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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 11 Maggio 2020 ore 13,00
Paragrafo n. 18
MOZIONE 2020-01010
(MOZIONE N. 19/2020) "PRIME MISURE A SOSTEGNO DEL TERZO SETTORE" PRESENTATA IN DATA 24 APRILE 2020 - PRIMA FIRMATARIA TISI.
Interventi
SICARI Francesco (Presidente)
Proseguiamo adesso con il punto 10, la mozione n. meccanografico 202001010/002:

“Prime misure a sostegno del Terzo Settore”

SICARI Francesco (Presidente)
Presentata in data 24 aprile, prima firmataria è la Consigliera Tisi, alla quale lascio la
parola per l’illustrazione.

TISI Elide
Grazie, Presidente. Allora, questa mozione è un atto che ha visto un approfondimento in
Commissione anche con i soggetti interessati e, direi, approfondendo proprio quello che
storicamente, soprattutto in questo momento storico, il comparto del Terzo Settore,
nelle sue varie articolazioni, rappresenta nella nostra città. Intanto, credo che occorra
ricordare che la storia solidaristica della nostra città ha delle radici antiche culturali, sia
laiche che confessionali, e credo che proprio attraverso questa rete e questa
infrastrutturazione di solidarietà, sociale in particolare, ma non solo, ci sia la possibilità
è c’è stata la possibilità di affrontare anche una situazione di grande emergenza come
quella attuale, avendo, come Città... potendo contare, come Città, su, appunto, questa
infrastrutturazione e queste organizzazioni, che oggi peraltro sono state più volte
richiamate su varie tematiche e che certamente rappresentano un pezzo fondamentale
del modello di servizi e di attività della nostra Torino.
Io credo che questo momento così difficile, però, deve assolutamente essere affrontato
guardando a questi mondi come ad una risorsa preziosa che non può essere dispersa,
proprio perché i tempi che ci aspettano, superata - io spero presto - la pandemia e la crisi
sanitaria, ci vedranno misurarci con una crisi sociale ed economica molto forte. Quindi,
noi abbiamo bisogno di arrivare, avendo salvaguardato tutto questo mondo e avendo
affianco a noi l’esperienza ricca del volontariato, della promozione sociale e della
cooperazione sociale, che rappresentano spesso una risorsa di volontariato, ma che sono,
lo sappiamo, anche un mondo che produce posti di lavoro, in molti casi anche dei posti
di lavoro per persone fragili, e penso in particolare a tutta la cooperazione di
inserimento lavorativo e a tutti i lavoratori svantaggiati, che in quell’ambito operano e
trovano una possibilità.
Questa fase sicuramente sta mettendo anche questi mondi in grande difficoltà, intanto
perché il volontariato ha dovuto ripensarsi, molto spesso andando anche a coinvolgere
persone nuove, sappiamo come spesso i volontari, anche per età, non hanno sempre
tutte le possibilità di essere pienamente operativi, eppure stanno dando un contributo
fondamentale. Il mondo della cooperazione sociale, della promozione sociale ha visto
molte delle sue attività interrotte o sospese. Quindi, credo che l’azione da fare sia
proprio quella intanto di sostenerle con quelli che sono gli impegni, vorrei dire dovuti
da parte della Pubblica Amministrazione, e quindi rispettando i tempi di pagamento,
laddove ci sono dei servizi, dei contratti e delle scadenze, o consentendo anche di
certificare questi crediti, in modo tale da poter effettuare delle compensazioni; ma poi
credo ci sia bisogno di costruire dei luoghi, proprio perché credo che un Terzo Settore
forte lo è nella misura in cui anche l’Istituzione pubblica è in grado di svolgere appieno
la sua funzione anche di Governo e di garanzia per i cittadini, dicevo, individuare dei
luoghi, una cabina di regia dove provare a ripensare un po’ al domani e soprattutto
ricalibrando e riformulando dei servizi, che, anche a seguito delle restrizioni
conseguenti alle misure assunte per il Covid, devono essere assolutamente ripensati, ne
cito uno per tutti, i centri diurni per i disabili, che sicuramente sappiamo quanto siano
una necessità per tante persone e per tante famiglie, che vanno assolutamente ricalibrati,
riformulati e ripensati nelle loro modalità, ma accanto a questi moltissimi altri servizi.
Penso anche che sia importante conoscere maggiormente le opportunità che da questi
mondi derivano, quindi fare anche un lavoro di promozione e di conoscenza verso
l’opinione pubblica, ma anche perché sempre più persone si possano avvicinare a questi
mondi, e dare anche attuazione coinvolgendo, laddove necessario, le aziende sanitarie e
la Regione stessa in quelli che sono gli articoli, che dal DPCM sono stati indicati come
delle possibilità, appunto, di ripresa di alcune attività, penso all’articolo 8 del DPCM
del 26 di aprile proprio sui centri diurni, ma anche del Decreto Legge precedente, in
termini di riformulazione e soprattutto di semplificazione di modalità di procedure e di
tempistiche. Grazie.

