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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 11 Maggio 2020 ore 13,00
Paragrafo n. 17
MOZIONE 2020-00985
(MOZIONE N. 18/2020) "LE AZIONI STATALI E LOCALI PER GARANTIRE L'EROGAZIONE DEI SERVIZI AI CITTADINI" PRESENTATA IN DATA 22 APRILE 2020 - PRIMO FIRMATARIO FORNARI.
Interventi
SICARI Francesco (Presidente)
Iniziamo adesso con la trattazione dei punti del nostro Ordine dei Lavori. Siamo al
punto numero 9, la mozione n. mecc. 202000985/002, che ha come oggetto:

“Le azioni statali e locali per garantire l’erogazione dei servizi ai cittadini”

SICARI Francesco (Presidente)
Presentata in data 22 aprile 2020, primo firmatario Fornari. Lascio la parola al primo
firmatario per l’illustrazione. Prego.

FORNARI Antonio
Sì, grazie, Presidente. L’emergenza Coronavirus ha messo in difficoltà le nostre
strutture sanitarie, ma anche il sistema economico del Paese, e anche i Comuni, che
sono l’istituzione di prossimità verso i cittadini, sono entrati in difficoltà, sia perché per
i maggiori oneri che hanno dovuto sostenere, ma soprattutto per le minori entrate
derivanti dall’emergenza. Però, senza risorse obiettivamente diventa difficile poi
erogare quei servizi che servono ai cittadini, lo ricordavamo prima, i servizi
socioassistenziali, oppure la raccolta dei rifiuti, il servizio di trasporto pubblico, sono
tutti servizi che vengono gestiti dai Comuni che devono essere erogati ai cittadini.
Il Governo Centrale ha iniziato con delle prime misure, penso alla sospensione delle rate
dei mutui o all’accordo con ABI per la sospensione, appunto, delle rate di capitale dei
mutui, quindi a dare una prima risposta, ma ovviamente per il momento è ancora
parziale. So che oggi c’era la discussione del DL Rilancio con l’ANCI, e quindi con il
Comune, in cui il Governo illustrava le prossime misure che sono state in un certo senso
promesse, si parla di circa 3 miliardi che andranno poi, in un certo senso, a coprire
questo ammanco che ci sarà poi per gli Enti Locali e per i Comuni, perché, bisogna
dirlo, noi come Comune di Torino siamo stati tra i primi a sospendere tutti i tributi
locali, dalla TARI, all’occupazione del suolo pubblico, quindi la COSAP, ad esempio
per le attività per gli ambulanti extra alimentari c’è stata l’esenzione, per altri, come ad
esempio i dehors, c’è stata la sospensione e probabilmente ci sarà l’esenzione fino a fine
anno, oppure i canoni per gli impianti sportivi, per la sospensione delle strisce blu, le
rette degli asili, sono comunque tutti tributi che sono stati sospesi, perché in questo
momento diventava obiettivamente difficile chiedere ai cittadini il pagamento. Questi
mancati introiti però influenzeranno sicuramente sul Bilancio dei Comuni, e quindi
anche sul Comune di Torino, e quindi con questa mozione io, dalla discussione che poi
è nata sia nelle Commissioni Consiliari che si sono susseguite in queste settimane, e che
quindi, di conseguenza... sia a livello nazionale, dalle discussioni sono emerse alcune
proposte, io le ho elencate, alcune proposte che in una prima parte vengono rivolte alle
istituzioni nazionali, quindi al Governo e al Parlamento. La prima è individuare delle
compensazioni statali per i minori gettiti dei Comuni su tributi e tariffe proprie; dalle
indiscrezioni dei giornali, pare che su questo punto ci sia una grande apertura del
Governo e quindi, in una sorta di compensazione, bisognerà capire se si riuscirà a
coprire tutti i minori gettiti o solo una parte, però sicuramente l’intenzione c’è. Un
anticipo ministeriale, quindi sul gettito dell’IMU, e anche da questo punto di vista
dovrebbe esserci un anticipo. Un’altra richiesta era quella di creare un Fondo
Anticipazione di Liquidità, perché è vero che le imprese sono in difficoltà sulla
questione liquidità, ma anche Comuni da questo punto di vista sono in difficoltà, perché
non hanno liquidità in questo momento, e quindi si può proporre di riattivare o
potenziare il Fondo Anticipazione di Liquidità, che è uno strumento che è stato già
utilizzato in passato e che potrebbe essere riproposto. Inoltre, per il 2020 si propone
anche magari una piena libertà di spese, io penso ad esempio alle entrate proprie, quelle
del Codice della Strada, le concessioni edilizie e le alienazioni patrimoniali. Altro punto
è la riduzione sulle percentuali di accantonamento del Fondo Crediti di Dubbia
Esigibilità per il 2020, così a liberare risorse. Un altro capitolo importante è quello sulle
semplificazioni, che in certo senso han costo zero, ma potrebbe aiutare i Comuni sia dal
