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FORNARI Antonio Sì, grazie, Presidente. L’emergenza Coronavirus ha messo in difficoltà le nostre strutture sanitarie, ma anche il sistema economico del Paese, e anche i Comuni, che sono l’istituzione di prossimità verso i cittadini, sono entrati in difficoltà, sia perché per i maggiori oneri che hanno dovuto sostenere, ma soprattutto per le minori entrate derivanti dall’emergenza. Però, senza risorse obiettivamente diventa difficile poi erogare quei servizi che servono ai cittadini, lo ricordavamo prima, i servizi socioassistenziali, oppure la raccolta dei rifiuti, il servizio di trasporto pubblico, sono tutti servizi che vengono gestiti dai Comuni che devono essere erogati ai cittadini. Il Governo Centrale ha iniziato con delle prime misure, penso alla sospensione delle rate dei mutui o all’accordo con ABI per la sospensione, appunto, delle rate di capitale dei mutui, quindi a dare una prima risposta, ma ovviamente per il momento è ancora parziale. So che oggi c’era la discussione del DL Rilancio con l’ANCI, e quindi con il Comune, in cui il Governo illustrava le prossime misure che sono state in un certo senso promesse, si parla di circa 3 miliardi che andranno poi, in un certo senso, a coprire questo ammanco che ci sarà poi per gli Enti Locali e per i Comuni, perché, bisogna dirlo, noi come Comune di Torino siamo stati tra i primi a sospendere tutti i tributi locali, dalla TARI, all’occupazione del suolo pubblico, quindi la COSAP, ad esempio per le attività per gli ambulanti extra alimentari c’è stata l’esenzione, per altri, come ad esempio i dehors, c’è stata la sospensione e probabilmente ci sarà l’esenzione fino a fine anno, oppure i canoni per gli impianti sportivi, per la sospensione delle strisce blu, le rette degli asili, sono comunque tutti tributi che sono stati sospesi, perché in questo momento diventava obiettivamente difficile chiedere ai cittadini il pagamento. Questi mancati introiti però influenzeranno sicuramente sul Bilancio dei Comuni, e quindi anche sul Comune di Torino, e quindi con questa mozione io, dalla discussione che poi è nata sia nelle Commissioni Consiliari che si sono susseguite in queste settimane, e che quindi, di conseguenza... sia a livello nazionale, dalle discussioni sono emerse alcune proposte, io le ho elencate, alcune proposte che in una prima parte vengono rivolte alle istituzioni nazionali, quindi al Governo e al Parlamento. La prima è individuare delle compensazioni statali per i minori gettiti dei Comuni su tributi e tariffe proprie; dalle indiscrezioni dei giornali, pare che su questo punto ci sia una grande apertura del Governo e quindi, in una sorta di compensazione, bisognerà capire se si riuscirà a coprire tutti i minori gettiti o solo una parte, però sicuramente l’intenzione c’è. Un anticipo ministeriale, quindi sul gettito dell’IMU, e anche da questo punto di vista dovrebbe esserci un anticipo. Un’altra richiesta era quella di creare un Fondo Anticipazione di Liquidità, perché è vero che le imprese sono in difficoltà sulla questione liquidità, ma anche Comuni da questo punto di vista sono in difficoltà, perché non hanno liquidità in questo momento, e quindi si può proporre di riattivare o potenziare il Fondo Anticipazione di Liquidità, che è uno strumento che è stato già utilizzato in passato e che potrebbe essere riproposto. Inoltre, per il 2020 si propone anche magari una piena libertà di spese, io penso ad esempio alle entrate proprie, quelle del Codice della Strada, le concessioni edilizie e le alienazioni patrimoniali. Altro punto è la riduzione sulle percentuali di accantonamento del Fondo Crediti di Dubbia Esigibilità per il 2020, così a liberare risorse. Un altro capitolo importante è quello sulle semplificazioni, che in certo senso han costo zero, ma potrebbe aiutare i Comuni sia dal punto di vista di tutti gli adempimenti che sono previsti di carattere finanziario e contabile, sia su tutte le procedure che riguardano, ad esempio, il codice degli appalti e quindi delle semplificazioni che in questo momento possono aiutare sia i Comuni che le imprese, che obiettivamente sono magari in difficoltà nel richiedere dei certificati