SICARI Francesco (Presidente)
Grazie a lei. Adesso, con ordine, ho come primo intervento la Consigliera Grippo.
Prego, ne ha facoltà.

GRIPPO Maria Grazia
Sì, grazie Presidente. Intanto mi permetto di ringraziare la collega Tisi per aver fatto
tesoro e riunito in quest’atto tutte le suggestioni e le criticità che ci sono state
rappresentate dal Terzo Settore nel corso della Commissione che abbiamo dedicato per
audire i rappresentanti. L’importanza del Terzo Settore è già stata sottolineata dalla
collega, a me piace ricordarla ulteriormente oggi, perché il Terzo Settore nella gestione
dei dormitori svolge un ruolo molto importante e certamente è stato richiamato anche
dalla Maggioranza nell’intervento che è stato fatto prima, nel corso delle
comunicazioni, perché sarà un interlocutore importante se vogliamo dare una soluzione
rapida alla crisi che sta interessando i senza fissa dimora, che prima erano ospitati in
Piazza d’Armi. Quindi, il Terzo Settore è una realtà che è alleata quotidianamente con il
Comune nell’offerta di servizi che sono destinati ai fragili e ai fragilissimi, e quindi
merita un’attenzione che sia un’attenzione (incomprensibile).
Quest’atto, che ho avuto l’opportunità di sostenere anche fattivamente nella sua
redazione, contiene anche degli elementi di novità, che finalmente rimandano ad un atto
di coraggio, dacché abbiamo cominciato ad occuparci della crisi conseguente alla
pandemia da Coronavirus, perché in un qualche modo al punto 1) stabilisce di
cominciare a modificare l’approccio e il paradigma comportamentale nei confronti delle
imprese maggiormente colpite, e quindi si propone fin da ora di cominciare a
predisporre un piano straordinario di pagamento delle fatture che contempli non soltanto
una valutazione di rispetto, per quanto sia maggiormente possibile, dei termini
contrattuali di pagamento, ma che introduce l’opportunità di sondare la certificazione
dei crediti per poter andare, laddove sia possibile e laddove ci sia la volontà delle
imprese, a compensarli con quanto dovuto per imposte o tributi. Debbo dire che questo
tipo di posizione è già stata adottata per larga parte dal Senato della Repubblica, per
quanto riguarda il livello statale, in un atto di indirizzo che è stato votato, come dicevo,
a stragrande maggioranza e che è andato ad accompagnare l’approvazione del Decreto
“Cura Italia”. A proposito di quello che diceva il mio Capogruppo, che ha dimostrato
una certa lucidità nell’andare a verificare quali sono i punti di caduta dell’azione di
Governo in questo periodo, l’auspicio è che la volontà espressa dal ramo del Parlamento
sia in effetti attuata, e se noi nel nostro piccolo possiamo dare corso ad un’identica
volontà approvando questo atto di indirizzo e quindi impegnando la Giunta comunque
ad intraprendere anche questa strada, io credo che sarà nell’interesse delle imprese alle
quali ci rivogliamo. Grazie.