punto di vista di tutti gli adempimenti che sono previsti di carattere finanziario e
contabile, sia su tutte le procedure che riguardano, ad esempio, il codice degli appalti e
quindi delle semplificazioni che in questo momento possono aiutare sia i Comuni che le
imprese, che obiettivamente sono magari in difficoltà nel richiedere dei certificati e
quindi, di conseguenza, potrebbero avere una proroga sul rilascio di alcuni certificati
che avevano magari nel 2019 e che adesso nel 2020 fanno fatica ad ottenere. Un altro
punto importante è sicuramente quello del sostegno agli investimenti e ai consumi
pubblici, penso a tutte quelle grandi opere pubbliche, noi a Torino ne abbiamo una che
deve partire il prima possibile, che è quella della Linea 2 della Metropolitana. Io qui ho
fatto un esempio, che è quello del Ponte Morandi, che è stato un esempio di una grande
grande opera pubblica eseguita in tempi brevi, certi e quindi, di conseguenza, quello può
essere un esempio. Sicuramente quello è un esempio eccezionale che è difficilmente
ripetibile, però un qualcosa di simile che possa... in un certo senso, per alcune opere
strategiche all’interno del Paese - e ovviamente noi come Città di Torino abbiamo la
Linea 2 della Metropolitana - si può ipotizzare un qualcosa di simile. A fianco a queste
iniziative nazionali ho inserito anche dei cosiddetti “compiti a casa”, perché anche noi,
come Comune di Torino, potremmo fare delle iniziative per, in un certo senso, andare in
questa direzione. E quindi alla Sindaca e alla Giunta ho chiesto, chiedo, con questa
mozione, sono cinque punti, il primo è quello su un attento esame delle clausole dei
contratti e delle convenzioni con terzi. Il primo che mi viene in mente è il contratto di
servizio con Amiat. Amiat in questo periodo... alcuni servizi non sono stati forniti: mi
viene in mente la pulizia di alcune aree mercatali, perché non c’erano i mercati e quindi
la pulizia non è stata eseguita, oppure la raccolta porta a porta, quindi l’estensione della
raccolta porta a porta è stata interrotta, perché era obiettivamente difficile fare
un’attività di formazione e informazione ai cittadini. Quindi, questo è il contratto di
servizio Amiat, che forse è il più importante contratto che abbiamo a livello cittadino,
ma ce ne sono tanti altri, contratti di fornitura, di prestazioni, cui l’Ente è legato e che
quindi in un certo senso devono essere rivisti e rinegoziati con le parti. Allo stesso
tempo ci sono anche le spese di utenza, di energia, gas, acqua, quindi tutti quei contratti
di fornitura che devono essere rivisti per i minori consumi che ci sono stati in questo
periodo emergenziale. Un’altra questione è quella sui trasferimenti a soggetti esterni.
Forse quello più importante è quello agli Enti culturali. È una voce comunque
importante per il Comune di Torino. In questo momento gli Enti culturali non hanno
iniziative in cantiere, cioè ci sono, sono in cantiere, non sono state portate avanti,
magari è l’occasione per rivedere quali iniziative riportare avanti nella fine dell’anno e
quindi rivedere anche questa parte dei trasferimenti per, da una parte, permettere agli
Enti, ovviamente, di avere una continuità anche negli anni a seguire, ma dall’altra,
magari, rinviare agli anni successivi alcune iniziative che possono essere state portate
avanti dal Comune di Torino, non solo in ambito culturale - ma io ho fatto un esempio -,
ma in tanti altri settori delle attività del Comune di Torino, che erano state ipotizzate nel
2020, che non sono state realizzate e che quindi potranno essere rinviate all’anno
successivo e quindi in questo senso avere queste risorse per andare a coprire quel
disavanzo che sicuramente ci sarà. Altro tema è quello del lavoro agile, che ho inserito,
che sicuramente il Comune di Torino in questi mesi ha usufruito in maniera massiccia
del lavoro agile; questo strumento non deve essere perso, perché è un’occasione per
garantire una produttività all’Ente, ma allo stesso tempo, in questo periodo di attività
ridotta, la fruizione di ferie e del recupero della banca ore di tutto il personale è
sicuramente un qualcosa da portare avanti, perché, nel momento in cui poi l’Ente dovrà
ripartire, bisognerà avere tutta la macchina comunale a pieno regime e quindi il
massimo della produttività. Concludendo, queste sono delle idee che sono emerse, sia
nelle Commissioni Consiliari, sia nella discussione a livello nazionale, mi auguro che ci
sia il massimo sostegno e che poi vengano portate avanti sia dall’Ente, che a livello
nazionale. Grazie.

