Interventi |
BUCCOLO Giovanna Grazie Presidente, ma io ringrazio la prima firmataria per questo atto che la Maggioranza condivide. Il Terzo Settore e il mondo del volontariato rappresentano un’ossatura fondamentale per il nostro Paese, così come per la nostra Città e lo stiamo vedendo soprattutto anche in questa fase di emergenza. Le conseguenze di questa emergenza, in primis sanitaria, ma che ben presto ha avuto anche ricadute sociali ed economiche, sono già immaginabili e tangibili, e il domani risentirà fortemente di quello che stiamo vivendo e non possiamo pensare di affrontarlo quando arriverà. Crescerà la domanda di protezione sociale, ma soprattutto la divaricazione delle tante disuguaglianze, ed è in questo contesto, in questa sfida enorme che ci attende e che riguarderà tutto il Paese, ma anche la nostra Città, che non dobbiamo farci trovare impreparati. I nostri servizi, insieme alle realtà del Terzo Settore, giocano un ruolo centrale; abbiamo il dovere, anche come Comune, di continuare a supportare e a collaborare con queste realtà per scongiurare il rischio di una più diffusa e capillare marginalità sociale. Va ampliato, pertanto, il raggio d’azione anche con il Terzo Settore, andando a migliorare ed implementare tutti quei servizi che il welfare state non riesce oggi a garantire in modo soddisfacente, a maggior ragione in questa fase, ma anche per il futuro, in un’ottica di un miglioramento anche del lavoro di rete all’interno dell’intervento sociale e non, perché non ci potrà essere una ripresa economica senza una tenuta sociale. È importante, pertanto, iniziare a delineare anche un percorso, a raccordare e a indirizzare i provvedimenti che prevedono il coinvolgimento del Terzo Settore fin dalla fase di co-progettazione degli interventi e non solo di co-gestione degli stessi, impostando delle azioni di rilancio anche per la Fase 2 con tutti i soggetti istituzionali interessati. Ovviamente gli Enti territoriali da soli non possono farcela ed è importante e fondamentale, a mio avviso, soprattutto in questa fase, ma anche per il futuro, il sostegno anche da parte del Governo, è necessario che le realtà territoriali abbiano anche le risorse necessarie per far fronte a quanto chiede anche l’articolo 48 del Decreto “Cura Italia”, ma anche per sostenere in modo ottimale il mondo dei servizi alla persona, in un’ottica di un sistema integrato di welfare, quel sistema di protezione sociale integrato che, a fianco di misure fiscali, aiuti anche quella rete di aiuto, di protezione dei soggetti più fragili, vulnerabili, che più di altri rischiano di rimanere ai margini della nostra comunità. I nostri giovani, i cui percorsi di accesso al lavoro e istruzione e formazione vedono crescere il divario tra chi ha molto e chi ha poco; le persone con disabilità motoria e intellettiva, di cui spesso purtroppo, ahimè, ci si dimentica; il disoccupato, i lavoratori a basso reddito, le donne ancora discriminate nel mondo del lavoro, i nostri anziani, i malati non autosufficienti e le loro famiglie, su cui spesso si scarica la responsabilità di una gestione non semplice, a maggior ragione in questa emergenza. Auspico, pertanto, che nel prossimo DPCM ci potrà essere un’attenzione maggiore, anche per queste realtà, delle misure a sostegno del Terzo Settore, così come è già stato anche annunciato durante la cabina di regia e il confronto intercorso tra il Forum del Terzo Settore e il Governo. Concludo annunciando il voto favorevole del Gruppo di Maggioranza e colgo l’occasione, Presidente, per ringraziare tutte le realtà del Terzo Settore, che ogni giorno collaborano con i nostri servizi e gli operatori, i volontari in prima linea che stanno fornendo anche in questa fase un supporto fondamentale, senza risparmiarsi dando il loro prezioso contributo. Grazie. |