SICARI Francesco (Presidente)
Grazie a lei. Adesso ho la Consigliera Buccolo, prego.

BUCCOLO Giovanna
Grazie Presidente, ma io ringrazio la prima firmataria per questo atto che la
Maggioranza condivide. Il Terzo Settore e il mondo del volontariato rappresentano
un’ossatura fondamentale per il nostro Paese, così come per la nostra Città e lo stiamo
vedendo soprattutto anche in questa fase di emergenza. Le conseguenze di questa
emergenza, in primis sanitaria, ma che ben presto ha avuto anche ricadute sociali ed
economiche, sono già immaginabili e tangibili, e il domani risentirà fortemente di
quello che stiamo vivendo e non possiamo pensare di affrontarlo quando arriverà.
Crescerà la domanda di protezione sociale, ma soprattutto la divaricazione delle tante
disuguaglianze, ed è in questo contesto, in questa sfida enorme che ci attende e che
riguarderà tutto il Paese, ma anche la nostra Città, che non dobbiamo farci trovare
impreparati. I nostri servizi, insieme alle realtà del Terzo Settore, giocano un ruolo
centrale; abbiamo il dovere, anche come Comune, di continuare a supportare e a
collaborare con queste realtà per scongiurare il rischio di una più diffusa e capillare
marginalità sociale. Va ampliato, pertanto, il raggio d’azione anche con il Terzo Settore,
andando a migliorare ed implementare tutti quei servizi che il welfare state non riesce
oggi a garantire in modo soddisfacente, a maggior ragione in questa fase, ma anche per
il futuro, in un’ottica di un miglioramento anche del lavoro di rete all’interno
dell’intervento sociale e non, perché non ci potrà essere una ripresa economica senza
una tenuta sociale.
È importante, pertanto, iniziare a delineare anche un percorso, a raccordare e a
indirizzare i provvedimenti che prevedono il coinvolgimento del Terzo Settore fin dalla
fase di co-progettazione degli interventi e non solo di co-gestione degli stessi,
impostando delle azioni di rilancio anche per la Fase 2 con tutti i soggetti istituzionali
interessati. Ovviamente gli Enti territoriali da soli non possono farcela ed è importante e
fondamentale, a mio avviso, soprattutto in questa fase, ma anche per il futuro, il
sostegno anche da parte del Governo, è necessario che le realtà territoriali abbiano
anche le risorse necessarie per far fronte a quanto chiede anche l’articolo 48 del Decreto
“Cura Italia”, ma anche per sostenere in modo ottimale il mondo dei servizi alla
persona, in un’ottica di un sistema integrato di welfare, quel sistema di protezione
sociale integrato che, a fianco di misure fiscali, aiuti anche quella rete di aiuto, di
protezione dei soggetti più fragili, vulnerabili, che più di altri rischiano di rimanere ai
margini della nostra comunità. I nostri giovani, i cui percorsi di accesso al lavoro e
istruzione e formazione vedono crescere il divario tra chi ha molto e chi ha poco; le
persone con disabilità motoria e intellettiva, di cui spesso purtroppo, ahimè, ci si
dimentica; il disoccupato, i lavoratori a basso reddito, le donne ancora discriminate nel
mondo del lavoro, i nostri anziani, i malati non autosufficienti e le loro famiglie, su cui
spesso si scarica la responsabilità di una gestione non semplice, a maggior ragione in
questa emergenza.
Auspico, pertanto, che nel prossimo DPCM ci potrà essere un’attenzione maggiore,
anche per queste realtà, delle misure a sostegno del Terzo Settore, così come è già stato
anche annunciato durante la cabina di regia e il confronto intercorso tra il Forum del
Terzo Settore e il Governo.
Concludo annunciando il voto favorevole del Gruppo di Maggioranza e colgo
l’occasione, Presidente, per ringraziare tutte le realtà del Terzo Settore, che ogni giorno
collaborano con i nostri servizi e gli operatori, i volontari in prima linea che stanno
fornendo anche in questa fase un supporto fondamentale, senza risparmiarsi dando il
loro prezioso contributo. Grazie.