SICARI Francesco (Presidente)
Grazie a lei, Consigliere Fornari. Adesso ho segnati la Consigliera Scanderebech e il
Vicepresidente Lavolta. Prego, Scanderebech.

SCANDEREBECH Federica
Grazie, Presidente. Ma intanto, in un momento in cui si sarebbe potuto fare un
Consiglio Comunale ordinario, avrei chiesto una votazione per punti separati di
quest’atto. Purtroppo non lo sto a richiedere qua, però lo metto a verbale, perché sennò
verrebbe veramente un putiferio la votazione, però volevo lasciarlo verbale, in quanto
comunque il mio personale voto sarà di astensione, proprio per questa motivazione,
perché, onde evitare di prolungare i lavori dell’Aula, non procederò con la richiesta
esplicita di votazione per punti separati, pur tuttavia, nella maggior parte dei punti, l’atto
mi trova a favore. Entrerò nel merito poi successivamente, quando potrò intervenire
sull’ordine del giorno da me proposto. Chiedo, Presidente, perché l’ho notato solo ora in
questo momento, se la trattazione dell’ordine del giorno mio e del seguente ordine del
giorno anche del collega Tresso possa avvenire congiuntamente, dato che comunque la
Commissione che li ha presi in esame e i termini che si chiedono più o meno sono dello
stesso rango, possano essere svolti tutti insieme e quindi la votazione possa essere
svolta insieme e non…, da Filippo vedo che successivamente poi abbiamo un altro tema
e dobbiamo riaffrontare lo stesso tema simile, che, appunto, ha avuto la stessa
trattazione nella stessa Commissione- Grazie.

SICARI Francesco (Presidente)
Prego, Vicepresidente Lavolta.

