale, e mi sembrava giusto che la Sindaca e la Giunta interloquissero sia con l’Agenzia per la Mobilità Piemontese, che con la Regione, che è colei che distribuisce il Fondo Nazionale Trasporti che arriva dallo Stato, perché sono loro che poi alla fine dovranno, in accordo con il Governo, garantire l’uniformità di applicazione fra tutti i gestori e uniformità anche di applicazione a livello nazionale. Solo una piccola precisazione: ovviamente qui stiamo parlando del trasporto pubblico e quindi, escludendo quello che è il servizio a mercato offerto da Trenitalia, cioè quello delle Frecce, oppure quello di Italo, perché qui stiamo parlando di servizi a mercato dove non c’è contribuzione pubblica e quindi dove le aziende hanno anche altri margini e comunque hanno un’autonomia decisionale sicuramente superiore. Grazie, Presidente. |