SICARI Francesco (Presidente)
Grazie a lei. Prego, Capogruppo Artesio.

ARTESIO Eleonora
Grazie, Presidente. La mozione pregevole presentata dalla collega Tisi è l’esempio
perfetto del ragionamento che avevo cercato di fare precedentemente. Quando si fa
riferimento alla responsabilità del Comune di Torino nel sostenere la continuità e la
certezza dei pagamenti relativamente ai partner di promozione del sistema di protezione
sociale locale, si fa riferimento esattamente a uno dei temi che mi ero permessa di
proporre il 9 marzo relativamente ai tempi di liquidazione delle fatture, in una fase di
crisi di liquidità da parte del Comune. Quando si fa riferimento alla necessità della co-
progettazione, si fa ovviamente riferimento alla necessità di approfondire quali siano le
tematiche di continuità dei servizi, in questo caso di carattere educativo e di protezione
sociale, attivati all’Ente Locale in concorso con soggetti terzi, sia nella fase di
programmazione che nella reale fase di esecuzione. Vorrei ricordare qui, perché è un
oggetto degli appassionati della materia, che proprio oggi il Sole 24 Ore fa un’attenta
riflessione in riferimento all’articolo 48 del Decreto “Cura Italia”, in cui si manteneva
l’obbligo per le Amministrazioni Pubbliche, durante la sospensione dei Servizi
Educativi e delle attività sociosanitarie e socio assistenziali, nei centri diurni per anziani
e per persone con disabilità, di fornire prestazioni in forme individuali, domiciliari o a
distanza, rese nel rispetto delle direttive sanitarie, negli stessi luoghi ove si svolgono
normalmente i servizi, senza creare aggregazione. In quelle condizioni le
Amministrazioni venivano autorizzate a pagare tutto l’importo iscritto nel Bilancio
Preventivo, e in quella direzione, in altri contesti locali, ad esempio in Regione Umbria,
alcune organizzazioni, dalla cooperazione sociale alle organizzazioni sindacali,
richiedevano l’immediato pagamento degli importi per i periodi di sospensione,
impegnandosi a presentare proposte di rimodulazione dei servizi sospesi, limitando il
ragionamento a quelli di carattere socio assistenziale, in quanto quelli educativi sono
interdetti da specifico riferimento della normativa riguardante il funzionamento
scolastico. Faccio questi due riferimenti per dire che noi possiamo anche procedere
lodevolmente su singoli atti che riguardano singoli comparti, lo abbiamo fatto per il
sostegno alle attività culturali e la collega Tisi ci propone di farlo per il tema relativo al
sostegno a tutta l’attività del Terzo Settore. Quello che a me, però, sembra significativo
dal punto di vista del rilancio delle politiche pubbliche è quello di avere un quadro
complessivo delle relazioni economiche che i livelli nazionali, regionali e locali possono
attivare, a cominciare dalla certezza dei finanziamenti propri per le spese dovute,
possono attivare nelle direzioni dei diversi comparti di cui si occupano, e quali siano le
modalità di rimodulazione di questi stessi comparti nelle fasi che ci attendono, a
cominciare dalla Fase 2, su cui, continuo a ripetere di volta in volta, anche recependo
critiche, mi permetto di dire, un po’ superficiali, noi allo stato attuale, come Comune di
Torino, conosciamo la Fase 2 per la gestione delle aree verdi e la Fase 2 per la gestione
del commercio; non conosciamo nulla della riattivazione degli interventi di protezione
sociale, tanto meno di quelli possibili prossimamente, anche con l’approssimarsi del
periodo estivo, delle attività educative. Quindi, io trovo lodevoli tutti i colleghi che si
cimentano in questo esercizio, che prendono impegni anche pubblici e anche in
confronti di terzi, e continuo a dire che c’è la necessità di una cornice per non formulare
auspici tutti fondati, ma che rischiano di non tradursi in un quadro d’insieme.
Quindi, come dire, sulle buone intenzioni non si può essere in disaccordo, ma questa
necessità continua ad essere sempre più pressante.