LAVOLTA Enzo (Vicepresidente Vicario)
Grazie, Presidente. Sarò breve, perché buona parte delle considerazioni le ho già
sviluppate insieme ai colleghi del Partito Democratico durante la Commissione
consiliare in cui abbiamo approfondito questo atto. Io comprendo lo sforzo del collega
Fornari, che ha voluto in qualche modo sintetizzare in una sorta di Bignami tutte le
proposte emerse in queste settimane a vario titolo, è sicuramente un verbale delle tante
suggestioni che a vario titolo sono emerse in tante Commissioni Consiliari, con ordini
del giorno anche molto diversi l’uno dall’altro, tant’è vero che tiene insieme, questo
articolato e corposo documento, cose che in realtà non hanno nessuna relazione l’una
con l’altra. Quindi è un verbale, diciamo, delle sedute a cui abbiamo partecipato, senza
però un filo logico, e di questo mi dispiaccio, perché si è sciupata un’opportunità.
Opportunità che, tutto sommato, però, invece, sta cogliendo in queste ore il Governo,
interloquendo con chi ci rappresenta al tavolo proprio della discussione su questi temi,
cioè l’Associazione Nazionale dei Comuni Italiani, che non solo ha scritto bene e in
modo chiaro, e sicuramente intellegibile e comprensibile, le richieste che a vario titolo
dai Comuni si sono levate in queste settimane, ma in questo Decreto Rilancio specifica,
con dettaglio agli articoli 100... per chi ha avuto modo - sono tanti i colleghi che hanno
partecipato alla riunione dell’ANCI - di leggerlo, gli articoli 121, 123, 125 di questa
bozza, richieste specifiche e concrete che vanno però in una direzione che è quella che
politicamente noi avremmo dovuto esprimere, e a tal proposito preannuncio che..., anzi,
anticipo che ho depositato un atto molto chiaro, perché, nonostante il Decreto Rilancio
vada incontro a buona parte delle richieste dell’ANCI, il problema del disavanzo
permarrà e, diciamo, sarà una costante del dibattito politico da qui alla fine dell’anno.
Quell’atto che ho presentato chiede in modo molto semplice, sostanzialmente, che il
Governo venga incontro a tutti i Comuni nel coprire il disavanzo che nel frattempo si
sarà consolidato. Ma perché, dicevo, non..., perché uno potrebbe anche decidere di
votare quest’atto, vista l’inutilità, per così come l’ho rappresentata, in realtà fosse solo
inutile uno ci si potrebbe anche astenere, è dannoso e pericoloso e provo a sintetizzare
velocemente perché è pericoloso e dannoso: si annidano all’interno di queste confuse
responsabilità, che non si capisce a chi sarebbero attribuite, anche delle ambiguità che io
penso debbano essere chiarite prima che si proceda all’approvazione di questo atto,
perché in questo atto, dove si sovrappongono deleghe, si sovrappongono responsabilità,
non si chiarisce neanche quali siano le priorità da seguire in questa fase. A un certo
punto si legge e si confonde, a proposito di confusione, il concetto di semplificazione,
immaginando che in questa fase la semplificazione dovrebbe tradursi, a titolo
esemplificativo, nel risolvere, nello sciogliere alcune procedure del Decreto Legislativo
50/2016, che per chi ci segue è il Codice dei Contratti Pubblici, e secondo il Consigliere
Fornari la semplificazione, così lui ce la traduce in questo atto di indirizzo, che non ho
ancora capito se è una mozione o un ordine del giorno, perché si rivolge al Governo, ma
è scritto come... viene chiamata “mozione”, ad ogni modo, ripeto, a conferma ancora
una volta della confusione di questo atto, il collega Fornari ci suggerirebbe di
individuare...

SICARI Francesco (Presidente)
La invito a concludere.

LAVOLTA Enzo (Vicepresidente Vicario)
Sì, ...di individuare dei contraenti, cioè coloro... le imprese fornitrici di beni e servizi per
la Pubblica Amministrazione, indipendentemente dallo strumento della regolarità
contributiva. Ora, lui che è addetto a lavori e sicuramente ha riportato senza
approfondire più di tanto, ma son sicuro che ne è consapevole, la validità della proroga
del DURC, che è stata disposta qualche mese fa e quindi tutte le aziende contraenti della
Pubblica Amministrazione possono continuare a collaborare con l’Amministrazione;
introdurre all’interno di un atto di indirizzo il fatto che per i prossimi mesi, malgrado le
norme del Decreto Legge 18/2020 non risulteranno in regola con gli obblighi
contributivi e fiscali, vuol dire che il (audio mancante) sostanzialmente invitando a
favorire un’interlocuzione anche con soggetti che non hanno il DURC regolare. Segnalo
- e ho concluso, Presidente - che le aziende che ad oggi non hanno il DURC regolare è
perché non lo avevano regolare già all’inizio del Coronavirus, e quindi permangono in
una situazione strutturale di inadempienza nei confronti di quell’Ente, che è l’INPS,
grazie al quale in queste settimane si stanno erogando decine di migliaia di
cassaintegrazione e di strumenti utili a sostenere i lavoratori dipendenti che hanno avuto
una riduzione dell’orario di lavoro. Questa è solo una, per brevità di tempo mi sono
concentrato solo su questa, ma ce ne sono almeno altre quattro contraddizioni palesi ed
evidenti pericolosissime, a mio modo di vedere, che il Consiglio Comunale non si può
permettere di votare. Grazie.

SICARI Francesco (Presidente)
Grazie a lei, Vicepresidente Lavolta. Adesso ho il Capogruppo Tresso, prego.

