Città di Torino

Consiglio Comunale

Città di Torino > Consiglio Comunale > VERBALI > Torna indietro

Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 11 Maggio 2020 ore 13,00
Paragrafo n. 17
MOZIONE 2020-00985
(MOZIONE N. 18/2020) "LE AZIONI STATALI E LOCALI PER GARANTIRE L'EROGAZIONE DEI SERVIZI AI CITTADINI" PRESENTATA IN DATA 22 APRILE 2020 - PRIMO FIRMATARIO FORNARI.
Interventi
LAVOLTA Enzo (Vicepresidente Vicario)
Grazie, Presidente. Sarò breve, perché buona parte delle considerazioni le ho già
sviluppate insieme ai colleghi del Partito Democratico durante la Commissione
consiliare in cui abbiamo approfondito questo atto. Io comprendo lo sforzo del collega
Fornari, che ha voluto in qualche modo sintetizzare in una sorta di Bignami tutte le
proposte emerse in queste settimane a vario titolo, è sicuramente un verbale delle tante
suggestioni che a vario titolo sono emerse in tante Commissioni Consiliari, con ordini
del giorno anche molto diversi l’uno dall’altro, tant’è vero che tiene insieme, questo
articolato e corposo documento, cose che in realtà non hanno nessuna relazione l’una
con l’altra. Quindi è un verbale, diciamo, delle sedute a cui abbiamo partecipato, senza
però un filo logico, e di questo mi dispiaccio, perché si è sciupata un’opportunità.
Opportunità che, tutto sommato, però, invece, sta cogliendo in queste ore il Governo,
interloquendo con chi ci rappresenta al tavolo proprio della discussione su questi temi,
cioè l’Associazione Nazionale dei Comuni Italiani, che non solo ha scritto bene e in
modo chiaro, e sicuramente intellegibile e comprensibile, le richieste che a vario titolo
dai Comuni si sono levate in queste settimane, ma in questo Decreto Rilancio specifica,
con dettaglio agli articoli 100... per chi ha avuto modo - sono tanti i colleghi che hanno
partecipato alla riunione dell’ANCI - di leggerlo, gli articoli 121, 123, 125 di questa
bozza, richieste specifiche e concrete che vanno però in una direzione che è quella che
politicamente noi avremmo dovuto esprimere, e a tal proposito preannuncio che..., anzi,
anticipo che ho depositato un atto molto chiaro, perché, nonostante il Decreto Rilancio
vada incontro a buona parte delle richieste dell’ANCI, il problema del disavanzo
permarrà e, diciamo, sarà una costante del dibattito politico da qui alla fine dell’anno.
Quell’atto che ho presentato chiede in modo molto semplice, sostanzialmente, che il
Governo venga incontro a tutti i Comuni nel coprire il disavanzo che nel frattempo si
sarà consolidato. Ma perché, dicevo, non..., perché uno potrebbe anche decidere di
votare quest’atto, vista l’inutilità, per così come l’ho rappresentata, in realtà fosse solo
inutile uno ci si potrebbe anche astenere, è dannoso e pericoloso e provo a sintetizzare
velocemente perché è pericoloso e dannoso: si annidano all’interno di queste confuse
responsabilità, che non si capisce a chi sarebbero attribuite, anche delle ambiguità che io
penso debbano essere chiarite prima che si proceda all’approvazione di questo atto,
perché in questo atto, dove si sovrappongono deleghe, si sovrappongono responsabilità,
non si chiarisce neanche quali siano le priorità da seguire in questa fase. A un certo
punto si legge e si confonde, a proposito di confusione, il concetto di semplificazione,
immaginando che in questa fase la semplificazione dovrebbe tradursi, a titolo
esemplificativo, nel risolvere, nello sciogliere alcune procedure del Decreto Legislativo
50/2016, che per chi ci segue è il Codice dei Contratti Pubblici, e secondo il Consigliere
Fornari la semplificazione, così lui ce la traduce in questo atto di indirizzo, che non ho
ancora capito se è una mozione o un ordine del giorno, perché si rivolge al Governo, ma
è scritto come... viene chiamata “mozione”, ad ogni modo, ripeto, a conferma ancora
una volta della confusione di questo atto, il collega Fornari ci suggerirebbe di
individuare...

LAVOLTA Enzo (Vicepresidente Vicario)
Sì, ...di individuare dei contraenti, cioè coloro... le imprese fornitrici di beni e servizi per
la Pubblica Amministrazione, indipendentemente dallo strumento della regolarità
contributiva. Ora, lui che è addetto a lavori e sicuramente ha riportato senza
approfondire più di tanto, ma son sicuro che ne è consapevole, la validità della proroga
del DURC, che è stata disposta qualche mese fa e quindi tutte le aziende contraenti della
Pubblica Amministrazione possono continuare a collaborare con l’Amministrazione;
introdurre all’interno di un atto di indirizzo il fatto che per i prossimi mesi, malgrado le
norme del Decreto Legge 18/2020 non risulteranno in regola con gli obblighi
contributivi e fiscali, vuol dire che il (audio mancante) sostanzialmente invitando a
favorire un’interlocuzione anche con soggetti che non hanno il DURC regolare. Segnalo
- e ho concluso, Presidente - che le aziende che ad oggi non hanno il DURC regolare è
perché non lo avevano regolare già all’inizio del Coronavirus, e quindi permangono in
una situazione strutturale di inadempienza nei confronti di quell’Ente, che è l’INPS,
grazie al quale in queste settimane si stanno erogando decine di migliaia di
cassaintegrazione e di strumenti utili a sostenere i lavoratori dipendenti che hanno avuto
una riduzione dell’orario di lavoro. Questa è solo una, per brevità di tempo mi sono
concentrato solo su questa, ma ce ne sono almeno altre quattro contraddizioni palesi ed
evidenti pericolosissime, a mio modo di vedere, che il Consiglio Comunale non si può
permettere di votare. Grazie.

Copyright © Comune di Torino - accesso Intracom Comunale (riservato ai dipendenti)