SICARI Francesco (Presidente)
La ringrazio. Adesso ho il Capogruppo Tresso. Prego, ne ha facoltà.

TRESSO Francesco
Sì, grazie Presidente. Io intervengo rapidamente, perché sono già state dette molte cose
dai colleghi che mi hanno preceduto. Io ho firmato l’atto, ringrazio anche
pubblicamente la collega Tisi per aver avuto quest’attenzione e aver presentato una
mozione che impegna il Consiglio Comunale che è già in un’ottica, anche quando si
parla di istituzione di una cabina di regia, direi proprio di Fase 3. È importante pensare
che a regime, nella fase post pandemica, il Comune di Torino voglia mantenere una
predilezione che ha sempre avuto alta di attenzione a tutta una serie di fragilità e di
realtà maggiormente bisognose di un certo tipo di politiche e che ha saputo sviluppare
nel tessuto cittadino tutta una serie di realtà, che nel Terzo Settore han fatto degli
elementi di professionalità, che hanno consentito di essere anche innovativi a livello
nazionale.
Nella parte di “impegna”, io mi trovo particolarmente concorde sull’aspetto che prevede
la necessità di garantire, sotto il profilo economico, queste realtà, che comunque dan
lavoro a molte persone, ma soprattutto che si occupano fattivamente di poter garantire i
servizi essenziali a molte altre, e soprattutto per quel che riguarda sia la necessità di
provvedere sollecitamente alla liquidità, che sta mettendo in crisi ovviamente questi
operatori; mi sembra intelligente la volontà di rendere detraibili i crediti di imposta,
perché questa è una misura di ossigeno che può essere applicata a tutti, in primis alla
realtà del Terzo Settore, e rammento a questo proposito che quando si parla di liquidità
è fondamentale che ci ricordiamo - ne abbiamo già parlato in Commissione - che ancora
ad oggi non è stato aperto il bando che emetteva i contributi per il Terzo Settore -
chiaramente aveva scadenza già adesso agli inizi di maggio, anzi, era una data che
avrebbe già dovuto essere, diciamo, passata, perché mi sembra che gli anni scorsi
scadesse il 6 maggio. Questi fondi sono necessari perché sono in questo momento gli
unici che possono sostenere le associazioni per quell’attività istituzionale che riguarda il
sostegno alla povertà con azioni concrete, quali per esempio penso al sostegno alle
famiglie o a tutte quelle realtà di persone che non possono disporre oggi dei tirocini
perché sono sospesi, perché magari lavorano in settori che sono ovviamente chiusi per
l’emergenza.
Quindi, in sostanza mi sembra anche, appunto, da quanto è stato espresso dalla prima
firmataria, riguardi un po’ tutta una serie di (incomprensibile) che ci hanno riportato i
rappresentanti del Terzo Settore auditi in Commissione; è urgente che la Città si
proponga in un’azione attiva di mantenimento delle imprese sulla necessaria volontà di
dare liquidità immediata a questo settore e anche sulla costituzione di una possibilità di
coordinamento tramite l’attuazione di questa cabina di regia. Grazie.

SICARI Francesco (Presidente)
Grazie a lei. Adesso ho il Capogruppo Magliano. Prego, ne ha facoltà.