TRESSO Francesco
Sì, grazie Presidente. Io condivido alcune delle perplessità che i colleghi che mi hanno
preceduto hanno formulato rispetto a quest’atto, di cui condivido, diciamo di cui sono
alleato su alcuni punti, ma sono fortemente scettico su altri, per cui... Tra l’altro è un
atto che ha una parte di proposte che lo configurerebbero come un ordine del giorno,
perché propone alle Istituzioni nazionali di richiedere delle cose, e ha delle altre forme
che invece impegnano direttamente l’Amministrazione. Per cui sono anche io in
difficoltà a considerarlo nella sua interezza, pur condividendone alcuni aspetti, e credo
che mi allineerei alla posizione della Consigliera Scanderebech, che dice che sarebbe
interessante poterlo votare per parti separate, ma in questa situazione mi trovo anche io
in una situazione di astensione, diciamo.
Cionondimeno, mi unisco alla richiesta, visto che la Commissione ha trattato i tre atti
congiuntamente, la mozione proposta dal Consigliere Fornari, gli ordini del giorno
proposti dalla Consigliera Scanderebech e da me stesso, anche per uniformità di
trattazione, che non venga sospesa adesso, interrotta da un altro argomento che abbiamo
all’Ordine del Giorno, per poi riprendere comunque dei temi che hanno una loro
correlazione, potremmo svolgere - e mi unisco alla richiesta - una trattazione congiunta
dei tre atti e poi procedere alla votazione.

SICARI Francesco (Presidente)
Sì, io paleso soltanto l’enorme difficoltà nel fare una programmazione il venerdì, quindi
poi noi lavoriamo di conseguenza. Quindi, in questo momento avremmo dovuto
iniziarla da subito la discussione congiunta, ma questo... verrà fatto, infatti, per i due atti
che abbiamo subito dopo nell’Ordine dei Lavori, queste non si è mai concordato, non si
è mai parlato di discuterle congiuntamente e quindi per il momento questa andrà in
votazione così e poi seguiremo l’ordine. Altrimenti avrei proprio dovuto cambiare la
tipologia degli interventi e la tipologia di emendamen..., tutto avrei dovuto cambiare.
Quindi, adesso possiamo proseguire con gli interventi. Prego, Consigliera Montalbano.

MONTALBANO Deborah
Eccomi, Presidente. Mi sente? Chiedo sempre conferma. Mi sente?

SICARI Francesco (Presidente)
Sì, la sento.

MONTALBANO Deborah
Allora, sì, infatti il mio intervento è centrato e mi pronuncio su questo atto, che è
sottoscritto dal Consigliere Fornari. Allora, un paio di riflessioni: innanzitutto,
attendevamo già ad aprile l’ennesimo decreto da parte del Governo, dove in linea di
massima, rispetto alle enunciazioni fatte dagli esponenti del Governo e, devo dire, sia
del Movimento 5 Stelle e sia del Partito Democratico, troveremo un po’ tutte le varie
risposte all’interno di questo ultimo decreto rispetto agli aiuti. Quando parliamo di aiuti,
parliamo anche di aiuti ai Comuni, che, tramite l’ANCI, tramite tutte le interlocuzioni
che si sono susseguite, non di certo che mi hanno coinvolto direttamente, ma che si sono
susseguite in questa fase, c’è stato un tema centrale, che era quello di un fondo
nazionale per i Comuni, che non abbiamo visto citato in nessuno dei decreti erogati fino
a questo momento. Quindi, la mia ultima, ultima speranza è quella di vederlo nel
decreto che doveva arrivare ad aprile, che doveva poi arrivare a fine aprile, che doveva
arrivare a maggio, che forse arriverà e prima o poi lo vedremo, dei 55 miliardi. Io mi
auguro di trovare lì un fondo nazionale, come compensazione per i Comuni, perché
altrimenti non è la questione..., cioè, cerchiamo di guardare le cose un po’ in maniera
ampia, non è Torino come Città a trovarsi in una situazione di estrema difficoltà e di
deriva inevitabile, di probabile dissesto, sono numerosi, credo, i Comuni in tutta Italia.
Allora, non capisco la forma, perché in realtà è una mozione, ma poi nell’“impegna”,
“individuare delle compensazioni statali per i minori gettiti dei Comuni su tributi e
tariffe proprie”, allora doveva essere un ordine del giorno, cioè quando ci rivolgiamo ad
altri livelli di competenze, la formula è quella dell’ordine del giorno.
Per quanto riguarda gli interventi messi in atto da parte del Comune di Torino, noi
abbiamo fatto delle sospensioni semplicemente, delle sospensioni delle tariffe, non
abbiamo ancora preso una decisione ferrea rispetto anche, no? a quelli che sono stati i
decreti nazionali, perché se il Decreto Liquidità fosse stato scritto in maniera diversa e
avesse proposto delle possibilità e degli strumenti diversi in capo alle banche, ma
soprattutto al piccolo commercio, alle grandi, medie, piccole imprese - facciamo tutta la
categoria messa insieme - diverse, probabilmente anche noi Comuni avremmo potuto
prendere delle decisioni diverse.
Allora, gli strumenti messi in campo a livello nazionale sono completamente
insufficienti, c’è una discussione molto aperta sul MES, dopodiché il MES, laddove si
deciderà di aderire o non aderire, si parla di risorse che potranno essere usate per quanto
riguarda il settore sanitario, abbiamo tutta una serie di settori economici che restano
fuori. La possibilità del... io non parlo bene l’inglese e lo rivendico, perché sono in Italia
e mi piacerebbe che la Politica parlasse in italiano, comunque il Recovery Fund sono
fondi che non si capisce ancora oggi bene se sono a fondo perduto, oppure saranno
anche lì linee di credito a lungo termine, che comunque però sono legate al bilancio
europeo, perciò anche il Governo, prima di poter disporre di quelle risorse, dovrà
comunque aspettare almeno un anno, allora la situazione è davvero drammatica, ma è
davvero drammatica perché i Comuni devono comunque intervenire in una certa
maniera per rispondere alle esigenze delle realtà commerciali, produttive, dei cittadini in
emergenza sociale, insomma, abbiamo tutte le categorie che sono in una situazione di
sofferenza; dall’altra parte non abbiamo un terreno o una certezza su nessun canale di
poter riuscire a rispondere a queste emergenze. E allora mi fa strano, da un Consigliere
del Movimento 5 Stelle, trovare un’impegnativa che è scritta in una versione di
mozione, che quindi dovrebbe impegnare la Sindaca e la Giunta, quando mi pare che le
compensazioni statali siano in capo al Governo, quindi forse la forma sarebbe stata più
corretta trasformandola in un ordine del giorno, ma mi chiedo, sono rimasta un po’
perplessa, non ho trovato la messa in discussione dei debiti pubblici dei Comuni, non ho
trovato la messa in discussione delle normative sul pareggio di bilancio dei beni
comuni, perché potrebbe essere quella anche una via d’uscita anche per noi Comuni, e
cioè cambiare la normativa e non dover, come obbligo, arrivare al pareggio di bilancio,
eppure sono tutte bandiere, sono tutte battaglie che, insomma, il Movimento 5 Stelle ha
portato avanti, le ha fatte sue e, devo dire, anche all’interno del programma del
Movimento 5 Stelle per le comunali erano presenti, e non c’è un punto che cita, ma
neanche lontanamente, neanche timidamente, una di queste questioni. Certo che servirà
un fondo nazionale per i Comuni, certo che servirà, a mio avviso, una revisione delle
normative sui bilanci dei Comuni, laddove il Governo centrale non potrà, per mancanza
di risorse, compensare i Comuni rispetto agli aiuti e quindi alla mancanza di introiti che
i Comuni stessi rinunceranno ad avere per andare incontro ai cittadini, ma proprio da
una mozione che doveva essere un ordine del giorno per l’impegnativa, e quindi già qui
non capisco, ma da un Consigliere del Movimento 5 Stelle non c’è un punto, una
richiesta che, insomma, apra una... non dico un’intera discussione, ma una mezza
discussione in tal senso. E quindi anche per me, personalmente, questo atto non solo è
incompleto, è anche un po’ così, cioè, davvero mi sembra un resoconto di varie
proposte, di... sul COSAP siamo ancora alla sospensione, io ricordo che ho protocollato
una mozione una settimana e mezza fa, aspetto che vada in Commissione per
l’annullamento del COSAP, ma è naturale, è naturale che dall’altra parte, se chiediamo
al Comune, quindi alla nostra Amministrazione, di evitare di incassare degli introiti,
dobbiamo valutare politicamente che tipo anche di richieste fare in maniera parallela al
Governo centrale, e individuare delle compensazioni... insomma...