e quindi, di conseguenza, potrebbero avere una proroga sul rilascio di alcuni certificati che avevano magari nel 2019 e che adesso nel 2020 fanno fatica ad ottenere. Un altro punto importante è sicuramente quello del sostegno agli investimenti e ai consumi pubblici, penso a tutte quelle grandi opere pubbliche, noi a Torino ne abbiamo una che deve partire il prima possibile, che è quella della Linea 2 della Metropolitana. Io qui ho fatto un esempio, che è quello del Ponte Morandi, che è stato un esempio di una grande grande opera pubblica eseguita in tempi brevi, certi e quindi, di conseguenza, quello può essere un esempio. Sicuramente quello è un esempio eccezionale che è difficilmente ripetibile, però un qualcosa di simile che possa... in un certo senso, per alcune opere strategiche all’interno del Paese - e ovviamente noi come Città di Torino abbiamo la Linea 2 della Metropolitana - si può ipotizzare un qualcosa di simile. A fianco a queste iniziative nazionali ho inserito anche dei cosiddetti “compiti a casa”, perché anche noi, come Comune di Torino, potremmo fare delle iniziative per, in un certo senso, andare in questa direzione. E quindi alla Sindaca e alla Giunta ho chiesto, chiedo, con questa mozione, sono cinque punti, il primo è quello su un attento esame delle clausole dei contratti e delle convenzioni con terzi. Il primo che mi viene in mente è il contratto di servizio con Amiat. Amiat in questo periodo... alcuni servizi non sono stati forniti: mi viene in mente la pulizia di alcune aree mercatali, perché non c’erano i mercati e quindi la pulizia non è stata eseguita, oppure la raccolta porta a porta, quindi l’estensione della raccolta porta a porta è stata interrotta, perché era obiettivamente difficile fare un’attività di formazione e informazione ai cittadini. Quindi, questo è il contratto di servizio Amiat, che forse è il più importante contratto che abbiamo a livello cittadino, ma ce ne sono tanti altri, contratti di fornitura, di prestazioni, cui l’Ente è legato e che quindi in un certo senso devono essere rivisti e rinegoziati con le parti. Allo stesso tempo ci sono anche le spese di utenza, di energia, gas, acqua, quindi tutti quei contratti di fornitura che devono essere rivisti per i minori consumi che ci sono stati in questo periodo emergenziale. Un’altra questione è quella sui trasferimenti a soggetti esterni. Forse quello più importante è quello agli Enti culturali. È una voce comunque importante per il Comune di Torino. In questo momento gli Enti culturali non hanno iniziative in cantiere, cioè ci sono, sono in cantiere, non sono state portate avanti, magari è l’occasione per rivedere quali iniziative riportare avanti nella fine dell’anno e quindi rivedere anche questa parte dei trasferimenti per, da una parte, permettere agli Enti, ovviamente, di avere una continuità anche negli anni a seguire, ma dall’altra, magari, rinviare agli anni successivi alcune iniziative che possono essere state portate avanti dal Comune di Torino, non solo in ambito culturale - ma io ho fatto un esempio -, ma in tanti altri settori delle attività del Comune di Torino, che erano state ipotizzate nel 2020, che non sono state realizzate e che quindi potranno essere rinviate all’anno successivo e quindi in questo senso avere queste risorse per andare a coprire quel disavanzo che sicuramente ci sarà. Altro tema è quello del lavoro agile, che ho inserito, che sicuramente il Comune di Torino in questi mesi ha usufruito in maniera massiccia del lavoro agile; questo strumento non deve essere perso, perché è un’occasione per garantire una produttività all’Ente, ma allo stesso tempo, in questo periodo di attività ridotta, la fruizione di ferie e del recupero della banca ore di tutto il personale è sicuramente un qualcosa da portare avanti, perché, nel momento in cui poi l’Ente dovrà ripartire, bisognerà avere tutta la macchina comunale a pieno regime e quindi il massimo della produttività. Concludendo, queste sono delle idee che sono emerse, sia nelle Commissioni Consiliari, sia nella discussione a livello nazionale, mi auguro che ci sia il massimo sostegno e che poi vengano portate avanti sia dall’Ente, che a livello nazionale. Grazie. |