MAGLIANO Silvio
Sì, grazie Presidente. Io ringrazio, come ho già fatto in Commissione, la collega per
aver presentato questo atto, questo atto che ha dentro di sicuro un riconoscimento di
quello che è stato, dell’impegno che c’è stato in questi mesi e nei mesi precedenti, c’è
dentro il presente, cioè che cosa sta facendo il Terzo Settore, e c’è dentro tanto futuro,
perché è evidente a tutti che se il mondo del Terzo Settore, che è sempre più esteso e
sempre più variegato, con la riforma del Codice del Terzo Settore ormai abbiamo
catalogato in un solo codice tutte le iniziative, tutte le attività che vengono svolte e tutte
le forme giuridiche, dalla promozione sociale alla cooperazione sociale, passando per il
volontariato e le fondazioni di comunità, ecco, questo Settore avrà, come è evidente a
tutti, in una Fase 3 di sicuro ancora più peso e ancora più responsabilità e ancora più
incombenze, perché le nuove povertà e le nuove fragilità evidentemente saranno sì
supportate dalle istituzioni a tutti i livelli - il Governo, la Regione e il Comune -, ma
sappiamo bene tutti quanto questo mondo, invece, ci permette di poter essere tranquilli
su alcune fragilità, che trovano oggettivamente una risposta solo in esso. Ed è evidente
che soprattutto il punto 3) e il punto 4) di questo atto dicono proprio di come dovremo
ripensare, questo virus di fatto ci porta a poter ripensare anche ad alcune policy, il più
grande tema presente nella riforma del Terzo Settore della coprogrammazione e della
coprogettazione va evidentemente rafforzato e forse sarebbe anche importante rispetto
al punto 4) raccontare evidentemente, come viene detto, quali sono i punti di forza,
quali sono le fragilità e quali sono le necessità che ormai il Terzo Settore rappresenta,
perché guardate che non stiamo parlando solo più del mondo del volontariato
evidentemente, questo è chiaro a tutti, stiamo parlando di realtà che assumono
dimensioni anche importanti, che hanno logiche di imprenditoria sociale al loro interno,
che danno da lavorare a tante persone e a tante famiglie.
Per cui io mi auguro che su questo ci sia un’assoluta condivisione, ma ci sia anche una
velocità di intervento su questi punti, perché è evidente che da questa fase noi non
possiamo uscire con delle nuove e più puntuali policy, oppure continuare come
facevamo prima, ma sappiamo tutti - e ormai sono quattro anni che lo diciamo - che
forse bisogna veramente provare a cambiare, a cambiare la modalità anche di rapporto
tra le istituzioni e il mondo del Terzo Settore, in un’ottica sussidiaria veramente, per
provare a rimettere al centro la persona, e quindi l’utente, il soggetto che è oggetto
dell’attenzione di questo mondo e delle cure di questo mondo, piuttosto che un
intervento che magari è più organizzato, ma che dà un po’ a tutti. Forse si potrebbe
ragionare diversamente, partendo proprio dalle esigenze delle persone che vengono
sostenute, aiutate e assistite, sapendo che il Terzo Settore è veramente vasto: oltre a
tutto il tema del sociale, abbiamo tanti altri temi di cui il Terzo Settore si occupa e che,
ad esempio, sarà un tema che bisognerà affrontare. Se con l’articolo 48 noi siamo stati
in grado comunque di dare respiro e di dare un’attenzione al mondo della cooperazione
sociale, c’è tutto un altro mondo della promozione sociale e del mondo del volontariato
che si occupa di aspetti simili, che però in questa fase non trova risposte. Per cui ben
venga questo atto, ringrazio ancora una volta la Consigliera Tisi, che dimostra sempre
su questo un’attenzione e una capacità di lettura della realtà assolutamente utili e da
apprezzare proprio come Consiglio Comunale. Grazie.

SICARI Francesco (Presidente)
Grazie a lei. Adesso, prego, Consigliera Montalbano. Ha cinque minuti.

MONTALBANO Deborah
Sì. Grazie Presidente, mi sente? Sempre conferma.

SICARI Francesco (Presidente)
Sì, la sento.