SICARI Francesco (Presidente)
La invito a concludere.

MONTALBANO Deborah
Sì, ...insomma si poteva anche dire un fondo nazionale per i Comuni, non è che si stava
andando contro qualcuno o si stava disturbando qualcuno. Ecco, allora, un atto
sottoscritto in questa maniera per me non è votabile, io mi asterrò per non votare contro,
ma sono ancora generosa, sono ancora generosa. Chiedo più coraggio ai Consiglieri di
Maggioranza, perché i Consiglieri di Minoranza, magari per sentire i parlamentari...

SICARI Francesco (Presidente)
La invito a concludere.

MONTALBANO Deborah
Sì, concludo, ...a Roma devono fare un po’ più fatica, quelli di Maggioranza potrebbero
alzare il telefono e magari provare a fare, più che delle mozioni che dovrebbero essere
degli ordini del giorno, una certa sollecitazione politica diretta al telefono, ne hanno
tutta la possibilità.

SICARI Francesco (Presidente)
La invito a concludere.

MONTALBANO Deborah
Ho concluso.

SICARI Francesco (Presidente)
Grazie, la ringrazio. Ho il Capogruppo Lo Russo. Prego, ne ha facoltà.

LO RUSSO Stefano
Grazie, Presidente. Alcune cose le ha dette il collega Enzo Lavolta, io mi limiterò, con
grande rammarico, a segnalare una cosa e lo faccio anche in chiave autocritica, per
quello che riguarda..., questo intervento è a titolo personale, tanto per essere chiari, del
Partito Democratico. Io credo che questo Governo, a cui gli italiani hanno dato un
livello di fiducia molto elevato per la gestione dell’emergenza, non stia dando le
risposte che questo Paese si sta attendendo; non le sta dando, perché appare, certamente
nel dibattito pubblico, estremamente litigioso, adesso è quasi tre settimane che c’è una
situazione di stallo su come devono essere spesi questi 53 miliardi di euro, 53 miliardi
di euro sono una cifra spropositata per le casse dello Stato ed è del tutto evidente che
nell’attuale Maggioranza politica nazionale che sostiene il Premier Conte vi sia una
palese divergenza di azioni, è piuttosto grave che appaiono condoni edilizi mascherati
nelle bozze dei decreti, cioè è ovvio che c’è una situazione non semplice a cui gli
italiani stanno assistendo in maniera un po’... fin troppo composta, perché in realtà il
quadro economico generale è un quadro economico davvero estremamente,
estremamente drammatico.
Allora, al di là del lungo elenco, che fa Fornari nel suo documento, di azioni, che
appunto - forse in questo ha ragione la Consigliera Montalbano - mi aspetterei da un
Consigliere Comunale di una Forza politica che è all’Opposizione, un elenco di quelle
cose lì è un tipico elenco che dovrebbe fare un Consigliere del Centrodestra o... diciamo
così, non di certo della Forza politica che ininterrottamente governa questo Paese dal
2018 e che esprime tutti i più grandi importanti Ministri di questo Paese, ecco, questo
ragionamento stride un po’ con il contenuto di questo documento. Io credo che il
Comune di Torino dovrebbe fare solo una cosa in questo momento, e credo che tutti noi
dovremmo fare solo una cosa, e la cosa che dovremmo fare è - e qua cito la collega
Montalbano - chiedere che venga istituito un fondo per i Comuni, cioè sostenere non
tante altre cose, in questo momento si parla del Codice Appalti, si parla delle... no, qui
c’è un problema di fondo: il Comune di Torino è in strutturale e sostanziale dissesto - e
come il Comune di Torino tanti altri Comuni - se non c’è un intervento del Governo.
Allora, io credo che la prima cosa da fare è far sopravvivere il Comune, poi viene tutto
eh, viene il tema dello smart working, viene il tema delle best practices, viene tutto,
però quello che onestamente credo che occorra fare è sostenere un’azione politica in
questo senso. In questo senso, ahimè, lo dico con rammarico, l’unica voce che si sente è
quella dell’ANCI, del suo Presidente; il nostro Sindaco è piuttosto impegnato a
raccontare una Città che vede solo lei, a pubblicizzare... come dire, cose veramente di
minore importanza, ma non perché non lo siano, ma perché, nel momento in cui il
Comune è sull’orlo del baratro, io mi aspetterei che il Sindaco di Torino facesse valere
tutto il peso politico che potenzialmente ha questa nostra Città anche nel quadro
romano, e sicuramente nell’ambito degli equilibri politici del Movimento 5 Stelle
Chiara Appendino ha un equilibrio politico, ha un peso politico molto più rilevante di
tanti altri, e invece è completamente afona, molti ricorrono... questa Amministrazione
rincorre veramente il dettaglio e si fa scappare il grosso del bersaglio.
Allora forse, come dire, il ragionamento che andrebbe impostato dovrebbe essere
completamente ribaltato, dovrebbe puntare a un unico grande obiettivo, poi quando
Fornari farà il Deputato, il Senatore o il Ministro si occuperà della modifica del Codice
degli Appalti, però nel frattempo fa il Consigliere Comunale di Torino e dovrebbe
occuparsi del suo Comune, e credo che questo Comune sopravvivrà se, e solo se, avrà
questo tipo di risorse (incomprensibile). Quindi, diciamo così, ovviamente ribadendo lo
stacco politico rispetto a questo atto, che per certi versi, come tutti gli altri che sono stati
votati dalla maggioranza, in realtà non avrà nessuna efficacia, se non consentire di
passare dei minuti più o meno piacevoli in questa assemblea, in termini di efficacia
pratica non porterà a nulla, come tutti gli altri che sono stati votati, però al di là di
questo ci fornisce lo spunto per fare forse una riflessione un po’ più di sistema. Io credo
che, se, come dire, le Forze politiche e i Consiglieri consapevolizzassero che
effettivamente sono a bordo di un Titanic che sta andando contro un iceberg e
limitassero le evocazioni di una modifica del Codice degli Appalti e si concentrassero
un po’ di più sulle problematiche che ha davvero questo nostro Comune, che sotto il
profilo finanziario ne ha davvero molte, faremmo tutti quanti un servizio al nostro Ente.

SICARI Francesco (Presidente)
La ringrazio, Capogruppo Lo Russo.
Adesso si sarebbe segnato il Consigliere Fornari; vorrei far presente che in fase di
illustrazione le ho concesso più tempo, includendo anche quello che era il tempo
solitamente concesso per la discussione; teoricamente non è un momento in cui si fanno
botta e risposte, domande e risposte, si illustra, si interviene in una discussione con dei
tempi prestabiliti, e se emergono delle domande non è che c’è la fase in cui: “Adesso
rispondo alle domande che mi sono state poste”, si prosegue con quella che è la
discussione. Quindi, se è per rispondere alle richieste dei Consiglieri, non la faccio
intervenire.
Non è un fatto personale, non può dirmi prima che è per rispondere alle richieste e poi
mi dice che è stato citato più volte. Per favore, cerchi di non arrampicarsi. Prego,
Capogruppo Artesio, cinque minuti.

ARTESIO Eleonora
Grazie. Io mi rendo conto del livello della mia rappresentanza, ho la presunzione di
credere che qualitativamente possa essere considerata per ogni intervento alla stregua di
quella dei colleghi, e voglio solo osservare la seguente cosa: ho presentato, in data 9
marzo, una mozione che tentava di proporre una riflessione e una cooperazione intorno
al tema delle conseguenze di carattere sociale ed economico dell’emergenza sanitaria e
del ruolo del Comune in questo contesto. Dal 9 marzo è stata calendarizzata il 13
maggio. Ho presentato in data 2 aprile un’altrettanta analoga proposta di mozione, che
tentava di coordinare l’insieme dei provvedimenti ministeriali, in una cornice di
interventi possibili delle politiche pubbliche locali, anche secondo le suggestioni che
diversi livelli di coordinamento scientifico stanno avanzando. Cito il Forum delle
Diversità e delle Diseguaglianze, noto come il “Forum DD”, e il Forum dell’Alleanza
per lo Sviluppo Sostenibile, in cui i temi della convergenza delle misure di
incentivazione economiche e progettuali degli Enti Locali veniva affrontato. Questa
mozione non è stata calendarizzata. Ora ci troviamo a discutere una mozione del collega
Fornari, una mozione del collega Tresso presentata il 17 aprile, una mozione della
collega Tisi presentata il 24 aprile; mi rendo conto che evidentemente
nell’organizzazione dei lavori di Commissione le mie suggestioni non appaiono così
rilevanti da essere considerate alla pari di quelle di altri colleghi, oggetto di
approfondimento e concerto nella valutazione di atti simili, per le quali io annuncio
soltanto che, per quanto mi ritrovi parzialmente o totalmente, o non mi ritrovi negli atti
presentati dai colleghi, non partecipo a questi voti esattamente perché le mie proposte
sono completamente state espulse dal dibattito consiliare. Grazie.

SICARI Francesco (Presidente)
Grazie a lei. Adesso ho la Vicecapogruppo Pollicino, ne ha facoltà per tre minuti, prego.

POLLICINO Marina
Sì, anche di meno Presidente, sarò brevissima, anche per non ripetere quello che già...,
considerazioni che comunque altri Consiglieri prima di me hanno già espresso. Quindi,
soltanto per dire che la bulimia propositiva, ma confusionaria di chi ha rappresentato,
dilungandosi peraltro, questo atto mi lascia sinceramente insoddisfatta e per cui io non
parteciperò alla votazione. Grazie.

SICARI Francesco (Presidente)
Grazie a lei. Adesso ho il Consigliere Versaci. Prego, ne ha facoltà.

VERSACI Fabio
Grazie, Presidente. Sinceramente sono un po’ stupito da alcuni interventi di alcuni miei
colleghi, perché il mio collega Fornari ha scritto un documento, come ne sono stati
scritti tanti altri, io questa cosa l’ho detta anche in Commissione, probabilmente non
serve fare questi elenchi, però sinceramente il collega Fornari ha fatto un elenco di cose
e poi, se qualcuno gli dice che non deve farlo perché fa il Consigliere Comunale e non il
Deputato, io gli dico: “Occhio a quando si dicono queste cose”, mi rivolgo a quanto
detto dal collega Lo Russo, perché spesso e volentieri anche il suo Gruppo consiliare
presenta atti che non hanno piena attinenza con il lavoro dell’Amministrazione, con il
nostro lavoro, cioè nel senso che non sono di nostra diretta competenza. Quindi mi
stupisce un po’. Io sinceramente penso che, anche se alcune cose non sono di nostra
diretta competenza, penso che, come sempre si fa e come si continuerà a fare, si
presenteranno anche atti che non sono di nostra diretta competenza; ad esempio, il
Partito Democratico ne ha presentato uno sul caporalato, che è un tema di attualità
politica e tra l’altro mi trova parzialmente d’accordo nel dibattito; quindi, sinceramente
non capisco questa posizione, anche di altri colleghi che dicono che i loro atti non
vengono presi in considerazione... bah. Io faccio fatica a sentire queste cose, perché
davvero io presiedo una Commissione, Presidente, da ormai un annetto e sinceramente
io non è che calendarizzo atti in base a chi li presenta, cerco sempre di dare spazio a
tutti, soprattutto in questo periodo che è molto più difficoltoso, avendo uno spazio a
settimana. Sinceramente mi dispiace che la Capogruppo Artesio dica questo, perché ad
esempio mi ricordo che ho fatto almeno una o due Commissioni con solo i suoi atti, ed è
capitato tantissime volte di discutere i suoi atti in tante altre Commissioni. Però,
veramente, io non ho voglia di fare queste polemiche, io dico che..., siccome molti
dicono che condividono gli intenti, però poi o non partecipano al voto, o si astengono
perché non gli piace tutto..., veramente faccio fatica. Io lo dico anche al Vicepresidente
Lavolta, che ha presentato un atto che tra l’altro io ho sottoscritto, perché, ripeto, lo
trovo sensato, e dire che questo atto non è sensato perché ci sono troppe cose dentro non
lo capisco, però... va beh, ognuno faccia un po’ quel che crede, a me va bene tutto. Io
sto cercando sempre di tenere un profilo il più concorde e istituzionale possibile con
tutti, poi ovviamente non ci si deve lamentare se poi, ogni volta che il Gruppo di
Maggioranza presenta un atto, gli viene detto di tutto e di più, facendo allusioni a cose
che non esistono, cioè nel senso non ci lamentiamo se poi qualcuno della Maggioranza
gli vota contro i propri atti. Mi sembra veramente assurdo questo dibattito, perché dopo
abbiamo altri due documenti su cui potrei fare esattamente gli stessi discorsi che sono
stati fatti, ma non li farò perché, ripeto, la situazione è particolare e giustamente ogni
Consigliere porta avanti le proprie sensibilità e anche le sensibilità politiche. Mi
dispiace sinceramente, perché questo atto sicuramente non cambierà la vita
amministrativa del Comune di Torino e neanche la vita politica del Paese, quindi faccio
veramente fatica, però ormai non mi stupisco più, perché diciamo che mi sono un po’
rassegnato, Presidente, ho sentito dire tantissime cose oggi che mi hanno veramente
lasciato - in generale, da tutto il dibattito - molto perplesso.
Comunque, ovviamente io voterò a favore dell’atto del collega Fornari, anche solamente
per l’impegno che ci ha messo per scriverlo. Grazie.

SICARI Francesco (Presidente)
Grazie a lei, Consigliere Versaci. Adesso ho il Presidente Chessa, prego.