MONTALBANO Deborah
Grazie. Allora, io innanzitutto ci tengo a dire una cosa alla Consigliera Tisi
direttamente: io ho dei problemi tecnici da quando lavoriamo in videoconferenza, quindi
ho difficoltà ad entrare in Intracom e firmare gli atti degli altri, perciò le mie firme,
insomma, non raggiungono gli atti che mi potrebbero interessare. Io ringrazio la
Consigliera Tisi per questo atto, in quanto non ho pubblicizzato la cosa, non ho fatto
mai post pubblici, ma nella prima fase del Covid io, restando a casa, con le
Commissioni sospese, e vivendo in un quartiere di periferia, e quindi non per mio
merito o per mea culpa, ma ero raggiunta da tutta una serie di esigenze-emergenze
continue, continue, e ho svolto il ruolo di volontaria e quindi ho avuto modo...
sostanzialmente, in maniera non ufficiale, andavo a dare una mano nelle associazioni
per fornire il cibo e i pacchi spesa alle famiglie. Devo dire che questo atto non è che mi
trova d’accordo, di più, di più, in quanto abbiamo avuto le prime tre settimane, io poco
fa attaccavo l’Assessora Schellino, non a caso, di inerzia completa da parte del Comune
e meno male, meno male che le associazioni sui quartieri, sul territorio, a livello
cittadino non sono rimasti con le mani in mano, eppure, non sapendo neanche come
muoversi, come agire, hanno dato un supporto non importante, estremo, estremo alle
famiglie in difficoltà, fino ad arrivare, non a caso, mi sono poi resa portavoce, diciamo
così, ho richiesto fortemente la rete solidale.
Ora, avevamo avuto una Commissione, in cui avevamo audito le realtà associative, che
giustamente, giustamente chiedevano: “Veniteci incontro sugli affitti, veniteci incontro
sulle tasse” e credo che questo di passaggio sia dovuto a questa realtà, perché se questa
Città è riuscita a rispondere con tutte le criticità e magari le persone a cui non è arrivato
il pacco, tutte le varie problematiche, ma devo dire che il Terzo Settore - che è un po’ la
denuncia che facevo prima - ha esercitato un ruolo fondamentale, fondamentale, perché,
come sempre, il Comune si è appoggiato a queste realtà e ha detto: “Ma tanto ci sono
loro. Ma tanto fanno loro”. E vorrei ringraziare in particolar modo la Consigliera Tisi
per il punto 3) di questa mozione, perché lo vorrei citare a verbale: “Promuovere la
costituzione di una cabina di regia che ricomprenda, oltre l’ASL, i vari componenti del
Terzo Settore, finalizzata a dirimere i problemi immediati e programmare attività e
modalità future”. Essendo che io, prima di entrare nelle istituzioni, contrastavo
l’Assessore Tisi, perché all’epoca era l’Assessore Tisi e il Vicesindaco Tisi, e con i
Comitati facevamo le proteste all’ex Assessore, oggi Consigliera Tisi, però laddove ci si
confrontava c’era un confronto politico, lei ci metteva la faccia, lei si prendeva la
responsabilità delle sue scelte, io potevo condividerlo o no, abbiamo avuto delle vere
battaglie, però le riconosco il fatto che era la politica a guidare le scelte del Settore dei
Servizi Sociali e non i dirigenti, con tutta la stima che possa avere per i dirigenti, o la
parte burocratica. Ma il terzo punto: “promuovere la costituzione di una cabina di regia”
era uno dei punti del programma del Movimento 5 Stelle in fase ordinaria, signori miei,
non in fase di Covid-19, in fase ordinaria; naturalmente mai attuato, su cui nessuno si è
mai mosso, su cui la maggioranza dei Consiglieri non ha fatto pressione, tutto è andato
come doveva andare.

SICARI Francesco (Presidente)
La invito a concludere.

MONTALBANO Deborah
Sì. E il fatto che la Consigliera Tisi, che era l’Assessora, che era attaccata da quei
Consiglieri di Circoscrizione, da quegli attivisti del Movimento 5 Stelle, oggi in uno dei
punti di questa mozione promuove la costituzione di una cabina di regia, dove, sì,
utilizziamo il Terzo Settore, sì facciamoci aiutare, utilizziamolo come braccio, ma la
regia deve essere in capo...

SICARI Francesco (Presidente)
La invito a concludere.

MONTALBANO Deborah
...al Comune di Torino, all’Amministrazione e alla politica che rappresenta
l’Amministrazione, mi dà una gioia immensa, e per questo la ringrazio. Assolutamente
il mio voto è favorevole a questa mozione, rispondendo anche all’audizione delle
associazioni, che avevano chiesto però, dopo...

SICARI Francesco (Presidente)
La inviterei a concludere.