CHESSA Marco
Grazie, Presidente. No, io volevo solo fare una puntualizzazione circa quanto ha detto la
Capogruppo Artesio. Il suo atto non è stato calendarizzato in questo lasso di tempo,
innanzitutto perché quando viene presentato non vuol dire che viene automaticamente
assegnato alla Commissione, generalmente passano tot giorni; quello che volevo dire è
che non c’è assolutamente la mancanza di rispetto nei confronti dei suoi atti, in quanto
per calendarizzare il suo atto ho chiesto la disponibilità di tutti gli Assessori che
vengono coinvolti nei suoi atti, che molto spesso sono più di uno, con le loro
disponibilità, quindi mi sento di respingere questa... l’affermazione che è stata fatta,
perché si cerca sempre..., compatibilmente coi pochi spazi che ci sono per le
Commissioni e con la mole di atti che vengono presentati, sto cercando con grossa
difficoltà di calendarizzare tutti gli atti, dalle mozioni agli ordini del giorno e anche le
delibere, perché vengono presentate anche delle delibere. Grazie.

SICARI Francesco (Presidente)
Grazie a lei, Consigliere Chessa. Adesso ho il Capogruppo Napoli, prego.

NAPOLI Osvaldo
Guardate, io penso che, specialmente in questo momento... guardate, qualsiasi atto
presentato dalla Maggioranza e dall’Opposizione sia da votare, son tutti belli, sono tutti
buoni, qualsiasi cosa c’è scritto, io ritengo che sia estremamente positivo, perché in tutti
i casi vogliono..., sono atti che vogliono fare in maniera tale, in qualche maniera, di
aiutare a superare il momento di crisi che c’è. Però io sono molto preoccupato, sono
molto preoccupato per altro, sono molto preoccupato di una situazione dei Comuni che,
al di là del loro colore politico - l’ha accennato Lo Russo -, si troveranno in una
situazione in cui, se non avranno risorse che arrivano dallo Stato centrale, e non so
come potranno arrivare - e ne discuto dopo -, ecco, io credo che tutti i Comuni italiani
avranno una difficoltà enorme a riuscire a pareggiare un bilancio, cioè dovranno
obbligatoriamente dire al Governo bianco, rosso e verde che c’è: “Prendetevelo e venite
a dirci cosa dobbiamo fare, oppure commissariate tutti gli 8.000 Comuni italiani”.
Questa è la verità che noi dobbiamo avere il coraggio di dire, come Comune, in termini
generali. Aggiungo: io sono molto preoccupato quando in questi giorni, oggi, anche qua
non mi interessa il colore politico che sono rette le Regioni, ma quando leggo che lunedì
18 probabilmente il Piemonte - e io parlo del Piemonte, c’è anche la Lombardia -,
probabilmente il Piemonte non inizierà a liberalizzare tutte quelle fasce che oggi sono
ancora bloccate, sono preoccupato e mi preoccupo di quello, al di là di chi regge la
Regione o di chi regge il Governo, perché poi è una simbiosi. Aggiungo anche: io sono
preoccupato in questi giorni, in queste settimane, in questi mesi, il cittadino non capisce
più... quale vale? Il decreto del Governo, l’ordinanza della Regione oppure l’ordinanza
del Comune? Sono preoccupato per queste divisioni. Le Regioni hanno una vita di oltre
40 anni; abbiamo fatto delle grandi battaglie per le Provincie, sbagliata secondo me. Poi
però abbiamo le Regioni che sono 40 anni e nessuno ha mai pensato di proporre una
modifica a quella che - è obbligatorio dopo 40 anni - non regge più la situazione che è
passata. Sono preoccupato, e finisco, di miliardi, miliardi e miliardi che si parla, che
parla il Governo centrale, che parlano le Regioni, io sono molto preoccupato. Ho paura
che di quei miliardi non ce ne siano poi tantissimi e che alla fine il rimpallo di
responsabilità fra il Comune, non nostro, ma in termini generali, il Comune, la Regione
e lo Stato diranno: “La colpa è di uno”, l’altro dirà: “La colpa dell’altro”. Prepariamoci
ad una situazione estremamente grave. Vedete, io dico che il problema sanitario - sotto
un certo aspetto, lo dico in una maniera tale - è già superato; la problematica nasce sul
problema economico, di quello che succederà in modo particolare da settembre in poi,
delle famiglie che non avranno lavoro, dei negozi che hanno chiuso e che non hanno i
soldi per pagare le tasse a cui verranno richieste. E cosa succederà in quell’epoca? Io
sono preoccupato di questo. È per quello che dico che qualsiasi documento fatto, per me
va bene, ma la preoccupazione di quello che succede, è sufficiente vedere i dati ISTAT,
29-30% in meno di produzione industriale, io mi preoccupo, al di là di bianco, rosso e
verdi, di cosa sarà il nostro Paese, di cosa sarà il nostro Comune, di cosa sarà la nostra
Regione.
Ecco, io termino dicendo che per me vanno bene tutti gli atti, come ho detto prima, però
riflettete, se ritenete, di queste parole che ho detto, dove arriveranno i soldi per poter
mandare avanti tutti quei settori, tutte quelle famiglie, tutta quella gente che oggi già
trova difficoltà a vivere. Io ho paura che quei soldi sono il sesso degli angeli, se mi
permettete, ho profonda paura, ma, ripeto, in termini generali, senza mettere in
discussione nessun tipo di politica o di parte politica. Grazie, Presidente.

SICARI Francesco (Presidente)
Grazie a lei, Capogruppo Napoli. Adesso io procederei, se non ci sono altri interventi,
con la votazione di questo atto.

FERRARI Giuseppe (Vicesegretario Generale)
(Votazione per appello nominale).
Presidente, 21 favorevoli e 3 astenuti.

SICARI Francesco (Presidente)
Per il verbale, con 24 votanti, 21 favorevoli e 3 astenuti, il Consiglio approva la
mozione.
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