MONTALBANO Deborah
Finisco, ...il grande lavoro che avevano fatto realmente, concretamente, non in
conferenza stampa, non in maniera, diciamo così..., di belle parole da parte della
politica...

SICARI Francesco (Presidente)
Consigliera, ha sforato il suo tempo ampiamente.

MONTALBANO Deborah
Finisco, finisco.

SICARI Francesco (Presidente)
Doveva già finire un minuto e mezzo fa.

MONTALBANO Deborah
Sono assolutamente favorevole e ringrazio la Consigliera Tisi per questa mozione.

SICARI Francesco (Presidente)
La ringrazio. Adesso prego, Consigliera Scanderebech, ha tre minuti a disposizione.

SCANDEREBECH Federica
Grazie, Presidente. Telegrafica: vorrei mettere a verbale la sottoscrizione dell’atto e
dichiarare personalmente, già da ora, che mi esprimerò con una votazione favorevole.
Ho terminato, Presidente.

SICARI Francesco (Presidente)
La ringrazio. Adesso, prego, Consigliera Patriarca.

PATRIARCA Lorenza
Buongiorno. Anche io sarà molto rapida. Volevo unirmi al plauso di tutti i colleghi che
finora ho sentito nel ringraziare la collega del Gruppo Tisi, perché ha confezionato
sicuramente un atto molto concreto di un sostegno ad un settore che ha un’importanza
cruciale nella gestione dell’emergenza e delle fragilità proprio in una politica, in
un’ottica di sinergia e di collaborazione che in questo momento è assolutamente
fondamentale, proprio in una prospettiva, come ricordavano anche i colleghi Artesio e
Tresso proprio in una prospettiva di ripartenza, quando avremo senz’altro bisogno di
tutte le forze in campo e quando invece proprio queste realtà rischiano di essere messe
in crisi. Quello che chiedo, appunto, è che sicuramente questo atto così concreto e così...
sia però portato avanti e non rimanga uno dei tanti atti votati e poi che non veda
un’efficace conseguenza. Sicuramente la cornice che si richiama è un po’... viene da un
atto (incomprensibile) da noi, ma deve poi tradursi in atti amministrativi realizzati dalla
nostra Giunta. Grazie.

SICARI Francesco (Presidente)
Grazie a lei. Prego, Consigliere Versaci.

VERSACI Fabio
Grazie Presidente, sarò rapidissimo perché è già intervenuta la Vicecapogruppo
Buccolo, che ha dichiarato ovviamente la nostra volontà di votare questo atto, anche
perché, come è stato spiegato in Commissione, che in Commissione io penso che siano
sempre i momenti più opportuni per discutere, perché penso che sia molto più
interessante che il Consiglio Comunale, che lo trovo molto spesso teatrale anche per le
cose che vengono dette, perché spesso alcuni poi non partecipano alle Commissioni e
vengono in Consiglio a dire cose che ovviamente, non partecipando alle Commissioni,
non sanno di cosa parlano. Ci tenevo a ringraziare la Collega Tisi, che è sempre
disponibile, propositiva e non strumentale quando presenta atti, e soprattutto quando si
condividono gli intenti la Maggioranza è sempre disponibile. Ci tenevo a precisare che
qualcuno ha detto: “Sperando che quest’atto non finisca nel vuoto”, ovviamente come
proverò a fare sia in Commissione che da Presidente di controllare che questo atto
venga portato a termine, soprattutto perché, come ho già detto in Commissione, avevo
sentito l’Assessore Rolando, soprattutto per la questione dei pagamenti, mi ha detto che
la Città stava procedendo ai pagamenti, quindi fa ben sperare e ringrazio ancora la
collega. Grazie, Presidente.

SICARI Francesco (Presidente)
Grazie a lei, Presidente Versaci.
Io non ho altri interventi, quindi chiedo al Segretario di mettere in votazione l’atto con
appello nominale.

FERRARI Giuseppe (Vicesegretario Generale)
(Votazione per appello nominale).
32 favorevoli.

SICARI Francesco (Presidente)
Okay, per il verbale, 32 Consiglieri votanti, 32 favorevoli, il Consiglio approva l’atto.
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